La Valigia di Carta

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Titolo: Ceo - Complicata. Egocentrica. Ossessionata.
Autore: Franinwonderland
Editore: Collana digitale Brightlove  (13 aprile 2020)





Giudizio: 💗💗













L’amore è l’unica griffe che conta davvero.
Manhattan, New York City.
Lei: Thanika Rania Dorothea Stewart. Una boriosa, acida, giovane ereditiera.
Lui: Peter Evans. Un sexy nerd, con un illegale lato B e nemmeno un soldo bucato in tasca.
Quando si incontrano per la prima volta, nessuno dei due immagina, neanche lontanamente, che un fugace e bollente momento nella piscina di lei, si trasformerà nel preludio perfetto per la tragedia epica dell’anno.
A soli diciannove anni, il padre di Tanya, le affiderà le redini della sua preziosa azienda. Lo stesso padre che le metterà alle costole un petulante e fin troppo saccente Peter Evans, a tenerla d’occhio. I due, come da copione, fingeranno di non conoscersi, ma ad ogni insolente battuta di Tanya, lui si sentirà in dovere di ricordarle l’esatto contrario. E poi si sa, per ogni commedia romantica che si rispetti, arriva sempre quel momento in cui tutto va a rotoli, peggio di una modella rinsecchita che non sa stare su delle Louboutin. E sarà allora che la nostra eroina glitterata, dovrà mettere su la sua maschera migliore e schiacciare sotto le sue Jimmy Choo tutti i traditori. Ma se uno di quei traditori avesse delle chiappe d’oro difficili da dimenticare? Perché, diciamocelo: quando incontri l’uomo perfetto, è difficile rinunciarci, tanto quanto a dei saldi primaverili da Gucci.






Recensione


Sono uno di quei dipinti che, quando lo osservi, non ti suscitano assolutamente nulla.




Una ragazza viziata e stra-ricca, senza alcun pensiero in testa se non decidere quali tacchi di Louboutine acquistare, che si ritrova improvvisamente a capo di un azienda da dover dirigere tutta da sola?
Beh, era sicuramente una storia da leggere! Adoro questi personaggi eccentrici e con la puzza sotto al naso, abituati a qualsiasi tipo di lusso e comodità, piazzati in ambienti di “responsabilità” di cui non capiscono una ceppa e dentro i quali devono trovare il modo di destreggiarsi per poter crescere e maturare fino all’ambito lieto fine.
All’inizio Ceo: complicata, egocentrica, ossessionata sembrava molto in linea con queste aspettative, molto frizzante, molto fighetto come solo una miliardaria di diciannove anni potrebbe essere… Ma già dalla fine del primo capitolo ho detto: what the fuck? Cosa sto leggendo, un porno scadente?
Sì, perché la nostra protagonista Thanika, dopo essere corsa via dalla festa dei suoi fratellini di un anno ed essere finita nel bagno della piscina, incontra uno sconosciuto con cui cade nella vasca… e lo fanno. Così velocemente da dare sul serio l’impressione di uno di quei porno di brutta categoria!
Però, ok, ho proseguito la lettura perché comunque le “basi” sui cui era poggiata l’intera vicenda mi sembravano abbastanza buone. Ed effettivamente la base è davvero buona, solo che penso ci sia ancora molta inesperienza in chi l’ha scritto, molta acerbità che se approfondita e lavorata per bene potrebbe, in futuro, portare a grandi risultati!
Infatti potrei stare mezza giornata a parlare delle cose surreali che accadono in questo romanzo, dai gemellini che a tre anni, tre anni, sanno hackerare sistemi di massima sicurezza e sono piccoli geni del ricatto e manipolazione; alla stessa Thanika che viene descritta come una che ha sempre avuto accesso a tutti i conti di famiglia, tanto che a dieci anni (sì avete letto bene) comprava case in Italia in totale autonomia.
Ma l’assurdità più totale si raggiunge col padre di Thanika che, quando la ragazza raggiunge i diciannove anni, decide di lasciarle  l’intera azienda (e quindi tutti i soldoni di famiglia) nelle mani, senza mai, mai averle dato alcuna base da cui partire, tanto che la stessa protagonista non sapeva neppure l’azienda cosa producesse (armi), o si era mai disturbata a visitarla. La lascia così, lui proprio se ne va, e le dice che se in un tot di tempo dovesse fallire nella direzione di tutto l’ambaradan, perderà diritto all’eredità.
Cioè, okay, chiudiamo un occhio sul fatto che quest’uomo vuole far lavorare la figlia, ma non puoi lasciare un adolescente completamente da sola, senza formazione né esperienza, senza alcun tipo di conoscenza del tema trattato in azienda!!!, in un ambiente in cui non capisce un ceppa, e non sprecarti neppure ad aiutarla o farle da guida.
Lui la lascia tranquillamente nelle mani di un giovanissimo e fighissimo dirigente, Peter, che, guarda caso, è lo stesso del porno in piscina anni prima, il cui principale compito è svegliarla la mattina e fare il geloso coi giornalisti. Questo perché la scrittrice non ci fa mai entrare nel mondo di quest’azienda, non ci fa vedere Thanika cosa effettivamente faccia a lavoro, tanto che, quando alla fine del romanzo, alla ragazza le vengono riconosciuti alti meriti per i risultati raggiunti, ci chiediamo: perché, cosa ha fatto? Oltre a vestirsi, ostentare ricchezza e pensare a Peter, insomma.
Qual è stata la sua crescita professionale?
Bho.
L’unica cosa che salva questo romanzo sono le battute che ogni tanto fanno sorridere il lettore, ma questo non lo rende un libro concreto e interessante, lo rende solo così non-orribile da leggere.
Mi dispiace dire queste cose, ma vedo Ceo: complicata, egocentrica, ossessionata come una bozza di un libro ancora da definire, un disegno di un edificio ancora da realizzare, da studiare, corregge gli errori e approfondire fino ad arrivare ad un lavoro completo e solido con cui andare in produzione.
In futuro spero di poter leggere un prossimo romanzo della scrittrice con queste caratteristiche, poiché penso che sia capace di raggiungere livelli interessanti.















