Il
talento non si può insegnare, ma l’arte di metterlo a frutto, sì.
Un racconto profondo
ed intrigante sul mondo della psicologia, un ambito complesso e
multi sfaccettato, non immune da intrighi e manipolazioni.
Valeria Venusio
è una giovane terapeuta che collabora col Professor Petrini, per cui
nutre una sincera ed ambigua ammirazione. Tramite il servizio al “Telefono
Amico”, istituito nella Scuola che frequenta, Valeria incontra il suo primo
paziente, Marcello, un ragazzo con una dipendenza sessuale, che si
rivela da subito molto ostico.
Desiderosa di consigli
e rassicurazioni, si rivolge al suo mentore e, contemporaneamente, anche a Leonardo
Vinciguerra, guru del metodo del mental coaching e amico/nemesi del
Professore.
Divisa tra due fuochi
ed esasperata da una terapia inconcludente, Valeria si ritrova a dover decidere
da che parte stare e, soprattutto, a capire cosa fare del suo futuro.
È
incastrata, ma non ha alcuna intenzione di scegliere.
Un libro interessante,
caleidoscopico ed emozionante, come può esserlo solo l’animo
umano. Un libro spesso indigesto, con passaggi un tantino forti,
che descrive però la realtà in maniera speculare, senza filtri ed
abbellimenti. Un libro che dà largo spazio all’introspezione ed
alla riflessione, ai pensieri ed alle parole, il cui potere
occorre maneggiare con cura.
L’amore,
perfino l’amore non consumato, può smuovere le montagne.
Valeria è una ragazza ambiziosa,
vuol sentirsi apprezzata e considerata, e questo la conduce a peccare
d’ingenuità e a non credere al 100% nelle sue capacità. Si affida a due uomini
agli antipodi, convinta di riuscire a barcamenarsi tra di loro però, alla fine,
arriva sempre la resa dei conti.
Avverte
un bisogno impellente di medicare le proprie ferite.
Marcello vive coi
genitori, in un contesto familiare pieno di problematiche. Da anni ha posto in
un cassetto la tesi di laurea, troppo codardo per discuterla. Il suo unico
svago sono le prostitute, donne pagate per dargli piacere. Pian piano la sua
mente contorta riduce ogni rapporto con l’altro sesso al mero atto fisico,
mercificandolo e sminuendolo.
Ha
sempre cercato donne che non potessero rifiutarsi di stare con lei.
Soldi, potere, sesso,
desiderio si mescolano in una narrazione variegata che
partendo dal disturbo di un paziente si allarga ad abbracciare pure coloro che
dovrebbero curarlo. Ciascuno ha i suoi scheletri nell’armadio, ma spesso è più
facile scorgere quelli degli altri e lasciare al buio i propri.
Per
quanto squallida, una relazione tutelata dal denaro è sicura, sigillata dentro
confini precisi. Io pago, tu mi dai.
Un volume insolito,
accattivante nella sua originalità ed affascinante per le
tematiche trattate. Un volume che non si ferma all’apparenza ma squarcia
l’involucro esterno per portare alla luce emozioni, brame e paure.
Un volume crudo e vero, scarno di descrizioni perché incentrato
sui meccanismi della mente e sulla sua capacità di reazione. Un
volume dallo stile incisivo e sbrigativo, che affonda nell’animo
con ferma determinazione e con una conclusione tutt’altro che scontata.
Oggi
ha scoperto un nuovo tipo di piacere.
Consigliato a chi non
ha timore di guardare nel torbido!
Pagare
dà l’esatto valore di ciò che ricevi.
Veramente una lettura interessante e cruda che apre gli occhi su un mondo forse poco conosciuto.
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