La Valigia di Carta

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Tu, ma per sempre  - Roberto Emanuelli (2019)











Titolo: Bandit
Autore: B.B. Reid
Editore: Always Publishing  (26 aprile 2018)



 Giudizio: 💗💗💗💗💗














Mian Ross è la giovanissima figlia di un malvivente che si ritrova, dopo che suo padre è stato arrestato per l'omicidio del suo socio, sola e con un figlio, senza alcun mezzo di sostentamento. Disperata e senza altre vie d'uscita le rimane un'unica possibilità per trovare soldi: andare a rubare in casa proprio dell'ex socio di suo padre, sperando di non trovarci Angel Knight, suo figlio ed erede del suo impero del crimine, con cui ha passato l'adolescenza e per il quale aveva una profonda cotta. Mian viene ovviamente scoperta dai due compari di Angel, Z e Lucas, i quali però ricevono l'ordine da Angel stesso di lasciarla andare. Ma la libertà per la giovane dura davvero poco. È convinto che Mian gli abbia sottratto un oggetto molto importante per la sua famiglia, che rappresenta l'eredità della stirpe dei Knight, e per questo la tiene segregata, costretta a umiliazioni e privazioni, minacciando di fare del male al suo bambino se non si deciderà a dirgli dove lo ha messo.
Mian lo odia profondamente da quando lui la respinse ancora ragazzina, e le complicate vicende avvenute tra le loro due famiglie non aiutano certo il loro rapporto; è quindi determinata a non cedere al suo ricatto e alle sue violenze psicologiche, è tosta, temprata dalla vita, e non vuole assolutamente darla vinta al suo carnefice.
Angel di contro deve lottare contro la vera e propria ossessione che ha sempre avuto nei confronti della ragazza fin da quando era ancora una bambina e il padre gliela aveva affidata perché le facesse da baby sitter. Ma l'eredità della famiglia è troppo importante e l'odio che prova verso il padre di Mian, l'assassino di suo padre, viene proiettato anche contro la ragazza. È uno scontro tra titani, devastante e impetuoso, e l'esito, vi assicuro, non è affatto scontato.









Titolo: Knight
Autore: B.B. Reid
Editore: Always Publishing  (24 luglio 2018)



 Giudizio: 💗💗💗💗💗

























Che cos'è il controllo senza un po' di caos prima?

Dopo essere stata rapita da Victor, socio di Angel e suo patrigno, Mian è venuta a conoscenza di una verità sconvolgente: suo padre Theo non è il responsabile della morte di Arturo, padre di Angel, ed è quindi in prigione da innocente. Non solo, sua madre era l'amante di Arturo e per questo Bea, la madre di Angel, lo ha ucciso; viene inoltre a sapere che Angel era al corrente di tutto e ha quindi lasciato che suo padre fosse arrestato e portato in carcere. Nella colluttazione seguita all'arrivo di Angel per liberarla rimangono uccisi Victor, sua figlia Eliana e Bea, ma Mian, inferocita per il suo tradimento, pugnala Angel e scappa. Non andrà molto lontano, appena fuori dal sotterraneo dove era tenuta prigioniera trova Lucas e Z accorsi al seguito di Angel che la riportano a casa da Caylen. Angel è ovviamente solo ferito ma incolpa del suo ferimento Eliana, anche se i suoi due amici non credono alla sua versione e sembrano convinti della colpevolezza di Mian. La ragazza sa di non poter restare nella magione dei Knight, detesta Angel e non vuole avere più nulla a che fare con lui. Prende così soldi dalla cassaforte e si organizza per scappare insieme al figlioletto, indifferente al fatto che l'unica possibilità che ha di tenerlo al sicuro è quella di restare con l'uomo che odia, e consapevole che, ovunque vada, ci sarà sempre qualcuno a darle la caccia, che sia il Knight, il senatore Staten, nonno di Caylen, o persino i membri della famiglia di Angel, che le darebbero la caccia per colpire lui. Riuscirà ad allontanarsi abbastanza e a rimanere nascosta? E Angel la lascerà andare?











Recensione



Dio doveva essersi sentito particolarmente indulgente con sé stesso il giorno in cui l'aveva creata, e aveva assicurato a me il posto che mi spettava all'inferno quando l'aveva messa sul mio cammino.






