giovedì 28 maggio 2020
martedì 26 maggio 2020
venerdì 22 maggio 2020
mercoledì 20 maggio 2020
lunedì 18 maggio 2020
mercoledì 13 maggio 2020
martedì 12 maggio 2020
sabato 9 maggio 2020
Recensione: Winter Sonata - Angela Contini
Titolo: Winter Sonata
Autore: Angela Contini
Data di pubblicazione: (30 aprile 2020)
Giudizio: 💗💗💗💗💗
Inghilterra 1848
Costretto dall'amata zia Maud, Aidan James Rowling, duca di Langley, si imbarca per le Americhe alla ricerca di Annabelle Smith, una giovane sfortunata di cui la zia, mentre era in vita, si occupava. Di certo non si aspetta di trovare una ragazza abbigliata in modo discinto, che cerca di scappare dalla finestra del primo piano di un bordello di New York. Per tenere fede alla promessa fatta alla zia e per ottenere le fabbriche di sua proprietà che ella gli ha garantito in cambio, Aidan, suo malgrado, porta Annabelle con sé in Inghilterra, nell'Hertfordshire, come ospite poco desiderata del suo maniero, convinto che presto si libererà di lei. Ma non ha fatto i conti con l'indomita Annabelle, la quale fa di tutto per convincerlo che, nel bordello, non era affatto una prostituta, ma una semplice pianista. I due, quindi, ingaggiano una lotta a colpi di retorica che li porterà a scoprire molto l'uno dell'altra. Ci sarà un perdente e ci sarà un vincitore. Ma quando la posta in gioco è il cuore, forse, a perdere, saranno entrambi.
Sulle note di una melodia improvvisata, che accompagna l'inverno inglese, Aidan e Annabelle non saranno più così convinti di poter fare a meno l'uno dell'altra, ma troppo li divide: origini, ricchezza e qualcuno che trama alle loro spalle.
mercoledì 6 maggio 2020
Recensione: L'amore non si spiega - Katy Evans
Titolo: L'amore non si spiega
Autore: Katy Evans
Editore: Newton Compton Editori (31 gennaio 2020)
Giudizio: 💗💗💗💗
Ci sono notti che non puoi dimenticare
Sara Davies ha ventotto anni e vive a New York. Danza da quando era una bambina e sogna di diventare una ballerina professionista. Ma un incidente l’ha costretta a mettere in pausa le sue ambizioni e a smettere di ballare. E così, in attesa di una riabilitazione completa, lavora nella reception di un lussuoso albergo. Quando, pur di non perdere un taxi, accetta di dividerlo con un completo estraneo, non sa ancora che la sua vita sta per cambiare. L’affascinante sconosciuto, infatti, alloggia proprio nell’albergo in cui lavora Sara e la notte che stanno per trascorrere insieme sarà indimenticabile. Ma, una volta tornati alle loro vite, saranno in grado di lasciarsi quella passione travolgente alle spalle?
Recensione
L'amore si può perdere in qualunque momento, ma si può trovare con la stessa rapidità.
È possibile
innamorarsi a prima vista di uno sconosciuto cui si è scroccato un passaggio in
taxi? Sì, soprattutto
se quello sconosciuto è un gran figo, moro e tenebroso!
Sara, aspirante ballerina di Broadway, attualmente
receptionist al Four Season di New York, bella e sfacciata, si sente subito
attratta da Ian, il “sexy maniaco del lavoro” che incontra all’uscita dell’aeroporto.
Dopo un approccio sfrontato nel taxi condiviso, Sara si ritrova il bel fusto
nel suo hotel e, complice l’evidente chimica tra loro, cede alle sue avances. È
la classica avventura di una notte, o forse no…
Ian va via, ma Sara continua a sognarlo, sperando d’incontrarlo
di nuovo, anche se non conosce neanche il suo nome…
Dopo di lui non mi è più capitato di fare sesso. Ma tanto, a cosa
servirebbe? Non ci sono paragoni. È impossibile trovare un altro come lui.
Aspetterò d’incontrarlo di nuovo, ma come diavolo faccio a trovarlo?
Un giorno, inaspettatamente, se lo ritrova davanti a Central
Park: Ian è il nipote della signora Ford, per cui Sara lavora come dog-sitter,
in seguito al licenziamento dal Four Season. Anche Ian, produttore
cinematografico, non ha smesso un’istante di pensare a lei e, arrivato al “suo”
hotel, era rimasto profondamente deluso di non averla trovata.
