giovedì 27 febbraio 2020

Recensione: Siamo amici solo il mercoledì - Tania Paxia













Titolo: Siamo amici solo il mercoledì
Autore: Tania Paxia
Editore: Newton Compton Editori (14 marzo 2019)





Giudizio: 💗💗💗💗💗













Woden e Carter hanno un segreto: sono amici da sempre, ma non in pubblico. Si incontrano il mercoledì sera a casa di Woden per rispettare l’accordo stretto da bambini: il Woden’s Day. Nonostante impegni e interessi molto diversi, quello è il loro giorno speciale. Woden è una patita della chimica e dell’elettronica, piatta come uno skateboard e deliziosamente ordinaria (tranne per un dente scheggiato per colpa di una caduta). Carter invece è un pilota Nascar e il suo sogno è correre nella Sprint Cup, cosa che, insieme ai suoi bellissimi occhi azzurri, lo rende estremamente popolare nel loro liceo. Praticamente non hanno nulla in comune, sono due mondi agli antipodi e a scuola nessuno potrebbe sospettare della loro amicizia segreta. L’unica cosa che li lega è quella promessa fatta da bambini, senza la quale sarebbero diventati semplicemente due estranei. Ma cosa succederà dopo il diploma? Tra liti, tregue, battibecchi e incomprensioni, dovranno trovare una soluzione. Oppure dire addio alla loro speciale amicizia.











Recensione



Noi due saremo amici per sempre, Woden, anche se ci mettiamo insieme





Impossibile non innamorarsi di Woden e Carter! Due amici di infanzia che, malgrado il divorzio dei genitori di Carter ed il suo successivo trasferimento dal padre, decidono di continuare a vedersi il mercoledì (soprannominato “Woden’s day") a casa di Woden, che abita proprio di fianco alla madre di Carter.




Io, Carter Fitzpatrick, prometto di incontrare la mia amica Woden Audrey Doolittle, ogni mercoledì sera. Giuro solennemente di rispettare questo accordo.





Un’amicizia vera, un po’ “speciale”, perché in pubblico Woden e Carter sono sconosciuti, ossia fanno finta di non conoscersi. Perché? Bè, perché al liceo il nostro Carter è “sbocciato”, diventando un superfigo ed essendo così ammesso nel gruppetto dei popolari della scuola, mettendo da parte Woden e i loro amici, Stacy e Finley. Un po’ stronzo il ragazzo, sì!
Di certo tutto ciò ha anche a che fare col suo essere diventato un talentuoso pilota di auto da corsa, col soprannome Saetta. Con un fisico ormai da urlo e un ego gonfiato a dismisura, non poteva che essere pure un donnaiolo il nostro Carter: nonostante la capo cheerleader lo voglia tutto per sé, lui non disdegna le attenzioni di nessuna, comprese le sue amiche (meglio non commentare!).
Woden, al contrario, è la classica brava ragazza secchiona, non bellissima, un tantino strana per la sua passione per gli esperimenti chimici e gli occhiali multicolori, ma sincera e leale. All’apparenza sono i classici “opposti”, eppure il mercoledì li vede sempre insieme, complici e spensierati, in un mondo dove loro due convivono senza problemi.
Ma è davvero solo amicizia? Parrebbe di sì, almeno fino al momento in cui Woden per scherzo va oltre, facendo perdere a Carter ogni certezza sul loro rapporto.





Non mi aveva fatto chiudere occhio quella notte. Il suo comportamento mi aveva scombussolato parecchio.





Non fa che pensare a lei, allontanando le altre e arrabbiandosi con Woden che, nel frattempo, ha preso a frequentare un ragazzo del college, Simon, sia pur senza troppa convinzione. Perché anche Woden è preda di emozioni contrastanti verso il suo amico e, proprio quando sta per compiere un passo importante (sì, quello!) ecco che le appare davanti il suo volto e comprende che non può stare con Simon. Allora corre da lui e trovano entrambi il coraggio di ammettere la voglia di qualcosa in più!





…ancora non avevo una definizione per noi due, ma di certo non eravamo soltanto amici.





Il “Woden’s day” diventa così un appuntamento vero e proprio, non più soltanto per guardare film e mangiare schifezze! Ma, mentre Carter sembra avere le idee molto chiare su quello che vorrebbe fosse il loro rapporto, Woden è il balìa di forti perplessità.





…io non vedevo l’ora di rimanere sola con lui, anche se avevo ancora qualche dubbio riguardante la nostra amicizia. Se io e lui ci fossimo lasciati, avrei perso anche il mio migliore amico del mercoledì?





