martedì 21 gennaio 2020

Recensione: La Ragazza di Roma Nord - Federico Moccia











Titolo: La ragazza di Roma Nord
Autore: Federico Moccia
Editore: Sem  (5 dicembre 2019)



 Giudizio: ðŸ’—💗💗💗💗

















Simone, ventenne romano, sta viaggiando in treno da Napoli verso Verona. Lì c’è Sara, la sua ragazza, che sta frequentando uno stage. L’amore l’ha spinto a farle una sorpresa romantica nel giorno del loro primo anniversario. A Roma sale sul treno una ragazza che si siede proprio davanti a lui. Simone la nota subito per la sua bellezza. Iniziano a parlarsi, e lei si rivela simpatica, originale e intrigante. La sintonia tra i due cresce, ma Simone pensa sempre e solo a Sara e racconta il motivo del suo viaggio. La sconosciuta, colpita dalla sua storia d’amore, decide che non sveleranno i loro nomi né alcuna informazione utile a rintracciarsi. Lei sarà la ragazza di Roma Nord, lui Argo. Quando la viaggiatrice scende a Firenze, si salutano immaginando che sia per sempre ma la vita, si sa, è imprevedibile. Simone, arrivato a Verona, trova Sara con un altro. Tradito e avvilito, torna a Roma e dopo aver ascoltato le critiche e i consigli di amici e familiari che quando ti lasci diventano stranamente i massimi esperti dell’amore, ripensa a quell’incontro sul treno e decide di rintracciare “la ragazza di Roma nord”. Ma come può ritrovarla? Se tutto è nato su un treno, la chiave può essere solo una stazione. Simone decide di aspettarla dove lei è scesa, sperando di rivederla. Così Santa Maria Novella, a Firenze, diventa la sua nuova casa. Per Simone inizia una lunga attesa. Ma un gesto del genere non può passare inosservato. La sua storia inizia a circolare sui social, diventando un vero caso mediatico. Tante persone lo avvicinano, colpite dalla sua decisione. Perché quando vedi qualcuno che rompe gli schemi e lotta per il suo desiderio, ti chiedi sempre se conosca la risposta per trovare la felicità. La sua vita piano piano cambia, incontra tanta nuova gente, rivaluta molte cose e chissà se insieme a questa crescita non arrivi anche la ragazza di Roma Nord… “La ragazza di Roma nord” contiene pagine scritte da: Antonietta Cantiello, Fabio Castano, Federica Costabile, Loredana Costantini, Gian Carlo Lisi, Rebecca Puliti, Noemi Scagliarini, Michela Zanarella.















Recensione
L'amore è un treno che passa una sola volta




La “città eterna” è ancora una volta lo sfondo della storia narrata, in questo caso quella di Simone e di Alice, due studenti (di Legge lui, di Psicologia lei) romani che s’incontrano su un treno. Treno che sarà un po’ il tema conduttore del romanzo, inteso come luogo d’incontro e scambio di esperienze.





 Crocevia, per così dire, di un flusso di storie sulle quali viaggiamo, preferendo quelle in cui possiamo riconoscerci.





Come metafora di una vita che regala occasioni il cui valore si comprende spesso troppo tardi, quando quell’occasione è già passata.
Questo accade ai due giovani, che sembrano riconoscersi immediatamente, come due metà di un insieme, parlando di tutto in modo naturale e spontaneo, ma non possono lasciarsi andare a quel “qualcosa” che sentono ci sia tra loro perché Simone ha una ragazza, Sara, che lavora a Verona e da cui sta andando per farle una sorpresa.






Vorrei uno come te. Qualcuno che se hai bisogno ti sa dare ciò che ti manca, qualcuno che se piangi sa aspettare che tu smetta, qualcuno che  prende il suo tempo e te lo dona, perché sa che un altro modo migliore di impegnarlo non lo troverebbe mai.




Mi ha appena detto che vorrebbe essere al posto della mia ragazza. Le ho appena detto che con lei le cose sarebbero facili.




Con lei mi apro come non ho mai fatto con nessuno nella mia vita. Soprattutto mi sento a mio agio, posso essere del tutto me stesso.






