lunedì 28 dicembre 2020

Recensione: Ritorno a Villa Blu - Gianni Verdoliva

 





Titolo: Ritorno a Villa Blu
Autore: Gianni Verdoliva
Editore: Robin (17 marzo 2020)
Giudizio: 💗💗💗💗💗


È giugno e come ogni anno tre fratelli, Alessio, Francesco e Tommaso, ritornano a Villa Blu, la dimora di famiglia dove hanno trascorso tante altre estati. Questa volta, però, saranno soli: non ci sarà più il nonno né i genitori e i tre protagonisti si troveranno a gestire la villa di famiglia avuta in eredità dal nonno Ascanio e a fronteggiare misteri, maledizioni ed eventi irrisolti che coinvolgono Villa Blu e il bosco limitrofo. Nel paese sulle sponde del lago, figure inquietanti e altre benevole si intrecceranno alle vicende dei tre fratelli, vittime di un maleficio che vedrà il suo culmine il giorno del solstizio.



Recensione

Le risposte, a volte, non arrivano con le parole, ma con i gesti.


Una lotta secolare, quella tra bene e male, raccontata in chiave quasi fiabesca e un tantino inquietante, all’interno di un piccolo paese sulle sponde di un lago, sullo sfondo di una villa familiare, Villa Blu, che si erge al limitare di un bosco dove si odono misteriosi e inquietanti scampanellii, cupi lamenti che risalgono dal pozzo del giardino e grida stridule di gufi e corvi. Tutto ha un significato preciso, ogni cosa fa parte di un puzzle i cui pezzi pian piano vanno al loro posto, chiudendo un cerchio che affonda le radici nel passato.



Nel bosco il silenzio. Un silenzio di pace e di armonia. Anche vicino al casello ferroviario in disuso. Nessuno scampanellio. Solo i rumori naturali del bosco. A Villa Blu, è tornata la gioia.



Sulle note musicali del pianoforte e del semisconosciuto hangpan, si dipana una vicenda che intreccia “ieri” e “oggi”, dolore e gioia, sofferenza e risate, amore e morte, soprannaturale e fede. I tre fratelli Tommaso, Francesco e Mattia, tornati a Villa Blu dopo la morte dell’amato nonno Ascanio, si ritroveranno a loro insaputa vittime del gioco perverso e malvagio di Nerina Eran, ex stella del cabaret e cultrice delle arti oscure, che cova un odio atavico verso la loro famiglia. Per puro godimento personale ella compie azioni spregevoli ed incomprensibili contro gli altri, ma a fronteggiarla c’è la forza della magia bianca, dell’amore, della comprensione e del perdono, simboleggiate dalla saggia e dolce pasticcera Amabile, dalla reverenda Katherine e da altri personaggi “positivi”.



Scacciate la disperazione, lasciate fluire le energie positive, i pensieri di bene. Vi guideranno nelle scelte giuste.



Al centro il legame intenso e bellissimo dei tre fratelli, diversi eppure uniti anche dinanzi alle difficoltà, un legame che saprà sfidare la morte e il tempo per riportare la pace e l’armonia nel paese, assicurando giustizia a vittime innocenti del passato.

Il mondo della magia si mescola a quello reale portando scompiglio ai destini individuali in congiunzione con lo spirito della natura, che donano al manoscritto un’atmosfera mistica e reverenziale.



Ci sono dei fiori vicino al pozzo, gli stessi fiori che aveva visto il giorno prima nel bosco intorno al casello della ferrovia.



Una storia all’apparenza semplice ma ricca di sfumature, di spunti di riflessione, di sguardi attenti sull’animo umano e sulle sue emozioni, paure e speranze, uno “spaccato esistenziale” su ciò che è giusto e ciò che non lo è.

Un libro forte, profondo e a volte crudo, che vuole essere insieme descrizione e monito, quadro e spettatore della vita, per invitare il lettore a compiere “la scelta giusta” e a non giudicare niente  e nessuno dalle sole apparenze. Perché a volte la vera bellezza ce l’abbiamo davanti ma non riusciamo a vederla perché abbagliati da false perfezioni…



Apri i tuoi occhi alla bellezza. Guarda questi fiori, il cielo, guarda il lago.