E le cose si complicano quando Carter, preso da Woden, pronuncia le due paroline che ogni persona innamorata sente nel cuore.





…Ti amo, Woden.





Woden, spiazzata e scioccata, resta senza parole (ma no!!!) e lui, convinto che lei non provi la stessa cosa, la lascia. Dopo essersi crogiolata nel dolore della sua mancanza, Woden si rende conto che anche lei lo ama, e deve sbrigarsi a dirglielo, perché senza di lui non sa stare (alleluia!)

Una storia ben costruita, che ti prende dall’inizio alla fine, con due protagonisti davvero adorabili, e poi il Woden’s day è semplicemente geniale! Sapientemente elaborati anche i personaggi secondari e le loro vicende parallele, che s’intrecciano in una ragnatela egregia, che dà gusto e contribuisce ad arricchire il prodotto centrale.
Linguaggio scorrevole e leggero, con dosi d’ironia e sarcasmo, scene tenere e comiche si mischiano con altre più tristi e alcune un po’ hot, un impasto eterogeneo ma ben amalgamato. 
Il tema dell’amicizia che pian piano cresce e diventa amore è poi sempre un successo!
Consigliatissimo! 




mercoledì 26 febbraio 2020

Recensione: Tempesta e Furia - Jennifer Armentrout













Titolo: Tempesta e Furia
Autore: Jennifer L Armentrout
Editore: Harper Collins (20 febbraio 2020)





Giudizio: 💗💗💗💗💗













Gargoyle incaricati di proteggere l’umanità, demoni ribelli e una ragazza con un segreto esplosivo.

Il primo romanzo di una nuova trilogia, collegato alla serie Dark Elements.
Anche se sta diventando cieca, Trinity Marrow può vedere fantasmi e spiriti e comunicare con loro. Il suo dono, però, è parte di un segreto così pericoloso che è costretta a vivere nascosta in un luogo isolato, sorvegliata a vista dai Guardiani, gargoyle mutaforma incaricati di proteggerla. Perché se le creature degli Inferi scoprissero la verità sul suo conto la divorerebbero per accrescere il loro potere. Quando i Guardiani di un altro clan si presentano e le svelano che nel mondo reale c’è qualcuno che uccide sia i demoni sia i gargoyle, di colpo il mondo che Trinity ha sempre considerato sicuro implode. E a complicare le cose c’è il fatto che uno degli stranieri giunti in visita, il biondo Zayne, è la persona più indisponente che lei abbia mai conosciuto. Ma quando i demoni attaccano, collaborare diventa l’unica alternativa: per salvare la sua famiglia e forse il mondo intero, Trinity dovrà imparare a fidarsi di lui. Cosa niente affatto facile nel bel mezzo di una guerra tra potenze soprannaturali...










Recensione



Mi sento come… se ci fossimo già incontrati prima. Mi sono sentito così anche la prima volta che ci siamo parlati, eppure non ci eravamo mai visti. Me lo sarei ricordato.



Mi fiorì dentro un desiderio potente e paralizzante, mi sentivo fuori controllo e disorientata, come se… Come se per tutta la vita avessi aspettato lui.




L’uscita di un nuovo libro della Armentrout entusiasma sempre, anche se devo ammettere che la saga Dark Elements, universo in cui è ambientato Tempesta e Furia, non mi aveva entusiasmata tantissimo. Sarà stata colpa della caratterizzazione della protagonista femminile, che in certi punti risultava un po’ fastidiosa.
Nonostante queste premesse, non ci ho pensato neanche mezzo secondo prima di tuffarmi in questo volume, perché: A) i libri di Jennifer Armentrout si leggono e basta; e B) seppur la precedente protagonista, Layla, non fosse la mia preferita, qui ne ritroviamo comunque un’altra, e data la situazione (il protagonista è l’ex ragazzo/migliore amico friendzonato da Layla) non può che starci simpatica!
Tempesta e Furia, oltre le vicende che vivono i protagonisti, racchiude in sé un pezzetto del cuore dell’Armentrout: la scrittrice, infatti, affronta un tema a lei molto delicato e che tocca corde sensibili nell’animo di chi legge. Il tema è quello della RP, la retinite pigmentosa, che è una malattia degenerativa agli occhi.
Nelle note finali, Jennifer Armentrout parla della sua vita con questa malattia, la sua paura di non vedere più, un giorno, e il suo coraggio nell’affrontarla. Tutto ciò è riversato attraverso Trinity, la protagonista del romanzo, con cui l’autrice vuole chiarire al mondo che la RP non definisce una persona, ma è soltanto una parte di essa. E che non sempre le malattie sono visibili agli altri, ma non per questo non esistono o non si debba mostrare empatia per chi ne soffre.





