martedì 31 maggio 2022

Recensione: Il peggior uomo della mia vita - Lucy Score

 




Titolo: Il peggior uomo della mia vita
Autore: Lucy Score
Editore: Newton Compton Editori (28 aprile 2022)
Giudizio: 💗💗💗💗💗

Per fare andare bene un matrimonio basta essere in due… o no? La sposa è adorabile. Lo sposo è un perfetto gentiluomo. Ma il resto degli invitati alle nozze sembra uscito da un incubo. Ricchissimi, viziati, pieni zeppi di titoli nobiliari e arroganza. Il testimone dello sposo non fa eccezione. Francesca ha preso molto sul serio il ruolo di damigella d'onore. E ha intenzione di fare il possibile perché il matrimonio della sua migliore amica fili liscio. Anche se significa mettere in riga uno per uno gli invitati, fare il cane da guardia allo sposo e, soprattutto, tenere d'occhio quell'insopportabile pallone gonfiato di Aiden Kilbourn, che nonostante abbia accettato di fare da testimone sembra intenzionato a metterle i bastoni tra le ruote. Non importa quanti zeri abbia il suo conto in banca: se non righerà dritto, Francesca gliela farà pagare. Aiden Kilbourn non ha mai avuto relazioni a lungo termine. Il lavoro per lui è tutto e non ha mai frequentato una donna per più di un mese consecutivo. Ci sono gli affari a tenerlo impegnato, perché complicarsi anche la vita privata? Desidera solo divertirsi, senza impegno, con ragazze che non gli stiano troppo addosso. Ma Francesca Baranski sembra essere stata mandata dal destino appositamente per punirlo... Che succede se il testimone e la damigella d'onore fanno scintille?




Recensione

Sei tutto quello che voglio vedere ogni giorno per il resto della vita.



Premetto che ho letteralmente divorato il libro Un incubo chiamato amore dell’autrice, e per questo ho voluto fortemente leggere anche Il peggior uomo della mia vita. Devo dire però che il primo terzo del romanzo non mi ha entusiasmato e stavo quasi per desistere, quando le cose di colpo si sono fatte interessanti ed è emersa la vera essenza dell’opera, quell’abilità stilistica e narrativa che ricordavo bene!

Francesca Baransky, detta Frankie, deve partecipare, in qualità di damigella d’onore,  agli eventi legati al matrimonio della sua migliore amica Pru, appartenente all’élite di Manhattan. Fin qui nulla di strano, se non fosse che lei è una “povera” studentessa di Brooklyn, costretta a procurarsi due lavori per poterselo permettere senza accettare aiuti esterni. Al di là di ciò, Frankie è profondamente felice per Pru e Chip, lo sposo, due persone che il destino ha diviso e poi fatto ritrovare, e non permetterà che niente e nessuno rovini il loro momento speciale. Nemmeno un testimone particolarmente arrogante e insensibile, ma incredibilmente affascinante e sexy…



Già solo il suo petto le faceva venire l’acquolina in bocca.



Una commedia romantica esilarante e frizzante, ironica e spumeggiante, sagace e tenera, che dopo le prime pagine non si potrà più lasciare. Una storia piena di imprevisti, equivoci, colpi di scena, battute mordaci, passione, rabbia, paure, gelosie e “manipolazioni”, che induce a volerne sempre di più. Una vicenda “peperina”, che mette al bando la banalità e la prevedibilità a favore dell’inaspettato e del sorprendente.



Stai con me. Regalami l’eternità.



La protagonista è una donna forte e determinata, cresciuta come un maschiaccio con i due fratelli, che detesta i soprusi e la gente ricca (a parte Pru!). Suo malgrado deve fare buon viso a cattivo gioco quando la sua migliore amica “benestante” le riserva il ruolo di damigella d’onore alle sue nozze. Per qualche giorno può fare uno sforzo, anche se deve impegnarsi non poco per avere a che fare con Aiden Kilburn, il testimone, nonché stronzo egocentrico che pare averla puntata come nuova sfida personale.



Senti. Forse siamo attratti fisicamente. Ma è tutto il resto che non mi convince, quindi non succederà niente.