B.B. Reid è ufficialmente una delle mie nuove scrittrici preferite! Se con Four and Ever mi aveva già conquistata, con questa duologia ha confermato appieno il mio pensiero positivo su di lei.
All’inizio aveva paura di leggere questi suoi primi libri, poiché reggere il confronto con una protagonista cazzuta come Four è davvero difficile, o almeno così pensavo. Così temevo di trovarmi una femminuccia qualsiasi da romanzetto rosa che mi uccidesse l’idea che mi ero fatta della Reid.
E invece no! Assolutamente no! Con mio immensissimo piacere, ho ritrovato lo stile frizzantino e cazzuto della scrittrice, insieme ad una nuova, indimenticabile protagonista: Mian Ross.
Comincio subito col dirvi che questa serie è brutale, piena di drammaticità e cattiveria. Siamo, infatti, nel bel mezzo di una famiglia malavitosa e il protagonista maschile, Angel Knight, è il re di tutto questo impero.






Lei mi rendeva vulnerabile. E per questo, dovevo distruggerla.






Mian e Angel sono vecchie conoscenze: il romanzo, infatti, è strutturato tra momenti del presente e momenti nel passato, quando Angel era l’adolescente incaricato di badare alla piccola Mian, mentre i loro padri erano in giro per affari non proprio legali.
Per Angel, Mian ha sempre rappresentato il frutto proibito, la ragazzina con troppi anni meno di lui per poter anche solo pensare di farci qualcosa. Nonostante gli ostacoli,  però, la sua ossessione per la ragazza non fa anche aumentare negli anni forzati che passano insieme, tanto da arrivare quasi al momento in cui finalmente la riesce ad ottenere. Ed è qui che inizia la nostra storia, da un pazzesco colpo di scena che farà ritrovare Mian, tre anni dopo, a 19 anni,  da sola, con un padre in carcere con l’accusa di omicidio, e un figlio piccolissimo da crescere. E, no, neanche qui è come sembra: il figlio di Mian non è di Angel, le loro strade si sono per sempre divise dopo il presunto omicidio del padre di Mian a quello di Angel!
Ma si sa, il per sempre non è mai per sempre. Licenziata dall’ennesimo lavoro, senza nessuno a cui chiedere aiuto, Mian azzarda una mossa estrema per salvare dalla fame e dalla povertà il suo bambino: tenta di portare a termine il colpo che suo padre aveva intenzione di fare prima di finire in prigione, cioè rubare qualcosa di così prezioso da essere tenuto in cassaforte nella villa dei Knight.
Riesce solo a rubare un orologio di lusso, prima di essere scoperta, e, dopo qualche giorno, rapita. Rapita da Angel Knight, il ragazzo che l’ha sempre protetta e che ora cerca di distruggerla. Per uno scherzo del destino, infatti, il prezioso oggetto dalla cassaforte è stato davvero rubato e l’unica colpevole che Angel ha è solo e unicamente Mian. Cercherà di piegarla in tutti i modi, di spezzarla, di umiliarla. La picchia e la costringe alla fame. Eppure, nonostante la giovane età, Mian resiste e combatte, sia con la lingua che con i fatti. Abbondano infatti battute sagaci e frasi pungenti, insieme a insistenti tentativi di fuga o di sfida!






Angel Knight non era né il mio angelo custode, né il mio cavaliere dall’armatura scintillante. Lui era il mio nemico.






Ma quello che assolutamente non manca, è la prevalente erotica sparata a mille grazie ai due compari di Angel, Lucas e Z, che faranno uscire di testa Mian e tutte voi!
Angel è il bandito cattivo che tiene prigioniera Mian, ma scopriremo presto che il vero prigioniero è Angel, e Mian sarà la sua unica speranza di salvezza. Il Knight è infatti prigioniero della sua famiglia, delle regole della sua famiglia, e troverà il coraggio di liberarsene solo e soltanto per amore.  Sfiderà e abbandonerà tutto per redimersi dinanzi agli occhi della donna che spera, un giorno, possa perdonarlo al punto di accettarlo di nuovo della sua vita.






Ero di Angel, corpo e anima. E lui avrebbe posseduto l’uno e distrutto l’altra.







Come accennato, quindi, la trama non è così banale come può apparire. Ci sono intrighi familiari, loschi piani che si formano alle spalle dei protagonisti, inganni, vendette… E tanto, tanto sex!
Un po’ romanzata la vita da criminale descritta. Di certo, nella realtà, non sono tutti amichevoli e simpatici come Z… Ma, ragazze, credetemi che perderete la testa comunque per tutti i maschi presenti! (eccezione fatta per i vecchi viscidi, ovviamente!)
Bandit e Knight vi faranno rabbrividire, sospirare, gioire, ridere, vi terranno incollati alle pagine fino all’happy ending che non è per niente scontato, e soprattutto vi faranno innamorare di questo amore che è tanto distruttivo da aver creato un pandemonio prima di finire com'è giusto che sia: con Mian e Angel.