Sei qui che parli di perdere la vista come se non fosse niente. Come se fosse un’inezia, e invece è una cosa enorme. E lo sai.[…] Ma la stai affrontando. Ci convivi. Se questa non è la definizione di forza, non so cosa possa esserlo.





Zayne è il protagonista maschile di Tempesta e Furia, il Guardiano gargoyle  biondo e figo già visto e stravisto nella trilogia di Dark Elements, dove lo avevamo lasciato col cuore spezzato e orfano di padre.  Tuttavia il romanzo non si apre con lui, bensì veniamo introdotti fin da subito alla nuovissima protagonista: Trinity, una mezzosangue metà umana e metà angelo, che vive in una comunità protettissima di Guardiani.
Trinity è una diciottenne impossibile da non amare, chiacchierona, curiosa, strampalata, ironica e con la risposta sempre pronta! Figlia diretta di un arcangelo, è considerata unica e preziosissima, un’Autentica, tanto da avere legato a sé per la vita, un Difensore Guardiano. Se lei muore, infatti, muore anche lui.
Se la sua vita è trascorsa fino a quel momento relativamente al sicuro, tutto cambia con l’arrivo di Zayne e il suo clan, che coincide con l’attacco alla loro fortezza da parte dei demoni.
Un demone superiore cattura Misha, il suo Difensore, portandolo via. Per una serie di motivi, Trinity si reca con Zayne in città, determinata a salvare il suo amico e sventrare l’imminente pericolo di cui tutti parlano ma che nessuno riesce a capire.
Il rapporto tra Zayne e Trinity è subito scoppiettante, con battute segaci e divertenti, siparietti irriverenti e imbarazzi seducenti!
Il ritorno alle scene di Roth e Layla trascina con sé nuove insicurezze e dubbi sul rapporto nascente tra i due protagonisti, ma la Armentrout ha creato uno Zayne decisamente più con le palle, che per una volta riesce a mantenere salda una posizione e a chiarire i suoi sentimenti. Ho tantissimo apprezzato anche il carattere forte di Trinity, che non si lascia abbindolare da due parole dolci ma prende il suo cuore stracotto e gli tira un bel pugno per farlo rinsavire!





Forse non era amore, ma era di sicuro qualcosa di potente e intenso che poteva far male, perché, qualunque cosa fosse, in quel momento mi faceva malissimo.





Per buona parte del libro, tuttavia, avevo un certo presagio: sin da subito si parla del rapporto amoroso vietatissimo tra un’Autentica e il suo Difensore. Senza spolierarvi nulla sul destino di Misha, il mio presagio si è avverato in pieno, mostrandosi anche un po’ scontato. Zayne, infatti, diventa il Difensore di Trinity. Colui che fin dalla nascita era il vero predestinato a ricoprire questo ruolo.
La storia, ciononostante, è interessante come solo la Armentrout riesce a tirar fuori dalla penna, lasciandoci a fine libro con altre duecentomila domande che debbono attendere il prossimo romanzo per avere almeno la metà delle risposte! Eh eh.
Una storia ricca di introspezione, magia, profondità e con un messaggio chiaro e lampante: quello di non dare mai nulla per scontato.
Come vedere le stelle di notte: se un giorno vi capitasse di non poterle vedere più, sapreste dire quand’è stata l’ultima volta che avete alzato il viso al cielo?





“Immagino che il cielo sia pieno di stelle”
“Sì, ma le uniche che contano sono quelle che vedi tu”








Intervista con l'autrice: Arianna Mechelli






Buongiorno! Eccoci di nuovo qui con la rubrica dedicata alle scrittrici e agli scrittori!

Oggi conosceremo meglio la talentuosa autrice: Arianna Mechelli.




Arianna Mechelli vive in un paesino dell’Umbria e frequenta il liceo classico. Da sempre innamorata dei libri e della lettura, ha cominciato a scrivere storie sul suo cellulare; pubblicandole sulla piattaforma di Wattpad, ha scoperto che quelle storie facevano sognare anche i suoi coetanei.






  • Ciao Arianna! Come sei diventata una scrittrice?

