La Valigia di Carta

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Titolo: Spirale - Blood & Roses (Per i primi capitolo: qui e qui)
Autore: Callie Hart
Editore: Always Publishing (30 marzo 2020)





Giudizio: 💗💗💗💗💗













Quante volte si può cadere ed essere in grado di rialzarsi ancora?
Sloane Romera ha perso ogni cosa: la casa, il lavoro, uno scopo. Eppure, nonostante la sua vita non si sia rivelata esattamente come l’avrebbe desiderata, ora non ne cambierebbe un solo dettaglio. Se le cose fossero state differenti, non avrebbe conosciuto Lacey, non avrebbe avuto la protezione di Micheal. E soprattutto non avrebbe amato Zeth. Ma lui sarà in grado di provare gli stessi sentimenti?
I segreti sono come una prigione, e Zeth Mayfair è rimasto per anni intrappolato dietro le sue sbarre. É Sloane la chiave in grado di aprire la sua cella, la luce che può illuminare gli angoli più oscuri della sua mente. O almeno, questo è ciò che Zeth spera. Ha compiuto innumerevoli torti nella sua vita, eppure lei lo ha perdonato, ha imparato a capirlo. Sloane lo ha ammaliato quando, invece di scappare, lo ha salvato… e si è innamorata di lui. E Zeth farà qualsiasi cosa in suo potere per ricambiare l’amore di Sloane.
Tradimenti, nuove alleanze e sempre più nemici. Arriva il penultimo capitolo della serie Blood and Roses: una lettura ad alto carico di tensione ed emozioni. Zeth e Sloane si preparano a un gran finale esplosivo.










Recensione



Probabilmente, da quando mi conosce, sono stata relativamente alla mano e facilmente controllabile, ma ora non lo sono più.




Spirale è il titolo perfetto per questo nuovo capitolo della saga di Callie Hart!
Un crescendo di emozioni, sentimenti e adrenalina va infatti delineandosi in un vortice caotico che ruota attorno alla trama malavitosa di Blood & Roses, in cui ormai tutti i nodi stanno venendo al pettine e le conseguenze aspettano fuori dalla porta, pronte a sconvolgere e iniziare un nuovo mondo.
Un mondo in cui la dottoressa Sloane Romero ha scelto di abbandonare la “retta via” e abbracciare l’universo oscuro in cui vive Zeth Mayfair, il primo uomo il cui amore le ha fatto comprendere quanto lei stessa e i suoi desideri siano importanti, colui che ha fatto finalmente emergere la vera Sloane e colui che semplicemente la fa sentire viva. Viva dopo una vita passata nell’ombra, vissuta per il lavoro e con l’unico scopo di cercare la sorella scomparsa da adolescente.
Spirale diciamo che è quel pezzo della storia dove i personaggi “maturano” e riescono ad ammettere ad alta voce quei pensieri che avevano sempre cercato di tenere nascosti sotto il letto: Sloane aprirà tutto il suo cuore a Zeth, e Zeth dovrà affrontare una volta per tutte i demoni che da bambino l’hanno traumatizzato e che fino a quel momento gli impedivano di poter avere una relazione sana con qualcuno.
Ecco, questa caratterizzazione tanto umana per i personaggi “cattivi” e non, questo approfondire il come siano arrivati ad essere quello che sono oggi, i pensieri che hanno quando compiono determinate scelte, secondo me sono proprio il nocciolo del successo della Hart. È raro trovare queste cose in questo genere di mafia-romance, dove il cattivo ha poca introspezione e le sue scelte non smuovono più di tanto la protagonista-innocente di turno.
Tra Sloane e Zeth c’è dialogo, ci sono punti d’incontro, ci sono rinunce e c’è una crescita che, mattone dopo mattone, pongono le basi per una relazione stabile e duratura, matura, resistente alle intemperie esterne.
Zeth è ormai uno dei miei personaggi letterari preferiti, e ad ogni capitolo di Blood & Roses non fa che confermare questo mio pensiero! Nonostante l’immagine che mostra al mondo è infatti uno degli uomini meno oscuri che ci possano essere, giusto, che cerca di fare il possibile per evitare di compiere “scelte sbagliate”. Soprattutto da quando c’è Sloane, che definirei la sua “parte migliore”.
In Spirale non ci saranno solo Zeth e Sloane, conosceremo finalmente anche tutta la terribile storia di Lacey, la cui mente è più incasinata di quello che si potesse presumere dai primi capitoli e che la porterà a compiere dei gesti estremi che scombussoleranno ancora di più l’intera trama!
Le scene hot, ovviamente, non potevano mancare né essere da meno a tutte le precedenti: Zeth Mayfair sa sempre come sorprenderci! I momenti in cui riprendere fiato tra un colpo di scena e un altro sono davvero brevissimi e, dato che ci avviciniamo agli sgoccioli, l’ansia e l’adrenalina sono davvero alla stelle!
La Hart riesce sempre a sconvolgerci e tenerci incollati alle pagine, è molto difficile indovinare quale sarà la sua prossima mossa anche se ammetto a malincuore che un punto, qui, l’ho sgamato subito (come penso un po’ tutti, dato che era abbastanza prevedibile) e mi riferisco alla scena in cui Zeth dà un telefono non sicuro a Lacey, raccomandandosi con la ragazza di non accenderlo. Ceeeerto.
Detto ciò, Blood & Roses è sempre una bellissima conferma e non vedo l’ora di leggere l’ultimo capitolo, anche se mi piange il cuore al pensiero di lasciare questi meravigliosi personaggi!