Solo per averti, ho venduto la mia anima e la venderei di nuovo per tenerti. Desiderare te mi ha reso un mostro, perciò dimmi, Mian… l’amore può reggere il paragone?














Titolo: Un amore di principe
Autore: Nichole Chase
Editore: Newton Compton Editori (21 ottobre 2019)


The Royals Series
1. Realmente amore (20 aprile 2019)
2. Un perfetto principe azzurro ( 20 luglio 2019)



 Giudizio: 💗💗💗













Maxwell Jameson Trevor, principe di Lilaria, detesta il suo ruolo a corte. Trova pace solo nello studio in cui dipinge e si tiene alla larga dai riflettori e dai drammi derivanti dalla popolarità. Ma quando i suoi doveri gli impongono di comunicare la morte di un membro della linea di successione al trono, non riesce a dire di no. Max sa bene che cosa significa apprendere una notizia tragica dai giornali, e così raggiunge Lady Meredith Thysmer, per dirle che suo nonno è deceduto. Meredith è cresciuta in un famiglia umile. Quando le è stato conferito un titolo, grazie alla lontana parentela del nonno con la famiglia reale, ha fatto del suo meglio per garantire a suo figlio Marty una vita migliore. Ma adesso il loro destino è di nuovo in bilico. L’unica cosa certa è che Meredith non è la classica damigella in difficoltà in cui un principe potrebbe imbattersi…













Recensione

L'amore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce



Un amore di principe è l’ultimo libro della Royal Series di Nichole Chase e devo ammettere che, a differenza degli altri due (Realmente amore e Un perfetto principe azzurro), mi ha un tantino deluso.
I protagonisti, Lady Meredith di Thysmer ed il principe Maxwell di Lilaria sono interessanti e sfaccettati, e c’è la giusta combinazione di odio-amore, ma la storia è un po’ banale e non sufficientemente approfondita. 
In pochi giorni si esaurisce una vicenda che se, se argomentata più profondamente, sarebbe di certo stata un piccolo capolavoro narrativo.





“Dovresti scappare via da me, più in fretta che puoi” sussurrò “Io sono tutto ciò che non vorresti mai avere”
“Non ne sarei così sicuro”




“C’è qualcosa tra noi, comunque tu la voglia chiamare. Una relazione, un’amicizia, un’attrazione. C’è già qualcosa”





É vero che i due si erano già incontrati in precedenza, ma il lettore non riesce ad inquadrare questo pregresso incontro in una situazione che li vede già vicini più che mai.





Ci eravamo incontrati al matrimonio di suo fratello maggiore e avevamo fatto un ballo.





In particolare, il principe Maxwell viene sovente definito un playboy allergico ai legami, però non sembra assolutamente, visto quanto in fretta si appiccica a Meredith!





Stare con lei poteva essere pericoloso […] perché ero seriamente in pericolo di innamorarmi. E non era il genere di cose che poteva capitare a me.






Si parla poi con insistenza delle sue fobie (i giornalisti, lo stare sotto i riflettori), e quindi delle sue incertezze verso la carriera di cantante di Meredith, che lo esporrebbe costantemente ai mass media, ragion per cui lui cerca di vivere questo prepotente sentimento alla giornata, senza pensare al domani. All’improvviso, però, le chiede di sposarlo, così, senza che si chiarisca un bel niente!
Dal canto suo Meredith sa bene di essere un pesante fardello per Max, con suo figlio Marty, i suoi drammi familiari e le sue velleità artistiche, tuttavia, anche se a tratti prova ad allontanarlo, in realtà anche lei cede alle emozioni e accetta persino di sposarlo.
Tutto bellissimo, sul serio, ma i problemi restano e non ci sono indicazioni su come sarà la loro vita insieme. 
Meredith resterà a Thysmer per amministrare il ducato rinunciando alla sua carriera? O tornerà in Inghilterra e Max la seguirà? E suo padre? Si è salvato dal terribile incidente e quasi sicuramente andrà in una clinica per disintossicarsi dall’abuso di alcool, ma poi?
Insomma, una storia con un potenziale enorme che non è stato sfruttato, dove manca pathos, adrenalina, è tutto piatto e lineare come il mare in una giornata soleggiata e senza vento.
Nonostante le disastrose condizioni familiari dei Thysmer e le diversità di vedute di Meredith e Max, mancano anche profondi litigi, un po’ di dramma, per dare colore ad un piatto monocromatico che, pur non da buttare, non ti sazia a dovere.
Se dovessi consigliare questo libro, lo farei molto a malincuore, malgrado Nichole Chase una brava scrittrice!