Buongiorno!
Ho iniziato a scrivere in modo “serio” – messi da parte i diari segreti delle elementari! – quando ho scoperto Wattpad, in maniera del tutto casuale, un freddo giorno di gennaio, ormai ben cinque anni fa. Non sapevo cosa sarebbe successo da quel momento in poi, scrivevo mossa in primis dal mio amore verso i libri, non avevo un’idea precisa della storia che poi sarebbe nata, cioè Il tuo pericoloso sorriso, e non immaginavo tutte le cose belle e piacevoli che sarebbero avvenute in seguito!


  • Da cosa trai ispirazione per le tue storie e i tuoi personaggi?

Prima di essere una scrittrice – anche se non mi ritengo all’altezza di definirmi tale – sono una lettrice. Quando ero più piccola, ovvero quando ho scritto Il tuo pericoloso sorriso, leggevo tantissimi romanzi rosa, e principalmente da quelli ho tratto ispirazione, assieme a film e serie TV dello stesso genere.


  • Nel libro da noi recensito (qui) hai messo al centro il tema dell'amore come "cura" per paure e traumi. Vuoi parlarcene?

Ritengo che l’irrazionalità che governa il sentimento, l’amore in particolare, sia necessaria, nella giusta quantità, nella vita di ognuno di noi. Ci aiuta a sentirci più liberi e a mostrare maggiormente noi stessi, senza nasconderci, perché non si teme il giudizio di qualcuno che sappiamo ci vuole bene. Non per forza l’amore deve essere quello verso la nostra dolce metà, può anche essere l’amore verso un amico, un genitore... l’importante è che lo accogliamo nella nostra vita, perché le persone che ci amano veramente ci saranno sempre per noi, e spesso saranno le uniche in grado di “salvarci” nei momenti difficili, come è stato per Logan e Lajyla. 


  • Cosa ne pensi della nostra recensione? Vuoi correggere o aggiungere qualcosa?

Ho trovato la recensione davvero piacevole e mi ha sinceramente scaldato il cuore! Ho apprezzato soprattutto il vostro modo di vedere la storia e come lo avete espresso, continuate così!


  • Qual è il tuo prossimo progetto narrativo?

Al momento non ho un progetto preciso e definito, negli ultimi due anni ho un po’ perso la mia ispirazione e con essa la voglia di scrivere. Recentemente ho pubblicato una raccolta di venti poesie scritte lo scorso anno in un periodo particolarmente difficile per me, ma sul piano della narrativa non ho niente di chiaro su cui lavorare.



Grazie infinite ad Arianna per la sua disponibilità e gentilezza nel rispondere alle domande!

Qui di seguito lasciamo in evidenza il suo fantastico romanzo, con la speranza di leggerne presto un altro!







lunedì 24 febbraio 2020

Recensione: Plight, promessa di matrimonio - K.M. Golland















Titolo: Plight - Promessa di matrimonio
Autore: K.M. Golland
Editore: Triskell Edizioni (21 ottobre 2019)



 Giudizio: 💗💗💗

















Plight [plahyt]
Sostantivo: una situazione difficile, o spiacevole.
Verbo: impegno o promessa solenne. Fidanzamento ufficiale prima del matrimonio.

Mi sono promessa a un uomo. Beh, tecnicamente a un ragazzo. Avevamo otto anni ed eravamo vicini di casa. Mi ha regalato un Cheezel, me lo ha infilato al dito e mi ha chiesto di sposarlo.
Quel Cheezel me lo sono mangiato.
Ho anche risposto di sì, ma che avremmo dovuto aspettare finché non avessimo avuto trent’anni.

La scorsa settimana ne ho compiuti trenta e adesso lui vuole riscuotere quella promessa.
A parte gli scherzi, Elliot Parker è matto se pensa che, di punto in bianco, con un messaggio privato su Facebook, possa stipulare il diritto vincolante di un accordo contrattuale verbale, che suggellerà il nostro fidanzamento del cazzo, di ventidue anni fa.
Matto.
Però, chissà se è davvero come nella foto del profilo?











Recensione
Un legame che batte il tempo e la distanza





Devo dire che la trama di questo romanzo mi ha subito incuriosito, ed ho iniziato a leggerlo entusiasta, colma di aspettative e trepidazione! E, per carità, è un libro ben scritto, pieno d’ironia e battute segaci e argute ma… c’è il MA!
Sinceramente mi aspettavo di più, anche perché le premesse c’erano tutte: l’inizio faceva ben sperare, ma poi tutto si è velocemente evoluto verso l’imprevisto e il lieto fine, lasciandomi un po’ interdetta e insoddisfatta!
Danielle ed Elliot, i due protagonisti, sono amici d’infanzia che non si vedono né sentono da diciassette anni e che, complice la risistemazione di un giardino commemorativo creato dalle loro madri, si ritrovano alle soglie dei trent’anni. Proprio quando avevano deciso di sposarsi da bambini, con una promessa di fidanzamento suggellata da uno Cheezel (snack australiano a forma di anello a base di formaggio)!