Rifletto se percorrere quei gradini. Voltarmi, piede sinistro, piede destro, sinistro, destro, e sarei subito da lei. Dei movimenti semplici, ma la realtà non lo è. Maledizione. Ancora una volta ho scelto la via fredda, disagevole, solitaria, perché non sono pronto per affrontare il demone. Quel demone che flagella i miei sogni.
















Titolo: Fino alla fine del cielo
Autore: Angela Contini
Data di uscita: (23 marzo 2020)





Giudizio: 💗💗💗💗💗













Keith Morgan e Chelsea Fisher hanno condiviso tutto fin dall’infanzia, quando Chelsea, a tredici anni, a causa di un bacio dato per scherzo, si è accorta di provare qualcosa di più per il suo migliore amico. Ma Keith non ha mai dimostrato più di una affettuosa amicizia per lei. Le cose cambiano nel momento in cui Chelsea, stanca di desiderarlo senza averlo, propone a Keith di fare sesso senza nessun impegno. Lui ha dei dubbi, una quasi ex moglie e un figlio piccolo, ma per qualche ragione, non riesce a dirle di no e, con la complicità di una famiglia impicciona, i due si ritroveranno in un gioco divertente e un po’ perverso che, forse, servirà a scoprire le carte in tavola.
Riuscirà mai Chelsea a confessare al suo migliore amico il suo amore? E Keith verrà finalmente a patti con quello che prova realmente per Chelsea?









Recensione
Non si è mai davvero a casa se non ci metti il cuore




Non si mettono freni all’amore. Potete metterci tutto l’impegno che volete, ma se entrambi siete saliti su quel treno, arriverete, presto o tardi, a meta. Non vi resta che fare l’upgrade.





Un altro incredibile successo per Angela Contini!
Continua la saga del Vermont con l’ultimo dei fratelli Morgan, Keith. Separato dalla moglie Josie e con un figlio piccolo, ha solo un punto fermo nella sua vita a parte la famiglia, la sua migliore amica Chelsea. I “gemelli monelli” (come li chiamano tutti) si conoscono e frequentano praticamente dalla nascita (sono venuti al mondo a poche ore l’una dall’altro e le loro madri erano compagne di stanza in ospedale) e sanno che rinunciare alla loro stupenda amicizia non è contemplabile. Oltre all’evidente complicità e all’affetto profondo, li accomuna anche la passione per il ballo, che praticano insieme nella palestra e scuola di ballo di Chelsea, lontano da tutti perché Keith ha rinunciato al suo sogno di sfondare in quel campo anni addietro, malgrado l’opposizione di Chelsea e il suo evidente talento.





Quando mi rinchiudo in palestra divento un altro […] I problemi svaniscono, si innesca una sorta di magia e io mi sento finalmente bene.





Eppure, in questo rapporto all’apparenza perfetto c’è una nota stonata: Chelsea prova sentimenti non molto “fraterni” per il suo amico, anche se nel tempo ha imparato a nasconderli bene per timore di perderlo poiché lui la vede alla stregua di una sorella.