Consigliato a tutti perché in ciascuno di noi, ogni giorno, bene e male lottano tra loro per emergere…



Togliete dai vostri cuori la paura, la rabbia e il dolore. Lasciate spazio alla pace, all’armonia e all’equilibrio.


martedì 22 dicembre 2020

Recensione: Stay for me - Aubrey B.

 





Titolo: Stay for me #2 
Autore: Aubrey B.
Data di pubblicazione: 16 dicembre 2020

Giudizio: 💗💗💗💗💗

Kylie non sa più a cosa credere. Il suo cuore è in frantumi, ma è ancora di Chase.
Quando lui insiste per riaverla, però, Kylie ha paura di rimanere ferita di nuovo.
Ci penserà il destino a riunirli… e a dividerli. Quando i fantasmi del passato di Kylie torneranno a tormentarla, dovrà capire come accettare l’aiuto di Chase. E quando sarà lui a dover combattere i suoi demoni, dovrà trovare la forza di rimanere accanto a Kylie.
Dovranno fidarsi.
Dovranno amarsi.
Dovranno restare.





Recensione


Tu sei tutto ciò che voglio, e tutto ciò di cui ho bisogno.



Finalmente l’attesissimo sequel di Stay with me, che ci fa reimmergere nella turbolenta storia di Chase e Kylie, rispettivamente amministratore delegato e proprietario della Pharmacem e inserviente/colf/barista/ballerina.

Dopo un avvicinamento “altalenante” farcito di biscotti al cioccolato e segreti inconfessabili, Chase allontana definitivamente Kylie dalla sua vita. La ragazza, incredula e ferita, non riesce a farsene una ragione, ma pian piano cerca di andare avanti, grazie anche al sostegno degli amici, Maddy e Jason, che lei considera la sua “famiglia”.

Finché, un mese e mezzo dopo, non si ritrova letteralmente faccia a faccia col suo passato, un passato doloroso dal quale è fuggita sei anni fa. Sconvolta e disperata, cerca subito rifugio da Chase, che non la scaccia ma neanche le dice nulla. Una volta ripreso il controllo di sé stessa, Kylie fugge via comprendendo di aver fatto un terribile sbaglio. Lui non la vuole e lei non può illudersi ancora e soffrire di nuovo. Ma Chase non è dello stesso avviso e lotterà per riconquistarla, poiché solo lei è in grado di squarciare le tenebre che macchiano la sua anima…



Tu sei l’aria che respiro. Sei tutto per me. Non posso vivere senza di te. Ho bisogno di te.



Un libro che avvince, che fa sognare e credere nel destino, ma che insegna anche come l’amore non sia solamente una bella favola, ma pure un’”àncora” a cui aggrapparsi per affrontare e superare i propri demoni.



Sei la mia àncora, che impedisce alla mia anima di andare alla deriva.



Chase è solo in apparenza impenetrabile e freddo, ligio alle regole e poco socievole,  in realtà è un uomo tormentato, una “vittima” che pensa invece di essere il “carnefice”, una persona violata autoconvintasi di non meritare amore per l’oscurità che ha dentro.



Il tuo cuore non può battere per qualcuno come me. Sono troppo danneggiato. […] La mia anima è corrotta, non ha diritto ad essere salvata.



Kylie, ragazza forte e determinata, non si lascerà chiudere fuori nuovamente, non dopo aver capito che lui la ama davvero, e tenterà in ogni modo di riportarlo a galla dal mare nero da cui non riesce a uscire.



Non sono sicura di potercela fare. No, ma che dico? Certo che posso farcela. Per lui, per noi, farei di tutto.



Pure lei, però, ha il suo pesante bagaglio di problemi sulle spalle, che si ripresentano a sorpresa minando le sue certezze e facendola diventare l’oggetto di una squallida vendetta. Tocca ora a Chase sostenerla e darle il coraggio di fare i conti con chi l’ha messa al mondo.