Titolo: Il destino del nostro amore
Autore: L.A. Casey
Editore: Newton Compton Editori (6 gennaio 2020)





Giudizio: 💗💗💗💗













Erin ha sempre avuto una cotta per Ward, il migliore amico di suo fratello Tommy. Sono passati undici anni da quando lui è scomparso, spezzandole il cuore. Dimenticarlo è stato difficilissimo, ma col tempo Erin ha accettato l’idea di non rivederlo mai più. Il giorno in cui Tommy viene coinvolto in un drammatico incidente stradale, Ward ricompare all’improvviso. Le loro vite, a distanza di undici anni, non potrebbero essere più diverse: Erin fa fronte alle difficoltà destreggiandosi tra due lavori, mentre Ward è un multimilionario, proprietario di un’impresa che porta addirittura il suo nome. Ora che è tornato, desidera disperatamente farsi perdonare. Ma potrebbe essere troppo tardi. Erin infatti prova emozioni contrastanti: da un lato sente di non averlo mai davvero dimenticato, dall’altro teme che lui possa ferirla ancora. Sarà capace di capire che cosa desidera davvero?









Recensione
Quello che deve succedere troverà sempre il modo di accadere


Una storia intensa, struggente, forte e tenera insieme, dove rancore, perdita, sofferenza e amore si mescolano per dar vita ad un quadro sorprendentemente commovente!
La morte di Kenneth Saunders, marito di Amelia e padre di Thomas (Tommy) ed Erin, in seguito ad un incidente automobilistico, costituisce lo spartiacque tra il “prima” e il “dopo” della famiglia di Edimburgo, una famiglia felice, di cui fa parte anche Ward, miglor amico di Tommy e prima cotta di Erin.
Undici anni dopo, ritroviamo Amelia attaccata all’alcool per sfuggire ad una realtà troppo crudele, Tommy (che dopo la morte del padre ha rinunciato ad andare al college a Londra con Ward) che aiuta la sorella con la madre e si prende cura del figlio Aiden,  ed Erin che, cresciuta praticamente da sola, è riuscita malgrado tutto a laurearsi e ad ottenere un posto come insegnante alla  scuola locale per l’anno successivo. Nel mentre, si barcamena tra due lavori, vivendo alla giornata e trovando rifugio dalla sua difficile situazione nei libri d’amore e nel nipote Aiden, che ha molta stima di lei, in particolar modo per la sua spiccata intelligenza. Ha poi al suo fianco il fedele amico Jesse, fratello di Ward, che sta avviando un’attività edile di successo, e c’è sempre per lei. 
Non come Ward che, dopo la morte di Kenneth, quando la famiglia Saunders aveva più bisogno di lui, ha pensato bene di andare comunque a Londra senza Tommy per laurearsi e sviluppare il social network (Friendzone) che avevano ideato insieme.  Social network che ora è il primo al mondo e ha fruttato milioni su milioni, che Ward ha tenuto per sé, non riconoscendo a Tommy i suoi meriti. Ragion per cui Erin lo odia a morte e non vuol sentir parlare di lui!