Essere cresciuti insieme è stata la mia maledizione. Innamorarmi di lui il castigo finale.





Così, vivendo il suo mal d’amore in silenzio, Chelsea lo guarda sposarsi con Josie e diventare padre, facendo sempre la parte dell’amica comprensiva e presente, ma ora Keith si sta separando pare… Complice una resa dei conti con i fratelli Morgan riguardo i suoi reali sentimenti per Keith, accetta di “mettersi in gioco” per “scuoterlo” e capire una volta per tutte se lui prova lo stesso per lei, come sono certi i suoi familiari, in particolare Patrick, il Morgan mezzano.





Siamo sinceri: questo segreto non era poi così segreto. L’idea che ci fosse amore nell’aria ce l’ho da un pezzo, io come i miei fratelli, dolcezza.





Un po’ per scherzo, un po’ per disperazione, Chelsea propone a Keith di andare a letto con lei una volta, e lui, dopo lo shock iniziale e dopo aver posto varie condizioni, accetta. Ma quello che doveva essere semplice sesso senza coinvolgimenti, diventa molto di più, e sconvolge Keith facendogli perdere di vista ogni certezza.





Credo di non essermi mai sentito così forte. O così eccitato. Sarà perché sento questa cosa terribilmente proibita e quasi indecente.





Spaventato da quello che prova, Keith decide di ritornare con Josie per ridare una famiglia al figlio, e Chelsea sceglie di allontanarsi definitivamente da lui, dando un’occasione a James, un brav’uomo che la corteggia.
 Questa frattura sarà definitiva? O forse, Keith e Chelsea hanno solo bisogno di una “spinta” l’uno tra le braccia dell’altro?
Devo ammettere che l’autrice ha fatto un lavoro brillante con questo libro, fresco e genuino come il più dolce dei biscotti, che si scioglie in bocca e lascia quella meravigliosa sensazione di calore e benessere.
Una storia, quella degli amici innamorati, non certo nuova nel panorama narrativo ma la Contini riesce a colorarla di originalità, con un tocco audace e deciso e una sfumatura tenera che ci fa adorare i personaggi sia principali che secondari.
Ampio spazio viene dato all’introspezione, che ci fa scrutare nell’antro dell’anima dei due amici e ci fa comprendere meglio le loro paure e le loro incertezze, la difficoltà di trovare il coraggio di incrinare un rapporto ormai consolidato.
La scelta di intervallare al presente scorci del passato rende la vicenda più ricca e dettagliata, offrendo elementi utili ad inquadrare scelte ed errori e, soprattutto, a confermare che gli uomini, in amore, sono davvero ciechi e sordi!!!
Infine, ho trovato arguta e furba l’idea della Contini di creare una sorta di “circle-romance” costruendo le storie dei vari personaggi ma incrociandoli insieme in ogni libro (della saga del Vermont), così da dar vita ad una “telenovela” a puntate! Peccato che pare sia finita!
Consigliato a chi adora i lieto fine, con ogni mezzo lecito e non!





Vado a riprendermelo, quell’amore perfetto, a costo di doverlo inseguire fino alla fine del cielo!









Buongiorno cari #readers! Eccoci di nuovo con la rubrica dedicata alle scrittrici e agli scrittori!

Oggi conosceremo meglio l'eccezionale autrice: Roberta Longo.




Roberta Longo nasce trent’anni fa, sotto il cielo freddo di novembre. Cresciuta a Milano, vive l’adolescenza a Olbia per poi trasferirsi e mettere radici a Pavia. Al suo lavoro come commessa in un centro commerciale sopravvive grazie ai libri, che le fanno vivere tutte le avventure che desidera. Nel 2014 sposa il suo Mr.Darcy (purtroppo sprovvisto di Pemberley). Madre di due bambini, due anni il più grande e quattro mesi la piccina, spera di crescerli Potterhead come lei. Se la cercate potrete trovarla sul divano, con il naso dentro un libro, in piedi a ballare sul cuscino, o accoccolata ai suoi bambini. Dipende dall’occasione.