Il pensiero che avrei potuto non incontrarla mai più, dato che aveva
perso il lavoro nell’hotel in cui alloggio, mi aveva scombussolato. […] La
desideravo, e non mi piace farmi sfuggire quello che voglio.
Inizio di una meravigliosa “love story”? Eh no, purtroppo
Ian è… sposato!!! Ma
tranquilli, non è un mascalzone, sta divorziando dalla moglie perché è stata
lei a… tradirlo!!! (ma come??!) Tuttavia Sara ha paura d’impelagarsi
in una situazione complessa (è da un
anno e mezzo che i coniugi non trovano un accordo) tanto più che pure i
suoi genitori si stanno separando, e quindi sa bene com’è difficile. Ian le
propone quindi una relazione senza impegno, poiché non può rinunciare a lei, ma
Sara saprà mettere in gioco solo il suo corpo, o è già troppo tardi?
Siamo la musica e il ballo, l’accordo e la variazione, il violino e il
musicista… lo spasimo e l’unguento….
È difficile credere che esista qualcun altro, che ci sia la reale
possibilità di cambiare la situazione.
Una storia d’amore
non convenzionale, che cammina sul filo della morale, ricca di scene hot, di
una buona dose di sfrontatezza, ma con uno sfondo dolce e tenero, che
simboleggia i reali sentimenti dei protagonisti.
Sara può sembrare una tipa insolente e un po’ fredda,
in realtà ha solo paura (giustamente!) di soffrire, di ritrovarsi col cuore
spezzato. Stessa paura di Ian che, dietro l’apparenza granitica e
imperturbabile, è un uomo che soffre per essere stato tradito da chi amava,
e non è facile per lui fidarsi nuovamente di qualcuno.
Toccante la “disperazione”
ed il “bisogno” che l’uno ha dell’altra, come due anime inquiete che solo insieme
riescono finalmente a trovare loro stesse. Ian, in particolare, malgrado la
sua problematica vita privata, non è diventato un uomo cinico e disilluso, ma è
disposto a darsi un’altra possibilità con Sara, perché ha ancora speranza di
poter amare ed essere amato. Una “lezione” importante che fa tornare in mente
Nicholas Sparks e Le parole che non ti ho
detto, questa volta corredate da un happy
end!
Altra “massima” che
emerge dal libro è “non smettere mai di inseguire i propri sogni”, perché
quando meno ce lo si aspetta, si realizzano! Sara vuole diventare una ballerina
professionista e sfondare a Broadway, ma, dopo due anni di stop dovuto ad una
frattura alla caviglia, non riesce a superare un provino che sia uno! Proprio
quando sta per accantonare tutto, un foglio di giornale le vola davanti: c’è
una selezione per una nuova compagnia! Sarà l’inizio di una grande carriera!
Molto interessante anche l’attenzione dedicata alla storia d’amore
dell’amica e coinquilina Bryn col magnante Christos, che le fornisce il
capitale per avviare la sua linea di abiti, la “House of Sass”, e che è oggetto
di altro stupendo romanzo (Amore impossibile), creando una “continuità narrativa” davvero
intrigante!
Uniche “pecche” secondo me, la superficialità nella
trattazione del rapporto tra Sara e i genitori, considerando che il loro
divorzio è fonte di immenso dolore e angoscia per lei; e il divorzio di Ian,
che per buona parte del libro appare “una rogna senza fine”, e poi, improvvisamente, nel giro di due
pagine, si risolve ogni cosa!
Malgrado queste “piccolezze”,
L’amore non si spiega è un romanzo
meraviglioso, intenso e passionale, come solo il vero amore sa essere!
Consigliato a chi ama le storie importanti che nascono in maniera inaspettata!
Il potere dell’amore è infinito. Basta aprirsi e lasciarlo entrare,
perché quando si aprono le porte l’amore non può far altro che insinuarsi.
domenica 3 maggio 2020
Recensione: Sei di Corvi , Il Regno Corrotto - Leigh Bardugo
Titolo: Sei di Corvi
Autore: Leigh Bardugo
Editore: Mondadori (24 settembre 2019)
Giudizio: 💗💗💗💗💗
A Ketterdam, vivace centro di scambi commerciali internazionali, non c'è niente che non possa essere comprato e nessuno lo sa meglio di Kaz Brekker, cresciuto nei vicoli bui e dannati del Barile, la zona più malfamata della città, un ricettacolo di sporcizia, vizi e violenza. Kaz, detto anche Manisporche, è un ladro spietato, bugiardo e senza un grammo di coscienza che si muove con disinvoltura tra bische clandestine, traffici illeciti e bordelli, con indosso gli immancabili guanti di pelle nera e un bastone decorato con una testa di corvo. Uno che, nonostante la giovane età, tutti hanno imparato a temere e rispettare.