Non avevo mai permesso a nessuno di parlare di Ward o Friendzone perché ogni volta che pensavo a lui, al fatto che ci avesse lasciato, il dolore e la rabbia erano ancora freschi come in quel giorno che aveva cambiato la mia vita.



Quel… quell’uomo si è portato via quella che avrebbe potuto essere tutta un’altra vita per mio fratello.





Ma Erin non conosce la verità, i reali motivi che hanno spinto Ward ad agire come ha fatto. E, probabilmente continuerebbe a non saperli se, una notte,  un altro incidente d’auto non riducesse Tommy in fin di vita.
Saputo dell’amico, infatti, Ward si precipita ad Edimburgo, pronto a fare qualsiasi cosa per aiutarlo. Lì si scontra col suo passato, con una Erin non più ragazzina, ma una donna bellissima e battagliera, che gli si scaglia contro, forte del dolore che lui, involontariamente, le aveva causato col suo comportamento.





Avevo lasciato la mia casa e la mia famiglia molto tempo prima, ma quello che Erin, Jesse e tutti gli altri non sapevano era che avevo avuto le mie ragioni per andarmene… e starmene lontano.




Pian piano Tommy si stabilizza e, vedendosi giorno dopo giorno, i rapporti tra Ward ed Erin diventano più “civili”, gettando le fondamenta di un qualcosa che spaventa entrambi.



Non ero mai stato così completamente immerso e interessato a qualcuno come lo ero con Erin, e se dovevo essere franco con me stesso, la cosa mi terrorizzava.



 Due settimane prima, non volevo stare per niente vicino a Ward, ma in quel momento […] volevo essere alla presenza dell’uomo […] il cui interesse per la mia vita mi faceva sentire degna di qualcosa.





Dopo aver condiviso un momento meraviglioso, Erin però prende le distanze, perché Ward è… fidanzato! Sì, fidanzato con Tara, un’unione fasulla e menzognera fondata su di un ricatto, che adesso lui dovrà trovare il modo di risolvere!  Perché di una cosa è certo, non vuole perdere Erin.
Lei lo rende migliore e gli dona la forza di affrontare chi ha abusato di lui e l’ha costretto ad andarsene anni prima. Quando però sembra tutto risolto, un’altra grave perdita rischia di mandare all’aria la vita che stavano progettando…
Un libro che mi ha lasciato un retrogusto amaro in bocca, poiché il colpo di scena quasi sul finale è devastante! Gran parte del racconto ruota attorno alla figura di Tommy e quindi piange il cuore quando, dopo che si è ripreso, rivelando la verità su Friendzone alla sorella, improvvisamente muore. È stato doloroso leggere questo visto che c’è già un mare di sofferenza in quella famiglia!
Eppure, in tanto buio, Erin si dimostra coraggiosa e salda, malgrado le lacrime e il terrore, una persona che pensa agli altri e poi a sé stessa, che dà valore alle cose realmente importanti, la famiglia e gli amici, come testimonia il rancore verso Ward.  Non è meritato, come poi viene fuori, ma all’inizio non si può non condividere il suo punto di vista! È una tigre che difende chi ama e quando apprende la verità sa fare ammenda e lottare al fianco di Ward contro chi gli ha fatto del male.
Una moderna eroina, insomma, di cui Ward non può non innamorarsi! Davanti a lei, la sua immagine, i suoi soldi, il ricatto di Tara, ogni cosa perde senso, e lui comprende che il suo posto è con lei.
Due persone eccezionali, ferite dalla vita in modi diversi, cui l’amore offre una luce in fondo al tunnel, luce su cui costruiranno un futuro migliore.
Un libro molto forte, non per tutti, che affronta temi delicati, la morte, l’abuso, la dipendenza da alcool, il ricatto, ma che ci insegna a non sprecare neanche un attimo del tempo che ci è concesso coi nostri cari! Perché il tempo corre veloce e non torna mai indietro…





Alcuni segreti non sono fatti per essere mantenuti.







JD - Scrubs
Chi non ama la pizza?🍕


🧁 Abbina un romanzo con un dolce! 🧁


La torta della nonna sembra adattarsi a pennello al romanzo Tutta la pioggia del cielo di Angela Contini, con la sua apparente ruvidezza e la sua cremosità interna, a rappresentare i due protagonisti Nath e Victoria. La frolla può ben rispecchiare il caratteristico ambiente della fattoria del Vermont col suo gusto croccante , e i pinoli a corredo le scaramucce e gli imprevisti che costellano e rendono più succulenta la narrazione! 🥰












E tu, quale combinazione tra dolce/libro faresti?
Faccelo sapere nei commenti 🤗

Si ringrazia per la fonte della ricetta: @giallozafferano ❤️













Titolo: Il mio migliore sbaglio
Autore: R.S. Grey
Editore: Mondadori (19 aprile 2016)