  • Ciao Roberta! Come sei diventata scrittrice?
In realtà penso che, per definirmi scrittrice, io abbia ancora molta strada da fare. Però è un sogno che ho fin da ragazzina, quando mi sono accorta che non mi bastava più leggere, avevo bisogno di raccontare anche io. Ma la svolta è arrivata l'anno scorso, quando parlando con un'amica abbiamo scoperto di avere lo stesso sogno in comune, ma anche la stessa paura di non farcela. Abbiamo deciso di provarci insieme e abbiamo scritto Forse un giorno (Amici,amori e disastri vol.1) a quattro mani. Mi sono sentita felice e appagata in una maniera difficile da spiegare. È stato questo a convincermi a continuare e mettermi in gioco da sola. Ora non voglio più smettere 😅




  • Da cosa trai ispirazione per le tue storie e i tuoi personaggi?
Le storie nascono quasi da sole...un sogno ad occhi aperti, un'emozione improvvisa. Semplicemente chiamano, e io rispondo.
I personaggi, invece, racchiudono un po' quelle caratteristiche che ho amato/odiato nella gente che ho incrociato per strada. A volte quasi del tutto ispirate a una persona (tipo Gianluca e Lotty), a volte in un mix di più persone.




  • Nel libro recensito (Una vita da film) i protagonisti dibattono sul quesito " è meglio il libro o il film". Qual è il tuo parere al riguardo?
Nasco lettrice, la risposta è ovvia. Sempre meglio il libro. Ma solo perché lascia più spazio al lettore, per immaginarsi i volti, le voci, persino profumi e sapori. È come se l'autore desse il via, ma il lavoro poi risulta davvero completo solo con l'aiuto dell'immaginazione di chi legge. Ma amo comunque molto i film, ed è capitato di preferire questi ai libri da cui sono stati tratti (poche, pochissime volte)



  • Cosa ne pensi della nostra recensione? Vuoi correggere o aggiungere qualcosa?
Ho adorato la vostra recensione. Siete riuscite a cogliere i dettagli che più ho amato scrivere e che speravo arrivassero ai lettori. Ve ne sono molto grata. ❤



  • Qual è il tuo prossimo progetto narrativo?
È un libro un pochino più maturo, o almeno lo spero. Non sarà un vero e proprio romance, ma sarà pieno zeppo di amore.






Grazie infinite a Roberta per la sua disponibilità e gentilezza nel rispondere alle domande!

Qui di seguito lasciamo in evidenza i suoi meravigliosi libri, alcuni dei quali scritti a quattro mani con con altri fantastici autori!


















Titolo: Il mio gioco sei tu
Autore: L. A. Cotton
Editore: Queen Edizioni (12 febbraio 2020)





Giudizio: 💗💗💗💗💗













Felicity Giles ha una lista.
Perdere la verginità.
Incontrare il suo principe azzurro e innamorarsi.
Vivere l’ultimo anno di liceo al massimo.
L’unico problema?
Il suo principe non fa parte dei buoni, è un cattivo, e lei è abbastanza sicura che lui la distruggerà prima di donarle il suo cuore.

Jason Ford ha un piano.
Vincere il Campionato Nazionale e diventare uno dei quarterback più famosi della storia dei Rixon Raiders.
Andare al college e realizzare il suo sogno di entrare a far parte della NFL.
Evitare la ragazza per cui ha iniziato a provare qualcosa.
Felicity Giles, la migliore amica della sua sorellastra, nonché una perenne spina nel fianco.
Lei è fottutamente fastidiosa. Strana.
Per lui è solo un gioco, niente di più.
Fino a quando il suo più grande rivale decide di farla pagare a lui e alle poche persone a cui vuole bene… e Felicity viene messa in mezzo.
E all'improvviso l’odio che prova per lei inizia a sembrare amore.












Recensione
Io e lei, era una follia




Era cominciato tutto con una lista. La mia lista. La mia stupida, piccola lista. In teoria doveva servirmi per vivere al massimo l’ultimo anno di liceo, per spingermi  a fare tutte quelle cose che avevo sempre sognato, ma che non avevo mai avuto il coraggio di fare. […] Ma non avevo messo in conto “lui”. Credevo di essere abbastanza forte per iniziare una guerra contro un abile stratega. Credevo che avrei potuto proteggere il mio cuore e divertirmi e basta. […] Avrei dovuto rinunciare da subito. Invece, gli avevo consegnato il mio cuore  senza neanche realizzare la cosa. E, adesso, ero sua. Completamente sua. Anche se aveva detto che non mi voleva.





