Sono davvero, davvero confusa e sconcertata, da
questo libro. La trama mi aveva stuzzicato parecchio, e avevo aspettato
l’uscita dell’ebook davvero con impazienza… ma ahimè!
L’idea di fondo era particolare e intrigante: re Mida, colui
che trasforma in oro tutto ciò che tocca, e Auren, la sua “sella” favorita,
tenuta in gabbia come un trofeo. Una gabbia enorme, che attraversa sale e sale
del castello, permettendole di andare dove vuole, entro ovviamente i limiti
delle sbarre.
Il problema è… tutto il resto. Partendo dalla costruzione
dei personaggi.
Auren è un’alcolizzata, da come ci viene introdotta. È
interamente d’oro, dalla pelle ai capelli, e funge praticamente da decorazione
per il re Mida, a cui piace farla assistere alle sue orge con le altre “selle”
o esporla durante i convegni coi suoi alleati. Mida e Auren hanno alle spalle
un passato fatto di povertà , da cui sono usciti grazie al ragazzo, che col suo
potere è riuscito ad ottenere e sposare l’erede del Sesto Regno, ottenendo per
lui la corona, e per Auren una gabbia in cui “metterla al sicuro” e trasformarla
in una sottospecie di statua vivente. Di tanto in tanto, quando si sente
caritatevole, Mida condivide il letto con lei.
Auren è totalmente innamorata del ragazzo, tanto da
accettare tutti i suoi “tradimenti” e sopportare qualsiasi sua richiesta,
talmente è convinta di essergli grata per averla salvata dal resto del mondo.
Vorrei che il suo cuore battesse di desiderio quanto il mio. Ma anche
se non dovesse mai accadere, vorrei semplicemente che passasse più tempo con
me. […] Sono la sua bestiolina dorata.
Mida, praticamente, pensa solo al potere e al suo cazzo.
Questa è la storia, finché Mida non deve raggiungere il
Quinto Regno, che ha da poco conquistato, e richiede la presenza di Auren, che
per la prima volta in dieci anni, esce finalmente dalla gabbia per poterlo
raggiungere. Un viaggio noioso e interminabile che neppure vi sto a narrare…
che finisce, ma guarda un po’, con Auren catturata dai nemici di Mida e una
scoperta sconcertante: anche la protagonista nasconde un potere segreto.
Non ho capito, ancora, chi sia il protagonista maschile (Mida è da scartare per motivi abbastanza
malati e disturbanti, e chi pensa il contrario ha bisogno di un bravo medico
come anche nel caso di Auren); non ho capito una ceppa degli altri Regni,
ma neppure tanto del Sesto; non ho capito i poteri magici quali siano, come si
“sviluppano” in alcune persone e in altre no… Non ho capito niente, in pratica,
se non che in questo romanzo a tutti piace fare zozzerie, le donne come al solito
sono soltanto oggetti, anzi “selle” a
cui addirittura piace il proprio ruolo, chi se ne importa se il partner sia
bello o un maiale puzzolente; e la protagonista, ma guarda un po’, ha tanti di
quei problemi che ci vorrebbe una saga infinita per risolverli tutti!
Probabilmente leggerò il secondo volume, se non altro per
togliermi qualche dubbio… ma la storia mi ha molto deluso. Mi aspettavo una
costruzione dei personaggi, delle ambientazioni, delle politiche, molto più
accurata. Una scelta linguistica più appropriata per il contesto in cui ci
troviamo, e non “cazzo” e altri termini moderni inseriti un po’ ovunque. Ok
voler rendere la protagonista più “vicina al lettore”, più “simpatica”, ma così
sembra più uno scimmiottamento che un contesto regale!
Nessun commento:
Posta un commento
E tu, cosa ne pensi? Lasciaci un commento! 🤗