Un giorno Brekker viene avvicinato da uno dei più ricchi e potenti mercanti della città e gli viene offerta una ricompensa esorbitante a patto che riesca a liberare lo scienziato Bo Yul-Bayur dalla leggendaria Corte di Ghiaccio, una fortezza considerata da tutti inespugnabile. Una missione impossibile che Kaz non è in grado di affrontare da solo. Assoldati i cinque compagni di avventura - un detenuto con sete di vendetta, un tiratore scelto col vizio del gioco, uno scappato di casa con un passato da privilegiato, una spia che tutti chiamano lo "Spettro", una ragazza dotata di poteri magici -, ladri e delinquenti con capacità fuori dal comune e così disperati da non tirarsi indietro nemmeno davanti alla possibilità concreta di non fare più ritorno a casa, Kaz è pronto a tentare l'ambizioso quanto azzardato colpo. Per riuscirci, però, lui e i suoi compagni dovranno imparare a lavorare in squadra e a fidarsi l'uno dell'altro, perché il loro potenziale può sì condurli a compiere grandi cose, ma anche provocare grossi danni...
Un giorno Brekker viene avvicinato da uno dei più ricchi e potenti mercanti della città e gli viene offerta una ricompensa esorbitante a patto che riesca a liberare lo scienziato Bo Yul-Bayur dalla leggendaria Corte di Ghiaccio, una fortezza considerata da tutti inespugnabile. Una missione impossibile che Kaz non è in grado di affrontare da solo. Assoldati i cinque compagni di avventura - un detenuto con sete di vendetta, un tiratore scelto col vizio del gioco, uno scappato di casa con un passato da privilegiato, una spia che tutti chiamano lo "Spettro", una ragazza dotata di poteri magici -, ladri e delinquenti con capacità fuori dal comune e così disperati da non tirarsi indietro nemmeno davanti alla possibilità concreta di non fare più ritorno a casa, Kaz è pronto a tentare l'ambizioso quanto azzardato colpo. Per riuscirci, però, lui e i suoi compagni dovranno imparare a lavorare in squadra e a fidarsi l'uno dell'altro, perché il loro potenziale può sì condurli a compiere grandi cose, ma anche provocare grossi danni...
Titolo: Il Regno Corrotto
Autore: Leigh Bardugo
Editore: Mondadori (29 ottobre 2019)
Giudizio: 💗💗💗💗💗
Jesper non smetteva un attimo di tamburellare le dita sulle cosce. «Qualcuno ha per caso notato che l'intera città ci cerca, ce l'ha con noi o vuole farci fuori?» «E allora?» disse Kaz. «Be', di solito è solo metà della città.» Kaz Brekker e la sua banda di disperati hanno appena portato a termine una missione dalla quale sembrava impossibile tornare sani e salvi. Ne avevano dubitato persino loro, a dirla proprio tutta. Ma rientrati a Ketterdam, non hanno il tempo di annoiarsi nemmeno un istante perché sono costretti a rimettere di nuovo tutto in discussione, e a giocarsi ogni cosa, vita compresa. Questa volta, però, traditi e indeboliti, dovranno prendere parte a una vera e propria guerra per le buie e tortuose strade della città contro un nemico potente, insidioso e dalle tante facce. A Ketterdam, infatti, si sono radunate vecchie e nuove conoscenze di Kaz e dei suoi, pronte a sfidare l'abilità di Manisporche e la lealtà dei compagni. Ma se i sei fuorilegge hanno una certezza è questa: dopo tutte le fughe rocambolesche, gli scampati pericoli, le sofferenze e le inevitabili batoste che hanno dovuto affrontare insieme, troveranno comunque il modo di rimanere in piedi. E forse di vincerla, in qualche modo, questa guerra, grazie alle rivoltelle di Jesper, al cervellone di Kaz, alla verve di Nina, all'abilità di Inej, al genio di Wylan e alla forza di Matthias. Una guerra che per loro significa una possibilità di vendetta e redenzione e che sarà decisiva per il destino del mondo Grisha.