Si può riassumere così la storia d’amore tormentata tra Jason e Felicity, protagonisti del romanzo Il mio gioco sei tu.
Jason, quarterback dei Raiders, squadra di football del liceo di Rixon, e futura stella della NFL, quasi un “dio” per i compagni e i concittadini, è un diciottenne freddo e crudele, concentrato solo su sé stesso e sui suoi sogni di carriera. Le ragazze non sono altro che un piacevole passatempo, perché lui non ha bisogno di “distrazioni”, quindi le usa e getta via senza tanti complimenti (sì, è uno stronzo!).
Felicity Giles è una ragazza carina, dolce e gentile, nerd e un tantino eccentrica, migliore amica di Hailee, la sorellastra di Jason. Per questo i due si ritrovano spesso nel gruppo di amici comuni, ma Jason la reputa insignificante ed antipatica. Fino a quell’ultimo anno, quando Felicity decide di uscire dalla sua confort zone per mettersi alla prova (e qui entra in gioco la lista!!) ed inizia a “giocare” con lui. Incuriosito suo malgrado, Jason comincia a notare quella ragazza stramba e a sentirsi attratto da lei. Tanto da finirci a letto durante un weekend a New York! Ma non vuole che lei si faccia illusioni; lui non è un principe azzurro!
Eppure, quando scopre che per lei era la “prima volta”, qualcosa si smuove nel suo animo e la porta a cercarla ancora, per sentirsi però dire da Felicity che: “Ho una lista e tu eri solo un mezzo per raggiungere uno scopo”.
Ferita per il suo comportamento, delusa da sé stessa per aver pensato che fosse una buona idea andare con lui, Felicity decide di stargli alla larga e usare il sarcasmo come arma per difendere il suo cuore. Eh sì, a quanto pare lei si è innamorata di lui, anche se sa che non ha speranze. Per cui, Jason non dovrà mai saperlo. Lui, però, non ha certo finito di “giocare” e, soprattutto, la vuole ancora! E dopo la dimenticherà. O almeno, ci riuscirà?





Questa cosa sarebbe andata a finire male, eppure sembrava che non riuscissi a fermarmi. 
[…] La desideravo come un drogato desiderava la prossima dose.





Come avrete compreso, Jason è un po’ stronzo ed egocentrico, un bad boy in piena regola, una sorta di bulletto che si ritiene invincibile per il fatto che tutti lo idolatrano. Ma dietro la facciata da duro c’è un giovane fragile, spaventato dal peso delle aspettative altrui, schiacciato dalla necessità di superare i limiti per arrivare nella NFL. Aggiungiamoci anche un rapporto conflittuale col padre, ex giocatore famoso, e il quadro è completo! Non può distrarsi , non può permettere a Felicity di entrare nella sua vita e distoglierlo dai suoi obiettivi. Anche se ormai lei gli è già dentro più di quanto voglia ammettere. L’unico modo  per allontanarla è ferirla e spingerla ad odiarlo.





…non eri nient’altro che un gioco. Un gioco che ho vinto, e adesso ho chiuso con te.





Da dove arriva allora quel dolore sordo nel petto? Era la cosa giusta da fare, pure per evitare che Tatcher, quarterback dei Rixon Eagles e suo nemico giurato, la usasse contro di lui. Purtroppo è troppo tardi: Tatcher ha già capito ciò che Jason si rifiuta di accettare, e quindi non gli resta che affrontarlo, pur sapendo di rischiare una squalifica nel momento più importante per la squadra. Jason dovrà scegliere a cosa tiene di più, il football o Felicity?





Dovevo prendere una decisione. Combattere. O scappare. […] E non potevo impedirmi di pensare che, qualunque cosa avessi deciso, ci sarebbe stato solo un perdente alla fine di tutto. Io.