Titolo: Tu, ma per sempre
Autore: Roberto Emanuelli 
Editore: DeA Planeta Libri (8 ottobre 2019)



 Giudizio: 💗💗💗💗💗














Quanto coraggio ci vuole per tener stretto l’amore, anche quando fa male? Quanto coraggio ci vuole per rialzarsi dopo l’ennesima caduta? Quanto coraggio ci vuole per stare al fianco di un amico mentre il mondo gli crolla addosso? Quanto coraggio ci vuole per sedersi davanti a un tramonto, spingere lo sguardo oltre la linea dell’orizzonte e capire che chiunque può superare i propri limiti, chiunque può essere infinito? E per imparare ad amarsi, fregandosene dei giudizi altrui, saltando fuori dalla gabbia che hai intorno, quanto coraggio ci vuole?
Lorenzo e Marzia sono amici da poco, uniti dalla musica, quella che lui suona da sempre, per passione e per mettere insieme uno stipendio, e che per lei fa parte del regalo di compleanno che sta preparando per Riccardo, l’amore della sua vita. Hanno storie diverse, Lorenzo e Marzia: lui ha trentasette anni, è nato in una periferia popolare ma vive in un palazzo elegante del centro di Roma, con la sua bellissima moglie Ginevra e una splendida bambina di tre anni e mezzo, per la quale farebbe qualunque cosa; Marzia di anni ne ha diciotto, si è appena trasferita con la famiglia alla Garbatella, trovando nuove compagne con cui condividere le emozioni più forti, compresa la paura per l’esame di maturità. Rompendo ogni schema e con la tenerezza dirompente delle vere amicizie, loro e un gruppo fantastico di persone pronte in ogni momento ad aiutarle affronteranno un’estate destinata a cambiare tutto, attraverso cadute dolorose, altalene di dubbi, errori inattesi e momenti di irrefrenabile gioia. Con la voglia di credere nell’amore, sempre, a qualunque costo, e di urlare al mondo la magia di un bacio, la poesia di un sorriso, la bellezza dei propri sogni!








Recensione
L'amore sei tu, anche quando farà freddo.
L'amore sei tu, ma per sempre.



Ho letto questo libro spinta dalla curiosità verso il clamore che sta suscitando l’autore Roberto Emanuelli sui social, per capire perché è diventato un “caso” editoriale.
All’inizio sono rimasta un po’ spiazzata poiché in Tu, ma per sempre non si trova una narrazione classica, ma un mix di storia, poesia, riflessioni, massime, un’introspezione e una profondità di pensiero che lascia il lettore allo stesso tempo affascinato e spaventato.
Affascinato perché Emanuelli ha dato vita ad uno stile nuovo che ammalia e crea dipendenza, uno stile discontinuo ma omogeneo che ha il pregio di donare spessore e realismo ai fatti e ai personaggi.
Spaventato perché è raro trovare una simile sensibilità e schiettezza d’animo, sembra quasi che Emanuelli riesca a mettere a nudo sentimenti, paure, sogni e dolori di tutti noi, noi che di colpo ci sentiamo capiti, compresi totalmente, e parte di un qualcosa di più grande.





Ti sentirai dimenticata, tradita, proprio da quelle persone a cui hai donato il tuo cuore, quelle a cui hai tenuto la mano quando dentro al loro mondo era calato il buio. Arriverà da quelle persone, la pugnalata che proprio non ti aspettavi.




Arriverà la delusione per un amore grande e senza fine, ti sentirai persa, sola, smarrita. Maledirai il giorno in cui ci hai creduto. E di notte cercherai un suo abbraccio, senza trovarlo. Aspetterai un suo messaggio, una telefonata… che non arriveranno. Ti chiuderai in te stessa col cuore in mille pezzi e la tua vita da ricostruire.




Il dolore è un filo sottile, invisibile e tagliente che ti ferisce al minimo movimento, anche il più impercettibile. E ti unisce col cuore di chi sente quello che senti….