Aiden è l’erede di un impero miliardario, abituato ad avere tutto ciò che vuole, a vincere, sempre. Francesca diventa per lui un chiodo fisso, non solo perché è indubbiamente bellissima, ma anche perché gli tiene testa e non si fa intimorire né comprare. E’ fiera e intraprendente e lui non se la lascerà scappare, anche se non può offrirle altro che un po' di tempo insieme.



Non ti sto offrendo l’eternità. Non è in discussione. Ma posso darti un tempo che ricorderemo entrambi.



Un libro stupendo, che mescola l’amore da favola e la realtà con intelligenza e furbizia, costruendo una trama molto densa eppure mai pesante, con personaggi deliziosamente definiti e caratterizzati, amalgamati con maestria all’impasto generale. Insomma un romanzo da non perdere se si amano le storie d’amore alla “Anna Premoli”.



 

“Rischiamocela, Francesca. Io e te.”

“E se mandiamo tutto in merda?”

“Non te lo permetterò.”

martedì 24 maggio 2022

Recensione: La prigioniera d'oro. Re Mida e la gabbia dorata. - Raven Kennedy

 




Titolo: La prigioniera d'oro. Re Mida e la gabbia dorata.
Autore: Raven Kennedy
Editore: Armenia (30 marzo 2022)
Giudizio: 💗

Auren è la favorita di re Mida, l'uomo dal tocco d'oro, che la tiene in una gabbia dorata, simbolo del suo potere. Questa «gabbia» copre l'intero piano superiore del castello, con gabbie integrate in ogni stanza e passerelle sbarrate collegate tra loro, in modo che Auren possa girare liberamente per il castello. La prigioniera si sente protetta e al sicuro nella sua gabbia. Ma da cosa? Ha avuto una vita molto dura, ha vissuto per strada fino a quando Mida non l'ha salvata. Auren lo conosce da prima che diventasse re, il che spiega molto sul loro rapporto. Ma la sua vita, le sue sicurezze, stanno per cambiare brutalmente...






Recensione

Sono davvero, davvero confusa e sconcertata, da questo libro. La trama mi aveva stuzzicato parecchio, e avevo aspettato l’uscita dell’ebook davvero con impazienza… ma ahimè!

L’idea di fondo era particolare e intrigante: re Mida, colui che trasforma in oro tutto ciò che tocca, e Auren, la sua “sella” favorita, tenuta in gabbia come un trofeo. Una gabbia enorme, che attraversa sale e sale del castello, permettendole di andare dove vuole, entro ovviamente i limiti delle sbarre.

Il problema è… tutto il resto. Partendo dalla costruzione dei personaggi.

Auren è un’alcolizzata, da come ci viene introdotta. È interamente d’oro, dalla pelle ai capelli, e funge praticamente da decorazione per il re Mida, a cui piace farla assistere alle sue orge con le altre “selle” o esporla durante i convegni coi suoi alleati. Mida e Auren hanno alle spalle un passato fatto di povertà, da cui sono usciti grazie al ragazzo, che col suo potere è riuscito ad ottenere e sposare l’erede del Sesto Regno, ottenendo per lui la corona, e per Auren una gabbia in cui “metterla al sicuro” e trasformarla in una sottospecie di statua vivente. Di tanto in tanto, quando si sente caritatevole, Mida condivide il letto con lei.

Auren è totalmente innamorata del ragazzo, tanto da accettare tutti i suoi “tradimenti” e sopportare qualsiasi sua richiesta, talmente è convinta di essergli grata per averla salvata dal resto del mondo.

 

Vorrei che il suo cuore battesse di desiderio quanto il mio. Ma anche se non dovesse mai accadere, vorrei semplicemente che passasse più tempo con me. […] Sono la sua bestiolina dorata.

 

 

Mida, praticamente, pensa solo al potere e al suo cazzo.

Questa è la storia, finché Mida non deve raggiungere il Quinto Regno, che ha da poco conquistato, e richiede la presenza di Auren, che per la prima volta in dieci anni, esce finalmente dalla gabbia per poterlo raggiungere. Un viaggio noioso e interminabile che neppure vi sto a narrare… che finisce, ma guarda un po’, con Auren catturata dai nemici di Mida e una scoperta sconcertante: anche la protagonista nasconde un potere segreto.