Giudizio: 💗💗💗💗💗













Quello che era cominciato come uno scherzo – sedurre il Coach Wilder – divenne presto un colpo da mettere a segno.
Le selezioni per le Olimpiadi sono alle porte e l'ultima cosa che la diciannovenne Kinsley Bryant deve fare è distrarsi con Liam Wilder. Lui è un calciatore professionista, un bad boy adorato in America e ha tutte le caratteristiche del seduttore di talento: • un viso che fa piangere le ragazze √ • degli addominali su cui si potrebbe grattugiare il parmigiano (quello buono) √ • abbastanza fiducia in se stesso da sfuggire alla forza di gravità √√ Per non parlare del fatto che Liam è assolutamente off limits. Proibito. Gli allenatori lo hanno detto chiaramente a Kinsley e alle sue compagne: "concedetevi qualsiasi forma di fraternizzazione extra-allenamento con lui e verrete sbattute fuori da questa squadra più in fretta di quanto voi possiate contare i suoi tatuaggi". Ma ciò non ha fatto che renderlo ancora più attraente. E poi Kinsley ha già contato i tatuaggi visibili e non è certo il tipo di persona che lascia le cose in sospeso...
La chimica tra lei e Liam è innegabile e presto si trovano costretti a combattere per tenere segreta la loro storia – tra paparazzi invadenti, compagne di squadra invidiose, dubbi e fraintendimenti. Ma entrambi sono determinati a vivere il sogno sportivo quanto il loro amore e nulla riuscirà a dividerli o scoraggiarli...










Recensione
Mi hai messo alla prova fin dal primo momento e io ho cercato di resisterti, ma già allora sapevo che non me ne sarei andato senza averti al mio fianco.



La trama di questo romanzo mi ha subito incuriosito; si sa, i “legami proibiti” attirano inevitabilmente l’attenzione!
Sì, perché Kinsley e Liam, i protagonisti, non possono stare insieme, andrebbe contro le regole! E quindi che fare? Soffocare i sentimenti e andare avanti? O viverli di nascosto col rischio di mandare all’aria quello per cui avevano combattuto fino ad allora? Partiamo dall’inizio!
 Kinsley è la stella nascente del calcio femminile statunitense, ha diciannove anni ed è appena approdata nella squadra dell’ULA, l’Università di Los Angeles, una delle migliori del Paese e, lei spera, trampolino di lancio per le Olimpiadi. Kinsley è ambiziosa, determinata a raggiungere i traguardi che si è prefissata, a spingere il suo fisico al massimo, ma al contempo è anche una ragazza simpatica e alla mano, un po’ pazza, che conquista immediatamente l’amicizia di Becca ed Emily, coinquiline al dormitorio dell’Università e compagne di squadra.
A causa del suo talento innegabile, Kinsley diventa la “vittima” preferita del “nonnismo” di Tara, capitano della squadra, che non perde occasione di bullizzarla insieme alle sue amiche.
Liam è il fiore all’occhiello della LA STARS, la squadra di calcio maschile del college, ha già partecipato alle Olimpiadi, è un figo pazzesco e, per alcuni mesi, sarà l’assistente allenatore della squadra femminile, per cercare di “ripulire” la sua immagine.
Tra lui e Kinsley l’attrazione è istantanea, ma, a causa dei rispettivi ruoli, una frequentazione è fuori discussione. Liam rischierebbe di essere scaricato dagli sponsor e Kinsley di essere cacciata dalla squadra e, di conseguenza, dovrebbe rinunciare al sogno olimpico.
I due provano ad ignorarsi, finché, ad una festa, si baciano e, da quel momento, iniziano a vedersi di nascosto.





Lui era la stella polare. Non avevo altra scelta che farmi avvolgere dalla sua luce e lasciarmi trascinare nella sua orbita.





Malgrado cerchino di essere discreti, Tara li scopre e minaccia di rivelare la verità al Coach. Per evitarlo, Kinsley accetta di malavoglia i soprusi del capitano senza fiatare, ma Liam non lo sopporta e sceglie di sacrificarsi per salvare entrambi. Rinuncia al posto di allenatore e viene scaricato da alcuni sponsor, però, così facendo, può vivere alla luce del sole la storia con Kinsley. Quest’ultima, spaventata e confusa dagli eventi, soprattutto dal ricevere l’attenzione non gradita della stampa sempre più presente, comincia a dubitare delle sue scelte e allontana Liam.