Recensione
Quando un piano salta, ne fai uno nuovo. Quando ti mettono all’angolo,
fai un buco nel tetto.
Non pensavo che questo momento sarebbe mai arrivato, e
invece… eccomi qua. Non so spiegarvi bene il
perché, le motivazioni per cui sono sempre stata diffidente con la serie Sei di Corvi, restìa a leggerla… Fatto
sta che stavo per perdermi La
serie dell’anno, una delle cose più
meravigliose mai scritte nel panorama Young Adult (e non solo).
Leggendo un po’ in giro, in molti consigliano di leggere
prima la trilogia di Grishaverse (che,
correggetemi se sbaglio, in Italia è stata interrotta) e poi la duologia di Sei
di Corvi, poiché l’autrice Leigh Bardugo, dando per scontato che il lettore
che si affaccia su questa serie conosca già il mondo Grisha, non si
perde molto in descrizioni iniziali. Da ignorante della trilogia (anche se ho letto, dopo, le recensioni,
quindi a grandi linee conosco la trama, ora) posso rassicurarvi che Sei di
Corvi si può tranquillamente leggere senza avere basi pregresse, anzi
per un certo verso questo è uno dei punti che più mi ha fatto apprezzare questo
libro. Il non avere quella tiritera di introduzioni descrittive iniziali che
sembrano tanto i fogliettini illustrativi dei medicinali, ma quel venire subito
trascinati nel mondo della Bardugo e capire pian piano tutto seguendo i vari
personaggi… è stato quel tocco in più per rapire davvero la mia attenzione, per
catapultarmi appieno nelle squallide strade di Ketterdam.
La vicenda, infatti, è ambientata a Ketterdam, una città che
ha forti riferimenti ad Amsterdam. I nostri protagonisti fanno parte di una
delle varie bande criminali che controllano la città, ladri, truffatori,
proprietari di bische o case di piacere. Come già ho detto, Leigh Bardugo non perde tempo in
descrizioni e fin dal primo capitolo ci mostra il fulcro, il problema, che sta
per abbattersi sull’intero mondo Grisha, ovvero la jurda parem, una speciale droga capace di influenzare i poteri dei
Grisha e renderli schiavi da questa dipendenza. Ma chi sono i Grisha? I
Grisha sono persone con capacità “magiche”, divisi in varie “specialità”: c’è
chi controlla l’acqua, chi i materiali come il ferro, chi è un guaritore. I
Grisha, però, non sono la “popolazione dominante”, anzi, a Ketterdam sono
ridotti alla stregua di schiavi, costretti a lavorare in bordelli o come
persone a servizio di qualcuno, per potersi comprare il proprio contratto e
guadagnarsi la libertà.
Lo sfondo in cui si svolge la storia, infatti, è pieno di
intrighi politici, guerre civili e non, sotterfugi per arrivare al potere,
oppressione ai Grisha… un casino di
robe interessanti!
Uno dei principali protagonisti, e mio nuovo personaggio del cuore, è Kaz Brekker. Kaz, detto
anche Manisporche, è a capo di una delle bande di Ketterdam, quella degli
Scarti, ed è un ladro, un bugiardo, un truffatore, uno scassinatore, un
assassino… e ha una mente pazzesca! Se
infatti c’è un problema, Kaz ha già cinquecento piani per risolverlo ancor
prima che il problema stesso si presenti! Mi è piaciuta molto anche la sua
caratterizzazione fisica: non è il solito personaggio Young Adult bello e
impossibile, ma ha un difetto alla gamba che lo rende “zoppo” e che gli
necessita l’uso di un bastone. Bastone che, unito al suo vestiario da brav’uomo
con giacca, cappello, cravatta, camicia… lo rendono assolutamente affascinante!
Quando tutti pensano che sei un mostro, non devi più perdere tempo a
fare cose mostruose.
