Non
c’è destino peggiore che essere prigionieri di sé stessi.
Premesso che adoro
la Premoli dai tempi di Come inciampare nel principe azzurro, vi rivelo che
ho sempre alte aspettative quando esce un suo libro. Aspettative che
questa volta non ho pienamente soddisfatto.
La storia ha un potenziale
notevole, così anche il messaggio che mira a far trapelare tra le
righe, ma la resa narrativa l’ho trovata un pochino monotona, con numerose
ripetizioni nelle interazioni tra i personaggi e refusi assolutamente
non ammissibili per il calibro dell’autrice.
Rebecca Thomas
è un avvocato patrimoniale di New York, una trentaseienne “tosta”, che ama la
sua indipendenza e le sue abitudini. Sebbene la famiglia la importuni
ripetutamente per spingerla a trovarsi un uomo, lei ha ben delineato in mente
il profilo del suo compagno ideale: stesso suo livello d’istruzione, stesso
stile di vita, educato e galante. Per questo, quando incontra Niel O’ Moore,
un pompiere dal fisico supersexy che rifugge impegni esclusivi, non può davvero
cedere alle sue lusinghe.
Niel però non si dà per
vinto, e, se il massimo che può avere da lei è amicizia, allora le sarà amico.
Intuisco
che potremmo andare d’accordo.
Inizia così uno “strano”
rapporto, fatto di complicità e risate, di cose non dette e desideri
nascosti, di paure inconfessabili e sentimenti impossibili da ignorare. Ci
si mantiene in equilibrio su una corda sottile che alla fine, inevitabilmente,
si spezza.
Abbiamo
sempre saputo di essere due persone troppo diverse...
Un romanzo intenso
e passionale, un fuoco che brucia pian piano convinzioni, paletti
e demoni interiori lasciando spazio agli imprevisti e alle sorprese
dell’esistenza. Un romanzo intrigante, un cocktail che inebria col
suo sapore deciso e al contempo delicato, forte e zuccheroso,
in una girandola di contrasti che rispecchiano la fragilità
dell’individuo. Un romanzo dal taglio psicologico, che esalta l’introspezione
e la riflessione, la voglia di pianificazione e di tenere tutto sotto
controllo, aspetti che inesorabilmente devono poi fare i conti col destino,
che non segue alcun disegno prestabilito.
La
vita è un grandissimo caos, pieno di fumo, fuochi e fiamme...
Rebecca ha perso il padre
a causa del suo lavoro ad alto rischio, un dolore devastante che non ha
mai superato e che l’ha condotta ad evitare uomini simili, preferendo la
relativa sicurezza di impieghi più tranquilli. Quando sembra che
finalmente abbia incontrato il prototipo esatto che si era prefissata però, si
avvede che forse non è quello che cercava.
Più
passano i giorni, e più mi rendo conto di quanto sia invece limitante e sciocco
avere la pretesa di stabilire la possibile connessione sulla base di un elenco
di caratteristiche ideali.
Niel è il ragazzo che tutte sognano, un
pompiere coraggioso, attraente, generoso, simpatico e sensibile. La sua
schiettezza e leggerezza lo fanno entrare nel cuore del lettore, soprattutto
quando sceglie di seguire l’istinto a scapito del buonsenso.
Certe
volte provare e perdere è più nobile che non aver mai nemmeno osato.
Un libro dallo stile ironico, frizzante ed incalzante, con inaspettati colpi di scena ed una progressiva maturazione dei protagonisti. Un libro che elogia la capacità di “rischiare” perché …. Il rischio è insito nella vita stessa, è ciò che ci ha permesso di evolverci nei secoli. L’uomo rischia perché è la sua vocazione, e per quanto oggi giorno si possa sperare di controllare il più possibile il rischio grazie a tutti i progressi tecnologici, non riusciremo mai ad eliminarlo del tutto. E forse è un bene.
Malgrado non mi abbia convinto al 100%, consiglio questa lettura per passare qualche ora spensierata in quanto la Premoli è una garanzia di divertimento!
Io
non credo che l’amore sia necessariamente un’equazione perfetta, non si devono
per forza provare gli stessi sentimenti, nello stesso momento, e con le
medesime aspettative finali. L’amore è molto più complicato di così.