Sei la ragazza più forte che conosca, Kyles, ma abbandona la corazza e lascia che sia io il tuo scudo.



Due protagonisti belli, sicuri di sé, solidi, ma al contempo fragili e pieni di cicatrici, che insieme riusciranno a “guarirsi” e ad aprirsi al futuro con speranza sulle ali di un amore profondo e struggente.

Un romanzo intenso, impregnato di scene hot, dove la tenerezza e la passione fanno da contraltare alla violenza, alla cattiveria ed alla meschinità umana, scritto in maniera fluida ed accurata.

L’amore è la cosa più bella che possa capitare, porta luce e gioia ai nostri giorni, ma soprattutto ci regala la forza di guardare in viso le nostre angosce  e di sconfiggerle, di renderci migliori per noi stessi e per chi ci sta vicino, di prenderci quel pezzetto di felicità che ci spetta! Perché tutti hanno il diritto di essere amati, in particolare chi è convinto del contrario a causa di ferite psicologiche dovute ad atroci traumi! L’amore non giudica, l’amore accetta e salva…



Quello che gli è successo non lo rende meno perfetto ai miei occhi. Anzi, ora che mi ha mostrato ogni parte di sé, non posso che amarlo di più.


venerdì 18 dicembre 2020

Recensione: Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie - Alec Bogdanovic

 





Titolo: Gli ansiosi si addormentano contando le apocalissi zombie
Autore: Alec Bogdanovic
Editore: Rogas (9 ottobre 2020)

Giudizio: 💗💗💗💗💗


La depressione è il male della nostra epoca. È la malattia più diffusa al mondo ed è la più temuta dopo il cancro. Il nostro anti-eroe ci si imbatte nell'adolescenza e cerca di liberarsene con la disciplina e il metodo di un ricercatore, peccato che la cavia da laboratorio sia lui stesso. Finirà così per autocondannarsi a un'interminabile escalation di sfortune e miserie umane: queste daranno corpo a un romanzo di formazione in cui tragedia e commedia si intersecano e fondono fino a diventare del tutto indistinguibili.





Recensione


Ero socialmente inutile se non dannoso, una bomba pronta ad esplodere.



Confesso che all’inizio questo libro mi ha spiazzato, per come è scritto e per la tematica, però poi ho saputo apprezzarne l’essenza.

Protagonista è Alec, adolescente e poi ragazzo complessato ed insicuro, un nerd rachitico e sfigatello che ben presto prende coscienza di avere problemi fisici e psicologici.

Attraverso la narrazione della sua triste storia, Alec viene ad accendere l’attenzione su quella che viene considerata una malattia “secondaria” o di poca importanza: la depressione. Chi di noi non ha mai detto “sono depresso”, non riflettendo adeguatamente su cosa significasse. Magari siamo soltanto stressati a causa di ritmi quotidiani frenetici e a malapena sostenibili, e tendiamo a confondere questo con quella che invece è una patologia subdola e meschina, che pian piano si fa largo nell’animo attraverso ansie ed insicurezze fino a divenire una specie di mostro opprimente.

Esistono farmaci per curarla, certo, ma sovente non bastano perché danno il via ad un circolo vizioso che dona dipendenza e non fa che acuire il disturbo.



Purtroppo capire il funzionamento di queste sostanze non basta per mantenerle ad un livello adeguato.



Chi sta al fianco di una persona depressa non sempre le dà aiuto, per ignoranza, per disattenzione o disinteresse, perché semplicemente non riesce a riconoscere la gravità del problema, o perché ritiene sia una cosa vergognosa da tenere nascosta alla gente.



Eravamo soli in un mondo in cui la solitudine era resa facilmente occultabile e veniva trattata con l’omertà che si riserva alle perversioni più fetide.



Allora il soggetto è costretto a “restare a galla” come può, autocurandosi, frequentando ambienti a lui più congeniali e persino giungendo a ricorrere alla chirurgia per essere finalmente “normale”. Ma si tratta di una “normalità” effimera, che non basta a placare il desiderio di stabilità, il sentirsi “sbagliati” , uno scarto umano, un “errore  dell’evoluzione”. Ed è a quel punto che si arriva a compiere gesti estremi….



