L’amore è come la musica, un’entità universale che non può avere ostacoli.
L’amore per la
musica s’intreccia a doppie corde con quello per l’anima gemella,
in una “risonanza per simpatia” sublime e crudele.
Adam Bronte
è soltanto un ragazzino quando scopre la passione per le note imbracciando un
violino. Grazie all’ebreo Giorgio Stablum, presso cui la madre lavora, prende
lezioni, manifestando un talento inaspettato che gli vale il dono di un violino
dalla forma insolita e magnetica. Iscrittosi al Conservatorio di Genova,
conosce Irina, figlia del console russo, che possiede un violino simile
al suo. Suonati insieme, i due strumenti producono un terzo suono assolutamente
“perfetto”. Nel tentativo di scoprire qualcosa di più sui loro violini, Adam e
Irina inizieranno a provare l’uno per l’altra un sentimento sempre più
profondo quanto impossibile.
Io
sono il tuo sole e tu la mia luna. Siamo legati dallo stesso universo e nulla e
nessuno potrà dividerci.
Un libro intenso,
commovente e struggente come pochi, talmente pregno di
emozioni da generare nel lettore turbamento e sincera
partecipazione. Un libro dove la musica la fa da padrone reclamando attenzione
continua e tempo, donando fama e prestigio, ma
esigendo un prezzo forse troppo alto da pagare. Un libro che celebra l’amore
vero, l’importanza ed il bisogno innato dei legami, il coraggio
di agire per le persone cui si tiene, l’angoscia dei rimpianti
e le sorprese del destino.
La
vita è fatta per soffrire, pensando che un sogno possa bastare a riempirla.
Gli eventi narrati si
amalgamano con lo sfondo storico e politico dell’Italia e del
resto della Terra, che dal Fascismo porta alla Prima Guerra Mondiale fino alla
Guerra Fredda tra USA e URSS, divenendo a loro modo “personaggi” di
rilievo nelle dinamiche di svolgimento dell’azione.
L’America
ha sfruttato il suo talento ed in cambio non è riuscita a darle un concreto
aiuto per esaudire il suo più grande desiderio.
Una storia meravigliosa,
melodiosa e accattivante, che interseca magistralmente il mondo
della musica classica con le vicende umane in un incastro
strettissimo a volte soffocante e doloroso, a volte gioioso
e straordinario, comunque originale ed inconfondibile. Una
storia in cui sofferenza e speranza camminano a braccetto fino a
sfumare in un finale che pare acquietare i demoni interiori grazie al
raggiungimento della tanto anelata pace. Una storia che erge il violino
a simbolo dell’amore eterno, tra leggenda e realtà, con l’unione
di due unità particolari e “imprecise” a formarne una terza unica
e “perfetta”.
Il
mito dei violini in amore.
Ho letto queste pagine
col cuore in gola, ansiosa e smaniosa di divorare le parole, rapita
dalla magia che impreziosisce l’opera, fuoriuscendo dalla carta per
irrorare anche l’anima del lettore. La superba scrittura consente di capire
e condividere senza sforzo gli sconvolgimenti emotivi dei
protagonisti, aiutando un processo di simbiosi davvero affascinante. Ammirevole
la cura dei dettagli da cui emerge un minuzioso lavoro di ricerca. Nel
complesso un piccolo capolavoro da “sentire” a tutto tondo, che
riempie il silenzio con strofe amare e dolci in un crescendo
lodevole.
Tutto
è stato come doveva essere.
Consigliatissimo!
L’amore
non può fermarsi davanti ai confini umani e alle cortine di ferro.
Nessun commento:
Posta un commento
E tu, cosa ne pensi? Lasciaci un commento! 🤗