Recensione: Contratto inevitabile - Jennifer Probst











Titolo: Contratto Inevitabile
Autore: Jennifer Probst
Editore: Corbaccio (7 marzo 2019)


Serie Contratti
1. Contratto Indecente (31 ottobre 2012)
2. Contratto Fatale (28 marzo 2013)
3. Contratto di Passione  (17 ottobre 2013)
4. Contratto Finale (3 marzo 2014)


 Giudizio: ðŸ’—











Edward Winsor è il patriarca della Winson Winery, un'azienda vinicola tra le più celebri della Hudson valley. Nell'ultimo anno la ditta non ha navigato in buone acque così ad aiutarlo a risolvere i problemi ha assunto Ripley Savage, giovane manager motivato e caparbio che con tenacia e dedizione si è dedicato a risollevare le sorti della WW riuscendoci alla grande. Ma Edward è stanco, vorrebbe ritirarsi, non può farlo però perché da quando è stata fondata la Winson Winery è sempre stata nelle mani della sua famiglia e sua figlia Caterina al momento si trova in Italia dove è scappata quasi due anni prima dopo aver scoperto il fidanzato con un'altra donna, e non vuole più avere nulla a che fare con il vino. Se vuole realizzare il suo sogno e mettere a frutto il duro lavoro fatto fino a quel momento Rip dovrà sposare Caterina, questo è il volere di Edward; dovrà andare in Italia e convincerla a tornare a casa e sposarlo. Rip pensa ogni male possibile di quella che reputa solo una superficiale e capricciosa ragazza viziata e ingrata, ma è deciso a ottenere quello che gli spetta e così parte per Milano. Siamo sicuri che Caterina Winsor sia davvero quella che lui crede?










Recensione



A volte i peggiori disastri sono anche le nostre più grandi fortune.





C’è bisogno di fare una premessa: io adoro i libri della Probst. Saranno anche storie un po’ banali, per certi versi, un po’ da casalinghe alla ricerca di passione, per certi versi, ma l’autrice riesce a raccontare tutto ciò con brio e divertimento, con frasi spumeggianti e colpi di scena posizionati a puntino. I protagonisti maschili non sono, per una volta, semplici dei scesi in terra per farsi adorare, ma adorabili imbranati-umani pronti a essere presi a tacchi-a-spillo-nelle-palle dalle nostre donne risolute e cazzute, profilate da un acutissima penna della Probst.
Per questi motivi è sempre stata una piacevole certezza leggere i suoi libri, una di quelle autrici che quando trovi il suo nuovo romanzo in libreria lo prendi e basta, senza discutere.
Eppure. Già, eppure.
Come avrete capito, non ho assolutamente iniziato la lettura di Contratto Inevitabile con nessuna forma di pregiudizio o timore, ma l’esatto opposto! E, a malincuore, devo dire che, per la prima volta, sono rimasta delusa.
Partiamo dal principio: appena dalle prime pagine, intuiamo la trama già letta e riletta centinaia di volte. Un matrimonio di convenienza organizzato dal padre della protagonista, all’insaputa di quest’ultima, con un uomo che lui considera un figlio e non guasta che questo sia figo e molto, molto ricco. Non è stato ciò, però, a scoraggiarmi. Un’autrice di talento sa rendere interessante e coinvolgente anche qualcosa di stra-rivisitato.
Quello che mi ha deluso è la banalità con cui si svolge la storia, la sua prevedibilità degli eventi che già da sole potremmo immaginare senza bisogno di leggere, non c’è alcun colpo di scena a dare brio e carattere.
Ve la faccio breve: i protagonisti si conoscono (ovviamente lei è all’oscuro dei piani del padre); colpo di fulmine immediato; rottura (da parte di lei) dopo la scoperta del matrimonio-accordo; riappacificazione con lieto fine.
Una storia d’amore cresciuta in pochissimo tempo senza alcun senso, e spenta in un lieto fine in ancora meno tempo.
Dalle storie dei due protagonisti poteva crearsi una trama molto più intrigante… Lei, Caterina Winsor, fuggita in Italia dopo la scoperta del tradimento del suo quasi-marito, l’unico uomo con cui sia mai stata e per questo motivo la fa sentire totalmente insicura di sé stessa e del valore che possiede. Sente di non poter mai essere abbastanza per un uomo.  Lui, Ripley Savage, subentrato poco dopo la fuggita di Caterina nell’azienda vinicola di famiglia di quest’ultima (dove è rimasto solo il padre anziano, Edward Winsor), come manager pronto a risollevare le sorti dell’azienda sull’orlo del declino finanziario. Rip è avvolto dai fantasmi del suo passato, dai traumi di abbandono che ha subìto da persone ritenute per lui care e per tanto non si ritiene all’altezza di potersi creare una famiglia tutta sua.
Tutti questi drammi, tutte queste insicurezze, non sono state analizzate e spaziate come si deve, con il risultato di apparire quasi semplici scuse banali tanto per avere qualche dramma di cui parlare.
Non so, faccio davvero molta fatica a descrivere questo libro. Il lato positivo, è che, qui, ho riscontrato una descrizione dell’Italia (luogo dove si svolge la prima parte della storia) meno stereotipata rispetto ai precedenti volumi e più vicina alla realtà.
Essendo Contratto Inevitabile più un novella che un vero e proprio romanzo, confido che sia stata la sua brevità a partorire una storia così cliché, e che il prossimo romanzo di Jennifer Probst sia un successo come tutti gli altri!






Si rese conto che in quello sguardo avrebbe potuto perdersi, che quella luce dorata avrebbe potuto scacciare ogni ombra dalla sua vita.
In quello sguardo avrebbe potuto ritrovarsi.








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