giovedì 19 marzo 2020

Recensione: Professor Feelgood - Leisa Rayven













Titolo: Professor Feelgood
Autore: Leisa Rayven
Editore: Newton Compton Editori (16 marzo 2020)





Giudizio: 💗💗💗













Asha ha puntato tutto su di lui.
Ma non sa quello che la aspetta.
L’ambiziosa editor Asha Tate è un’inguaribile romantica: nonostante una certa difficoltà con gli uomini, non ha smesso di credere nella possibilità d’incontrare l’anima gemella, e di appassionarsi alle storie a lieto fine dei romanzi rosa che divora. Eppure non si è mai lasciata guidare dai suoi istinti. Finché su Instagram, Asha si imbatte nel profilo dell’enigmatico Professor Feelgood e ne rimane folgorata: le parole e i versi che legge nei suoi post sembrano rivolte direttamente alla sua anima, e le foto che le accompagnano, pur non mostrando il volto dell’uomo che senza pudori si dispera per l’amore perduto, emanano una sensualità irresistibile. Incalzata dalla febbrile ricerca di un bestseller che le assicuri una promozione e risollevi le sorti della casa editrice, Asha decide di puntare proprio sulla storia del Professore (e sui suoi milioni di follower). E di certo non immagina chi si celi dietro l’intrigante sconosciuto… Lavorare con lui, che firma il contratto solo a condizione di averla come editor, non sarà facile: l’uomo – un arrogante, indisciplinato, irruento bohémien – sembrerebbe l’esatto contrario di ciò che Asha crede di volere in un uomo. E come se non bastasse, l’attrazione che provano entrambi si fa ogni giorno più difficile da ignorare...











Recensione



Mi mancavi in ogni continente, davanti ad ogni opera d’arte per cui ero grato di vivere. Ma niente aveva un senso, perché non potevo condividerlo con te.





Professor Feelgood è il secondo capitolo della serie Masters of Love, ma vi dico subito che io non ho mai letto il primo (sì, lo ammetto!) e che, per chi si trovasse nella mia stessa situazione, non fatevi scoraggiare: si può comunque leggere tranquillamente, non c’è alcun rischio di non capirci niente!
La nostra protagonista, Asha, è una ragazza sognatrice, romantica, ambiziosa e con qualche segreto e qualche insicurezza ben nascosta dietro i suoi amati abiti vintage. Ha, infatti, problemi ad accettare il proprio corpo dalle forme morbide e burrose, ragion per cui non riesce a sentirsi a proprio agio in intimità con gli uomini, tanto che questo determina la fine di tutte le sue storie amorose.
Nella casa editrice dove lavora, c’è in corso una competizione per accaparrarsi l’ambita promozione: per riuscirci, bisogna proporre al capo un nuovissimo best-seller con cui andare in pubblicazione e fare il botto! Succede così che Asha decide di rischiare il  tutto per tutto  e contattare il Professor Feelgood, l’uomo che si nasconde dietro il proprio profilo Instagram da 3 milioni di follower, che l’ha conquistata con le sue poesie struggenti d’amore e le sue foto ambigue, dove non si vede mai il volto del Professore, ma soltanto il suo corpo da urlo, muscoloso e tatuato!
L’identità del Professore non è così scontata come sembrerebbe, però: l’uomo infatti è una vecchia, vecchissima conoscenza della protagonista, che si ritroverà ad affrontare ombre e fantasmi del proprio passato, contornati da una valanga di dolore e rabbia.






Tu eri tutto il mio mondo. E mi ci sono voluti anni per costruire un nuovo mondo senza di te. E fa schifo.





Le storie che iniziano con l’odio per poi sfociare nell’amore sono un gran classico che non passa mai di moda, che riesce a conquistare sempre l’attenzione di noi lettori e appassionarci alle sofferenze e scaramucce subite dai personaggi. Quindi, sì, questa formula ha sicuramente sostenuto bene l’intera trama di Professor Feelgood, ma c’è stato un qualcosa che ha messo un freno all’entusiasmo che solitamente cresce con il procedere della lettura.
Ho trovato molti passaggi quasi troppo lunghi, molte scene che, se fossero state tagliate, avrebbero dato maggior spazio ad altre che avrebbero contribuito in maniera molto più positiva al risultato finale.
Alcune “scoperte” che sono risultate fin troppo banali e melense, niente di così ommiodio-cosa-sta-succedendo.
Il protagonista maschile, tuttavia, nonostante queste sue pecche “prevedibili”, si è rivelato una piacevole novità, la perfetta metà di Asha, e lo scambio di battute tra i due è meraviglioso! Alcune davvero da oscar!
Detto questo, purtroppo la penna della Rayven non mi ha convinta al punto di correre a recuperare e leggere il primo romanzo della serie, ma leggerò sicuramente un suo prossimo/futuro romanzo, sperando che sia un pizzico più frizzantino!
In conclusione, Professor Feelgood è sicuramente un libro consigliato, una lettura piacevole e leggera in cui perdersi per un po’, ma senza venir trascinati completamente nell’universo di Asha e il professore.






Tu sei la persona che descrive la mia persona. Mi dai un significato. Anche quando litigavamo, io lo sentivo. Tu sei la sola cosa al mondo che mi aiuta ad avere un senso.



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