Non ho capito, ancora, chi sia il protagonista maschile (Mida è da scartare per motivi abbastanza malati e disturbanti, e chi pensa il contrario ha bisogno di un bravo medico come anche nel caso di Auren); non ho capito una ceppa degli altri Regni, ma neppure tanto del Sesto; non ho capito i poteri magici quali siano, come si “sviluppano” in alcune persone e in altre no… Non ho capito niente, in pratica, se non che in questo romanzo a tutti piace fare zozzerie, le donne come al solito sono soltanto oggetti, anzi “selle”  a cui addirittura piace il proprio ruolo, chi se ne importa se il partner sia bello o un maiale puzzolente; e la protagonista, ma guarda un po’, ha tanti di quei problemi che ci vorrebbe una saga infinita per risolverli tutti!

Probabilmente leggerò il secondo volume, se non altro per togliermi qualche dubbio… ma la storia mi ha molto deluso. Mi aspettavo una costruzione dei personaggi, delle ambientazioni, delle politiche, molto più accurata. Una scelta linguistica più appropriata per il contesto in cui ci troviamo, e non “cazzo” e altri termini moderni inseriti un po’ ovunque. Ok voler rendere la protagonista più “vicina al lettore”, più “simpatica”, ma così sembra più uno scimmiottamento che un contesto regale! 



martedì 17 maggio 2022

Recensione: Dillo alla pioggia - Bianca Marconero

 




Titolo: Dillo alla pioggia
Autore: Bianca Marconero
Data di pubblicazione: 4 aprile 2022
Giudizio: 💗💗💗💗💗

Una notte: Ã¨ bastata una notte perché Niccolò Serristori perdesse la sua amata Cecilia. Lei ha scelto la danza e Londra. E ha scelto di partire con Jacopo, il fratello perfetto di Niccolò.
24 ore: sono sufficienti 24 ore perché Niccolò abbandoni la boxe e il sogno di diventare un professionista e perché suo padre, Brando, gli confessi qualcosa che Niccolò non avrebbe mai voluto sentire.
9 mesi: nove mesi non bastano per ritrovare la felicità e Niccolò si accontenta di vivere in un garage, esserci per i suoi fratelli e rimediare una birra e una ragazza. Una qualsiasi sarebbe la scelta migliore, ma è difficile resistere alla persona più sbagliata, se questa rappresenta la vendetta perfetta. Una vendetta che ha armi di seduzione imprevedibili.
Una festa in giardino: basta una festa di fidanzamento in giardino perché Niccolò sbatta contro l’evidenza che la vita è un gioco di specchi bugiardi e nessun riflesso racconterà mai la verità.
Ogni singolo istante: il tempo che Niccolò sacrificherà per ricomporre i cuori che ha spezzato in una notte di follia.
Sullo sfondo di una Roma che va dai sampietrini ai tetti dei palazzi patrizi, tra ring di periferia e i templi della danza, tra baci proibiti e cadute nel peccato, Niccolò dovrà battersi per salvare ciò che ama e trovare il coraggio di buttare il cuore al di là dell’ostacolo, con il rischio di perderlo per sempre.
Fino all’ultimo respiro. E oltre.





Recensione

Io ho bisogno che tu sia te stessa, per essere me stesso.



Bianca Marconero anche questa volta non delude le aspettative! Dopo i due volumi dedicati a Brando e Agnese (Un maledetto lieto fine –Un maledetto per sempre) torna con le storie dei loro figli. “Dillo alla pioggia” racconta quella del secondogenito Niccolò, personal trainer e promettente pugile, allergico alle relazioni, tanto buono quanto impulsivo, disposto a tutto per proteggere chi ama, anche a ferire sé stesso. Da sempre innamorato dell’amica Cecilia, quasi impazzisce quando lei, dopo averlo baciato, decide di lasciare Roma e di andare a Londra con suo fratello maggiore Jacopo, di cui la crede invaghita. Convinto di averla ormai persa, Niccolò commette uno sbaglio dopo l’altro e, quando le cose sembrano magicamente aver preso una piega positiva, ecco che il destino gli tira l’ennesimo, infido, sgambetto.



