I proventi di questa antologia, come i racconti contenuti all’interno, faranno il giro del mondo, cercando di raggiungere chi ha più bisogno, per esempio:
BALI RAINBOW COMMUNITY, un'associazione LGBT friendly con sede a Bali che si occupa di dare sostegno, soprattutto economico, alle persone che vivono con HIV / AIDS e non si possono permettere alcuni tipi di esami o ricoveri ospedalieri che in Indonesia, purtroppo, sono a pagamento.
RETE L’ABUSO, associazione italiana, dal 2010 sostiene le vittime di pedofilia, supportandole dal punto di vista legale e sociale.
Una piccola donazione simbolica a JOSHUA WONG, attivista per i diritti umani, attualmente prigioniero politico a Hong Kong per conto della dittatura cinese.
SUDENTS FOR A FREE TIBET (STF), un'organizzazione con sede a New York formata da tibetani rifugiati e con l'obiettivo di aiutare il Tibet a ottenere l'indipendenza. In Cina twitter è bannato a causa del Great Firewall, bannato per tutti… a parte chi sta al potere. Infatti Xi JinPing, il dittatore, e i suoi ministri ne abusano quotidianamente per diffondere propaganda comunista e fake news confezionate per l'Occidente. STF ha fatto in modo che i sostenitori per l'indipendenza del Tibet, attraverso l’iniziativa TWEETS FOR TIBET, possano donare una cifra a scelta per ogni tweet del ministro degli esteri cinese, forzandolo così ad appoggiare, almeno economicamente, l'indipendenza del Tibet con i suoi tweet.
Recensione
Adesso
so che è meglio saperle le cose, anche quelle brutte.
Una raccolta di
racconti a tema LGBT che viaggia attraverso il mondo accomunando uomini
diversi animati dai medesimi dubbi, timori ed imbarazzi.
Una raccolta che vuole essere un grido di liberazione ed insieme un
appello alle coscienze verso l’accettazione. Una raccolta che commuove
ed incuriosisce al contempo facendo conoscere questa realtà insita nel
quotidiano di ognuno.
Particolarmente
toccante è la novella che ha per protagonista un fotografo di viaggi che,
giunto in Thailandia ed avendo visto con i suoi occhi il tremendo “commercio di
corpi” di bambini, bambine e “ladyboy” per le strade di Bangkok, sceglie
coraggiosamente di non voltarsi dall’altra parte e di usare la sua arte per
informare circa quel vile fenomeno, salvando pure un’adolescente dal suo
destino segnato.
“Io
avrei potuto diventare come gli altri, ma no.”
Mi ha molto colpito
anche l’ultima storia, dove un liceale deve affrontare un “demone” che dimora
nella sua scuola, metafora non troppo velata della sua intima paura di
scoprirsi differente dai compagni.
È difficile ammettere
con se stessi di avere gusti sessuali non conformi a quelli della massa,
e lo è ancora di più mostrarsi in pubblico per ciò che si è. Oggigiorno,
infatti, malgrado siamo nel ventunesimo secolo, il pregiudizio e l’ignoranza
dominano ancora gli animi, uniti sovente alla violenza e al disprezzo.
L’orientamento sessuale è a tutti gli effetti una “discriminante”
radicata nel tessuto sociale che impedisce a gay, lesbiche e trans di vivere
serenamente.
Questo libro è una
grande lezione da apprendere: tramite parole e fatti apparentemente innocui
si veicolano incisivi insegnamenti e si dà la possibilità di immedesimarsi
con i personaggi. Conflitti interiori e voglia di osare, desiderio
d’amore e necessità di separarsi, un’accettazione che stenta
ad arrivare. Dire la verità è una scelta dolorosa e complessa, poiché pregna
di insicurezze e paure, perfino dinanzi a chi ci ama sopra ogni cosa.
Ho
il rimorso di aver perso l’occasione di essere amato per quello che sono
veramente.
Consigliato per avere
una panoramica dell’universo LGBT, e per fare una buona azione sostenendo molte
importanti associazioni!
Nessuno conosce veramente se stesso.
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