A causa della jurda
parem, Kaz viene “assoldato” da un’influente mercante per recuperare, dalla
Corte di Ghiaccio dove è detenuto, lo
scienziato che ha creato tale droga. Una missione totalmente suicida e pazza,
che solamente uno come Kaz poteva accettare, in cambio ovviamente di un mucchio di soldi! È così
che il ragazzo mette su una banda di scapestrati per affrontare tale missione:
dal suo “ragno”, Inej, una ragazza dal passato da acrobata capace di muoversi
tra i tetti come uno spettro, invisibile e silenzioso; Jesper che, insieme a
Nina, una Grisha Spaccacuore, sono la parte “spensierata e allegra” del gruppo;
Matthias, un ex cacciatore di Grisha; e Wyland, un ragazzo ricco che, per
alcune vicende, si è ritrovato a vivere in una banda criminale.
I protagonisti sono
una delle perle di questo libro. Ognuno di loro, infatti, si porta dietro un
bagaglio di traumi e cicatrici non indifferenti, che li rendono le persone
che sono oggi e che, dopo Sei di Corvi,
nel Il
Regno Corrotto, dovranno affrontare e maturare.
Ci sono infatti
molteplici temi che la Bardugo tocca: la schiavitù, la violenza, la
dipendenza dal gioco o dalla droga, la discriminazione, le convinzioni
religiose e non che vengono inculcate alle persone fin dalla nascita…
Veramente, potrei stare fino a domani ad elencarle tutte! E la maestria di questa autrice, la sua eccellenza, è che ha parlato di
tutte queste cose senza fare la morale, senza essere pesante e senza cadere nel
banale o nell’eccessivo. Il suo stile, infatti, è di un eleganza spiazzante,
di una fluidità da brividi, di una naturalezza così leggera… E al tempo
stesso ogni singola parola, ogni frase è incastonata all’altra con una
perfezione quasi matematica, ci sono frasi ad effetto che spiazzano il lettore
in continuazione, e vorresti stare lì a sottolineare tutto!
La narrazione è frammentata in vari punti di vista (sempre
in terza persona) tra tutti i personaggi, ma in qualche modo è come se
seguissero tutti un unico filo che unisce tutta la vicenda in modo super
scorrevole. A differenza di Aurora Rising, questa “spezzettazione” non toglie qualcosa alla profondità dei
personaggi, anzi come ho detto riusciamo a capirli tutti, a comprendere il loro
passato e di conseguenza il loro comportamento attuale, ed è interessante
vedere le relazioni tra tutti loro incastrarsi in un complicato puzzle!
La parte romantica
non manca, non temete! La nostra prima coppia è infatti formata da Nina e
Matthias, una Grisha e il suo Cacciatore. La loro storia è svelata a poco a
poco, il loro odio e la loro diffidenza che pian piano diventa qualcos’altro.
Soprattutto è coinvolgente il cambiamento che avviene in Matthias, una lotta
interiore contro i prìncipi che gli sono stati inculcati in testa, come radici
profonde, dal suo stesso popolo, che gli
fanno vedere Nina come il “nemico”, una “strega immorale”, e il suo conoscere
Nina per quello che ella è, una ragazza solare, gentile, premurosa, divertente,
che gli tiene testa, che gli scombina tutte le convinzioni e cerca di ribaltare
i suoi pensieri.
La seconda (che è
ufficialmente la mia coppia preferita!) è quella tra Kaz e Inej. Qui le
cose che apparentemente dovrebbero essere più semplici che tra Nina e Matthias,
sono invece incasinatissime!
Questo perché entrambi i protagonisti hanno traumi passati legati al contatto
fisico, e quindi la loro relazione è più “silenziosa”, da interpretare quasi. Se infatti vi aspettate gesti
romantici/sdolcinati o altro, non ne troverete ahimè. Anch’io ho sofferto
questa cosa, ma purtroppo è super comprensibile, forse sarebbe stato stonato il
contrario (e lo dico piangendo, sigh!).
Ma, nonostante questa “mancanza”, il
loro è uno dei rapporti più solidi e forti e profondi di cui ho mai letto. Una
poesia stupenda.
Loro due erano fra i criminali più pericolosi che il Barile avesse da
offrire e riuscivano a malapena a toccarsi l’un l’altra senza collassare.
Smetterò qui di parlarvi dei personaggi, perché altrimenti
non la finiamo più, anche se ci sarebbero da dire, su ognuno di loro, tantissime
cose!
Voglio invece parlarvi della differenza che troverete tra Sei di Corvi e Il Regno Corrotto. Se il
primo libro è di un adrenalina pazzesca, in cui non c’è un momento in cui
riuscirete a respirare, ma è un crescendo di accadimenti impossibili e sempre
più folli; Il Regno Corrotto è molto meno dinamico, con una narrazione più
lenta e più introspettiva, dove tutti i nodi stanno venendo al pettine e
tutto ciò che è accaduto in Sei di Corvi
va affrontato e risolto, dove i protagonisti dovranno finalmente fare i conti
anche con loro stessi e dovranno capire chi
vogliono essere.