La trama può sembrare banale (due amici che scoprono di amarsi da sempre), ma l’autore riesce a renderla speciale, unica, a descrivere il vero amore in maniera sublime e magica, a far quasi respirare la sua forza e la sua voglia d’innalzarsi sopra tutto e tutti.





É stato incredibile vedere Lorenzo e Sofia baciarsi, cascare l’uno negli occhi dell’altro, tenersi stretti come per scongiurare il rischio di perdersi ancora, rinascere e fare esplodere il mondo, rigirare l’universo, insegnare alle stelle a brillare, ché le stelle sanno dare il loro meglio, e brillano davvero, solo quando è amore vero, solo quando vale la pena illuminare il profilo di due labbra che si toccano per respirare, di due mani che si cercano, si trovano e poi si prendono per non lasciarsi più….





Accanto all’amore, co-protagonista indiscusso è il sentimento dell’amicizia, troppe volte trascurato e posto a mo’ di sfondo delle vicende principali, mentre qui ne viene esaltata l’importanza e il valore intrinseco. Molto forte e significativa l’immagine di Davide che si “violenta” per permettere a Lorenzo d’inseguire il suo sogno d’amore, commettendo un furto che va contro la sua morale e i suoi princìpi.
Anche la caratterizzazione dei luoghi viene resa in maniera vivida e vibrante, come una pennellata di colore su un quadro, per farne apprezzare appieno il fascino e la grandiosità, spesso nascoste dietro un’apparenza scialba e grezza. Esemplare è la voce di Marzia che parla del suo nuovo quartiere, la Garbatella.





…un vero è proprio paradiso, se pur ricco di contrarsi, di luci, di ombre, di cemento, di asfalto, di fiori e cielo. E in questa meraviglia che nasce popolare e in parte lo resta, assisti a contraddizioni che le donano un senso di bellezza ancora maggiore.





Complessivamente un libro che fa emozionare e sognare, sperare che esista davvero un lieto fine, un amore con la A maiuscola che ci faccia volare, la felicità, anche se, come dice Emanuelli, “se non sei felice, se non sei davvero felice, non puoi accendere il sorriso di nessuno. E se smetti di inseguirla, la felicità, lei smette di trovarti. Perché sei tu, sei tu la tua felicità.”
Dal romanzo sono poi state isolate sui social delle massime che stanno diventando dei veri mantra, come “Siamo solo per pochi!” (scritta che molti si sono già tatuati), o “C’è solo questa vita”, insieme a frasi che fanno commuovere l’anima e sbrinare il cuore:






Vorrei portarti in un posto speciale, uno di quelli che ti fanno sentire il rumore del mare anche se il mare non c’è.



Chi ti giudica non lo sa cosa hai passato.



Se non hai avuto voglia di restare, sappi che non ci sarà nessun luogo nel mio universo in cui potrai tornare.



L’amore sei tu, anche quando farà freddo.




Finora l’unico scrittore capace di restarmi dentro con le sue parole è stato Nicholas Sparks, grande maestro nel descrivere sentimenti ed emozioni e nell’inventare storie indimenticabili.
Mi tocca ora aggiungere Emanuelli e consigliare vivamente a tutti il suo romanzo Tu, ma per sempre.








Titolo: Élite 
Autore: Laurelin Paige
Editore: Amazon Publishing  (3 ottobre 2019)



 Giudizio: 💗💗💗💗
















C'era una volta Sabrina Lind, una ragazza povera e bellissima, che aveva un sogno: voleva far parte dello scintillante mondo dei ricchi, un Élite che, grazie alla sua borsa di studio ad Harvard, poteva osservare abbastanza da vicino,  affascinata e irresistibilmente attratta dallo scintillio dell’esistenza dorata dei privilegiati, e in particolare da uno di loro, Weston King, bello, solare, inavvicinabile. Quello stesso mondo tanto agognato una sera cerca di fagocitarla, masticarla e risputarla fuori a pezzi a causa di una brutale aggressione sessuale posta in atto da uno di quegli stessi rampolli privilegiati. Da quell'incubo viene salvata non dal cavaliere dalla splendente armatura di cui lei cercava disperatamente di attirare l'attenzione, ma da quello con l'anima oscura e il cuore nero, quello ben più affascinante e perverso da cui, scoprì in seguito, avrebbe dovuto stare alla larga, il tenebroso ed enigmatico Donovan Kincaid, assistente di uno dei suoi professori. Dieci anni dopo i fatti che le hanno sconvolto la vita e l’hanno costretta ad abbandonare il sogno di laurearsi ad Harvard, quel mondo scintillante e pericoloso torna a scontrarsi con la sua esistenza e la travolge una volta per tutte. Il biondo cavaliere ora l'ha finalmente notata: è proprio Weston che la riporta indietro nell’Élite, proponendole il lavoro che ha sempre sognato, ma Donovan, il cavaliere oscuro, è sempre lì, al suo fianco, che la osserva nell'ombra. Sarebbe facile per Sabrina concedersi finalmente il sogno di una vita, ma perché invece di correre verso la luce è così irresistibilmente attratta dalle tenebre?