Felicity è la classica adolescente tranquilla e secchiona, la figlia modello, ma quando inizia a interessarsi a Jason esce fuori la sua vera personalità, la sua forza, la sua voglia di vivere e divertirsi, la sua determinazione a non lasciare nulla d’intentato per arrivare al cuore di Jason, il suo coraggio nel rialzarsi dopo che lui l’ha calpestata, di inseguire i suoi sogni invece del futuro pre-impostato dai genitori troppo asfissianti.
Tra baci, fughe e parole taglienti, Jason e Felicity danno forma ad un’altalena continua di emozioni, che irretisce il lettore impedendogli di scendere.
A fare da sfondo alla storia, la piccola cittadina di Rixon e la sua squadra di football dei Raiders, adorati come divinità, soprattutto ora che sono in lizza per diventare campioni nazionali. In particolare avrete modo di conoscere i due giocatori amici di Jason, Cameron e Asher, l’uno fidanzato con la sua sorellastra e l’altro innamorato di Felicity. Proprio quest’ultimo ci sconvolgerà: sempre allegro e burlone, pronto allo scherzo e al flirt, non esiterà a mettere da parte sé stesso per salvare Jason e permettergli di portare la squadra alla vittoria.
In sintesi, un romanzo forte, intenso e amaro come un caffè ristretto, con spruzzi di dolcezza regalata dall’amicizia e scaglie di passione bruciante, una bevanda servita con abbondante dose di sarcasmo e dolore, rabbia e tenerezza, sensi di colpa e coraggio.
Consigliato a chi ama le emozioni forti e le storie d’amore tormentate!





Tu non sei un mezzo per raggiungere un fine, Giles. Tu sei il mio obiettivo finale.







Buonasera #readers! Eccoci di nuovo con la rubrica dedicata alle scrittrici e agli scrittori!

Oggi conosceremo meglio la conosciutissima e straordinaria autrice: Anna Premoli.





Anna Premoli è nata nel 1980 in Croazia, vive a Milano dove si è laureata alla Bocconi. Ha lavorato per un lungo periodo per una banca privata, prima di accettare una nuova sfida nel campo degli investimenti finanziari. Ti prego lasciati odiare è stato per mesi ai primi posti nella classifica e ha vinto il Premio Bancarella. Con la Newton Compton ha pubblicato anche Come inciampare nel principe azzurro, Finché amore non ci separi, Tutti i difetti che amo di te, Un giorno perfetto per innamorarsi, L’amore non è mai una cosa semplice, L’importanza di chiamarti amore, È solo una storia d’amore, Un imprevisto chiamato amore, Non ho tempo per amarti, L’amore è sempre in ritardo e Questo amore sarà un disastro. Sono tutti bestseller, tradotti in diversi Paesi. I diritti di Molto amore per nulla sono stati opzionati da una grande casa di produzione cinematografica.





  • Buonasera, Anna! Come sei diventata scrittrice? 
Nella vita "vera" io ero e rimango un'economista, che ogni tanto si presta alla scrittura. Ho iniziato per gioco, cercando di evadere lo stress quotidiano che deriva dal fronteggiare i mercati finanziari. La scrittura si è rivelata lo strumento giusto per svagarmi, facendo emergere un lato di me stessa che sinceramente ignoravo esistesse.





  • Da cosa trai ispirazione per le tue storie e i tuoi personaggi? 
Traggo ispirazione dalla vita di tutti i giorni e dalle numerose persone che incontro. Sono una persona naturalmente curiosa, e questa curiosità mi porta a interessarmi degli argomenti più disparati. Quando si scrive tutto poi sa tornare utile.




  • Nel libro recensito ( Molto amore per nulla) affronti il  binomio essere/apparire, e' una scelta dettata dagli schemi imposti dalla  società odierna o da motivi meramente creativi? 
Il tema dell'essere/apparire nella società attuale mi interessa e solletica la mia curiosità, tanto che ho voluto esplorarlo in un romanzo. Sono quesiti su cui mi sono ritrovata a riflettere nell'ultimo periodo. Viola è stata la protagonista giusta per approcciare un tema simile. 





  •  Cosa ne pensi della nostra recensione? Vuoi correggere o aggiungere qualcosa? 
Vi ringrazio per aver evidenziato la frase portante del romanzo: l'amore è un dialogo e non un monologo. Nulla da aggiungere alle vostre parole. ;-)




  • Qual è il prossimo progetto narrativo? 
 Non lo so, confesso di non aver ancora deciso. Purtroppo questo cupo momento di clausura in verità non mi fa venir voglia di scrivere, perciò per il momento cerco di riflettere in profondità su quello che stiamo vivendo, in modo da poter fare poi qualche ragionamento all'interno di un prossimo romanzo. Sto ricaricando le pile.