Il danno che avevo fatto era irreparabile.



A volte basterebbe avere il coraggio di accogliere l’amore incondizionato degli altri quando si ha la fortuna di trovarlo, un amore che non storce il naso dinanzi ai difetti, ma li accetta e ne fa tesoro. Marina, compagna di classe di Alec al liceo, cerca di farglielo capire, ma lui, forse per paura, forse per immaturità, sceglie di lasciarla andare. Quando si rende conto dell’enorme sbaglio che ha commesso, è ormai troppo tardi, e solo lo stalking e la fantasia gli offrono un po' di sollievo….



Tutto quello che volevo era lei. […]Lei che mi aveva amato quando non mi amava nessuno.



Un libro forte, pungente, a tratti quasi eccessivo, scritto in maniera ironica e sarcastica per far immergere meglio il lettore all’interno del virus che avvelena le nuove generazioni (non il Coronavirus!), un nemico invisibile e difficile da affrontare, che conduce in spirali autodistruttive e spezza vite senza nemmeno farsene accorgere.

Ammiro molto il coraggio di questo ragazzo che ha scelto di affrontare in modo quasi leggero e ironico quella che a tutti gli effetti è una “malattia sottovalutata” che uccide (non solo in senso letterale) esattamente come le altre, e che in un gran numero di casi non può essere fronteggiata coi solo farmaci.



La nostra epoca è la più infelice mai esistita, ma anche quella più attrezzata a livello di palliativi che sopperiscono la mancanza di felicità.



Consigliato a tutti, perché ciascuno di noi può incappare in questo “mostro” o comunque conoscere persone che soffrono di questo male.

martedì 15 dicembre 2020

Recensione: Gideon. La Nona - Tamsyn Muir

 





Titolo: Gideon. La nona
Autore: Tamsyn Muir
Editore: Mondadori (17 novembre 2020)
Giudizio: 💗💗💗💗💗


Allevata da ostili monache calcificate, valletti vetusti e un’infinità di scheletri, Gideon è pronta ad abbandonare una vita di schiavitù – nell’aldiquà – e una da cadavere rianimato – nell’aldilà. Prenderà la sua spada, le sue scarpe e le sue riviste zozze e si preparerà a un’audace fuga. Ma la nemesi della sua infanzia non la lascerà di certo andare senza chiederle qualcosa in cambio. Harrowhark Nonagesimus, Reverenda Figlia della Nona Casa e prodigio della magia ossea, è stata convocata. L’Imperatore ha invitato tutti gli eredi delle sue fedeli Case a prendere parte a un torneo all’ultimo sangue fatto di astuzia e abilità. Se Harrowhark avrà successo, diventerà un’onnipotente servitrice immortale della Resurrezione; ma nessun necromante può ambire all’ascensione senza un paladino. Senza la spada di Gideon, Harrow fallirà e la Nona Casa morirà.




Recensione

 

Gideon, una tizia che aveva combinato dei casini così conclamati da fornire all’universo intero una nuova definizione di combinare casini.

  

 

Avete presente quel meme che gira ogni tanto sui vari social, tratto da una scena film, che recita: Non deve avere senso, deve solo sembrare un casino? Ecco, basterebbe questa frase iconica per riassumere Gideon la Nona!

Gideon la Nona è un libro che necessita di tanta pazienza e fiducia da parte del lettore. È un caos di informazioni sparate a raffica senza alcun senso logico (almeno all’apparenza), di avvenimenti di cui non capiamo niente, con una miriade di personaggi che, inizialmente, è molto complicato ricordarsi.