Recensione


Cos’era una ragnatela, dopotutto, se non un sottile intreccio di fili di seta? Ora che ero finita dentro una trappola, tuttavia, la sua presa era meno che fragile. Non sarei andata da nessuna parte finché lui non mi avesse liberata. In qualsiasi momento, avrebbe potuto decidere che non era più interessato a banchettare con la sua preda e mi avrebbe tagliato fuori dalla ragnatela.
Ma ormai ero troppo avvolta nelle sue spire per fuggire illesa.
Le mie ali si sarebbero strappate.
Mi avrebbe distrutta.





Élite è quel genere di libro a cui devi essere preparata prima di azzardarti a leggerlo. Non è una storia tranquilla, ma è perversa e rude, dove il protagonista non è il cavaliere in armatura bianca pronto a salvarci e il cuore della protagonista non è limpido e innocente come ci aspetteremo.
E se fin qui vi starete dicendo: vabbè, sarà il solito stronzo buono, e lei quella dura ma dolce… No. Non intendo questo. Intendo che Donovan Kincaid è prepotente, manipolatore, crudele, ossessivo.   E Sabrina Lind è sua totale sottomessa, sia in termini di violenza che d’amore.





Volevo scappare. Volevo restare. Avevo bisogno di fuggire, ma avevo anche bisogno di lui. Avevo bisogno di lui con ogni fibra del mio essere.





Sabrina è una donna che si trascina dietro un dramma subito da adolescente, dramma da cui è stata salvata (anche se in intenzionale ritardo) da Donovan (e già qui dovreste capire che il tizio non è per niente il classico ragazzo-eroe). Donovan era il giovane assistente del professore della ragazza, ad Harvard, e che, da quel giorno, diventerà la sua valvola di sfogo per trasformare l’incubo in sogno.
Scopre infatti di essere attratta dalla violenza, dall’oscurità, e trova la stessa fiamma nera solo e soltanto in Donovan, il quale non si farà problemi ad accenderla e trasformarla in incendio in qualsiasi momento. Per poi spegnerla con una secchiata di acqua gelida ogni santissima volta, perché lui “non ha relazioni”.





Mi chiedevo cosa ci fosse di sbagliato in me dal momento che volevo che Donovan inscenasse questo evento terribile di cui ero stata vittima. Mi domandavo perché mi piaceva che fosse rude e crudele e selvaggio. Perché questo mi eccitasse dannatamente tanto.





Donovan è rimasto scottato da una sua precedente storia, l’unica che abbia mai avuto, con una ragazza morta proprio per colpa della sua ossessione e di questo lui non si perdonerà mai, e farà di tutto per non ripetere l’accaduto. Per controllare la sua ossessione, quindi, sono escluse le relazioni amorose con le donne e cercherà di farlo capire a Sabrina in tutti i modi brutali e crudeli che conosce.
Però ti voglio dire, caro Donovan, che se vuoi spingere una donna nelle braccia di un altro, non la cerchi in continuazione per molestarla, non la controlli, non la stalkereggi. Proprio dei pessimi metodi per uscire dalla testa di qualcuna!
L’autrice non è da meno dei suoi personaggi, infatti lo stile narrativo è crudo e reale, senza mezzi termini. Per la prima volta, porta in superficie un tema che, per chi meno per chi più, ognuno custodisce nei suoi pensieri più nascosti. Perché tutti nascondono fantasie che tirano fuori solo quando sono soli, di cui magari si vergognano e di cui hanno difficoltà a trovare un partner con cui condividerle.





