Recensione
Non voglio compromessi nella sceneggiatura della mia vita.
Crescere significa smettere di imitare i film e iniziare a
vivere in modo che siano i film a imitare noi.
Marco Romagnoli è un trentenne di Ancona che sogna di
diventare un grande scrittore. Nel frattempo si barcamena tra lavoretti
editoriali sul web, ripetizioni ed altri espedienti per sbancare il lunario. Ha
un migliore amico, Davide, avvocato, che sta per sposare Giorgia, la fidanzata storica e sua unica amica; una fedele
“compagna”, l’ansia che lui chiama Camilla (retaggio dell’infanzia!) e una
spiccata tendenza a… farsi film mentali!!! Sì, per Marco, appassionato di
cinema, ogni avvenimento può essere ricondotto alla scena di una produzione
cinematografica, in particolar modo alle commedie romantiche. Sembra strano,
eppure… il nostro ragazzo è alla ricerca della sua “lei”, quella “giusta”,
capace di spingerlo ad essere un uomo migliore! Forse perché è il figlio della
coppia che ha ispirato Write Anything, il film più romantico di sempre, o forse
perché in fondo è ciò che ogni ragazzo inconsciamente desidera ma non
ammetterebbe nemmeno sotto tortura.
Voi potete decidere di non credere al colpo di fulmine,
all’anima gemella e al lieto fine. Io no. Io so che esistono.
Dopo essere stato licenziato dall’ennesimo lavoretto
precario, Marco decide di accettare la proposta del produttore di Write
Anything, Joshua Wilson, di volare a New York per un’intervista, nonostante la
contrarietà dei genitori. Nella sua scelta pesa molto la voglia di conoscere
Molly, l’assistente di Wilson, con cui ha iniziato una “frequentazione”
virtuale. Sarà lei la ragazza giusta o si rivelerà l’ennesima delusione in
quanto non si adatta ai suoi standard cinematografici?
Io a differenza degli altri conosco il metodo per
distinguere le relazioni solide da quelle destinate a fallire. È semplice:
basta ascoltare il racconto del primo incontro e collocarlo nella scala
decimale del romanticismo dove lo zero equivale a “i nostri genitori hanno
organizzato il nostro matrimonio quando avevamo sei anni”, e il dieci a “Dhorma
e Greg”.
Un libro insolito, oserei dire diverso, innanzitutto perché
abbiamo un punto di vista maschile in un campo prettamente “femminile”, quello
dell’amore (a parte Nicholas Sparks!!), e anche perché narra una storia
originale che pare ricalcare il cliché della commedia romantica per spiazzare
invece con una vicenda molto più profonda.
L’elemento romantico, però, c’è e avrà un peso enorme nella
comprensione dei fatti, tuttavia il perno del romanzo è la
“maturazione” del protagonista, la presa di coscienza di dover superare le sue
barriere mentali e di doversi gettare nella mischia della vita senza alcun
copione.
Tutti noi vorremmo storie d’amore “da film”, con primi
incontri memorabili, “grandi gesti”, coincidenze e segni del destino che ci
fanno capire di avere di fronte il compagno o la compagna del nostro cammino,
ma nella vita vera, ahimè, non è così! Nella vita vera si prendono abbagli,
fregature, si fanno scelte sbagliate , si soffre, si commettono errori su
errori, e, se si ha la fortuna di trovare un’anima affine succede in maniera
“normale”, spesso addirittura banale, senza effetti speciali e gesti
sdolcinati!
Ognuno ha il diritto di inseguire la propria anima gemella e
di non arrendersi finché non l’ha trovata, dovremmo solo evitare di ferire il
prossimo durante la ricerca. Anche se forse, quando si tratta d’amore, nessuno
può uscirne indenno.
Una storia intrigante ed avvincente che invita a riflettere
sul vero significato della ricerca dell’amore, sui propri desideri ed
aspirazioni, su ciò che ci fa davvero bene, sulla realtà e non su come vorremmo
che fosse. Perché è sempre il destino che decide se regalarci o meno la
felicità che tanto aneliamo.
Siamo tutti uguali, nessuno di noi è un protagonista. O
forse lo siamo tutti, ognuno della propria vita. Nessuna sceneggiatura, nessuna
regia. Pura improvvisazione. È questo che facciamo, un giorno dopo l’altro.
Improvvisiamo. Ed è così che deve andare.
Suggestiva ed appropriata la scelta di New York come
location di gran parte del libro, che fa da calzante sfondo alla “mania” di
Marco, e che sarà anche lo scenario dinanzi al quale aprirà gli occhi e
“maturerà ”.
Io voglio cambiare, voglio vivere e basta. O almeno
provarci.
Consigliato agli appassionati di cinema e… d’amore!!
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