Titolo: Professor Feelgood
Autore: Leisa Rayven
Editore: Newton Compton Editori (16 marzo 2020)
Giudizio: 💗💗💗
Asha ha puntato tutto su di lui.
Ma non sa quello che la aspetta.
L’ambiziosa editor Asha Tate è un’inguaribile romantica: nonostante una certa difficoltà con gli uomini, non ha smesso di credere nella possibilità d’incontrare l’anima gemella, e di appassionarsi alle storie a lieto fine dei romanzi rosa che divora. Eppure non si è mai lasciata guidare dai suoi istinti. Finché su Instagram, Asha si imbatte nel profilo dell’enigmatico Professor Feelgood e ne rimane folgorata: le parole e i versi che legge nei suoi post sembrano rivolte direttamente alla sua anima, e le foto che le accompagnano, pur non mostrando il volto dell’uomo che senza pudori si dispera per l’amore perduto, emanano una sensualità irresistibile. Incalzata dalla febbrile ricerca di un bestseller che le assicuri una promozione e risollevi le sorti della casa editrice, Asha decide di puntare proprio sulla storia del Professore (e sui suoi milioni di follower). E di certo non immagina chi si celi dietro l’intrigante sconosciuto… Lavorare con lui, che firma il contratto solo a condizione di averla come editor, non sarà facile: l’uomo – un arrogante, indisciplinato, irruento bohémien – sembrerebbe l’esatto contrario di ciò che Asha crede di volere in un uomo. E come se non bastasse, l’attrazione che provano entrambi si fa ogni giorno più difficile da ignorare...
Recensione
Mi mancavi in ogni continente, davanti ad ogni opera d’arte per cui ero
grato di vivere. Ma niente aveva un senso, perché non potevo condividerlo con
te.
Professor Feelgood
è il secondo capitolo della serie Masters
of Love, ma vi dico subito che io non ho mai letto il primo (sì, lo ammetto!) e che, per chi si
trovasse nella mia stessa situazione, non fatevi scoraggiare: si può comunque
leggere tranquillamente, non c’è alcun rischio di non capirci niente!
La nostra protagonista, Asha, è una ragazza sognatrice,
romantica, ambiziosa e con qualche segreto e qualche insicurezza ben nascosta
dietro i suoi amati abiti vintage. Ha,
infatti, problemi ad accettare il proprio corpo dalle forme morbide e burrose,
ragion per cui non riesce a sentirsi a proprio agio in intimità con gli uomini,
tanto che questo determina la fine di tutte le sue storie amorose.
Nella casa editrice dove lavora, c’è in corso una
competizione per accaparrarsi l’ambita promozione: per riuscirci, bisogna
proporre al capo un nuovissimo best-seller
con cui andare in pubblicazione e fare il botto! Succede così che Asha decide
di rischiare il tutto per tutto e contattare il Professor Feelgood, l’uomo
che si nasconde dietro il proprio profilo Instagram da 3 milioni di follower,
che l’ha conquistata con le sue poesie struggenti d’amore e le sue foto
ambigue, dove non si vede mai il volto del Professore, ma soltanto il suo corpo
da urlo, muscoloso e tatuato!
L’identità del Professore
non è così scontata come sembrerebbe, però: l’uomo infatti è una vecchia,
vecchissima conoscenza della protagonista, che si ritroverà ad affrontare ombre
e fantasmi del proprio passato, contornati da una valanga di dolore e rabbia.
Tu eri tutto il mio mondo. E mi ci sono voluti anni per costruire un
nuovo mondo senza di te. E fa schifo.
Le storie che iniziano con l’odio per poi sfociare nell’amore
sono un gran classico che non passa mai di moda, che riesce a conquistare
sempre l’attenzione di noi lettori e appassionarci alle sofferenze e scaramucce
subite dai personaggi. Quindi, sì, questa
formula ha sicuramente sostenuto bene l’intera trama di Professor Feelgood, ma c’è stato un qualcosa che ha messo un freno all’entusiasmo
che solitamente cresce con il procedere della lettura.
Ho trovato molti passaggi quasi troppo lunghi, molte scene
che, se fossero state tagliate, avrebbero dato maggior spazio ad altre che avrebbero
contribuito in maniera molto più positiva al risultato finale.
Alcune “scoperte” che sono risultate fin troppo banali e
melense, niente di così ommiodio-cosa-sta-succedendo.
Il protagonista maschile, tuttavia, nonostante queste sue
pecche “prevedibili”, si è rivelato una piacevole novità , la perfetta metà di
Asha, e lo scambio di battute tra i due
è meraviglioso! Alcune davvero da oscar!
Detto questo, purtroppo la penna della Rayven non mi ha
convinta al punto di correre a recuperare e leggere il primo romanzo della
serie, ma leggerò sicuramente un suo prossimo/futuro romanzo, sperando che
sia un pizzico più frizzantino!
In conclusione, Professor
Feelgood è sicuramente un libro consigliato, una lettura piacevole e
leggera in cui perdersi per un po’, ma senza venir trascinati completamente
nell’universo di Asha e il professore.
Tu sei la persona che descrive la mia persona. Mi dai un significato.
Anche quando litigavamo, io lo sentivo. Tu sei la sola cosa al mondo che mi
aiuta ad avere un senso.
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