Recensione: Giorni senza tempo - Cristina Pacinotti

 




Titolo: Giorni senza tempo
Autore: Cristina Pacinotti
Editore: Calibano (26 aprile 2021)
Giudizio: 💗💗💗💗💗

Durante il lockdown, mentre la pandemia avanza, la protagonista di questo memoir fruga tra scatole di ricordi, lettere, fogli di appunti e album di vecchie foto: tappe della sua storia personale che si fanno flusso di reminiscenze e riflettono la generale mutazione storica. Rievocando la propria verità emotiva di “cercatrice di felicità”, la percezione dell’umana fragilità, evidenziata dalla diffusione del Covid-19, va di pari passo con la riflessione sulla necessità della transizione ecologica e di un nuovo rapporto con la natura.





Recensione

C’è dell’oro, credo, in questo tempo strano.



Un viaggio a ritroso negli anni passati, dalla nascita ai giorni nostri, per selezionare e rivivere avvenimenti e ricordi che si mescolano alla storia del Paese ed alla crescita professionale e spirituale. Un viaggio alla ricerca di sé stessi che conduce in giro per il Mondo ed allarga la visuale di mente e cuore. Un viaggio che affronta affetti familiari, amicizie, amori, sbagli e vittorie, gioie e dolori, e che conduce inaspettatamente ad una profonda “metamorfosi”.

Durante il triste periodo del lockdown, Maria Fermi decide di passare in rassegna le vecchie scatole di biscotti contenenti foto, ritagli di giornali, lettere, quaderni e altre chincaglierie accumulati nel corso del tempo, per fare una vigorosa pulizia. L’impresa si dimostrerà un tantino difficile e molto lenta, perché è impossibile non abbandonarsi alla rievocazione di fatti e persone…



In questi giorni di isolamento e chiusura […] ha ceduto anche lei alla domestica e personale archeologia e si è messa a dragare il passato i cui relitti già minacciano di travolgerla.



Alternando il tempo presente al tempo trascorso, la storia di una donna forte e tenace, da un lato attaccata ai dogmi della morale e all’edonismo borghese, dall’altro libera ed indipendente, amante del divertimento e della trasgressione. Una donna capace di costruirsi una carriera brillante, ma anche di cambiare spesso strada per raggiungere quella felicità cui tutti aspirano.



Più della ragione, della conoscenza, della cultura, al primo posto per lei è sempre stata, è, e sarà, la ricerca dei modi per essere felice.



Come guardoni dal buco della serratura siamo edotti sulle figure del padre, della madre, della sorella e degli altri parenti, sui suoi anni infantili ed adolescenziali, sulla partecipazione a cortei e manifestazioni di sinistra, sulle sue esperienze amorose, sul suo continuo girovagare, sui suoi studi e le sue passioni, prima tra tutte i libri, fedeli compagni di ogni avventura.



I libri sono la sua forma di salvezza.



Sparsi nelle pagine, pezzi del puzzle di un’esistenza a mille all’ora, accanto ad una vacanza in Tailandia ed una in Africa, emergono prepotenti importanti avvenimenti che hanno segnato il secolo scorso, tra i quali l’uccisione di Aldo Moro e la caduta del Muro di Berlino, che, raccontati da chi li ha vissuti, acquistano un significato tutto nuovo.



E’ stata un’incredibile esplosione di felicità di massa. […] Una festa collettiva per celebrare l’unità, la creatività e la pace e la possibilità per gli esseri umani di buttare giù i muri e aprire una breccia al vento del cambiamento.



Un libro dall’inizio claudicante che pian piano coinvolge ed emoziona, scritto in modo fluido e leggero, calibrato come a seguire il flusso di pensieri della voce narrante, che, malgrado a volte il caos con cui sono fornite le informazioni, riesce a non far smarrire l’ordine cronologico degli eventi. Un libro che parla del lockdown in termini di opportunità, di tempo per dedicarsi ai ricordi e trarre un bilancio alla luce d’oggi, di coraggio di ricominciare.



Se muoio rinasco, finché non finirà.



Consigliato a chi adora le biografie “storiche” con un tocco di “romance”!



Il suo orizzonte si è ristretto e in questo modo è diventato più ampio.


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