Ventidue anni fa, mi sono promessa a un ragazzino. Avevamo otto anni, ed eravamo vicini di casa. Mi regalò un Cheezel, me lo infilò al dito e mi chiese di sposarlo. Mi mangiai quel Cheezel. Gli avevo anche risposto di sì, ma che avremmo dovuto aspettare finché non avessi avuto trent’anni.





Elliot, che ha sempre amato Danielle, coglie al volo l’occasione per riprenderla nella sua vita ed aprirle finalmente il suo cuore, anche ricorrendo ad un ”inganno” a danno delle loro madri: fa credere loro che sono realmente fidanzati! E qui capite che le cose si fanno super-interessanti!
Una commedia degli equivoci in cui pian piano viene fuori il reale sentimento che li lega, ma cui Danielle, ferita dal suo precedente abbandono, non riesce a lasciarsi andare. E quando lei lo fa sembra che sia cominciata una stupenda favola d’amore.





Una volta mia madre mi disse che il vero amore non si vede, si sente. Che esso dorme dentro di noi e si risveglia una volta o due in tutta la nostra vita, e quando lo fa capiamo. Ce ne rendiamo conto perché il nostro universo si capovolge e ci porta a chiederci quale sia la parte sopra e quale sia la parte sotto.
Il mio universo si era appena rovesciato. Elliot lo aveva mandato sottosopra diverse volte, ma qui, nella casa delle farfalle dello zoo di Melbourne, lo aveva ribaltato come un maledetto pancake!





Purtroppo, però, quando ogni cosa pare filare per il verso gusto, Elliot decide di tirare il freno a mano per il bene di Danielle, convinto che la sua ricomparsa abbia coinciso con la ripresa dei suoi incubi, legati ad un trauma infantile che hanno condiviso. Danielle non riesce a capire questo atteggiamento distaccato, pensa subito al peggio e decide di allontanarsi.
Dopo settimane di agonia reciproca, la sorella di lui, Laura, stufa di assistere al loro dolore, li obbliga con astuzia ad ammettere di amarsi e a riconciliarsi, lì, dove tutto ha avuto inizio.
Lui le “ri-chiede” di sposarlo con uno Cheezel sotto l’albero di limoni teatro della loro precedente promessa (cosa romanticissima!!!), riportando il lettore alle scene iniziali come a voler chiudere un ciclo per poter passare al successivo.





Sposami. Dì di sì, proprio come hai fatto ventidue anni fa.





Un libro piacevole da leggere, adatto a chi non crede nell’amicizia tra uomo e donna e nella capacità dell’amore di sopravvivere al tempo e alla distanza!





E continuerò ad innamorarmi di te, perché questa è una cosa che non cesserà mai. Sono stato mandato su questa terra per amarti.





venerdì 21 febbraio 2020

Recensione: Ruckus, senza regole - L. J. Shen













Titolo: Ruckus - senza regole
Autore: L. J. Shen
Editore: Always Publishing  (13 febbraio 2020)

Serie The Saints
1. Infamous - Senza vergogna  (16 maggio  2019)
2. Vicious - Senza pietà (28 febbraio 2019)


 Giudizio: 💗💗💗💗💗















Dean Cole detto Ruckus è uno dei quattro Hot Holes, quello apparentemente più accomodante ma non per questo più buono, quello che affronta la vita in compagnia dei suoi demoni tenendoli a bada con una serie ben assortita di dipendenze, alcool soprattutto ma anche droga e sesso, in particolare sesso. Per cercare di proteggerla dalle angherie di Vicious, Dean aveva deciso di mettersi con Emilia LeBlanc l’ultimo anno di liceo, solo per poi vederla fuggire e sparire alla fine dell’anno. Ma non era la maggiore delle sorelle LeBlanc quella che a lui interessava davvero, Dean ha messo gli occhi su Rosie, la più giovane delle sorelle, la fragile Rosie malata e trattata da tutti come se fosse di vetro, la donna che gli fa battere il cuore come nessun’altra. Ma Rosie non lo vuole, non  vuole ferire la sorella, per lei il fatto che Dean sia stato con lei è un ostacolo insormontabile, e questo li allontana per dieci anni. Solo  quando Emilia si è ormai fidanzata con Vicious Dean decide che ha aspettato anche troppo tempo per reclamare la donna che ama da dieci anni. Non sarà facile, perché Rosie non è ancora convinta, perché il poco tempo che la sua malattia le lascia non gioca a favore della sua felicità, perché è convinta di non poter dare una famiglia a Dean, ma Ruckus è un uomo con una missione, e non si lascerà distrarre, nemmeno dai suoi demoni personali.. oppure no?














