martedì 12 maggio 2020

Recensione: La Nona Casa - Leigh Bardugo














Titolo: La nona casa
Autore: Leigh Bardugo
Editore: Mondadori (5 maggio 2020)





Giudizio: 💗💗💗💗💗













Galaxy "Alex" Stern è la matricola più atipica di tutta Yale. Cresciuta nei sobborghi di Los Angeles con una madre hippie, abbandona molto presto la scuola e, giovanissima, entra in un mondo fatto di fidanzati loschi e spacciatori, lavoretti senza futuro e di molto, molto peggio. A soli vent'anni, è l'unica superstite di un orribile e irrisolto omicidio multiplo. Ma è a questo punto che accade l'impensabile. Ancora costretta in un letto d'ospedale, le viene offerta una seconda possibilità: una borsa di studio a copertura totale per frequentare una delle università più prestigiose del mondo. Dov'è l'inganno? E perché proprio lei?





Ancora alla ricerca di risposte, Alex arriva a New Haven con un compito ben preciso affidatole dai suoi misteriosi benefattori: monitorare le attività occulte delle società segrete che gravitano intorno a Yale. Le famose otto "tombe" senza finestre sono i luoghi dove si ritrovano ricchi e potenti, dai politici di alto rango ai grandi di Wall Street. E le loro attività occulte sono più sinistre e fuori dal comune di quanto qualunque mente, anche la più paranoica, possa immaginare. Fanno danni utilizzando la magia proibita. Resuscitano i morti. E, a volte, prendono di mira i vivi.











Recensione



Questo faceva la magia. Svelava il cuore della persona che eri prima che la vita ti portasse via la capacità di credere nel possibile. Restituiva il mondo che tutti i bambini solitari avevano desiderato.





Ritorna la Bardugo con una nuova storia, esattamente pochi giorni dopo che mi sono innamorata di lei per la serie Sei di Corvi! Se anche voi siete fan di quest’ultima duologia, o più in generale del mondo Grishaverse… bhe, preparatevi, perché La Nona Casa è un libro totalmente-completamente-assolutamente diverso.
Partiamo subito col precisare che La Nona Casa è stato scritto per un pubblico adulto, diversamente dagli altri libri dell’autrice. È un New Adult Fantasy, un misto di horror (anche se minimo), thriller e mistery. Nonostante la scrittura sia sempre eccezionale, qui non è “elegante” come in Sei di Corvi, ma è molto più cruda, brutale, esplicita, dal linguaggio molto colorito.
La Bardugo tocca tantissimi argomenti, dalla violenza fisica, l’abuso, la dipendenza, l’omicidio, l’abbandono, le malattie mentali. Sì, perché la nostra protagonista Alex ha vissuto per anni pensando di avere qualcosa, nella testa, che non andasse. Qualcosa che ha condizionato metà o più della sua vita fino ad oggi, che l’ha portata a fare scelte disperate e a vivere situazioni che una bambina non dovrebbe vivere.
Alex ha infatti la capacità di vedere i Grigi, ovvero le anime delle persone defunte. È terrorizzata da loro, che il più delle volte appaiono così come sono morti, con ferite atroci sul corpo o mezzi nudi, ma nessuno può aiutarla perché nessuno, oltre lei, li vede. O almeno finché, un giorno, il preside di Yale le propone un accordo: entrare nelle società segrete di New Haven, aiutare chi pratica la magia a proteggersi dai Grigi, e in cambio iniziare una nuova vita nella prestigiosa università che lei, da squattrinata, ex drogata e scappata di casa, non potrebbe mai permettersi.
Non conosciamo subito tutta la storia di Alex, il libro infatti è diviso in vari salti temporali: quello presente, dove Alex sta indagando sull’omicidio di una ragazza avvenuto nei pressi del campus di Yale; quello in cui Alex arriva a Yale per la prima volta e conosce Darlington, ovvero il suo “mentore”, colui che la guiderà in questo nuovo mondo magico; e quello passato, in cui conosciamo a poco a poco tutta la storia di Alex fino ad oggi. Tutto ciò crea un ritmo molto lento, all’inizio, tanto che per vari capitoli la storia sembra stentare ad ingranare. Stentiamo anche a provare empatia, a entrare in simbiosi con Alex. Vi consiglio, però, di portare pazienza, perché vedrete che all’improvviso la storia esplode e verrete catturati irrimediabilmente dalla Nona Casa!
L’ambientazione che si respira è molto cupa, molto crudele, eppure la Bardugo non vuole farci la morale o risultare pesante. L’intento è quello di disegnare il male per quello che è, rappresentare la morte e l’orrore in tutta la loro essenza, senza mezze misure. Una cosa molto originale, che forse insieme al ritmo contribuisce a quell’iniziale senso di disorientamento, ma dopo aver capito tutti gli ingranaggi è davvero un lettura spettacolare!
La rappresentazione di Yale, di New Haven, non è per niente scontata e stereotipata, ma velata di magia e oscurità in un modo davvero affascinante!
Alex è sicuramente una protagonista atipica (e per questo mi è piaciuta tantissimo!). È una sopravvissuta in tutti i sensi: dal peso di essere l’unica a vedere i Grigi ed essere ritenuta pazza dal resto delle persone “normali”, tanto da non riuscire ad avere neppure un amico da bambina; dall’essere tanto coraggiosa da scappare di casa ed entrare in un giro di droga pur sfuggire alle cure mediche di sua madre; dal superare le proprie paure/traumi infantili per un bene più grande. Quest’ultima è una delle cose che ho maggiormente apprezzato. Se Alex ci viene rappresentata, a Yale,  come una che coglie qualsiasi aiuto o opportunità per avere una “vita migliore”, proprio nei momenti in cui potrebbe far finta di non vedere determinate cose o “chiudere gli occhi” in cambio di ricche e comode offerte, decide invece di puntare sulla morale a discapito di ciò che potrebbe succederle. Un personaggio cazzuto, forte, con quella punta di ironia che fa sempre sorridere!






