mercoledì 19 febbraio 2020

Recensione: Èlite, amore e potere - Laurelin Paige













Titolo: Élite - Amore e Potere
Autore: Laurelin Paige
Editore: Amazon Publishing  (6 febbraio 2020)

Serie Elìte
1. Elìte - Ossessione e potere  (3 Ottobre 2019)



 Giudizio: 💗💗💗💗














Donovan è scappato. Proprio nel momento in cui sembrava iniziare ad aprirsi e quando Sabrina gli ha esternato i suoi sentimenti, lui l’ha lasciata, incolpando la sua presunta incapacità di amare, ed è scappato in Francia senza salutare e senza avvertire, se l’è data a gambe levate crudele come sempre e codardo come non era mai stato. Sabrina tenta di riprendersi dallo shock ma per lei, già così coinvolta, è molto difficile. Trova, fortunatamente, un buon amico in Weston che la aiuta facendola entrare nell’ufficio di Kincaid quando lei gli chiede di poter conoscere meglio l’uomo che le ha rubato il cuore e l’anima. E qui Sabrina trova un voluminoso fascicolo con il suo nome scritto sopra, dove Donovan ha raccolto tutte le informazioni, i documenti e le foto che dimostrano che la sta praticamente stalkerizzando da dieci anni, che è stato il burattinaio nell’ombra di tutta la sua vita da adulta, che dietro ogni cosa che le è successa dopo il loro primo incontro ad Harvard c’era in qualche modo la sua mano. Sconvolta e al tempo stesso colpita Sabrina gli lascia un messaggio nella segreteria telefonica: “Ho trovato il fascicolo, dobbiamo parlare”. Sa anche, però, che quel fascicolo significa molto più di quello che sembra: è la prova fisica, tangibile, dei sentimenti che Donovan prova per lei, ma ora la ragazza deve accettarli così come sono, deve digerire la sconvolgente notizia, e deve soprattutto affrontare l’uomo che sembra non conoscere altro modo di amare se non quello di invadere ogni attimo della vita della donna che ama. Donovan tornerà dalla Francia per lei, e la affronterà apparentemente rassegnato, senza più difese, pronto ad accettare quello che lei deciderà per il loro eventuale futuro, ma la consapevolezza dei sentimenti dell’uomo che ama basterà a Sabrina per superare quello che lui le ha fatto?













Recensione



Non ci conoscevamo nemmeno, eppure lui mi aveva notata. In mezzo a tutti gli altri. In un oceano di persone, lui aveva trovato me.






Ripartiamo, in questo secondo volume, dal punto in cui l’autrice ci aveva lasciati in sospeso col primo: quello in cui Donovan è scappato per salvare Sabrina dalle sue tremende verità, e Sabrina che le ha comunque scoperte da sola.
Se il precedente volume ci aveva affascinati per gli intrigati misteri che si nascondevano dietro il comportamento di Donovan, il quale un giorno era Mister Possessivo e il giorno dopo Mister Irraggiungibile, per il rapporto tira-e-molla tra i due protagonisti, per quella fatica per raggiungere finalmente un lieto fine, in questo nuovo romanzo è quasi tutto ribaltato.
Una volta che le carte sono state scoperte, infatti, è Donovan che si ritrova a ricoprire il ruolo di rincorrere l’altro per ottenere una chance e una relazione, e Sabrina quella col manico pendente dalla propria parte, onerata di dover decidere se accettare o meno il modo di amare di un uomo il cui nome stalker è inciso in ogni cellula del corpo.
Questa sorta di scambio di ruoli, di *addolcimento da parte di Donovan, devo ammettere che non mi è piaciuta. Sabrina, come avevamo già visto in passato, non è una donna molto ferma sulle sue decisioni, è un po’ un tutto fumo ma niente arrosto. Molte sue arrabbiature sfiorivano da sole qualche minuto dopo essere nate, e tutto tornava rosa e fiori.






Non era ironico che lo volessi ancora? Che la causa del mio dolore e la fonte del mio balsamo potessero essere la stessa persona?






Bisogna precisare, però, che affrontare un tema come la personalità di uno come Donovan non è per niente facile: trovare una giustificazione nell’amare qualcuno di possessivo, ossessivo e sempre con le mani in pasta alla vita degli altri, è quasi impossibile. Eppure l’autrice, attraverso i ragionamenti di Sabrina, ci rende ciò possibile e credibile. Rende credibili i sentimenti di Sabrina, senza cadere nel banale da: solo perché sei bello non posso non amarti. I sentimenti sono analizzati quasi in modo psicologico e, insieme alla lettura, cresce anche la nostra comprensione ed empatia. Già, perché, anche se nascosto sotto armate ed armate di cemento, Donovan è tutto questo perché nasconde un animo terribilmente insicuro e ha bisogno di controllo per potersi permettere di affidare il proprio cuore a qualcuno. Di essere sicuro non di venire mai ferito.
E Sabrina non è solo la donna forte e indipendente che mostra al mondo, ma ha mille sfaccettature che per anni l’hanno resa timorosa e con la certezza di non poter essere capita da nessun’altro, e l’unico che la capisce e la comprende, perché fatto della stessa pasta, è Donovan.






Quegli occhi mi avevano insegnato a essere, sentire, provare.






Tutti i presupposti per un ottimo romanzo, dunque, ci sono, solo che, a mio modesto parere, avrebbero meritato un po’ più di spazio. Un po’ più di pensieri, non liquidare tutto con: ok, accetto quello che fai perché ho deciso di accettare te, passiamo alle scene hot.






Sì, lui è uno psicopatico, ma va bene perché mi ama. […] Dovevo rivedere le mie priorità.






Queste ultime non sono un elemento disturbante, data la relazione di Sabrina e Donovan; anzi, sarebbe strano non averle. Come ho già detto, è solo la tempistica a sembrare un po’ troppo veloce.
Detto questo, le scene hot per alcuni potrebbero risultare un po’ disturbanti, ma se riuscite a capire il meccanismo che si cela dietro ciò, leggerete vere chicche!
Tutto sommato, comunque, un romanzo piacevolissimo da leggere, con una trama interessante e scritto in modo leggero e scorrevole. Forse quello a fare più strano è l’evolversi del rapporto tra i due protagonisti, quella piattezza -che poi è la normalità- che sembra quasi banale per due personalità scoppiettanti come quelle di Sabrina e Donovan.
Non all’altezza del primo volume, ma d’altronde non possiamo avere per sempre un protagonista scostante se poi vogliamo il lieto fine!



*Nota per addolcimento: NON fatevi ingannare da questa parola! Solo perché Donovan mette a nudo tutto sé stesso e scende a dei compromessi per ottenere la sua Sabrina, questo non significa che si trasforma in un’altra persona. È sempre il solito Donovan, prepotente e ossessivo, solo che, adesso, sarà costretto a giocare ad armi scoperte con Sabrina, creando così un rapporto leale e paritario.  






Non potevo vedere dentro di lui, ma potevo sentire. Mi stava consentendo di sentire tutto ciò che provava, ed erano emozioni crude e sconnesse, sporche e complesse. Ma era amore, ed era ricco, e lui me ne inondava.




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