Riassumere la trama, ovviamente, è impossibile!  L’autrice Tamsyn Muir non crede nelle spiegazioni, e sebbene io –da una parte- ami questa cosa perché, quando in un libro mi imbatto in quei tre o quattro paragrafi di riassuntino scolastico la trovo una cosa molto irritante e che mi rovina l’atmosfera, ...la totale assenza di queste, però, neppure aiuta/facilita la lettura! Non nascondo che per buona parte del libro pensavo di arrendermi, dare forfait, e passare ad una nuova storia. È stato molto stancante leggere qualcosa che non capivo, di cui non riuscivo a cogliere il senso, i cui personaggi non mi catturavano perché troppi e non ci si riusciva ad andare dietro.

“La Nona” del titolo, infatti, non è a caso, perché nel mondo fantasy creato dalla Muir esistono nove case, ognuna con a capo un Negromante (quindi, avviso per i facilmente impressionabili: c’è sangue, ossa, scheletri e robe schifose ovunque!). Tutti sono chiamati a partecipare ad un torneo per diventare Littori e l’erede Harrowhark decide di portarsi dietro Gideon, una guerriera non molto accondiscendete e sua nemica giurata. Le due ragazze si odiano profondamente, nonostante “teoricamente” Gideon, essendo una sua sottoposta, dovrebbe rispettare e onorare Harrowhark.

Comprendete quindi che con ben nove case,  ognuna con almeno due personaggi, ci fa ritrovare con una miriade di nomi da ricordarci. In più, le “regole” di questo torneo non sono chiare neppure ai partecipanti, figuriamoci a noi lettori!

Tutto ciò che vediamo è filtrato dagli occhi di Gideon, anche se fortunatamente il romanzo è scritto in terza persona. Gideon è la prima che non ci capisce niente, e la sua frustrazione rispecchia perfettamente la nostra!

Adesso… Nonostante tutti questi punti negativi e deliranti che vi ho elencati, vi dico: date una possibilità a questo romanzo. È vero che è un caos immenso, ma tutto assume un senso verso la metà abbondante del volume. La Miur non è che finalmente ci spiega qualcosa, ma riesce a farci comprendere che, tutti quegli eventi che sembravano buttati a casaccio qua e là sono invece parte di una ragnatela molto più grande che unisce tutto e ci porta ad un punto ben preciso. Ogni personaggio assume un ruolo, la loro caratterizzazione, una volta chiarita, è davvero ottima. Soprattutto quella di Gideon e Harrow, le due protagoniste indiscusse.

Gideon è una lesbica che vive di ironia e battutacce, è leale ed è una guerriera fino al midollo. È anche un’orfana, ed essendo cresciuta nella nona casa, un luogo freddo e abitato perlopiù da scheletri animati dalla magia di Harrow, quasi non conosce il calore umano. Ispira quindi molta tenerezza il suo rapporto con gli altri personaggi, le prime persone che le mostrano un po’ di gentilezza e apprezzamento per le sue doti.

Harrow è un personaggio assolutamente intrigante! Non soltanto per le sue abilità negromantiche, ma per il suo brutto caratteraccio, i suoi segreti, la sua personalità fredda e distaccata. Insieme, le due ragazze fanno scintille a chi la spara più grossa sull’altra, ma con l’evolversi del loro rapporto è impossibile non tifare per la loro squadra!

Gideon la Nona non è un romanzo autoconclusivo, anche se un po’ lo speravo. La Miur è riuscita così tanto a catturarmi con questo suo stile di scrittura pazzo, le sue vicende rocambolesche, i suoi personaggi ironici e taglienti, che ho tanta paura possa cadere nel banale coi prossimi volumi. Speriamo nel suo delirio!

 

 

Sei la mia unica amica. Io, senza di te, non sono niente.

lunedì 14 dicembre 2020

Recensione: Certe cose che non sai di noi - Caterina Eboli

 






Titolo: Certe cose che non sai di noi
Autore: Caterina Eboli


Giudizio: 💗💗💗💗💗


Greta Abott è cresciuta con gli amorevoli genitori in California, in una comunità hippy. Di quell’infanzia spensierata conserva tanti ricordi felici, una fila di braccialetti colorati e un look bohémiene che poco c’entra con la vita che conduce a Manhattan, città in cui si è trasferita anni prima per motivi di studio. Greta non è affatto come sembra: dietro quell’aria svagata e allegra si nasconde una professionista ambiziosa, che lavora in una delle società di consulenza più conosciute degli Stati Uniti. È determinata a dimostrare a se stessa (e al suo ex fidanzato che l’aveva etichettata come ragazza senza ambizioni) che ha stoffa a sufficienza per arrivare in alto.

