Titolo: Tempesta e Furia
Autore: Jennifer L Armentrout
Editore: Harper Collins (20 febbraio 2020)
Giudizio: 💗💗💗💗💗
Gargoyle incaricati di proteggere l’umanità , demoni ribelli e una ragazza con un segreto esplosivo.
Il primo romanzo di una nuova trilogia, collegato alla serie Dark Elements.
Anche se sta diventando cieca, Trinity Marrow può vedere fantasmi e spiriti e comunicare con loro. Il suo dono, però, è parte di un segreto così pericoloso che è costretta a vivere nascosta in un luogo isolato, sorvegliata a vista dai Guardiani, gargoyle mutaforma incaricati di proteggerla. Perché se le creature degli Inferi scoprissero la verità sul suo conto la divorerebbero per accrescere il loro potere. Quando i Guardiani di un altro clan si presentano e le svelano che nel mondo reale c’è qualcuno che uccide sia i demoni sia i gargoyle, di colpo il mondo che Trinity ha sempre considerato sicuro implode. E a complicare le cose c’è il fatto che uno degli stranieri giunti in visita, il biondo Zayne, è la persona più indisponente che lei abbia mai conosciuto. Ma quando i demoni attaccano, collaborare diventa l’unica alternativa: per salvare la sua famiglia e forse il mondo intero, Trinity dovrà imparare a fidarsi di lui. Cosa niente affatto facile nel bel mezzo di una guerra tra potenze soprannaturali...
Recensione
Mi sento come… se ci fossimo già incontrati prima. Mi sono sentito così
anche la prima volta che ci siamo parlati, eppure non ci eravamo mai visti. Me
lo sarei ricordato.
Mi fiorì dentro un desiderio potente e paralizzante, mi sentivo fuori
controllo e disorientata, come se… Come se per tutta la vita avessi aspettato
lui.
L’uscita di un nuovo libro della Armentrout entusiasma sempre,
anche se devo ammettere che la saga Dark
Elements, universo in cui è ambientato Tempesta
e Furia, non mi aveva entusiasmata tantissimo.
Sarà stata colpa della caratterizzazione della protagonista femminile, che in
certi punti risultava un po’ fastidiosa.
Nonostante queste premesse, non ci ho pensato neanche mezzo
secondo prima di tuffarmi in questo volume, perché: A) i libri di Jennifer
Armentrout si leggono e basta; e B) seppur la precedente protagonista, Layla,
non fosse la mia preferita, qui ne ritroviamo comunque un’altra, e data la
situazione (il protagonista è l’ex ragazzo/migliore amico friendzonato da
Layla) non può che starci simpatica!
Tempesta e Furia,
oltre le vicende che vivono i protagonisti, racchiude in sé un pezzetto del
cuore dell’Armentrout: la scrittrice,
infatti, affronta un tema a lei molto delicato e che tocca corde sensibili nell’animo
di chi legge. Il tema è quello della RP, la retinite pigmentosa, che è una
malattia degenerativa agli occhi.
Nelle note finali, Jennifer Armentrout parla della sua vita
con questa malattia, la sua paura di non vedere
più, un giorno, e il suo coraggio nell’affrontarla. Tutto ciò è riversato attraverso Trinity,
la protagonista del romanzo, con cui l’autrice vuole chiarire al mondo che la
RP non definisce una persona, ma è soltanto una parte di essa. E che non
sempre le malattie sono visibili agli altri, ma non per questo non esistono o
non si debba mostrare empatia per chi ne soffre.
Sei qui che parli di perdere la vista come se non fosse niente. Come se
fosse un’inezia, e invece è una cosa enorme. E lo sai.[…] Ma la stai
affrontando. Ci convivi. Se questa non è la definizione di forza, non so cosa
possa esserlo.
Zayne è il protagonista maschile di Tempesta e Furia, il Guardiano gargoyle biondo e figo già visto e stravisto nella
trilogia di Dark Elements, dove lo
avevamo lasciato col cuore spezzato e orfano di padre. Tuttavia il romanzo non si apre con lui, bensì
veniamo introdotti fin da subito alla nuovissima protagonista: Trinity, una
mezzosangue metà umana e metà angelo, che vive in una comunità protettissima di
Guardiani.
Trinity è una diciottenne impossibile da non amare,
chiacchierona, curiosa, strampalata, ironica e con la risposta sempre pronta!
Figlia diretta di un arcangelo, è considerata unica e preziosissima, un’Autentica,
tanto da avere legato a sé per la vita,
un Difensore Guardiano. Se lei muore, infatti, muore anche lui.
Se la sua vita è trascorsa fino a quel momento relativamente
al sicuro, tutto cambia con l’arrivo di Zayne e il suo clan, che coincide con l’attacco
alla loro fortezza da parte dei demoni.
Un demone superiore cattura Misha, il suo Difensore,
portandolo via. Per una serie di motivi, Trinity si reca con Zayne in città ,
determinata a salvare il suo amico e sventrare l’imminente pericolo di cui
tutti parlano ma che nessuno riesce a capire.
Il rapporto tra Zayne
e Trinity è subito scoppiettante, con battute segaci e divertenti, siparietti
irriverenti e imbarazzi seducenti!
Il ritorno alle scene di Roth e Layla trascina con sé nuove
insicurezze e dubbi sul rapporto nascente tra i due protagonisti, ma la
Armentrout ha creato uno Zayne decisamente più
con le palle, che per una volta riesce a mantenere salda una posizione e a
chiarire i suoi sentimenti. Ho tantissimo apprezzato anche il carattere forte
di Trinity, che non si lascia abbindolare da due parole dolci ma prende il suo
cuore stracotto e gli tira un bel
pugno per farlo rinsavire!
Forse non era amore, ma era di sicuro qualcosa di potente e intenso che
poteva far male, perché, qualunque cosa fosse, in quel momento mi faceva
malissimo.
Per buona parte del libro, tuttavia, avevo un certo
presagio: sin da subito si parla del rapporto amoroso vietatissimo tra un’Autentica
e il suo Difensore. Senza spolierarvi nulla sul destino di Misha, il mio
presagio si è avverato in pieno, mostrandosi anche un po’ scontato. Zayne,
infatti, diventa il Difensore di Trinity. Colui che fin dalla nascita era il
vero predestinato a ricoprire questo ruolo.
La storia, ciononostante,
è interessante come solo la Armentrout riesce a tirar fuori dalla penna,
lasciandoci a fine libro con altre duecentomila domande che debbono attendere
il prossimo romanzo per avere almeno la metà delle risposte! Eh eh.
Una storia ricca di
introspezione, magia, profondità e con un messaggio chiaro e lampante: quello
di non dare mai nulla per scontato.
Come vedere le stelle di notte: se un giorno vi capitasse di
non poterle vedere più, sapreste dire quand’è stata l’ultima volta che avete
alzato il viso al cielo?
“Immagino che il cielo sia pieno di stelle”
“Sì, ma le uniche che contano sono quelle che vedi tu”
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