“Avrei fatto qualunque cosa per evitare che questa storia ti coinvolgesse… che compromettesse la tua carriera” […]
“Grazie, Liam. Ma oggi ho capito quanto sono stata vicina a perdere tutto quello per cui ho lavorato e mi sento una solenne idiota… la sfigata che preferisce un ragazzo alle Olimpiadi.”





Il suo cuore, però, la porta a tornare sui suoi passi, nonostante la minaccia incombente di Tara che, cacciata dalla squadra, medita vendetta.
Ce la faranno lei e Liam a sopravvivere al fango e all’assedio dei media?
Devo dire che questo romanzo mi è piaciuto moltissimo, poiché, al di là della stupenda storia d’amore, pone l’accento sul duro allenamento cui si sottopongono gli atleti per raggiungere i massimi livelli. È una vita scandita in modo militaresco, con orari e tabelle di marcia rigide, dove spesso non c’è spazio per molto altro, e dove nascono sovente invidie e gelosie.
La tenacia e la determinazione di Kinsley sono ammirevoli e risultano un importante esempio.





Non v’era donna in America che si allenasse con più accanimento di me.





Dimostra grande coraggio anche nel frequentare in segreto Liam, consapevole di poter perdere tutto ciò per cui aveva faticosamente lavorato.
Liam, “bello e impossibile” e playboy accreditato, si rivela invece un ragazzo estremamente sensibile e romantico, premuroso e attento ai bisogni di Kinsley, un principe azzurro in maglietta e calzoncini!





Liam Wilder, il calciatore freddo come la pietra, non era altro che il sentimentalone più dolce che avessi mai conosciuto.





Forse è quello più coinvolto, almeno all’inizio, e la sua forza e sicurezza in loro due insieme farà capire a Kinsley che di lui può fidarsi, malgrado il lato negativo dei paparazzi che si porta dietro.
Interessanti e spassosi pure i personaggi secondari di Becca ed Emily, briosa e sfacciata la prima, più tranquilla la seconda (in apparenza!), ma entrambe leali e sincere. In particolare Becca avrà modo di vivere anche lei un amore con la A maiuscola!
Il finale è “scioglicuore” al quadrato! Liam riesce a sorprenderci e a far sognare anche i più cinici!





Niente di tutto quello poteva essere vero perché, se così fosse stato, allora avrei avuto ogni singola cosa che avessi mai sognato.





Consigliato a chi crede alle favole dove il “principe” sceglie la “ragazza normale”!














Titolo: Piccoli segreti proibiti
Autore: Rebecca Donovan
Editore: Newton Compton Editori (7 aprile 2020)





Giudizio: 💗













Non fidarti di nessuno. Tutti mentono.

Solo tu puoi salvare te stessa.
Doveva essere un venerdì sera qualunque per Lana e le sue migliori amiche ma all’improvviso tutto cambia. Lana è testimone di un crimine orribile, di cui non può parlare con nessuno, se vuole proteggere le sue amiche. Nessuno le crederebbe ed è costretta a pagare per il suo silenzio. Invece di frequentare il riformatorio, però, viene trasferita in una scuola per ragazzi privilegiati, la Blackwoos School nel Vermont.

Qui tutto sembra un’illusione, comprese le vite dell’elite che la frequenta. Lana non è ricca, né privilegiata. L’unica cosa che ha in comune con i figli di politici e celebrità è il fatto di essere una delinquente, esattamente come loro. Proprio quando inizia a sentirsi accettata, sui muri della scuola qualcuno scrive delle minacce rivolte a lei e tra le sue cose Lana ritrova degli strani biglietti. Lei sa chi può averlo fatto. Qualcuno che credeva le fosse amico. I segreti iniziano a riaffiorare e Lana ha troppe domande irrisolte ma poche persone di cui fidarsi.












Recensione



Sei diversa dagli altri. Hai detto di avere una vita variopinta e hai ragione… tu stessa lo sei. Sei ogni singolo colore.