Non riesco a difendermi neppure davanti a me stesso.



Un romanzo a tinte fosche, dove il “rosa” si macchia di “buio”, dove la sofferenza fa da sfondo alla felicità, dove la verità viene sepolta dalle bugie, dove l’apparenza maschera fragilità e paure. Un romanzo intenso ed inebriante come un “balletto” perfetto, fresco e pulsante come la pioggia battente, sorprendente e commovente come solo un cuore puro sa essere.



Quello che hai con me lo puoi avere solo con me! E per me è lo stesso.



Niccolò non ha ancora ben chiara la sua strada, però una certezza ce l’ha: è legato a Cecilia disperatamente ed inevitabilmente. Non ha il coraggio di confessarglielo per timore di essere respinto, e quando lei va via, diventa la valvola di sfogo della sua rabbia e del suo dolore.



A te, di quello che siamo stati, non te ne è mai fregato niente.



Cecilia è una ballerina che, dopo aver partecipato ad un talent inglese, ottiene un lavoro al Teatro dell’Opera di Roma, la sua città. Oltre alla danza, ha un altro amore: Niccolò, da lei ribattezzato Cocò. Eppure lui, dopo anni di amicizia, l’ha letteralmente cancellata dalla sua vita e, una volta tornata a casa, non perde occasione per attaccarla. Ma se alla base di tutto ci fosse solo una stupida incomprensione?



Lui ha bisogno di sapere che ci sei.



Al centro della narrazione, sulla base di magistrali fraintendimenti e circostanze ingannevoli, c’è il coraggio di lottare per riconquistare gli affetti, la determinazione di non mollare, l’eterna faida tra mentire e confessare, l’angoscia di non fare la cosa giusta, il tormento dei segreti, la capacità di perdonare e di mettere il bene altrui dinanzi al proprio.



…non si deve mai dare per scontata la felicità di chi amiamo, perché l’ombra sta sempre alle spalle di coloro che sembrano sorridere davanti al sole.



Un libro dal taglio stilistico graffiante ed impetuoso, attento alle sfumature psicologiche, che, accanto alla vicenda principale, dona ampio spazio anche a quelle degli altri personaggi, come Brando e Agnese, e Jacopo e Matilde. Una scelta contestuale intrigante e furba, perché spinge a voler approfondire con gli altri volumi della serie, per avere un quadro completo dell’opera.



…non lo credevo capace di rivoluzionare la sua vita fino a questo punto. Ma questa, naturalmente, è un’altra storia.



Amore dunque, passione, romanticismo, amicizia, affetto, mixati con invidie, gelosie, ricatti, tradimenti, sensi di colpa e menzogne: uno shake davvero corposo con un sapore eccezionale, da bere d’un fiato!



Dandomi valore mi ha reso prezioso, scegliendomi mi ha reso unico e baciandomi mi ha reso vero.



Consigliatissimo, come il resto dei lavori di questa bravissima autrice!


martedì 10 maggio 2022

Recensione: Tutta colpa del vicino - Holly Renee

 




Titolo: Tutta colpa del vicino
Autore: Holly Renee
Editore: Triskell Edizioni (25 marzo 2022)
Giudizio: 💗💗💗💗💗

I tipi come Tucker Moore non escono con ragazze come me. I suoi scontatissimi addominali scolpiti sembrano essere stati forgiati dagli dèi, mentre io ho più curve di una strada di campagna. Lui è un casanova che farebbe calare le mutandine a chiunque, invece io mi sento più a mio agio dietro l’obiettivo della mia macchina fotografica. È il ragazzo della porta accanto, e la definizione per antonomasia di una pessima idea. Non ho motivo di pensare a lui, e avrei dovuto scacciarlo dai miei sogni nel momento stesso in cui ha fatto capolino. Avrei fatto meglio a non tentarlo; anzi, avrei dovuto soltanto confinarlo nella friend-zone. Cosa che ho fatto, prima ancora che lui potesse pronunciare il fatidico “Solo amici”. Non importa se passa più tempo a casa mia che sua, o se il suo sorriso mi fa venire le farfalle nello stomaco. Si tratta soltanto di Tucker. E prima di rendermene conto, ecco che diventa il mio migliore amico. Per giunta, del tutto off-limits. La nostra rovina è una gita fuori porta, e ho i bagagli così pieni che alla fine ho lasciato la lucidità a casa. Perché Tucker sarebbe stato bene. Ma io sarei finita nei guai con il ragazzo della porta accanto.





