venerdì 27 dicembre 2019

Recensione: Come petali di ciliegio - Mia Another












Titolo: Come petali di ciliegio
Autore: Mia Another
Editore:  Newton Compton Editori (18 dicembre 2019)



 Giudizio: ðŸ’—💗💗💗

















Isabel Devlin è irlandese, ma da un anno si è trasferita a Tokyo per  studiare tecnica del fumetto. Ha talento, è bella, sveglia e determinata a fare strada nel mondo dell’illustrazione. Vive in un monolocale con Mei, una sua compagna di corso e ha una storia con Tyler, un ragazzo di Seattle che frequenta pediatria. Tyler vive con il suo amico di vecchia data Ryuu, un incrocio genetico tra occidente e oriente, un tipo bello e imperscrutabile. Studente modello di neurologia, ma anche sportivo, colto e profondo, questi si rivela essere un vero esperto di kinbaku, l’arte del bondage giapponese. All’inizio Ryuu dimostra una certa insofferenza nei confronti di Isabel, mentre Ty fa di tutto affinché l’amico accetti la ragazza di cui si sta follemente innamorando. Ma quando Isabel si trova a dover superare un esame di disegno sull’arte erotica della legatura, Ryuu acconsente a farle provare la pratica e questo basta ad accendere in lei il desiderio. Appena slegata corre da Ty per essere soddisfatta, ma presto si rende conto che non è lui che voleva. Tra la gelosia e l’insoddisfazione di Ryuu, il desiderio di Tyler di concretizzare con Isabel e lo spaesamento e l’incertezza di quest’ultima, la storia tra i tre si dipana in un crescendo di erotismo e sensazioni non sempre facili da decifrare...











Recensione








Non ci stavamo cercando, eppure ci siamo trovati.






Come petali di ciliegio è stata una piacevolissima scoperta, un romanzo delicato ma allo stesso tempo pieno di fuoco e passione, dolce ma aggressivo. L’autrice, Mia Another, ci porta nel magico mondo del Giappone, terra ricca di tradizioni e costumi, dove abitudini che per noi occidentali possono apparire strambe lì sono questione di onore e rispetto, all’ordine del giorno, come il togliersi le scarpe prima di entrare in casa o nei dojo, inchinarsi quando ci si saluta, evitare effusioni pubbliche.
Conosciamo la nostra protagonista, Isabel, dai discorsi tra Ty e Ryuu, due migliori amici, specializzandi di medicina, che condividono l’abitazione. I due ragazzi non potrebbero essere più diversi tra loro: Ty, il fidanzato di Isabel, è occidentale, biondo e buono, quasi ingenuo, innocente, mentre Ryuu, anche se nato a Seattle da una coppia mista (è quindi molto alto, molto muscoloso, e molto figo), è molto più vicino alle tradizioni giapponesi, con i suoi folti capelli neri e i modi di fare freddi e quasi arroganti. Un uomo che appare controllato, e invece, dentro di sé, nasconde fuochi di emozioni, di passione, di rabbia, di gelosia ardente.





Il mio equilibrio. Il mio rifugio, il mio luogo di quiete, profanato ancora da quella donna. Come se aver invaso la mia testa e la mia casa ancora non le bastasse.






Isabel è una ragazza irlandese dai lunghi capelli rossi che sta frequentando la Gedai, una famosissima scuola d’illustrazione, per poter, un giorno, diventare la tanto desiderata fumettista a cui aspira essere. È tanto determinata quanto coraggiosa nel vivere da sola dall’altro lato del mondo rispetto alla sua famiglia per inseguire il suo sogno. Per il salto di qualità, per farsi notare dal suo professore, però, le manca qualcosa. Un disegno che può stupire tutti, attirare lo spettatore per la forza e intensità delle emozioni tracciate sulla tela, incidersi negli occhi degli altri per la passione tracciata con l’inchiostro. Si avvicina così al mondo del kinbaku, una pratica bondage giapponese, dove la modella viene legata con delle corde e sospesa per aria dal suo maestro.
Ed è proprio qui che scatta il punto di incontro tra Isa e Ryuu.
Se fino a quel momento il ragazzo aveva manifestato aperta insofferenza verso di lei, sia per gelosia per il rapporto tra Isa e Ty, sia per i modi di fare di questi ultimi due insieme non proprio discreti che lo costringono a non tornare a casa di notte, sia per le gaffe della ragazza verso una cultura che non conosce, cambia tutto quando accetta di aiutarla e mostrarle il kinbaku.
L’autrice è stata bravissima nel descrivere questa pratica in modo per niente scontato o esagerato, anzi. Il lettore vive un’esperienza, attraverso Isa, molto intensa e delicata, mai oscena o imbarazzante. O ridicola. Attraverso il kinbaku, il corpo viene rispettato e valorizzato, elevato quasi ad opera d’arte. Ryuu è l’uomo perfetto a cui affidarsi, ti fa sentire protetta e al sicuro ma al tempo stesso fa scorrere i brividi sulla pelle. I suoi modi tradizionalisti, invece di togliere qualcosa alla sua mascolinità, servono solo ad aggiungere altra brace al fuoco e chi lo avrebbe mai detto che un giapponese potesse essere tanto figo!






“Tu sei stata una tempesta. Mi sei piovuta addosso all’improvviso, e prima che potessi rendermene conto, ti sei infiltrata nella mia vita. Hai iniziato a corrodere il mio mondo dall’interno. Mi sei entrata dentro, sotto la pelle, nelle ossa. Scorri nelle mie vene. Nel mio respiro. Non posso fuggire da nessuna parte, non posso trovare pace, perché non esiste luogo dove il tuo pensiero non mi assalga.

Ero diverso, prima di incontrarti. Ero integro, equilibrato, bastavo a me stesso. Ora non riesco a più a fare a meno della tua presenza, mi trascino agonizzante quando non ci sei, e mi sembra di tornare a respirare solo mentre siamo insieme. Non sono mai stato tanto vulnerabile nella mia vita, e mi detesto per questo. Puoi mettere fine al mio tormento o farlo durare per sempre, Isabel. Questo non cancellerà i segni che hai lasciato”





Se l’intento di Isa, quindi, era creare un mondo di emozioni per il suo disegno, si ritrova invece lei stessa completamente scombussolata e sottosopra, prigioniera di quelle corde che voleva soltanto ritrarre e adesso le avvolgono il cuore.





Ryuu mi turba, mi disorienta, mi assilla, nel suo inscalfibile silenzio.






Altro punto positivo sono stati anche i personaggi secondari molto ben caratterizzati, dallo zio ubriacone di Ryuu alla coinquilina Mei di Isa, che vi farà scompisciare dalle risate e vi ispirerà tanta tenerezza! La cultura giapponese ci avvolge come un manto magico e delicato, profumato e ricco di sensazioni tutte da scoprire e vivere.
Lasciatevi quindi coinvolgere da questa sorta di triangolo amoroso Ryuu-Isa-Ty, dove in realtà il triangolo ha molta vita breve perché, si sa, quando si è davanti a sentimenti ed emozioni così intense e travolgenti, non esistono seconde persone che possano deviarti o distoglierti dalla tua vera meta.





Continuo a cercare di scacciarla dalla mia mente, ma lei rimane dov’è, seduta su un trono di impulsi carnali e desideri impuri, in bilico tra ciò che è giusto e ciò che voglio.














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