Recensione




La mia bocca si sigillò sulla sua, e tutti e due entrammo in collisione ed esplodemmo come due stelle solitarie da qualche parte nel buio dello spazio.






Per chi ancora non concesse la saga della Shen, è d’obbligo avvisare che i protagonisti maschili sono tra i più terribili e spietati mai visti prima. Almeno dal mio punto di vista. In tantissime scene viene quasi da chiedersi: ma dai? Siamo seri? Cosa ci dovremmo trovare di attraente in un tipo tanto scurrile e aggressivo, quasi al limite dell’infantile –in questo caso, di infanti alcolizzati e prepotenti-?!
Se, comunque, nei primi due volumi, Infamous e Vicious, e più precisamente con Vicious, questo costume da “cattivo e senza cuore” calzava a pennello col protagonista e quindi era facilmente accettabile e credibile, ho provato invece il contrario durante la prima parte di Ruckus, in cui questo ruolo sembrava troppo caricato, troppo enfatizzato e quindi quasi stonante.
Tuttavia questo non è il mio ultimo giudizio. Per arrivare a quello, infatti, devo prima spiegarvi come la trama si è evoluta fino a trasformare e ribaltare completamente la mia opinione.
I volumi percorrono la storia degli HotHoles, i quattro migliori amici del liceo che, dopo il college, hanno dato vita a un’impresa tutta loro e fatto un casino di supersoldi!
In Ruckus, il protagonista è Dean, quello più “simpatico” tra gli HotHoles, quello fattone che è gentile con tutti, quello che da ragazzino sembrava prendere la vita come un continuo scherzo.
La protagonista femminile, invece, è Rosie LeBlanc: per chi già conosce la saga, sa che lei è la sorella di Emilia, eroina del secondo volume. Rosie soffre di una terribile malattia, la fibrosi cistica, e per questo, per i continui sacrifici che la sua famiglia ha dovuto fare per lei, quando Emilia, al liceo, si fidanza con Dean, nonostante già allora sentisse di provare qualcosa in più per il ragazzo, fa un passo indietro e consente a sua sorella di amare il ragazzo che vorrebbe lei.
Anni dopo, i destini di Rosie e Dean si rincrociano a New York, e questa volta Dean è determinato a prendersi quella possibilità che non ha mai avuto occasione di avere.






Tu splendi, Baby LeBlanc. Spendi così tanto che a volte sei l’unica cosa che vedo.






Leggere di un amore nascente alle spalle di una sorella non è mai bello, però ho molto apprezzato l’etica e il comportamento di Rosie, la sua lealtà verso la famiglia che prima del cuore. Quella purezza, che è poi la chiave per amare questo personaggio.
Dean è, invece, l’elemento che per la prima parte del romanzo mi ha un tantino snervata. La sua continua stronzaggine, il suo fare il duro/ubriaco, i suoi modi decisamente aggressivi (esempio: c’è una scena hot dove lui trascina su vetri rotti Rosie, tenendola per un braccio, prima di buttarla a letto. Non mi è sembrata una cosa normale e non mi è sembrato normale che alla protagonista potesse piacere!).
Mi era parso quasi una parodia di Vicious, al quale invece la cattiveria si addice come il pane alla nutella.
Tutto è cambiato quando, verso metà romanzo, si è iniziato ad approfondire la vita di Dean, il suo passato, le sue motivazioni dietro i comportamenti che lo caratterizzano. Allora ne è nato un uomo affascinante, con mille sfaccettature, con una nuova luce in cui leggere le sue azioni. Un uomo con tanta profondità interiore da spazzare via di colpo tutte le reticenze e dubbi sulla sua persona. Al punto da renderlo, per ora, il protagonista maschile più interessante e magnetico!






Di solito era la luce a filtrare nell’oscurità attraverso le crepe. In lui, l’oscurità riluceva attraverso le sue facciate di solarità e normalità.