Grazie infinite ad Anna per la sua disponibilità e gentilezza nel rispondere alle domande!

Qui di seguito lasciamo in evidenza i suoi meravigliosi libri, consigliandoli caldamente a tutte quelle persone che vogliono staccare per un po' dal mondo reale e immergersi in una bellissima storia d'amore tinta d'ironia! 








By mary e vale la valigia di carta











Titolo: House of Love
Autore: Naike Ror
Data di uscita: (27 marzo 2020)





Giudizio: 💗💗💗💗💗













Mi chiamo Essie Wilson e quando avevo sedici anni vivevo a Shelbyville, Kentucky.
Avevo una grande passione: l’equitazione.
Thunder, il mio cavallo, e io eravamo due campioni, vincevamo tutte le gare del circuito.
La mia vita era perfetta e io ero felice.
Finché non è arrivato lui, Cruz Sanders.
Lui ha rubato le attenzioni della mia istruttrice, ha rubato le mie vittorie, ha rubato la mia felicità.
Dovevo considerarlo il nemico, invece ho abbassato la guardia e mi sono innamorata di lui.










Recensione






Sia te che lei cercate nell’altro il carnefice ed è una situazione paradossale perché siete entrambi vittime.





Vorrei iniziare questa recensione tirando in ballo un pregiudizio che molti, spesso, hanno su di un libro che non è “firmato” da nessuna casa editrice, e lo classificano come una “mezza calzetta”. House of Love è l’esempio perfetto di come invece questa affermazione sia completamente insensata e totalmente fuori strada, di come un romanzo autopubblicato sia molto più valido e interessante di tanti altri presenti in libreria!

La protagonista del romanzo è Essie, una sedicenne, campionessa imbattuta di equitazione, che ha come obiettivo di entrare nella squadra olimpionica Juniores. È la stella più luminosa del Country Club, dove si allena col suo amato cavallo Thunder, almeno finché non arriva Cruz Sanders, un nuovo Juniores, a sfidarla e reclamare il suo scettro.
I primi capitoli sono divisi tra momenti “passati”, quindi l’iniziale conoscenza di Essie e Cruz ai tempi del Club, e momenti “presenti”, dove vediamo un Cruz all’ultimo anno di Yale e non c’è alcuna traccia o menzione della ragazza. Né dei cavalli, né delle gare. Ciò crea subito un po’ di allerta, ci si chiede che fine abbia fatto Essie, cosa sia capitato ai due e perché le loro strade si siano divise, allontanandosi dal mondo ippico.
Gli ultimi due punti sono spiegati in un incredibile e inaspettato colpo di scena nel finale del periodo “passato”, lasciando tuttavia aperte tutte le incognite sul futuro della ragazza e facendo pendere l’ago del “da che parte starò, da quella di Essie o da quella di Cruz?”, decisamente a favore di Essie!
Naike Ror ha creato una trama che è un intreccio di sorprese continue, una corsa estenuante alla vittoria, un affannarsi a fare lo sgambetto all’avversario, una competizione nata dall’odio e dalla sete di vendetta, ma soprattutto da cuori feriti e ancora innamorati.
Appena entrati nel “vivo” della storia è impossibile staccarsi dalle pagine! Saremo risucchiati dal rancore mai sopito dei protagonisti, dal vortice di emozioni contrastanti che si alterna dentro di loro e soprattutto dalla figaggine di come, finalmente!, una donna faccia il culo ad un uomo, ricamando per lui una ragnatela lunga anni piena di granate pronte ad esplodere e ribaltare tutta la situazione!





Mi sentivo come se dopo una vita trascorsa a interpretare il ruolo del re, all’improvviso avessi scoperto di essere pedone.





Perché, sì, dopo la “competizione” che li ha visti avversari da ragazzini nel mondo ippico, anni dopo Essie e Cruz si ritrovano avversari in un campo completamente diverso e dove nessuno dei due ha intenzione di perdere, disposti anche a giocar sporco pur di vincere!
Ho apprezzato tantissimo la cura dell’autrice per i dettagli, dalla descrizione delle ambientazioni di Yale e Harvard, al modo di parlare dei giovani studenti, mai troppo sboccato, mai troppo “stereotipato”, mai fuori “età”. Soprattutto i dialoghi da parte degli adulti, dei genitori, che finalmente dicono cose sensate e ragionevoli come giustamente ci si aspetta da loro!
I personaggi secondari non sono buttati lì solo per fare contorno, ma ognuno è caratterizzato magnificamente, ognuno ha una storia interessante da raccontare e che lo rende quello che è. Ognuno nasconde qualche segreto, e spero tanto di poter leggere un nuovo capitolo di American Creed’s in love e scoprirne di più!