Inizio questa recensione col dire che ero davvero, ma davvero molto in dubbio sul se iniziare la lettura di questo libro. Rebecca Donovan è una vecchia conoscenza, grazie alla trilogia Una ragione per amare/vivere/restare, e, sinceramente, non è stata, almeno per me, una bella conoscenza.
Mi ricordavo questo stile estremizzante, angosciante, dove alla protagonista capitavano sempre le peggio disgrazie ed era, puntualmente, amata da qualsiasi essere maschile. La classica storia young adult, insomma, dove la nostra lei è bellissima ma non lo sa e tutti le cadono ai piedi. E che puntualmente arriva sempre il bel principe azzurro a salvarla da tutte le sue sciagure!
Comunque, questo è un periodo di magra e come si suol dire: in tempi di guerra non si butta niente.
Piccoli segreti proibiti non sembrava così terrificante dalla trama e quindi, mi sono detta, perché no?
Bhe, ad oggi vorrei dire alla me del passato che era molto meglio no, mi sarei risparmiata un bel mal di testa!
Sorprendentemente, però, voglio iniziare a parlare dei pro di questo libro, perché all’inizio mi aveva quasi convinto. C’è questa protagonista, Lana, che si trova nei guai per aver partecipato ad una rapina a mano armata ed essere stata accusata di aver spinto giù dalle scale una ragazza che adesso è in coma. C’è un ragazzo misterioso, Vic, che sembra essere l’artefice di tutto, ma per qualche ragione Lana non ne vuole parlare e quindi di conseguenza si prende tutta la colpa da sola. Invece di finire in riformatorio, però, viene mandata in una “scuola speciale”, ossia la Blackwoos School, nel Vermont, dove vengono spediti tutti i figli dell’élite che hanno problemi con la legge o le droghe o hanno semplicemente dei disturbi vari.
Lana però non fa parte dell’élite, in quanto proviene dai bassifondi. Quindi, cari lettori, già qui abbiamo il nostro primo rompicapo: chi sta pagando la retta salatissima di Lana alla Blackwoos?
La scuola ci si presenta come una specie di carcere di massima sicurezza: gli alunni non possono avere un proprio telefono personale, ma soltanto quello fornito dalla preside, un modello speciale in cui possono ricevere chiamate solo da due numeri approvati (nel caso di Lana, ad esempio, solo dalla madre e dall’avvocato) e su cui è installato un GPS con cui ogni studente è costantemente monitorato. C’è il coprifuoco, fatto rispettare da guardie descritte come ex militari che si aggirano fuori dall’edificio dei dormitori; e c’è addirittura un cortile fatto a labirinto da dover affrontare per andare a lezione o nella sala mensa. In più, quando non si studia, gli alunni devono lavorare gratuitamente nel Tennis Club della zona.
Insomma, fin qui l’ambientazione sembrava molto interessante. Non la classica scuola-youngadult in cui si pensa solo ad amoreggiare e far festa, giusto? No, ragazzi, no. La Donovan è stata capace di riuscire anche in questa impresa impossibile. Altro che scuola super severa di massima sicurezza! Lana e tutti i protagonisti ricconi che ci verranno presentati, stanno ogni cinque secondi (e non sto scherzando) a far festa, a scappare di nascosto, a far festa, a drogarsi, a ubriacarsi e a far festa! E quando la nostra eroina viene finalmente beccata in flagrante, sapete cosa succede? Non viene messa in punizione, ma ha “l’obbligo di essere sempre accompagnata da uno degli studenti quando va alle feste”. Ma. Stiamo. Scherzando, Rebecca Donovan???!!!
E questa doveva essere la terribile realtà alternativa al riformatorio, perché ricordiamo ancora una volta che Lana, per legge, è ancora accusata di rapina a mano armata e potenziale quasi-omicidio!
I pro come avrete potuto capire sono belli che finiti, perché da ora inizia un mal di testa e-s-a-g-e-r-a-t-o.
La Donovan ha farcito Piccoli segreti proibiti di un miliardo di personaggi che dopo un po’ non capisci più chi sia uno e chi sia l’altro, sai solo che tutti vogliono portarsi a letto Lana (ovviamente) e quindi potrebbero benissimo essere tutti la stessa persona!
Infatti, ecco, è stata una bella sfida riuscire a capire a chi sarebbe spettato il titolo di Co-protagonista!
Poi a un certo punto anche la Donovan deve essersi accorta che c’era troppa carne sul forno-di-Lana e, verso metà romanzo, ne ha sacrificato un pezzo per darlo alla sua nuova amica della Blackwoos, Ashton. Non a caso, però, perché alla fine c’è un “colpo di scena” dove questo tizio doveva per forza essere rimesso nella friendzone.
Lana ci viene descritta come un personaggio cinico e assolutamente contro l’innamoramento, che nella sua vita (ha meno di diciott’anni) ha usato uno stesso ragazzo di cui non ricorda neppure bene la faccia, quando aveva voglia di combinare qualcosa. Eppure questo non ci risparmia dall’assistere al suo colpo di fulmine col più bello del Vermont, ossia Grant, che al contrario di lei è un bravissimo ragazzo, non beve, non si droga, ed è uno studente modello.  Certo, ovviamente per mantenere un minimo di coerenza Lana, per due o tre pagine, cerca di allontanare Grant, perché lei ha paura dell’amore, ma alla fine i suoi addominali sono troppo belli per resistere.
Nel mentre di questi teatrini e festini, Lana riceve ogni tanto dei messaggi criptici nella sua stanza, del tipo “Io so”, “Non ti fidare”, cose senza senso, fino ad arrivare ad una fotografia che ritrae sua madre da giovane insieme ad altre ragazze tutte incinte. E chi sono queste ragazze? ….Le mamme dei suoi spasimanti! E la mamma di Vic. (il ragazzo terribile di cui si parla ogni tanto ma che non compare manco per sbaglio perché è… in vacanza. Sì, già…)
E qui, ecco il “colpo di scena” finale, in cui Lana pensa che siano tutti fratelli o cugini. E lei che se li è quasi fatti tutti, bellissimo! Quindi nel prossimo capitolo, si dovrà capire queste mamme cosa ci facevano tutte assieme, chi è il padre, chi paga la retta di Lana, che fine avrà fatto Vic, che fine farà la ragazza in coma… E quindi, a cosa è servito Piccoli segreti proibiti? A niente, a leggere solo delle feste e arrivare a questo “colpo di scena” per poter continuare col prossimo volume. Ah, e ad avere un bellissimo mal di testa come regalo!