Ho adorato Il Regno
Corrotto, dove conosciamo in
modo più approfondito molte storie e dinamiche che erano state accennate nel
primo libro. Dove gli intrighi politici fanno da protagonisti, e Kaz e gli
altri devono capire come uscirne fuori e ribaltare tutto.
Gli unici piccolissimi difetti di questa saga, su cui potete tranquillamente glissare
e per questo ho lasciato alla fine, sono: l’età
che la Bardugo attribuisce ai protagonisti (che vanno dai sedici ai
diciotto anni) e che stonano totalmente con le loro persone, ma
purtroppo è da comprendere in quanto questa è una saga Young Adult; e alcune
soluzioni adottate in Il Regno Corrotto
(almeno per me), come la morte di uno dei protagonisti che mi è sembrata un po’
no-sense, e l’introduzione di un
nuovo personaggio, una specie di antagonista di Inej, che ho trovato abbastanza
inutile e messa lì per fare un po’ di scena.
Detto ciò, che sono solamente granelli di sabbia al vento, non abbiate alcuna esitazione nel gettarvi
a capofitto nel mondo di Sei di Corvi,
dove ad attendervi non ci sono i classici eroi ma più degli anti-eroi, dei personaggi che sì,
diciamo che sono buoni, ma non sono bianchi e puri. Compiono infatti azioni
discutibili, orribili, sono dei criminali dei bassifondi, forgiati dalla stessa
Ketterdam, ma che comprendiamo per le loro storie passate.
Una lettura
avvincente, uno stile elegante che cattura e intriga, mai noiosa o pesante,
piena di colpi di scena, di azione, astuzia e giochi di potere! Non leggevo
qualcosa di tanto bello da Nevernight,
e soprattutto non leggevo di personaggi tanto eccellenti da anni! Non vedo l’ora di rileggermelo tutto e di aspettare
le nuove novità di Leigh Bardugo!
Quando il mondo non ti doveva niente, toccava a te pretendere qualcosa.
sabato 2 maggio 2020
Recensione: Il mio rischio sei tu - Elle Kennedy
Titolo: Il mio rischio sei tu
Autore: Elle Kennedy
Editore: Newton Compton Editori (23 aprile 2020)
Giudizio: 💗💗💗💗💗
Brenna ha bisogno dell’aiuto di Jake per ottenere un tirocinio, ma lui è l’ultimo ragazzo al mondo che dovrebbe frequentare
Non sono mai stata una brava ragazza. Non mi lascio frenare da qualche stupida regola e non ho paura di ciò che la gente pensa di me. Questo non vuol dire che non abbia un mio personalissimo codice di condotta. Come ad esempio non tradire la fiducia di mio padre. Sarebbe un grosso scandalo se la figlia del coach della squadra universitaria cominciasse a frequentare un giocatore del college rivale... Jake Connelly è la personificazione del mio suicidio sociale: una star dell’hockey arrogante quanto insopportabile, affascinante in modo ridicolo. Il suo talento ha messo più volte la squadra di mio padre in difficoltà. E allora perché perdo tempo con lui? Perché Jake è la chiave per un tirocinio da sogno, anche se fa di tutto per rendermi le cose difficili. Ho bisogno che finga di essere il mio fidanzato. Ma per ogni finto appuntamento, pretende che gliene conceda uno vero. Questo significa che sono in guai molto seri.
Recensione
A volte rischiare è l'unica scelta
Dopo lo straordinario
successo della serie The Campus, Elle Kennedy propone una nuova storia
ambientata alla Briar University, con protagonista il mondo dell’hockey,
mettendo in atto una sorta di “continuità narrativa”, testimoniata dalla
presenza di molti personaggi già conosciuti e amati in precedenza (Hunter,
Hollis, Fitz, Summer)
Il mio rischio sei tu è incentrato su Brenna, ragazza
bellissima, impudente ed ambiziosa, giunta alla Briar per gli ultimi due anni
universitari. Essendo figlia del coach Jensen e appassionata di hockey, Brenna
lega subito coi ragazzi della squadra e con Summer, fidanzata di Fitz e sorella
di Dean (giocatore protagonista di un libro della serie). Bazzicando l’ambiente
dell’hockey, Brenna ha modo di conoscere anche i giocatori della squadra di
Harvard, storica “rivale” della Briar e, in particolare, Jake Connelly, il
capitano, che prende subito in antipatia.
