Recensione: A est del blu - Vari autori

 




Titolo: A est del blu
Autore: Vari
Pubblicazione: 12  settembre 2021
Giudizio: 💗💗💗💗💗

Dieci autori, nove racconti, un viaggio LGBT attorno al mondo, tra coming out, violenza, prostituzione e diritti negati. Fino a tornare alle radici, in Italia, dove tutto comincia e finisce.


Contiene i racconti:

LA VERITÀ - Angelo Longoni

VIAGGIO IN MEDIO ORIENTE - Bruno Casini

A EST DEL BLU - Christiano Cerasola

MEMORIE IMPERFETTE DA SAN PEDRO SULA - Damiano Dario Ghiglino

IL RAGAZZO DI MONACO - Rosa Elena Colombo

LA BAMBOLA DI BANGKOK - Carlo Kik Ditto e Andrea Ventura

FRATELLANZA BALCANICA - Roberto Mauri

NOTTE ALHAMBRA - Andrea Mauri

COME LA NOTTE SENZA STELLE - Sara Coccimiglio


A chi sarà devoluto il ricavato?

I proventi di questa antologia, come i racconti contenuti all’interno, faranno il giro del mondo, cercando di raggiungere chi ha più bisogno, per esempio:

BALI RAINBOW COMMUNITY, un'associazione LGBT friendly con sede a Bali che si occupa di dare sostegno, soprattutto economico, alle persone che vivono con HIV / AIDS e non si possono permettere alcuni tipi di esami o ricoveri ospedalieri che in Indonesia, purtroppo, sono a pagamento.

RETE L’ABUSO, associazione italiana, dal 2010 sostiene le vittime di pedofilia, supportandole dal punto di vista legale e sociale.

Una piccola donazione simbolica a JOSHUA WONG, attivista per i diritti umani, attualmente prigioniero politico a Hong Kong per conto della dittatura cinese.

SUDENTS FOR A FREE TIBET (STF), un'organizzazione con sede a New York formata da tibetani rifugiati e con l'obiettivo di aiutare il Tibet a ottenere l'indipendenza. In Cina twitter è bannato a causa del Great Firewall, bannato per tutti… a parte chi sta al potere. Infatti Xi JinPing, il dittatore, e i suoi ministri ne abusano quotidianamente per diffondere propaganda comunista e fake news confezionate per l'Occidente. STF ha fatto in modo che i sostenitori per l'indipendenza del Tibet, attraverso l’iniziativa TWEETS FOR TIBET, possano donare una cifra a scelta per ogni tweet del ministro degli esteri cinese, forzandolo così ad appoggiare, almeno economicamente, l'indipendenza del Tibet con i suoi tweet.





Recensione


Adesso so che è meglio saperle le cose, anche quelle brutte.



Una raccolta di racconti a tema LGBT che viaggia attraverso il mondo accomunando uomini diversi animati dai medesimi dubbi, timori ed imbarazzi. Una raccolta che vuole essere un grido di liberazione ed insieme un appello alle coscienze verso l’accettazione. Una raccolta che commuove ed incuriosisce al contempo facendo conoscere questa realtà insita nel quotidiano di ognuno.

Particolarmente toccante è la novella che ha per protagonista un fotografo di viaggi che, giunto in Thailandia ed avendo visto con i suoi occhi il tremendo “commercio di corpi” di bambini, bambine e “ladyboy” per le strade di Bangkok, sceglie coraggiosamente di non voltarsi dall’altra parte e di usare la sua arte per informare circa quel vile fenomeno, salvando pure un’adolescente dal suo destino segnato.

“Io avrei potuto diventare come gli altri, ma no.”

Mi ha molto colpito anche l’ultima storia, dove un liceale deve affrontare un “demone” che dimora nella sua scuola, metafora non troppo velata della sua intima paura di scoprirsi differente dai compagni.

È difficile ammettere con se stessi di avere gusti sessuali non conformi a quelli della massa, e lo è ancora di più mostrarsi in pubblico per ciò che si è. Oggigiorno, infatti, malgrado siamo nel ventunesimo secolo, il pregiudizio e l’ignoranza dominano ancora gli animi, uniti sovente alla violenza e al disprezzo. L’orientamento sessuale è a tutti gli effetti una “discriminante” radicata nel tessuto sociale che impedisce a gay, lesbiche e trans di vivere serenamente.

Questo libro è una grande lezione da apprendere: tramite parole e fatti apparentemente innocui si veicolano incisivi insegnamenti e si dà la possibilità di immedesimarsi con i personaggi. Conflitti interiori e voglia di osare, desiderio d’amore e necessità di separarsi, un’accettazione che stenta ad arrivare. Dire la verità è una scelta dolorosa e complessa, poiché pregna di insicurezze e paure, perfino dinanzi a chi ci ama sopra ogni cosa.



Ho il rimorso di aver perso l’occasione di essere amato per quello che sono veramente.



Consigliato per avere una panoramica dell’universo LGBT, e per fare una buona azione sostenendo molte importanti associazioni!



Nessuno conosce veramente se stesso.

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