sabato 14 marzo 2020

Recensione: Un amore da oscar - J. J. Prescott

BY MARY E VALE BLOG LA VALIGIA DI CARTA













Titolo: Un amore da oscar
Autore: J.J. Prescott
Editore: Literary Romance (10 marzo 2020)





Giudizio: 💗💗💗













Nora Burke vive e lavora a New York come responsabile in uno degli Hotel più famosi e lussuosi della città. È indipendente, intelligente, dotata di un gran senso dell’umorismo, ma soprattutto incapace di tenere a freno la lingua. Ed è proprio la sua irrefrenabile parlantina a cacciarla nei guai il giorno in cui incontra il divo di Hollywood Evan McKinney. Tra i due sono subito scintille, ma lei è terrorizzata all’idea di impegnarsi in una storia che potrebbe finire con lo spezzarle il cuore. Inoltre, c’è qualcuno che non è per niente felice di averla tra i piedi... E così, Nora si troverà ad affrontare orde di fan inferocite, una minacciosa ammiratrice segreta, nonché un’assistente che proprio non vuol saperne di stare al suo posto.











Recensione



Le uniche cinque stelline, a mio avviso, le meritava solo il didietro di Evan McKinney.





Un amore da oscar è la più classica delle storie lette e rilette. C’è Lei, una protagonista assolutamente normale, con problemi del tutto normali: una madre asfissiante e polemica, un padre combinaguai e dalla battuta sempre pronta; e circondata da persone del tutto normali: un’amica fedele e seduta in prima linea ad ascoltare e consigliare su qualsiasi dramma, un migliore amico segretamente innamorato perso, un datore di lavoro puntiglioso e rompiballe.
E c’è Lui, una star del cinema, bellissimo e ambitissimo attore di Hollywood, che si ritrova ad alloggiare nell’hotel dove lavora la protagonista.
Il loro primo incontro inizia con qualche scintilla promettente, dovuta ad una gaffe di Nora sul fondoschiena (e ben altro!) di Evan, mentre ne sproloquiava senza rendersi conto che il diretto interessato sentiva tutto alle sue spalle!
Tale figuraccia, tuttavia, sembra sortire l’effetto opposto di quanto temuto dalla ragazza, e l’attore hollywoodiano pare essere improvvisamente ossessionato da lei, facendo di tutto per strapparle un invito a cena.
Fino a qui, la commedia procede abbastanza bene, con qualche spruzzata di divertimento dovute all’ignoranza della protagonista sull’argomento ceretta all’inguine, scenette tragicomiche sull’acquisto di biancheria intima, micro-drammi familiari.
La delusione è stata la storia d’amore accelerata senza alcun freno a mano, la totale devozione che si mostrano l’un l’altro senza neppure conoscersi bene, il non aver avuto modo da parte di noi lettori di apprezzare a pieno Evan visto che non abbiamo basi approfondite per conoscerlo e capirlo.
Tuttavia, la scrittura fluida e pungente della Prescott aiuta a non abbandonare a metà il libro, deliziandoci con i pensieri mordenti di Nora, il suo rapporto genitoriale, la sua vita lavorativa asfissiata da quell’incudine pendente in testa del suo capo, la sua impulsività che rende le scene un po’ meno scontate di quanto temuto, il suo interagire con Evan come se fosse una persona qualunque.
Verso metà romanzo subentra anche quel qualcosa di misterioso, quell’ombra sulla storia d’amore fiorente che aiuta sempre a rendere la vicenda più avvincente: c’è infatti l’assistente di Evan, Cassie, che pare tramare alle loro spalle affinché tutto finisca male. E… anche qui, grossa, grossissima delusione! Quando ecco che pareva esserci una bella svolta emozionante, contornata anche dagli avvertimenti del padre di Nora (che stava attraversando una fase da investigatore privato) sullo stare lontano da quella donnaccia di Cassie poiché era pericolosa… Tutto finisce in un batter d’occhio, senza aver capito a cosa alludesse il padre!
Il lieto fine è uno spoiler già dal titolo, ma anche un po’ scontato dopo aver visto l’immensa passione del protagonista verso Nora.
Un amore da Oscar non rimarrà molto impresso nella memoria, ma sicuramente è una lettura piacevole con cui passare qualche pomeriggio di svago dalla quotidianità di tutti i giorni!





“Non è cambiato niente rispetto a cinque minuti fa. Ok?”
“Tu dici? Cinque minuti fa eravamo noi due, adesso siamo una folla.”
Evan si morde le labbra e mi fissa. “Io vedo soltanto te.”








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