Connelly è il capitano della squadra di hockey di Harvard,
alias IL NEMICO. […] È un gran figo e un
giocatore fenomenale, ma fuori dal campo di hockey è un donnaiolo. […] Mio
padre mi scuoierebbe viva se uscissi con IL NEMICO.
Antipatia che diventa vera e propria rabbia quando lui
ordina al compagno di squadra McCarthy, con cui Brenna aveva allacciato un’ affettuosa amicizia, di scaricarla per
non farsi “distrarre”! Ma una sera, in un bar di Boston, Jake la “salva” da un
tipo un po’ inquietante che cerca di rimorchiarla e, nel farlo, la bacia. Da
quel momento qualcosa cambia; Jake non smette di pensare a lei e, quando
Brenna, per ottenere lo stage dei suoi sogni presso l’emittente Hockeynet, gli
chiede di fingersi il suo ragazzo, lui ne approfitta per “costringerla” ad
uscire con lui.
“Tu ottieni un finto appuntamento, io uno vero.”
“Scherzi? Vuoi che usciamo insieme?”
“Assurdo, no? Ci sono rimasto anch’io. Ma così è. […]
Secondo me tra noi c’è qualcosa.”
L’attrazione e l’affinità tra loro sono innegabili, ma
Brenna ha paura del giudizio del padre e degli amici, e soprattutto ha paura di
rimettere in gioco il suo cuore per un ragazzo. In passato, infatti, ha quasi
rischiato di morire proprio a causa di un giocatore di hockey. Senza contare
che tra qualche mese Jake si trasferirà in Canada per giocare in una squadra
professionista, e una storia a distanza non funzionerebbe. Quindi, allontana a
malincuore il ragazzo ma, quando le comunicano che non è stata scelta per lo
stage, è da lui che si rifugia, triste e amareggiata, poiché “scartata” per la
sua “vagina”!
Dopo alcuni giorni idilliaci, però, Jake inizia ad avvertire
ansia e dubbi circa la loro frequentazione e, dopo aver ritardato ad un
allenamento per stare con lei, decide che è meglio troncare per non mettere a
rischio il suo futuro sportivo.
Al momento l’hockey dev’essere la mia priorità.
Siamo giunti alla parola fine? O l’amore riuscirà ad
abbattere il muro degli alibi costruiti attorno ai sentimenti, magari grazie
anche ad un braccialetto portafortuna?
“Sono stato uno scemo. E ora ti chiedo di perdonarmi. E ti
chiedo di darmi un’altra possibilità.”
“E perché dovrei farlo?”
“Perché ti amo”
“Perché ti amo”
Un romanzo dolceamaro come la vita universitaria, tra feste,
lezioni, esami, crisi, amicizie ed amori, scritto in maniera fluida e
coinvolgente. La Kennedy riesce a tenere avvinto il lettore alla storia
mediante una narrazione sapiente ricca di colpi di scena e battute ironiche,
cucchiaiate di momenti dolci e teneri e un pizzico di asprezza. La confessione
di Brenna fa emergere la fragilità e l’insicurezza nascoste dietro la sua
facciata forte e imperturbabile, ed il suo dispiacere per il difficile rapporto
col padre, dando vita ad un personaggio multisfaccettato in cui non è difficile
indentificarsi.
La storia tra lei e Jake rientra nel novero di quelle
definite “proibite”, in quanto frequentano università rivali e, in più, lei è
la figlia dell’allenatore della squadra di hockey avversaria, perciò
assolutamente INTRIGANTE!! Malgrado la realtà li veda agli antipodi, i due non
potranno resistere a quello che provano l’uno per l’altra, pur sapendo che un
futuro assieme è alquanto impossibile. Ma quando l’amore è vero forse vale la
pena rischiare…
Lasciarla è stata la cosa più stupida che io abbia fatto. È stata
una decisione dettata dalla paura, del tutto irrazionale, e mi si è ritorta
contro, perché sono andato in tilt. […] Brenna non mi distraeva: lascarla mi ha
distratto, cacchio!
Consigliato a chi adora le storie proibite e i drammi che vi
si accompagnano!