Fino a qualche settimana fa, non sapevo nemmeno esistessi. Ma quando ti ho incontrata, è stato come se fossi sempre esistita nella mia vita. Come se appartenessi alla mia quotidianità.
















Titolo: Il miliardario e la ragazza sveglia
Autore: Annika Martin
Editore: Triskell Edizioni (2 marzo 2020)





Giudizio: 💗💗💗💗💗













Quando mi viene assegnato il compito di trovare un servizio sveglia per il nostro CEO, penso: be’, sarà tanto difficile?
Risposta: praticamente impossibile!
A quanto pare, nessuna compagnia al mondo che fornisca un servizio sveglia lo vuole come cliente. Ne hanno tutti fin sopra i capelli di lui.
Ma non voglio perdere il lavoro, quindi inizio io stessa a chiamarlo – ogni santissimo giorno, alle 4:30.
Oh. Mio. Dio.
Sì, avete letto bene: alle quattro e mezza di ogni stramaledetta mattina.
Confesso: Non è che a quell’ora io sia proprio la più docile delle telefoniste. Ciao proprio! Ma chi mai può essere di buonumore alzandosi prima delle galline?
Fortunatamente lui non sembra prendersela troppo per il modo in cui gli dico di portare il culo giù dal letto.
Solo che… più passano i giorni, più diventiamo intimi, e le chiamate si fanno… bollenti.
Tra le rispettive coperte, col chiaro di luna che penetra dalle finestre, ci confessiamo i nostri più peccaminosi segreti.
Però c’è una cosa che lui non dovrà mai scoprire, ed è l’identità della sexy centralinista che lo sveglia ogni mattina. Cosa direbbe se sapesse che è la sua dimessa assistente?











Recensione
Tu mi fai credere all'impossibile



Una storia davvero emozionante ed originale, un mix tra un romanzo erotico e una commedia degli equivoci, un risultato squisitamente effervescente!
Il protagonista  maschile, Theo Drummond, CEO della Vossameer, è sì il solito riccone strafigo “quello che voglio ottengo”, ma ha anche una personalità fragile, schiacciata da un peso enorme (il senso di colpa per la morte dei genitori) che lo porta ad essere molto, molto esigente e severo con sé stesso e, di riflesso, con gli altri. Nella sua azienda tutti lo ammirano per le sue abilità chimiche (ha inventato un gel emostatico rivoluzionario!), ma lo temono per la sua austerità e non lavorano rilassati, in particolar modo per i suoi divieti ad ogni decorazione o colore e qualsivoglia leccornia culinaria (non permette i popcorn fatti al microonde!!!).

Lizzie, assunta per modernizzare e umanizzare l’immagine della Vossameer sui social media, trova ridicolo tutto ciò, ma ha bisogno di quell’impiego e soprattutto del bonus finale per estinguere i suoi debiti. Deve solo resistere trenta giorni, che sarà mai? Una bazzecola, se non le venisse assegnato un incarico “singolare” dal suo capo Sasha. Il signor Drummond vuole un  nuovo servizio sveglia, peccato però che li abbia già usati tutti!
Fortunatamente Lizzie ne trova uno canadese, e per sicurezza, ordina una chiamata anche per lei. Ma la chiamata non arriva e non le resta che fingersi lei una centralinista, per paura di perdere il lavoro.  Tuttavia, complice la coinquilina Mia, si ritrova a fare una telefonata di “sveglia” non proprio convenzionale!