A soli ventidue anni, c’è ben poco che riesca a fare oltre al lavoro, che la assorbe per quindici ore al giorno . E la situazione peggiora quando viene coinvolta come consulente nella nuova campagna politica di Alexander Suarez, considerato “il nuovo Obama”, che potrebbe essere il primo immigrato sudamericano a diventare presidente degli Stati Uniti.

Risucchiata in un vortice di scadenze e orari massacranti, sogni e idealismo, Greta si ritrova a vivere in prima linea un momento cruciale nella storia del suo paese. Ed è proprio in quel momento, quando meno pensa all’amore, che Diego, da anni sua cotta segreta, comincerà ad accorgersi di lei.
Eppure non è proprio il suo tipo: Diego sta cercando una brava ragazza messicana, senza grilli per la testa, con cui sposarsi e metter su una famiglia numerosa. Cosa può farsene di un’hippy californiana in carriera?






Recensione


Hai dato un taglio netto a tutto quello che c’era prima di te.



Da quando ha conosciuto Diego, il miglior amico (e coinquilino) di Liam, fidanzato della sua migliore amica (e coinquilina) Lisa, Greta, una bionda hippie californiana trapiantata a Manhattan per studio e poi per lavoro, non riesce più a toglierselo dal cuore! Purtroppo lui non la vede neppure in quel senso, troppo occupato con la ricerca della donna “perfetta”, messicana come lui, da sposare e con cui mettere su famiglia.

Greta sa che è inutile “morirgli” dietro, essendo l’antitesi dei suoi desideri, ma, proprio quando prova a “dimenticarlo” con un altro, ecco che Diego si accorge improvvisamente di lei… Ma è davvero così, o la paura di far del male ad una persona così vicina ai suoi amici congiunta con la sua idea stereotipata di “metà” gli hanno sempre impedito di esplorare l’attrazione che prova per lei da quando l’ha vista la prima volta?



Mi hai colpito fin da subito, ma sapevo che Liam mi avrebbe fatto a pezzi se anche mi fossi solo avvicinato. E comunque non eri il mio tipo, cercavo qualcosa di diverso…



Happy ending??Eh no…perché Diego “prende e fugge”, ha ancora una pseudoragazza, forse anche un’amante, per non parlare dell’ulteriore complicazione data dal fatto che è… il figlio segreto dell’importante politico, il dottor Suarez, sindaco di Albany e candidato al posto di governatore dello Stato di New York, per cui Greta sta lavorando nella sua agenzia, la Dream Job Consulting! Complicazione che la porterà a dover fare buon viso a cattivo gioco, accettando di mostrarsi al mondo come la sua fidanzata fino alle elezioni, per non mandare in fumo la campagna elettorale! Una “farsa” a beneficio del pubblico, ma Greta riuscirà a non farsi influenzare dai suoi sentimenti?



Avrei dovuto proteggere il mio cuore, ripetendomi fino alla nausea che quello che stava succedendo poteva non essere reale.



Devo ammettere che l’inizio un pochino “lento” mi aveva quasi fatto desistere dall’andare avanti, però…avrei sbagliato, perché poi è tutto un crescendo di eventi imprevisti ed emozioni al cardiopalma, un fiume in piena che travolge e porta con sé sino al finale, assolutamente inaspettato e “faticoso” (un’agonia assurda per una dichiarazione!!!!).