Nonostante la sua malattia, è facile immedesimarsi in Rosie: la sua ricerca di indipendenza, la sua difficoltà nell’ottenerla con le proprie forze e la sua incapacità di farla accettare alla propria famiglia, sono argomenti che la maggior parte dei ragazzi deve affrontare nella vita reale.






Non avevo intenzione di chiedere scusa per quella che ero. Per quella che volevo essere. Indipendente e libera.





Sia Dean che Rosie sono due persone che fingono per nascondere i demoni che li perseguitano dall’interno, e proprio questo li rende uno specchio l’uno per l’altra, una spalla a cui aggrapparsi.






Una cosa era certa: quando uno di noi crollava, l’altro lo seguiva giù, senza fare domande.






La fibrosi cistica, tuttavia, è un tema non ignorabile: è una malattia seria e spietata. Le persone tendono a trattare i malati come se fossero fatti di vetro, ed è stata una bella emozione leggere di come il rapporto tra Dean e Rosie fosse tutt’altro che di vetro. Dean che la incinta a non fare “la malata”, a trattarla con maggior rudezza proprio per farla sentire viva, a vivere tutto a tremila all’ora e intensamente.
Un orologio invisibile è appostato sopra ogni pagina, quasi come se le ansie e le paure dei protagonisti diventassero nostre. Ciò rende tutto più emozionante, quasi al limite del lacrimoso, rende la storia d’amore ancora più travolgente, drammatica ma al tempo stesso dolce come una nuvola.






Noi avremo dei bambini, Rose LeBlanc. Avremo un matrimonio. E avremo gioia e feste e giorni in cui scoperemo e basta, giorni in cui litigheremo e basta, giorni in cui vivremo e basta. Perché questa è la vita, Baby LeBlanc e io ti amo da morire e perciò ti regalerò la più bella che ci sia. Capito?






Rende dei protagonisti fatti di carta quasi reali per le loro insicurezze, per l’oscurità che li avvolge e da cui cercano di tirarsi fuori con le unghie e con i denti.
Un romanzo sicuramente consigliato, ma da affrontare consapevoli di leggere scene crude, pensieri bui, un sacco di parolacce ma anche tanto amore!





L’amore era cospargerci a vicenda di benzina e ardere insieme. Era danzare con la follia nel buio, ammirando tutte le sue luci scintillanti. L’amore era come boccheggiare in cerca di ossigeno con i polmoni già pieni di aria.




Recensione: Sei il mio inganno - Jamie McGuire













Titolo: Sei il mio inganno
Autore: Jamie McGuire
Editore: Garzanti (7 novembre 2019)



 Giudizio: 💗💗💗💗💗

















Naomi non ricorda un tempo in cui la sua vita sia stata facile. Abituata a pretendere il massimo da sé stessa, combatte sempre per ciò in cui crede e non si arrende mai. Eppure, dopo l'ennesima battaglia persa, tutte le sue fragilità, prima dissimulate dietro una facciata da dura, hanno visto la luce. E ora un nuovo lavoro a Colorado Springs le sembra la soluzione migliore per curare il suo cuore spezzato. O almeno così crede, finché non incontra Zeke. Le basta fissare per un istante quegli occhi azzurri, limpidissimi, per intuire che lui non è come gli altri. C'è qualcosa, nei modi gentili con cui si avvicina a lei, che la lascia senza fiato. Naomi sceglie di aprire la porta all'amicizia di Zeke. Giorno dopo giorno, impara a fidarsi di lui. Della straordinaria capacità che ha di capire quello di cui ha bisogno. Riesce persino a lasciarsi andare e a raccontare a Zeke del suo passato. Solo allora si rende conto che tra loro c'è più di una semplice amicizia: Naomi si sta innamorando e non vuole opporsi. Anche se, questa volta, ci pensa una vecchia conoscenza a ostacolarla: si tratta di Peter, che spera di poterla riconquistare dopo anni di lontananza. Ma Naomi non ha intenzione di stare al gioco ed è pronta a tutto per non perdere la persona che ama.












Recensione
L'amore vince sulla paura




Jamie McGuire è sempre una garanzia! Anche questo libro non mi ha lasciato delusa! Sei il mio inganno narra la storia di Naomi, ex marine che si stabilisce a Colorado Springs dall’Arizona, per iniziare una nuova vita e lasciarsi alle spalle il passato, passato segnato dalla perdita dell’amato marito Matt, anche lui marine. Nonostante siano passati anni, Naomi non è ancora riuscita a superare la sua morte, per questo accetta al volo la proposta di lavoro di Trex, il suo miglior amico dai tempo dell’esercito, e parte.
A Colorado Springs, oltre a Trex, Naomi ritrova anche gli altri che facevano parte della sua unità operativa, Sloan, Martinez, Harbinger e Kitsch, ed insieme cominciano una nuova avventura come guardie di sicurezza in un complesso governativo. Un lavoro un po’ noioso, con orari d’ufficio e zero azione, ma che consente loro di avere una vita più vicina alla normalità.