È ora di iniziare la tua giornata da completo e assoluto pezzo di merda, da uomo che si crede chissà chi ma non lo è. E che ha bisogno di un servizio sveglia perché è taaanto speciale. Perché non si sa come mai, ma è troppo coglione per far funzionare una sveglia come sa fare il restante novantanove per cento della gente.





Convinta che non sia in linea, Lizzie si lascia andare e spiattella quello che pensa davvero di lui! Theo, però, ha sentito tutto e, mentre lei è ormai certa del licenziamento, lui è rimasto piacevolmente sorpreso e non vuole interrompere quel servizio. Ne nasce un appuntamento telefonico fisso che giorno dopo giorno degenera in qualcosa di “hot” che costa il posto a Lizzie. Sì, perché Theo vuole vederla ad ogni costo e riesce a scoprire che l’operatrice Sette (così si fa chiamare Lizzie) lavora alla Vossameer.
All’inizio prende un abbaglio, convito che la donna sia Sasha che, compresa la faccenda, e smaniosa di piacere a Theo, allontana Lizzie, che è ferita poiché pensava che tra lei e l’uomo fosse nato un legame vero.





Pensavo ci fosse qualcosa tra noi. Amavo il nostro legame così pieno di sincera onestà rischiosa ed emozionante.





Theo però si accorge subito della farsa di Sasha e riesce finalmente ad identificare in Lizzie la ragazza che lo ossessiona. Fa irruzione in casa sua e, dopo essersi chiariti, finalmente danno libero sfogo ai loro desideri. Ma, se Theo vuole una relazione, Lizzie preferisce restare “scopamici”, in quanto a breve ritornerà nella sua città natale,  Fargo, per rimettersi in piedi finanziariamente e riaprire la sua pasticceria, la Biscotto Follia, fallita a causa del suo ex, truffatore in carriera. Vuole farcela da sola e non accetta l’aiuto che Theo le offre per farla restare.





Non capisci perché devo farcela da sola? Per come tu voglia girarla, questo piano ti darebbe potere sulla mia vita.





Un giorno pare che la fortuna sia dalla sua parte: trova uno splendido localino d’angolo ad un buon prezzo e decide di non partire più, accettando di dare una chance a Theo. Eppure non c’è un lieto fine… lui  ha tramato alle sue spalle, e lei non può perdonarlo! Ma se avesse ragione quella vocina che le sussurra diversamente…





…mi aveva donato la possibilità di vederlo come non possono fare le altre persone. Di vedere cosa lo spinge.





Una storia d’amore tremendamente hot (“Il sesso con me è un affare sporco e selvaggio. Totalmente incivile”), ma la tenerezza e la dolcezza dei gesti e dei comportamenti dei protagonisti danno una sfumatura di rosa che fa uscir fuori dal mero ciclo erotico. Theo usa il sesso per tenere Lizzie con sé e farle capire che insieme sono perfetti, perché non può fare a meno di lei. Gli ha stravolto la vita, con i suoi biscotti, lo zucchero, le padelle, i video di caprette, la sua insolenza e testardaggine. E sì, sbaglia ad intromettersi nei suoi affari, ma lo fa soltanto perché è disperato all’idea di perderla.
Lizzie è una moderna Giovanna d’Arco, pronta a decidere da sola il suo futuro dopo che un uomo glielo ha portato via. Vuole saldare i debiti e ripartire di nuovo. È tenace, audace e impertinente, ma anche vulnerabile e bisognosa d’affetto. Crede che relegare Theo a “scopamico” sia la soluzione ideale per non perdere il controllo di sé stessa e delle sue scelte. Ma resistergli è sempre più difficile, soprattutto dopo che lui le mostra i suoi demoni.
Una narrazione incalzante, ricca di colpi di scena e pagine “hot”, di ironia e leggerezza, con un pizzico di pathos e zucchero (nel vero senso della parola!).
Theo è il classico “uomo che non deve chiedere mai”, che nasconde sotto il camice da laboratorio segreti  dolorosi, ma saprà aprirsi per conquistare il vero amore. Lizzie è un personaggio multisfaccettato e pieno di sorprese, che sa essere timida quanto sfrontata, e soprattutto sa che i sogni sono l’unica cosa che vale la pena coltivare ed inseguire sempre, pur essendo realista.
Due personaggi diversi ma complementari che si “riconoscono” in modo “inusuale”, ma che ci faranno innamorare e tifare per loro!
Consigliato a chi ama le storie inconsuete  e improbabili, che poi si rivelano le migliori!


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Benvenuti sul blog "La Valigia di Carta" di Mary e Vale, in cui ci occupiamo di recensire libri! Siamo due bionde sorelle con la passione per i libri e la scrittura, i dolci e le serie tv.

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