Una
tragica storia d’amore, inganno e sofferenza – una storia di cui io sembro
essere il risultato finale.
Una meravigliosa tenuta
nel Norfolk, la storia dei Lord proprietari che si intreccia con quella di una
famiglia alle loro dipendenze, il senso del dovere che porta a sacrificare l’amore vero, la morte ed il
rancore che avvelenano intere esistenze, la chiusura di un cerchio dove
finalmente tutto acquista un senso…
All’apparenza questo
romanzo dona l’idea di una lettura rilassante e piacevole, ma già dopo le prime
pagine si evince che “non si può giudicare un libro dalla copertina”!
Protagonista è Julia
Forrester, pianista di successo, tornata dalla Francia nella natia Inghilterra
in seguito ad un duplice lutto devastante. I suoi cari, in particolare sua
sorella Alicia, cercano di aiutarla a risollevarsi, ma lei sembra iniziare a
reagire solo dopo l’incontro con Kit Crawford, nuovo Lord di Wharton Park, dove
era solita trascorrere le estati nel cottage dei nonni, rispettivamente
giardiniere e cameriera dei vecchi proprietari, Harry e Olivia Crawford.
Non avendo questi
ultimi avuto figli, la tenuta è passata al nipote, padre di Kit, ma il suo disinteresse l’ha ridotta in rovina,
per cui il ragazzo non può far altro che metterla in vendita, non avendo il
denaro per riscattarla. Julia si sente inspiegabilmente legata a quel posto,
non solo per i bei ricordi, per qualcosa di più profondo. Complice il
ritrovamento di un antico diario di guerra appartenente ad Harry, Julia
scoprirà la vera storia dei Crawford e di Wharton Park, che, in maniera del
tutto scioccante, si intersecherà con la sua….
All’improvviso
realizzo la cruda verità . Ma questo pensiero mi consola o mi spaventa? Wharton
Park non appartiene ai Crawford. Siamo noi che le apparteniamo.
Un libro dalle mille
sfaccettature, un caleidoscopio di emozioni che fa commuovere, un viaggio a
ritroso nel tempo per ritrovare le proprie radici e decidere dove piantare
quelle del futuro, un inno alla rinascita quando ogni ragione di vita ci è
stata tolta. Perché a volte il destino sceglie di darci una seconda
occasione per essere felici…
Il
dolore può essere curato solo dall’amore.
Malgrado il mondo le
sia crollato addosso, Julia sceglie di tornare a “vivere”, di suonare di
nuovo quel piano che ha avvertito per tanto tempo come un nemico, di dare una
possibilità a lei e a Kit, “due casi disperati messi insieme”, nella
cornice fiabesca di Wharton Park. Ma il fato ha in serbo ancora altro per lei,
e piano piano sgretola quel ritrovato equilibrio ponendola dinanzi
all’inimmaginabile…
Il
suo cervello si rifiutava di elaborare quello che i suoi occhi e le sue
orecchie le stavano dicendo. Perché era…impossibile.
Una storia avvincente,
piena di colpi di scena, di inganni e tradimenti, di menzogne e mezze verità ,
di dolore e rabbia, ma anche di amicizia e amore, di resilienza e coraggio, di
bellezza e speranza. Una storia che spazia dall’Europa all’Oriente avendo come
ambasciatore il fiore più prezioso: l’orchidea. Estremamente fragile e delicata
in ambienti diversi dal proprio, troverà in sé la forza di adattarsi e di
fiorire anche lì. Una splendida metafora dell’anima di chi ha
sofferto, che sballottata dai venti avversi, non si lascia abbattere, ma si “reinventa”
e continua il suo corso con maggior saggezza…
Attraverso
il dolore e la gioia del viaggio ho intrapreso negli ultimi due anni ho
imparato la lezione più importante che la vita possa offrire, e ne sono felice.
L’istante è tutto ciò che abbiamo.
Consigliato a chi ama le storie complesse che si rivelano ricche di spunti di riflessione!
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