Recensione


Non mi amava per la mia perfezione, ma nonostante tutto.



Una favola moderna che coniuga con ironia ed intelligenza Bridget Jones” e “Cenerentola”, alternando tematiche “forti” a scene decisamente hot!

Kennedy Hayes è una fotografa e vive in un bell’appartamento con l’amica Brooke. I rapporti con i suoi sono al limite del “civilmente corretto”, poiché vorrebbero per lei una carriera più prestigiosa, adatta al ceto sociale in cui è nata, e disapprovano apertamente le sue scelte. A causa di ciò, Kennedy è fortemente insicura di sé, a partire dall’aspetto fisico, troppo “in carne” per i gusti di sua madre, che non esita a rinfacciarglielo ad ogni occasione.

Un bel giorno Kennedy si scontra sulle scale con un adone dagli occhi color cioccolato che scoprirà essere…Tucker Moore, il suo nuovo vicino di casa! Pian piano, tra un battibecco e una ripicca, i due diventano amici, o meglio, migliori amici, anche se Kennedy inizia presto a provare qualcosa di più, qualcosa che sa bene non poter avere futuro.…



“Non ha importanza cosa provo. Non saremo mai più che amici.”



Kennedy è una ragazza determinata a realizzare i suoi sogni, professionalmente parlando, ma terribilmente diffidente e complessata per i traumi psicologici che si porta dietro. Per i suoi genitori non è mai stata “abbastanza”, e, malgrado le rassicurazioni di Brooke, questo influisce molto sulla sua autostima e, di conseguenza, sulle relazioni coi ragazzi. Per questo è certa che Tucker sia totalmente fuori dalla sua portata.



Tucker non è interessato ad una ragazza come me.



Tucker, playboy sexy e sfacciato, è intrigato dalla “vicina”, che non gliele manda a dire, e che ribattezza affettuosamente “uragano”. Gli piace stare con lei, sfidarla e spingerla a capire quanto è bella e brava, quanto i suoi si sbaglino sul suo conto. E per farlo è anche pronto a mentirle.



Quando ho visto per la prima volta le sue foto, ho subito capito che doveva essere mia.



Un romanzo tenero e intenso, ricolmo di sarcasmo e passione, di momenti “comici” accanto a sofferenza e rabbia, di amicizia e ipocrisia, di gelosia e sincerità, e di tanto romanticismo. Un romanzo intrigante sullo stile di Kirsty Moseley, che riesce perfettamente a descrivere la bellezza e la forza di un sentimento puro e irresistibile, incapace di cedere dinanzi agli ostacoli. Un romanzo “realistico”, con una protagonista imperfetta in cui è facile rispecchiarsi e credere che il lieto fine esista anche per chi non osa sperarci.



Non potevo permettermi di crederci. Non potevo illudermi per poi restare di nuovo delusa.



Un libro davvero consigliato per i temi affrontati con garbo ma al contempo con tenacia per lanciare un messaggio importante: ognuno di noi è speciale a suo modo, e prima o poi arriverà chi se ne accorgerà e non ci lascerà scappare!



Sei letteralmente piombata nella mia vita, e io non ho avuto modo di sfuggirti.


martedì 3 maggio 2022

Recensione: Sicilian defense - Alessandra Pierandrei

 




Titolo: Sicilian defense
Autore: Alessandra Pierandrei
Editore: Nativi Digitali Edizioni (15 marzo 2022)
Giudizio: 💗💗💗💗💗

Kate, finalmente, sentiva di avere in mano la propria vita; se avesse potuto, avrebbe chiesto a suo marito Jasper di farne un dipinto per assicurarsi che tutto rimanesse così.