La Essie sedicenne potrebbe risultare un po’ odiosa per le sue lamentele a voler essere a tutti i costi la prima assoluta in quello che fa, però personalmente ho apprezzato questo lato “infantile” per il semplice fatto che rappresenta la realtà dei fatti, la realtà di come una ragazzina vissuta sotto la luce dei riflettori che ha conquistato con le sole proprie forze, cacci fuori gli artigli non appena si senta in pericolo di essere oscurata.

Cruz è un altro protagonista veramente molto interessante, il classico figlio di papà riccone che sembra poter ottenere dalla vita qualsiasi cosa senza sforzarsi troppo, ma che invece nasconde alle spalle una situazione ben diversa da come appare.

Il rapporto amore-odio tra i due è reso alla perfezione, ricco di dolore, ferite aperte, rancore e tanta passione e attrazione!






Non avevo più alcuna certezza se non quella che aggrapparmi a lui poteva essere una soluzione oppure una condanna a morte.





Naike Ror è stata abilissima a non svelare niente dei piani di guerra di Essie e Cruz neppure a noi lettori, che scopriamo tutte le carte man mano che i due protagonisti le lanciano sul tavolo da gioco!
Altro punto che ho molto apprezzato è la coerenza caratteriale dei personaggi: quando infatti l’amore vince sull’odio, e sembra che tutto adesso sia in discesa, ecco che il lato devo-essere-la-prima di Essie, che l’aveva tanto contraddistinta nell’adolescenza, torna alla ribalta distruggendo tutto ciò che la protagonista aveva faticosamente costruito con Cruz. È a questo punto che vediamo la crescita del suo personaggio, che finalmente non ha più scuse dietro cui nascondersi e deve una volta per tutte affrontare il fatto che nella vita non sempre si vince, ma ciò non toglie niente al valore di una persona. E soprattutto non bisogna essere gelosi di chi, al contrario, è risultato vincitore.
Bellissima anche la scena “riappacificatrice”: non per qualcosa di particolarmente degno di nota, ma per la sua semplicità che la rende così vera. Niente corse contro il tempo, niente scene strappalacrime, ma pura e semplice realtà.
Essie e Cruz sembrano quasi due persone che non dovrebbero stare insieme, sono troppo simili, troppo competitivi, entrambi vogliono la corona e nessuno dei due è disposto ad arrendersi. Eppure l’amore fa compiere loro dei sacrifici, smussa i loro angoli e crea un incastro perfetto!
Ultimo punto e poi la smetto, ma che non potevo non mettere, è il finale non mieloso che Naike ci ha regalato! Adoro! Adesso nessuno si allarmi, non parlo del finale di Essie e Cruz, ma del finale generale della storia: la Essie sedicenne, infatti, non aveva “rotto” soltanto con Cruz, ma anche con i suoi genitori, ritenuti da lei colpevoli, esattamente come il ragazzo, di quanto accaduto (del famoso colpo di scena alla fine dei capitoli “passati” di cui vi parlavo). L’amore e riappacificazione con Cruz, con annessa conoscenza di una parte di verità da lei sconosciuta, le apre nel cuore uno spiraglio di possibilità di poter perdonare e riaccogliere anche i familiari, benché in un futuro prossimo. Quando si sentirà finalmente pronta a compiere questo passo. Bellissimo! Non potevamo chiedere niente di più vero e meno romanzato! Niente finale finto da “ci vogliamo tutti bene per sempre, dimentichiamo improvvisamente gli anni di rancore”.
Detto tutto questo, posso quindi dirvi che se non correte subito a leggere House of Love starete perdendo una bellissima storia scritta in modo sensazionale e piena d’amore, in cui le vostre emozioni faranno avanti indietro sul ring di battaglia di Essie e Cruz!






Amavo Essie con tutto il mio cuore, era diventata la mia donna, la mia migliore amica, la mia avversaria e la mia migliore nemica.




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