“Vuoi dire perché io la smetta. La smetta di dire e fare cose che forse ti mettono a disagio, ma che ti fanno sentire viva per la prima volta dopo anni. Però, sai qual è il problema? Quello che tu vuoi fermare veramente non sono io, ma le reazioni che ti suscito. E quelle non se ne andranno cercando risposte su internet, bevendo o facendo stupide conversazioni. E non importa quante volte ripeterai queste menzogne a me o a te stessa, non cambierà il fatto che si tratta esattamente di questo. Di  menzogne”





Sabrina, sotto questo punto, non ci nasconde niente.  È un libro aperto e ci trascina con lei nelle sue insicurezze, nelle sue paure, nei suoi desideri. Per questo il lettore verrà coinvolto da lei, imparerà a volerle bene e si infurierà quando la vedrà farsi trattare da tappetino. Cosa che accadrà SEMPRE.





Cosa poteva farmi? Che domanda difficile. Avrebbe potuto torturami davanti a una folla intera e nessuno l’avrebbe notato. Mi torturava anche quando non eravamo nella stessa stanza,  e lo sapeva bene.





Molto intrigante anche la storia nella storia, e cioè quella di due personaggi minori: Weston e Elizabeth. Due anime libere costrette a fingere un matrimonio e, soprattutto, costretti a fingere di sopportarsi. Divertentissimi i loro punzecchiamenti e totalmente scontato che, il libertino Weston, ha finalmente trovato pane per i suoi denti! E poverino, meglio così che essere la seconda-chiaramente-scelta di Sabrina, che ha due prosciutti a forma di Donovan su gli occhi e non vede altro!
Eppure, se fin qui il tappetino è sembrata-chiaramente-Sabrina, mi sento di dover spendere una parola anche per Donovan: è lui il vero tappetino perché, contro tutto quello che dice e che fa, contro tutti i buon sensi che gli scampanellano nel cervello, è sempre lui che non se ne va mai, anche quando Sabrina pensa di aver chiuso con lui, è lì nell’ombra che la controlla e aspetta solo di balzare di nuovo nella sua vita.
Il consiglio che mi sento di darvi è: preparatevi a leggere una storia dove, ad ogni angolo, spererete di vedere un miraggio di gentilezza nel cuore del protagonista e, anche quando vi parrà di scorgerla, sarà presto calpestata sotto i brutali calci delle sue scarpe costose. Iniziate il libro preparando il vostro cuore ad essere maltrattato, ma confidando che tutto si risolva verso il meglio nel secondo volume!





“Non avrei voluto accorgermi di te” disse così piano che fu quasi un sussurro. “E ora non so come smettere”













Titolo: Tutto il blu che parla di noi
Autore: Naike Ror
Editore: Amazon Publishing  (15 ottobre 2019)



 Giudizio: 💗💗💗💗

















Una ragazza giovane e insicura, un uomo freddo e deciso, una passione travolgente e rischiosa

La giovane e bella Faith Howard Moore ha una grande passione: la pittura. Dipinge con le dita, usa sempre il blu e solo di fronte a una tela riesce a sentirsi libera e felice. La sua famiglia, tuttavia, ha ben altri piani per lei. Gli Howard Moore sono una celebre dinastia di diplomatici statunitensi, che non può permetterle di perdersi tra vernici e scarabocchi. Così Faith viene spedita a Parigi per uno stage presso l’ambasciata americana, dove dovrà prepararsi allo studio delle scienze politiche.
Parigi, però, è anche la città dei grandi musei, degli artisti bohémien e soprattutto... la città dell’amore. All’ambasciata, infatti, lavora Terence Fareed Wilkinson, un ricco affarista metà americano e metà persiano. Fisico mozzafiato, occhi di smeraldo, anche lui è un pittore e un amante dell’arte. Ed ecco che scatta implacabile il colpo di fulmine.
Ma se Faith nascondesse a Fareed di essere l’erede dei famosi Howard Moore? E se anche lui celasse un segreto tanto oscuro da poter allontanare Faith?












Recensione




Perché quell’uomo aveva un tale potere su di lei? Perché riusciva a portarla in paradiso e poi all’inferno nell’arco di pochi istanti?