Ma la vita sfugge a qualsiasi tentativo di controllo, e quella della giovane vice sceriffo verrà travolta da una serie di avvenimenti che costringeranno lei e gli abitanti di Hood River a prendere decisioni dalle conseguenze inaspettate, mentre è in gioco la salvezza di una persona a lei cara. Kate da sempre ha fatto di tutto per sfuggire ai fantasmi del passato, ma questa volta forse è giunto il momento di passare all’offensiva…




Recensione


Il mondo non cambierà mai se manteniamo sempre tutto in equilibrio.



Una storia “romance” ambientata nel “West”, con protagonista una donna pistolera forte ed intraprendente che non ha timore di mostrare al mondo le sue fragilità.

Katherine Bright è il vicesceriffo di Hood River, cittadina dell’Oregon, sposata con Jasper Stevenson, redattore del giornale locale. Costretta da un’infanzia difficile a doversela cavare da sola, “addestra” le donne a difendersi da sole insegnando loro ad utilizzare le armi da fuoco, attività in cui ha uno spiccato talento.

Quando lo sceriffo Monroe le propone il suo ruolo, Kate viene assalita dai dubbi circa le sue capacità e lo sconvolgimento della quotidianità che ha faticosamente ricostruito, ma, alla fine, incalzata dal marito e dal sindaco Powell, accetta.  Proprio quando le cose sembrano assumere i contorni di una nuova normalità, ecco che il passato che credeva di essersi lasciata alle spalle torna letteralmente a bussare alla sua porta…



Non è possibile!



Nel precedente volume Zugzwang al centro della narrazione è posto Jasper, che si ritrova a dover affrontare i suoi demoni per poter riabbracciare una vita che sembrava ormai inutile. Al suo fianco in questa avventura vi è Kate, casualmente incontrata al saloon dopo l’arrivo in città del circo di “Buffalo Bill”. Qui invece al centro della scena è posta lei, a sua volta messa dinanzi agli eventi che l’hanno condotta ad abbandonare la sua famiglia, eventi che verranno a colorarsi di sfumature sconcertanti e impensabili.



E’ devastante scoprire dopo tutti questi anni che tutto quello in cui credevo fino a ieri era sbagliato.



Il passato s’intreccia col presente per riscrivere il futuro, rabbia e rancore verso un destino iniquo permetteranno di provare a fare giustizia, dubbi ed incertezze porteranno a migliorarsi nell’intimo, coraggio e affetto daranno calore e speranza al cuore ferito. Primi piatti contornati dall’amico barista sempre a disposizione, da una comunità coesa e pronta ad agire per salvare i suoi membri, da condizioni lavorative al limite del disumano nelle miniere (all’epoca principale fonte, sia pur misera, di lavoro), e da una mentalità aperta verso il progresso.



In Texas c’è una marshal. E se possono accettarlo in Texas, che, insomma, è il Texas, perché non dovrebbero accettarlo qui, nella città più noiosa d’America?



Un viaggio sulle ali della verità verso una piena consapevolezza e un’accettazione di sé che emoziona e rende empatici, spingendo a condividere con Kate paure e insicurezze, volontà di accoglienza e incapacità di metterla in pratica. Una condizione psicologica che non permette giudizi ma induce a capire appieno motivazioni e retroscena, che pian piano emergono anche grazie al confronto con coloro che la amano.



Mi sono sempre detta che ero troppo giovane per fare qualcosa, ma era solo una scusa, me ne rendo conto adesso. Volevo solo sentirmi a posto con la coscienza.



Un libro scorrevole e ben scritto, intrigante al punto giusto, con imprevisti strategicamente studiati e svolti, e personaggi interessanti pure nel loro ruolo marginale. Un libro molto “moderno” nelle tematiche affrontate, poste con intelligenza e sagacia in un contesto storico accuratamente approfondito. Un libro che celebra l’amore nelle sue diverse forme, posto sottobraccio al desiderio di trovare le proprie radici e rinsaldare quelle donate dal fato.



Non avrei incontrato nessuno di voi se le cose fossero andate in modo diverso, mi va bene così.



Consigliato non solo agli amanti dei western, ma a tutti, per la varietà intrinseca della trama!