Una storia d’amore fresca e intensa, che vede la politica mescolarsi con l’amore, l’amicizia intrecciarsi coi sensi di colpa, la famiglia intromettersi nei propri desideri, la ragione dover dare un senso al caos in cui si è precipitati per aver ceduto ai sogni. Soprattutto, è chiaramente messo in luce il fatto che non si sceglie di chi innamorarsi, non è possibile “pianificarlo” a tavolino poiché il destino ha una sua logica che quasi mai coincide con ciò che noi riteniamo “giusto”. Greta è l’opposto di quello che Diego ritiene perfetto per sé, la sposa intesa come vestale autoctona del focolare domestico e non come donna in carriera, indipendente e sicura di sé a prescindere da un uomo! Ãˆ  la variabile che scombina tutti i suoi “piani”, tanto che ad un certo punto, anzi, quasi subito, ho deciso di abbandonarli, quei piani…”.

A questa consapevolezza Diego giunge però solo dopo aver perso la ragazza, costretta ad allontanarsi per preservare la sua sanità mentale, perché, ammettiamolo pure, Diego è semplicemente…un uomo! E gli uomini molto spesso non riescono a capire che è fondamentale anche dialogare in un rapporto, spiegarsi e mettere in chiaro le cose, non avere la presunzione che l’altra persona riesca a “leggere” il loro comportamento ambiguo!

Purtroppo, l’incapacità di comunicare è una piaga ricorrente nelle relazioni. Non basta infatti “ andare alla grande” tra le lenzuola, ma occorre anche confrontarsi e dirsi quello che si prova per evitare fraintendimenti ed inutili angosce.



Funzionavamo a meraviglia, come un ingranaggio perfetto. I nostri corpi si incastravano benissimo, si fondevano, diventavano una cosa sola, una scintilla d’amore e passione. Ma eravamo incapaci di comunicare, di parlare chiaro di quello che provavamo e che ci stava succedendo. 



Per fortuna Diego ha al fianco amici e familiari che sanno indirizzarlo sulla rotta giusta!



Il tuo problema è che sei un uomo. Non ci arrivate mai alla prima….mai!



Altro tema che irrompe con prepotenza dalla pagina è l’ingerenza della stampa nella vita privata delle persone che hanno la sfortuna di ritrovarsi nel tritacarne mediatico! Un’ingerenza che travalica il più delle volte i limiti del voyerismo e dello stalking per avere una notizia in anteprima, non importa se vera o meno. Un attacco feroce che può destabilizzare chi è più fragile fino a spingerlo a nascondersi, a fuggire dalla propria quotidianità come se fosse colpevole di chissà cosa!



Era una marea di fango, creata con l’intento di distruggermi.



Un romanzo da gustarsi tutto d’un fiato, che vi farà “odiare” Diego per i suoi atteggiamenti da “stronzo” ( finché capiamo che è solo spaventato da ciò che sente) e “parteggiare “per Greta, ragazza determinata e dolce che ha l’unica colpa di essersi innamorata di lui. Un romanzo che alterna lacrime e risate, momenti “calienti” e sofferti, mettendo sul piatto temi non facili trattati con la leggerezza di una scrittura fluida ma incisiva.

Consigliato a chi ama le storie solo in apparenza semplici…le migliori a mio avviso!



È un gioco, poi mi passerà. Ma più ci vedevamo e più avevo voglia di passare più tempo con te. Di te. Contro ogni aspettativa…


mercoledì 2 dicembre 2020

Recensione: Come farsi amare (da un bad boy) - K.J. Aline

 




Titolo: Come farsi amare (da un bad boy)
Autore: K. J. Aline

Giudizio: 💗💗💗💗💗


Un'appassionata di fan fiction e romanzi rosa online affronta il suo primo anno di liceo, con la speranza di poter rivivere tutte quelle storie che l'hanno tenuta incollata allo schermo del suo cellulare. Il suo obiettivo? Farsi amare da un bad boy e provare quei cliché romantici che le fanno battere il cuore. Ma nella vita di tutti i giorni esistono davvero quei cattivi ragazzi descritti nelle pagine dei libri?





Recensione

Non dovevo seguire nessuna guida, nessuna vita di altri per poter vivere la mia.