“Tutto il blu che parla di noi” è un romanzo all'apparenza molto delicato. Troviamo subito, infatti, una protagonista molto dolce, remissiva, timida, educata, il cui unico ‘atto di ribellione’ alla famiglia è quello di chiudersi nel capanno dietro casa e dipingere. Faith, infatti, non proviene da una famiglia qualsiasi ma da quella degli Howard Moore, una delle più ricche e famose dinastie diplomatiche degli Stati Uniti.
Se per lei, quindi, dipingere è la sua vita, per sua madre si tratta solo di scarabocchi che rischiano di mettere in ridicolo il buon nome degli Howard Moore. Come punizione, Faith viene spedita per uno stage presso l’ambasciata americana di Parigi, sotto falso nome, dove tutto cambia.
Se lo scopo della madre era quello di allontanarla dai suoi dipinti, proprio lì a Parigi Faith si imbatterà in una bottega quasi anonima ma che, al suo interno, nasconde una piccola meraviglia: per una piccola offerta è possibile acquistare una tela e ricevere la possibilità di tornare lì a dipingere finché l’opera non sarà terminata.





Per il suo cuore era stato come affrontare le montagne russe: si era spaventato, poi rallegrato, turbato e rilassato. Aveva battuto all'impazzata quando lui le aveva stretto la mano, si era tranquillizzato quando si era immersa nella pittura, per agitarsi di nuovo ogni volta che incrociava quello sguardo così profondo.






Terence Fareed Wilkinson è un affarista spietato che lavora all'ambasciata di Parigi, bellissimo e tenebroso. Dietro il suo cuore di ghiaccio, però, si nasconde l’anima di un artista e sarà proprio questo il punto di incontro con Faith. Nata come una storia di battibecchi nella piccola bottega di Parigi sulle scelte di stile in fatto di pittura e poi come piccole vendette negli uffici dell’ambasciata, sfocerà presto in una sfrenata passione che terminerà quando Faith dovrà tornare a casa.





Poteva illudersi, non importava.
Poteva innamorarsi, non importava.
Poteva fare male, non importava.
L’importante era sentire quel corpo possente che la reclamava come sua, quelle labbra che cominciavano a essere spudorate e prepotenti.






L’incontro con Fareed ha apportato cambiamenti positivi nella ragazza: da remissiva comincia a combattere per il proprio futuro, riuscendo ad ottenere dalla famiglia l’approvazione per frequentare una scuola d’arte.






Fareed era questo per Faith: la faceva sentire libera, partecipe di un momento e non più solo spettatrice.







Fin qui il romanzo è stato piuttosto piatto, quasi deludente. Poi all'improvviso tutto è cambiato: la sorella di Faith, Kathleen, annuncia che sta per sposarsi con Terence, quel Terence Fareed Wilkinson! L’uomo, infatti, pur continuando a tenersi costantemente in contatto con Faith (ignorando il vero cognome della ragazza) anche nei mesi di lontananza, ha una vendetta personale da portare avanti e che prevede appunto quella di sposarsi con una Howard Moore.
Qui la storia si fa interessante: Fareed che cerca di riconquistare Faith, e Faith che ,per una volta, da dolce e pura si trasforma in una tigre e lo manda al diavolo!






Faith non era più quell’agnellino che aveva conosciuto in una sporca bottega di Parigi. Era diventata una tigre, proprio come aveva predetto sua madre. E lui, davanti a una tigre che amava, non avrebbe combattuto con tutte le sue forze.






‘Manda al diavolo’ anche il colore blu, sostituito da uno che definisce meglio i suoi sentimenti:





Porpora, e pensava al male che Fareed le aveva fatto.
Bordeaux, e pensava alla vendetta che Fareed aveva progettato.
Ciliegia, e pensava all’amore che Fareed le aveva donato.
Cremisi, e pensava alle bugie che Fareed le aveva raccontato.






Mi è piaciuto molto anche il rapporto tra Faith e Kathleen: se fino a questo punto la sorella maggiore ci era stata presentata come una stronza gelida (un po’ una Fareed versione femminile), scopriamo che in realtà vuole davvero bene a Faith, a cui sta provvedendo a pagare la retta universitaria con i suoi risparmi, dal momento che i genitori navigano in un mare di debiti.

Naike Ror ha saputo creare la perfetta storia di un tenero uccellino che, dopo essere stato tenuto prigioniero in una gabbia dorata, si affaccia verso la libertà, affrontando ostacoli e dolorose rivelazione, ma scoprendo dentro di sé una forza che non sapeva di possedere.

Da un altro punto di vista, è la storia di uomo potente e determinato che, per amore della sua famiglia, è disposto a distruggere e passare sopra chiunque ma che, davanti al vero amore, è costretto a fermarsi e a capire che la vendetta non sempre toglie qualcosa solo a chi la subisce, ma che può rivelarsi altrettanto terribile anche per chi la trama.






Poteva un bacio cancellare mesi di dolore? Poteva un bacio farla sentire così forte?




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