Recensione: Maudite - Gwenliam Starwild

 




Titolo: Maudite
Autore: Gwenliam Starwild
Editore: Gilgamesh Edizioni (19 aprile 2022)
Giudizio: 💗💗💗💗

La vita di un paesino fuori città scorre tranquilla e spensierata, fino a quando non iniziano ad accadere fatti insoliti
Una lunga serie di 
omicidi sconvolgenti e inquietanti, ai quali sembra impossibile dare una spiegazione.
Ralph Sullivan e il suo collega Gavril Bosionsky, incaricati di indagare sulle morti misteriose, dopo numerose ricerche infruttuose si troveranno a seguire una pista alquanto improbabile che, contro ogni aspettativa, potrebbe avere risvolti decisivi.
Nel frattempo, 
tra le strade del paesecomincia a riecheggiare un nome da tempo dimenticato, che tutti speravano di non sentire mai piùMaudite.
Un sussurro proveniente dagli abissi oscuri di una memoria non del tutto sepoltaun nome che mette i brividi e risveglia brutti ricordi.
Perché la paura non si dimenticanemmeno quando si tenta di nasconderla.






Recensione

Io non sono cattiva. Io devo fare la cattiva.



Personalmente non amo molto il genere thriller, eppure questo libro è stato capace di farmi rivedere le mie convinzioni. Mi ha coinvolto in modo piacevolmente inaspettato nonostante l’inevitabile caterva di sangue e violenza, mi ha emozionato e sconvolto al contempo, spingendomi oltre i limiti della comfort zone, e mi ha lasciato con la voglia di averne ancora, complice un finale aperto totalmente spiazzante.

Una serie di efferati e scientificamente inspiegabili omicidi sconvolge la vita di una tranquilla cittadina e mette a dura prova il lavoro dei due detective Ralph Sullivan e Gavril Bosionsky. Non c’è un indizio, una pista da seguire, una qualsiasi traccia che li aiuti a capire chi sia il brutale assassino. Per puro caso s’imbattono nel nome di Maddie Twingard, detta Maudite, una giovane ragazza da tutti ritenuta un “demonio”, e di cui non si sa più nulla da anni. C’è lei dietro quelle atrocità? E se è così, come fermarla senza avere la più pallida idea nemmeno di che faccia abbia?



Da giorni giravano alla ricerca di documenti e informazioni su Maudite Twingard e la sua famiglia, ma tutto quello che avevano ricavato erano una decina di fogli che riportavano dati pressoché inutili.



Una storia triste, oscura e macabra, che vede primeggiare rabbia e odio, crudeltà e sadismo, desiderio di vendetta e onnipotenza. Una storia indigesta e raccapricciante il cui comune denominatore è la paura del diverso e l’incapacità di comprenderlo, che conducono a schernirlo e beffeggiarlo incuranti del dolore causato. Una storia forte e velenosa, assolutamente non adatta ai deboli di stomaco, nelle cui tenebre però sembra esserci sorprendentemente posto anche per sentimenti positivi.



Stare con lui mi fa sentire la persona più felice del mondo. Io? Felice? E chi l’avrebbe mai detto che un giorno avrei potuto essere felice!



Una nota romance che colora di speranza il fitto buio che avvolge le pagine, dando una dolce pausa dall’orrore e la possibilità di conoscere fino in fondo l’animo di Maudite, un animo ferito e maltrattato, detestato ed allontanato, che non ha avuto mai altra compagnia all’infuori di sé stesso e dei suoi pensieri tetri.



Stare da soli non è così male. Anzi, se ci si abitua alla fine ci si sta anche bene.



Bullismo, discriminazione, prese in giro, distanze, continui insulti e rimproveri anche da chi dovrebbe amarci incondizionatamente rappresentano il substrato della vicenda da cui nascono gl’inquietanti delitti apparentemente “impossibili”. Delitti che non possono restare impuniti per un detective rigoroso e precisino come Gavril, deciso a rendere giustizia ad ogni costo alle vittime innocenti.



Voglio essere la voce di chi non ha potuto difendersi, di chi non può più spiegare chi gli ha tolto la vita, come, dove, quando e perché. 



Da un lato il male, dall’altra il bene, in perenne antitesi e lotta tra loro come il giorno e la notte. Il destino però sceglie di mescolarli e dare origine a qualcosa di sconvolgente ed inebriante che ribalta ogni certezza e incrina ogni equilibrio.



Ho poche possibilità. Nessuna di queste prevede la salvezza di entrambi.



Un libro magnetico, appassionante, con impensabili colpi di scena, scritto in maniera fluente e sagace nei suoi ripetuti salti dal presente al passato per ricomporre il puzzle davanti agli occhi avidi del lettore. L’introspezione la fa da padrone, aggiungendo elementi interessanti ed importanti per la comprensione degli eventi. I personaggi sono ben strutturati ed approfonditi evitando di perdersi nel marasma imperterrito dell’azione.

Un libro davvero “geniale” nella costruzione e realizzazione che trascende i confini del “dark” sfumando nel “rosa” in modo naturale e leggero, dando quel tocco di “plus” che arricchisce la trama e la fa risplendere. Unica pecca forse il finale aperto, un tantino ambiguo, che non dona una degna conclusione.



Era l’unica scelta. Dolorosa, atroce, ma era l’unica.



Consigliato non soltanto ai “thriller-dipendenti”, ma a chiunque voglia dilettarsi con un racconto intenso e brillante!



Non avrebbe ami immaginato che sarebbe andata a finire così.

 

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