Per buona parte del libro mi è sembrato di essere dinanzi ad un libro per adolescenti sulla falsariga di “Amore 14” di Federico Moccia, ma proseguendo ho scoperto invece che dietro la leggerezza e “frivolezza” della trama si cela la trattazione di argomenti importanti che donano nuova luce a tutta la narrazione.

Karol sta per iniziare il liceo e, appassionata di fan fiction e romanzi rosa, crede che lì incontrerà il suo “bad boy”, un ragazzo all’apparenza scontroso e duro, che si rivelerà dolce e protettivo nei suoi confronti, amandola per sempre, come appunto accade nei libri. Insieme all’amica Febe comincia ad ”immaginarsi” una relazione con Delvin, studente imperscrutabile quanto bellissimo arrivato all’ultimo nella sua classe col “semplice e colorato” Leo. Delvin sembra però non apprezzare l’”invadenza” di Karol, arrivando a maltrattarla verbalmente per farla smettere. Karol, ferita, comincia a rivalutare le sue convinzioni e i suoi desideri, soprattutto dopo un bacio inaspettato con Leo…



Avevo iniziato la mia avventura del liceo cercando il bad boy dei miei sogni; avevo imparato che un vero cattivo ragazzo ti fa soffrire e che fa parte della sua natura, ed avevo scoperto che forse, c’era qualcuno che avrebbe potuto amarmi per quella che ero, riuscendo a farmi venire le farfalle nello stomaco con un solo sguardo, senza il bisogno di grandi dimostrazioni plateali, e senza il titolo di “bad boy della scuola”.




All’improvviso, però, Delvin le si dichiara, ma qualcosa non torna. Giunta a casa sua per un chiarimento, Karol scoprirà che spesso le apparenze nascondono realtà ben diverse e che ognuno ha i suoi demoni da combattere.



La nuova Karol si stava rendendo conto che tutte le persone che le stavano attorno stavano combattendo guerre personali che lei non avrebbe mai potuto immaginare. Chiunque le passasse accanto indossava una maschera per nascondere le proprie sofferenze.



Una  ragazza  che sogna il grande amore si affaccia alla vita vera, vita che purtroppo è molto difforme dalle trame dei romanzi. Nella vita vera ci sono problemi da affrontare, paure da superare, ostacoli da dribblare, ingiustizie che straziano il cuore. Nelle pagine del libro emerge con crudezza il fenomeno del bullismo, atto deprecabile e vigliacco, che il più delle volte spinge chi lo subisce a cercare una via di fuga in qualcuno di totalmente differente dal proprio essere, che viene accettato perché rispondente a stupidi dettami sociali razzisti. Per fortuna che c’è sempre chi riesce a guardare oltre la superficie e ad apprezzare quello che si trova sotto di essa!



La migliore cura per una sofferenza è avere un amico che decida di supportare le tue paure, abbracciarle insieme a te. Affrontare il buio in due lo rende un po' più luminoso.



Aiutando gli altri poi, capita che analizziamo anche noi stessi, accorgendoci che i nostri comportamenti sono il risultato di ferite che nemmeno sapevamo di avere. Karol riuscirà a comprendere la ragione della sua ossessione per i bad boy, a porla nella giusta prospettiva e, in tal modo, ad aprirsi finalmente al vero amore.



Non è questione di scegliere, ma di ascoltare il proprio cuore.



Un storia tenera, esuberante, a tratti quasi surreale, ma con un ripieno estremamente  forte che fa da collante a tutti i pezzi del puzzle. Un giro sulle montagne russe, spensierato e liberatorio, che quando finisce ci riporta a terra con lo stomaco in subbuglio. Perché dietro il divertimento ci rendiamo conto che è solo un ammasso di ferro che incute un po' timore…

Dietro i sorrisi di ognuno c’è un intero mondo che si ignora, mondo che sovente è triste e insopportabile, ma se si trova il modo di accettarlo, allora si potrà tentare di farsi amare e di essere davvero felici.



L’amare se stessi era il primo passo per poter poi  amare e farsi amare da qualcuno.



Consigliato a chi non ha paura di scavare a fondo nel variegato  giardino dell’animo umano!