Recensione: La Regina delle Sirene - Alexandra Christo

 




Titolo: La Regina delle Sirene
Autore: Alexandra Christo
Editore: Fanucci  (27 maggio 2021)
Giudizio: 💗💗💗💗💗

La principessa Lira è una sirena regale e la più letale di tutte; con il cuore di diciassette principi nella sua collezione, è venerata in tutto il mare. Fino a quando uno scherzo del destino la costringe a uccidere uno della sua razza. Per punire sua figlia, la regina del mare trasforma Lira nell'unica cosa che detesta di più: un essere umano. Derubata del suo canto, Lira ha tempo fino al solstizio d'inverno per consegnare il cuore del principe Elian a sua madre o rimarrà un'umana per sempre. L'oceano è l'unico posto che il principe Elian chiama casa, anche se è l'erede del regno più potente del mondo. La caccia alle sirene è più di un hobby per lui: è la sua unica passione. Quando salva una donna che sta annegando nell'oceano, lei in cambio promette di aiutarlo a trovare la chiave per eliminare per sempre tutta la specie delle sirene. Ma può fidarsi di lei? E quanti accordi dovrà negoziare Elian per annientare il più grande nemico dell'umanità? Un fantasy romance e dark, la storia di una sirena con il gusto del sangue reale e di un principe che ha giurato di distruggerla. Per sempre.





Recensione

Mai avrei pensato di considerare un romanzo/rivisitazione di una favola già (stra)conosciuta, eppure nella vita cambiare idea fa decisamente bene! Ciò che mi ha spinto a leggere La regina delle sirene sono state le anticipazioni sparse qua e là sul web, da cui emergeva una protagonista cattiva a crudele, una sirena dall’anima oscura e capace delle più atroci delle azioni.

 

 

“Sei un po’ senza cuore oggi, vero?”

“Non lo sono mai. Ci sono diciassette cuori sotto il mio letto.”

 

 

Lira è la principessa delle sirene, la figlia della Regina, colei che un giorno erediterà il suo potere e la sua posizione. Ha diciassette anni, e per ogni suo compleanno ruba un cuore di un malcapitato principe. Strappandolo letteralmente dal loro petto mentre sono ancora in vita!

Essere una sirena vuol dire essere cattiva, spietata, senza sentimenti. È ciò che sua madre, la Regina, pretende da lei, ed è con questi valori che l’ha cresciuta in tutti questi anni, plasmandola nel Flagello dei Principi a costo di punizioni e torture verso Lira stessa.

Per il suo diciottesimo compleanno, Lira ha un compito affidatole dalla madre: dovrà uccidere e prendere il cuore di Elian, quel principe pirata che da anni solca il mare con la sua nave in cerca di sirene da uccidere.

 A causa del suo aver disobbedito ad alcune regole, la Regina però punisce ulteriormente Lira trasformandola in umana e facendole così  perdere tutti i suoi poteri, la sua forza e la magia del suo canto ammaliatore. Dovrà uccidere Elian da semplice e gracile umana. Prendere il suo cuore per poter tornare ad essere una sirena.

Elian non è un principe tradizionale. Odia la vita a corte, odia sprecare qualsiasi istante sulla terraferma che gli toglie la possibilità di essere in mare a cacciare. Considera il suo equipaggio la sua vera famiglia, e le sirene delle creature mostruose da eliminare senza alcuna pietà. È per questo che s’imbarcamena in un folle piano: trovare il cristallo che può dargli pari poteri rispetto alla Regina dei Mari, così da poterla combattere una volta per tutte.

L’incontro tra i due protagonisti è scoppiettante! Per una volta in un romanzo non c’è il colpo di fulmine immediato, nessun ohmiodio è bellissimo/a, stupendo/a, non posso smettere di guardarlo/a.

Lira ed Elian sono due personaggi cazzuti, con degli obiettivi ben chiari nella mente, ironici e pungenti, forti e troppo intensi per rinunciare a qualsiasi scontro gli si possa parare davanti. Non c’è niente di “elegante” in loro; sono rudi e assolutamente affascinanti!

La costruzione dei loro personaggi è davvero ben concepita, e la loro evoluzione durante la storia molto credibile e interessante. Entrambi, infatti, dovranno affrontare il proprio tortuoso percorso per capire cosa sia realmente giusto e cosa è sbagliato.

Lira dovrà fare i conti sul perché e sul come sia diventata il mostro che è oggi; mettere in discussione sua madre e tutti i suoi insegnamenti. Affrontare tutte le azioni terribili che ha compiuto negli anni, e scegliere su quale strada continuare. (Non pensate però che si trasformi in un fiorellino gentile e delicato, eh… Ahah)

 

 

Ero una sirena e quindi un’assassina. Non c’era giusto o sbagliato: semplicemente era così.

 

 

Elian sarà capace di guardare oltre i pregiudizi, l’orrore e le proprie convinzioni, per aprire una finestra di possibilità a quella specie che, negli anni, ha ucciso così tanti suoi amici? Quella stessa specie cui lui stesso stermina con pari determinazione?

 

 

Tecnicamente sono un assassino, ma la considero una delle mie qualità migliori.

 

             

Il rapporto e le interazioni tra i due sono coinvolgenti ed esilaranti, mai noiosi o scontati, ed elettrizzante per il lento cambiamento da nemici a… qualcosa di più.

 

 

“Non puoi uccidere tutti quelli che non ti piacciono”

“Lo so. Altrimenti saresti già morto.”

 

 

Ci sono mondi di distanza tra di noi, ma solo a parole: non sembrano esserci prove effettive di quanto siamo diversi.

 

 

Ammetto che ci sono stati un po’ di punti morti nella narrazione, alcune scene trooppo lente, e il combattimento finale troppo lungo. Un po’ di elementi che a mio parere potevano essere sfruttati meglio, come la “voce” rubata di Lira da sua madre, o l’elemento gelosia.

La regina delle sirene, però, è stato un romanzo molto coinvolgente, molto affascinante, molto oscuro. Un viaggio per i non deboli di cuore, non per chi si aspetta un retelling de La sirenetta, ma per chi vuole vivere un’avventura magica, crudele e con un pizzico di romance!

 

 

L’oceano è così. Spietato e implacabile. Pieno di infinite crudeltà che non conosce risarcimento.


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