giovedì 5 novembre 2020

Recensione: Le diecimila porte di January - Alix E. Harrow

 




Titolo: Le diecimila porte di January
Autore: Alix E. Harrow
Editore: Mondadori (13 ottobre 2020)
Giudizio: 💗💗💗



Estate 1901. Un'antica dimora nel Vermont, piena di cose preziose e sorprendenti. La più peculiare è forse January Scaller, che vive nella casa sotto la tutela del facoltoso signor Locke. Peculiare e atipica, almeno, è come si sente lei: al pari dei vari manufatti che decorano la magione è infatti ben custodita, ampiamente ignorata, e soprattutto fuori posto. Suo padre lavora per Locke, va in giro per il mondo a raccogliere oggetti "di un valore singolare e unico", e per lunghi mesi la ragazzina rimane nella villa ridondante di reperti e stranezze, facendo impazzire le bambinaie e, soprattutto, rifugiandosi nelle storie. È così che, a sette anni, January trova una porta. Anzi, una Porta, attraverso cui si accede a mondi incantati che profumano di sabbia, di antico e di avventura... Sciocchezze da bambini. Fantasie assurde, le dicono gli adulti. E January si impegna con tutta se stessa per rinunciare a quei sogni di mari d'argento e città tinte di bianco. Per diventare grande, insomma. Fino al giorno in cui, ormai adolescente, non trova uno strano libriccino rilegato in pelle, con gli angoli consumati e il titolo stampigliato in oro semiconsunto: "Le diecim por". Un libro che ha l'aroma di cannella e carbone, catacombe e terra argillosa. E che porta il conforto di storie meravigliose nel momento in cui January viene a sapere che il padre è disperso da mesi. Probabilmente morto. Così la ragazza si tuffa in quella lettura che riaccende il turbine di sogni irrealizzabili. Ma lo sono davvero? Forse basta avere il coraggio di inseguirli, quei sogni, per farli diventare realtà. Perché pagina dopo pagina January si accorge che la vicenda narrata sembra essere indissolubilmente legata a lei...




Recensione


Le diecimila porte di January è differente rispetto alle altre diecimila storie di Porte misteriose? So che la maggior parte di voi si sta chiedendo questo... E la risposta è no. Non c'è niente di nuovo in questo romanzo, anzi, per i lettori più "esperti e maturi", già le prime pagine basteranno per immaginarsi il finale, i colpi di scena, e tutti i cattivi della storia.

Però. Già, però. Per i lettori più "giovani", invece, Le diecimila porte di January sarà un romanzo fresco e intrigante, una poesia sulla libertà e la spensieratezza dei viaggi in mille mondi differenti, e saranno sicuramente conquistati dalla magia e dal potere che le parole qui hanno.

Purtroppo io rientro nella prima categoria, e ho un po' sofferto durante questa lettura. Non perché sia brutta o scritta male, tutt’altro, ma per la lentezza degli eventi di tutta la prima parte del libro, della sofferenza di non poter godere dei "colpi di scena" perché già lì avevo capiti cento capitoli prima e per il poco approfondimento delle parti che, al contrario, mi sono sembrate molto interessanti.

January è una ragazzina che vive nei primi anni del '900 nella casa del suo benefattore, il signor Locke, datore di lavoro di suo padre. È orfana di madre e purtroppo il suo unico genitore è spesso in viaggio per conto del signor Locke, e January è lasciata da sola in una società in cui si sente "diversa". Già, perché la sua pelle non è bianca come quella di tutti gli altri, ma neppure nera come quella della servitù. È rossiccia, e tanto basta per essere guardata ed etichetta come "non bianca".

Da bambina si imbatte in una Porta misteriosa che sembra portare in un altro mondo, ma viene scoperta dal suo benefattore prima che possa attraversarla. Negli anni successivi inizia a credere di essersela soltanto immaginata, quando in uno scrigno della casa trova un Libro che racconta la storia di Addie, una delle prime "viaggiatrici" di Porte, che sembrano condurre davvero a mondi nuovi e popolati da creature bizzarre.

January capisce subito che la magia è davvero reale e non è soltanto frutto della sua fervida immaginazione, ed ha un’unica missione: trovare la sua Porta.

Questa è a grandi linee la trama, anche se il romanzo è molto più complesso. Il padre di January non ha ancora raccontato la verità alla figlia sulle vita di sua madre, su che fine ella abbia fatto; il signor Locke pare nascondere qualche segreto di troppo; e ci sono strane persone che cercano di tenere “buone” delle bizzarre abilità che January non sapeva neppure di possedere…

Al di là della trama, personalmente ho molto amato l'attenzione della scrittrice per il tema della diversità, che sia per il colore della pelle, della posizione sociale, dell'orientamento sessuale o, nel caso di due mondi, di una specie rispetto all'altra.

La caratterizzazione dei personaggi è abbastanza accurata, anche se un po’ troppo “stereotipata”, ma si riesce comunque ad entrare in empatia con la protagonista. Un romanzo che raccomando ai lettori più giovani, ai quali serve sempre una spinta a non mollare mai il proprio sogno, insegna loro che si deve essere coraggiosi e temerari, e avere la forza di credere in se stessi nonostante le avversità.

Che per aprire una Porta e saltare in una nuova avventura non abbiamo bisogno di nessuno se non della nostra volontà.

Consigliato anche a quelle persone che amano leggere storie nelle storie!

 


Le ragazze come me non si lanciavano contro il peso schiacciante del destino; non davano la caccia ai cattivi e non vivevano avventure; si rannicchiavano e cercavano di sopravvivere e trovare la felicità come potevano.

2 commenti:

  1. Sento molti parlarne ma sinceramente non mi ha mai ispirato molto. Per di più quando sento parlare troppo di un libro di cui non sono totalmente convinta la voglia di leggerlo mi passa.

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    1. Ti capisco, anche io ero molto indecisa se iniziarlo o meno! Se hai già questa idea, e dopo anche la mia personale esperienza, fai bene a non prenderlo.

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