Sicuramente Kate Smith, troppo impegnata a controllare i suoi centimetri di troppo, non crede che un uomo possa provare interesse per lei. E quando all’interno della sua pasticceria preferita, incontra i magnetici occhi azzurri di Nathan Parker, ce la metterà tutta per risultare più antipatica di quanto in realtà sia. Un imbarazzante quanto provocante inconveniente con la ricotta, farà intuire a Nathan che Kate potrebbe essere la donna della sua vita, ma come riuscire a conquistare una persona così insicura e chiusa in se stessa?
Una nonnina tutto pepe, un migliore amico decisamente sopra le righe e un sito sull’obesità , saranno i grandi alleati di Nathan per far capitolare la sua “ciambellina” e farle capire che, la ciccia che vede come un ostacolo è in realtà ciò che lui adora di lei e che, l’amore da film che sogna dall’adolescenza, è proprio a portata di mano.
Mi sono innamorato del suo corpo
morbido e perfetto, nonostante lei lo vedesse sbagliato.
“La normalità è quella che tu vuoi che sia.” Questa frase
rappresenta il fulcro dell’intero romanzo, uno scritto che, al di lÃ
della mera storia narrata, mira a porre l’accento su di una realtà ben presente
nella nostra società a cui, però, non si dona la dovuta importanza: i problemi
fisici e psicologici legati al “peso”, il difficile rapporto degli individui
non “magri e perfetti” col loro corpo e, di conseguenza, con gli altri.
Una dimensione triste ma necessaria d’approfondimento, ricca di
sfaccettature, di dolore e senso di colpa, di mortificazione e frustrazione, di
odio e mancanza di fiducia nelle proprie possibilità , di vergogna e vittimismo.
Un mondo nel quale il cibo è insieme un nemico e un amico, un aguzzino e un
consolatore, un veleno ed il suo antidoto, causa e sollievo di paure e
sofferenze.
Chi ha una relazione complessa col proprio aspetto si sente “sbagliato”,
un “articolo difettato” che non può suscitare alcun tipo di interesse
negli estranei se non mielosa compassione. Si reputa indegno di qualunque
genere di attenzione, ivi compreso l’amore, perché fermamente convinto che
nessuno possa apprezzare le sue “imperfezioni” in un’epoca che inculca il
canone della “perfezione” in ogni campo!
Come se l’aspetto fisico o il peso fossero il giusto valore per
giudicare qualcuno.
Ma è davvero così? O semplicemente la bassa, per non dire inesistente,
autostima mista alle cattiverie gratuite di gente che non sa andare oltre
l’apparenza è soltanto un muro eretto a difesa del proprio fragile cuore?
La storia di Kate, trentenne “curvy” da sempre in lotta con la
bilancia, ci permette di immergerci in profondità nell’animo di queste persone,
di vivere le loro angosce e le loro lotte quotidiane tra desideri e senso del
dovere, di godere delle loro piccole vittorie e di piangere degli inevitabili
fallimenti.
Non è facile trovare qualcuno che comprenda tutto questo senza
giudicare scegliendo invece di restare, ma la speranza esiste per ognuno,
anche per chi lo crede impossibile.
Kate ha la fortuna di imbattersi in Nathan, giornalista decaduto
che cerca di rimettersi in pista, e con lui scoprirà il vero significato
dell’amore, la capacità di amare senza riserve e di essere amati coi propri
difetti e le proprie “paranoie”, malgrado gli ostacoli che il destino le pone
dinanzi.
Un bel corpo non fa una bella
persona.
Proprio in questi giorni, sulla copertina di Vanity Fair,
campeggia la foto di Vanessa Incontrada nuda. L’attrice, meravigliosa donna
“curvy”, a seguito dei crudeli attacchi ricevuti per il peso messo su nel
post-gravidanza, ha scelto di lottare per dare voce alle persone nella sua
stessa situazione.
“La perfezione non esiste”, codesto il suo motto, rimarcato
sapientemente dal suo mostrarsi nature, che è diventato ormai emblema del body
positivity. L’obiettivo non è quello di spingere i confini del
socialmente accettabile un po' più in là , ma di farli a pezzi, perché ogni
corpo è un’opera d’arte, un pezzo unico dal valore inestimabile!
Non sei una modella e non lo sarai
mai, e devi accettarti per quello che sei.
Un libro intenso, che fa tenerezza e scuote il cuore, che invita a
comprendere e a non sentenziare comportamenti e pensieri di chi è in
sovrappeso, che ha pieno diritto, come tutti, a vivere la propria personale favola d’amore!
Per te che come Vivian, hai sempre sognato la favola.
Consigliato a chi crede di essere “sbagliato” e a chi deve avere
il coraggio di superare assurdi stereotipi non più aderenti alla realtà !
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