Per questo motivo, Simone e Alice decidono di non usare i loro veri nomi per non cedere alla tentazione di cercarsi sui social e di contattarsi. E così nascono due soprannomi: Argo e La Ragazza di Roma Nord, due sconosciuti che hanno condiviso ore bellissime su un treno, il cui ricordo resterà per sempre inciso nei loro cuori.






Posso mettermi a piangere solo perché so che non rivedrò più uno sconosciuto che ho incontrato su un treno?



…spiccava come un colore che vedi per la prima volta o un sapore che non hai mai assaggiato.



…mi ha fatto sentire importante, mi ha fatto credere che io sono la soluzione di ogni suo problema, che io potrei essere la ragione della sua vita.






A Verona, però, le cose non vanno come Simone aveva programmato: invece di fare lui una sorpresa a Sara, è lei a fargliela, baciando un altro davanti ai suoi occhi. Per Simone è un colpo durissimo, un pugno allo stomaco, un calcio alle sue certezze perché lui in quell’amore ci credeva davvero, tanto da mollare tutto e correre da lei per dimostrarle quanto fosse importante.
Scioccato e ferito perché Sara non l’ha neppure cercato per scusarsi e dargli spiegazioni, Simone torna a Roma e prova a riprendere in mano la sua vita. Ma è solo un lento trascinarsi tra studio e amici, finché il ricordo della Ragazza di Roma Nord, della sua bellezza e dolcezza, delle sue parole intrise di saggezza, non gli fa venire un’idea che gli restituisce la voglia di vivere e sperare.






…mi fa sentire vivo, mi sembra una bellissima follia e quando la vita ti gira le spalle e ti senti così tradito come mi sento io non c’è altro da fare secondo me che invertire la rotta e fare quello che nessuno si aspetterebbe, neanche te stesso.





Prende il treno e va a Firenze, alla stazione di Santa Maria Novella, dove Alice è scesa e lì la aspetta, sotto uno striscione col suo soprannome. Si dà cinque giorni di tempo per ritrovarla, poi deciderà se tornare a casa o aspettare ancora. In poco tempo la sua storia diventa virale, infiamma i social e i media grazie al video di due ragazzine. Molte persone vengono a trovarlo per conoscerlo, scattare un selfie, lasciargli poesie e scritti, avere consigli di cuore, e da ognuno Simone impara qualcosa che arricchisce il suo bagaglio interiore.






È quasi impossibile dire cose adeguate se parliamo di vite di cui non sappiamo nulla. Però è anche vero che a volte le parole hanno effetti collaterali, tu le dici senza intenzione ma qualcuno può trovarci una risposta. Un segno. Una persona impantanata su un problema lo risolve grazie a te, per magia.






Il quarto giorno, ormai scoraggiato, pensando che forse il loro incontro non ha avuto per lei lo stesso significato che ha avuto per lui, Simone decide di tornare a Roma. Sale sul treno, e proprio lì si scriverà il finale di questa, ci si augura, storia d’amore vero.






Se c’è una cosa che Alice ha imparato dopo la sofferenza… è che la vita è davvero troppo breve e bastarda per non correre subito nel posto in cui desideriamo stare davvero.






Un romanzo molto toccante perché draga nell’intimo di un ragazzo prima innamorato, poi disperato, poi rinato grazie ad un obiettivo. Un ragazzo che compie un percorso di crescita e maturazione, acquisendo maggior consapevolezza di sé e delle cose importanti della vita, riuscendo anche a donare un po’ del suo tempo e della sua speranza agli altri.
Insomma, ci induce a credere che esistano ancora persone capaci di dare una svolta alla propria monotonia quotidiana, di avere il coraggio di rincorrere i propri sogni e per le quali la ricerca dell’amore è quel “di più” che dà un senso all’esistenza stessa.





L’amore deve far piangere. Deve far  morire. Ti deve prendere il panico, lo devi sentire nella pancia. Ti deve mancare l’aria. Magari ti ammali pure, come nei vecchi romanzi dove si moriva per amore. Se non succede, a che è servito proclamarsi innamorati? L’amore ti sposta, altrimenti a che vale? La vita è già piena di cose che non ti fanno andare da nessuna parte. Almeno l’amore deve cambiarti.




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