Non sapeva realmente che cosa le mancava, ma solo che aveva nostalgia di qualcosa, forse qualcuno, che non era mai stata.






L’altro protagonista, Darlington, è un cavaliere d’altri tempi. Lo conosciamo poco, dato che lo vediamo solo “nel passato” e per quasi metà libro non compare per niente. Eppure ci conquista con le sue frasi letterarie, con la sua passione per New Haven, per la magia, per la casa di suo nonno. È l’esatto contrario di Alex: se la ragazza si drogava pur di non vedere più i Grigi, Darlington assume di sua spontanea volontà un elisir che potrebbe anche ucciderlo, pur di poterli vederli. Ciò che si nasconde oltre il Velo è la sua vera e propria ossessione, e sarà anche ciò che lo farà sparire nel nulla.
Oltre all’omicidio su cui sta indagando, infatti, Alex dovrà risolvere anche il mistero della scomparsa di Darlington. Che fine ha fatto il ragazzo? Chi potrebbe averlo fatto sparire? E quale delle otto società segrete sta tramando nell’ombra?
Se, quindi, non siete deboli di stomaco, non troppo impressionabili, affascinati dai misteri, elettrizzati di leggere qualcosa che vi tenga costantemente sulle spine, La Nona Casa è sicuramente il libro che fa per voi! Arrivati all’ultimo capitolo vi sembrerà di essere stati interrotti proprio sul più bello, e questo vuol dire che la Bardugo ha tirato fuori dal suo mazzo un’altra carta assolutamente vincente! Non vedo l’ora di leggere il prossimo volume!
In più ho trovato tantissimi paroloni di cui non conoscevo neppure l’esistenza, ma “pasteggiando” è ormai entrata ufficialmente nel mio dizionario!






I Grigi l’avevano assillata tutta la vita, l’avevano cambiata in modo orribile, ma dopo tutti quegli anni di tormento, le avevano finalmente dato qualcosa in cambio. Glielo dovevano.




Nessun commento:

Posta un commento

E tu, cosa ne pensi? Lasciaci un commento! 🤗