Quando uno è abituato a inseguire il nemico, a nascondersi e a correre per salvarsi la pelle, è difficile passare a un lavoro normale con orari normali, anche se con la pistola in mano.






In un bar della cittadina, una sera Naomi incontra Zeke, vigile del fuoco arrivato lì con la sua squadra, gli Alpines, per domare il grosso incendio nel Canyon, un ragazzo buono e sensibile, “un uomo col cuore di un bambino”, ma che ancora non ha trovato un posto dove sentirsi a casa, a causa dell’infanzia passata in affido.
Quando i loro sguardi s’incrociano succede qualcosa, ma Naomi non è ancora pronta a rimettersi in gioco.






Stare tra le sue braccia significava essere vulnerabile, era un toccasana che mi confortava e mi colmava, ma sapevo anche che stavo invitando il dolore a impossessarsi di me.






Pure Zeke non è messo meglio, perché ha molta paura: Naomi è una donna indipendente, che può farlo letteralmente a pezzi, che non ha bisogno di essere difesa, e questo lo spaventa non poco.






Soffro di un complesso di inferiorità nei tuoi confronti e ogni volta che mi racconti qualcosa di te, la situazione peggiora.






Tuttavia, quando lui e i suoi compagni si trovano in pericolo, accerchiati dalle fiamme, ormai spacciati, Naomi non esita ad andare da Peter, senatore a capo della struttura dove lavora e suo ex fidanzato (che continua a provarci con lei), pur di correre a salvarlo. Per ben due volte!!
Dopo questi terribili momenti, i due prendono a vedersi regolarmente, con lui che si trasferisce ben presto a casa di lei. Tutto bene quindi? Ma no! Il giorno di Natale, Naomi lo porta in ospedale perché non riesce a svegliarlo. E la diagnosi è davvero da brividi: una malattia al cuore per cui non c’è cura, che gli impedirà di continuare a svolgere il suo lavoro e di fare sforzi fisici eccessivi.
A Zeke crolla il mondo addosso e, sicuro che Naomi lo lascerà, pone lui la parole fine alla loro storia.






So che non te la sei andata a cercare, ma io sono disoccupato adesso, cazzo. Non posso bere, non posso difendere il tuo onore, non posso fare le ore piccole, non posso fare sforzi eccessivi. Sono un vecchio. Ti meriti di meglio.






E poi, ormai disperato, accetta la proposta di Peter che, per riavere Naomi, lo invita alla base governativa in cui medici specializzati e attrezzature all’avanguardia potranno curarlo, ma dove resterà poi a lavorare per tre anni. Evita però d’informarlo che non potrà più uscire da lì.
Quando Naomi, preoccupata da morire per la sua sparizione improvvisa, lo scopre, non perde tempo e cerca subito il modo di tirarlo fuori da lì. Grazie ai suoi amici, non senza imprevisti, ci riuscirà, ed insieme torneranno in Arizona, dove c’è la famiglia di Naomi, a capo della milizia moderna.
Peter, con un piccolo esercito li raggiunge, deciso a riportarli indietro, ma Naomi ha registrato tutte le loro conversazioni, conversazioni che, se finissero nelle mani della stampa, stroncherebbero la sua carriera.
Così il senatore è costretto a fare dietrofront e lasciarli vivere in pace.






…era lì nel cuore del deserto, che avevo trovato finalmente la mia famiglia.






Un romanzo forte e dolce, deciso e tenero, dove l’ironia si mischia con la violenza, il pericolo con la vita quotidiana, che pone al centro il valore dell’amicizia e dell’amore vero.
Molto interessante la figura di Naomi, una modera eroina capace di badare a sé stessa, col coraggio di riaprirsi ai sentimenti dopo un lutto devastante e di lottare per difendere le persone che ama.
Per una volta è la principessa a salvare il principe e non il contrario!
Anche i personaggi secondari sono scrupolosamente caratterizzati e le loro vicende s’intersecano con quella principale in maniera perfetta, dando vita ad un romanzo affascinante. Consigliatissimo!