Titolo: Come pioggia su di me
Autore: Brittainy C. Cherry
Editore: Newton Compton Editori (5 maggio 2020)
Giudizio: 💗💗💗💗💗
Greyson East ha lasciato un segno su di me. Quando mi sono innamorata di lui, non sapevo ancora nulla della vita. Mi accontentavo dei suoi sorrisi, delle sue risate e dei brividi che mi dava la gioia di essergli accanto. La vita era perfetta, ma le cose sono cambiate da allora. Abbiamo preso strade diverse e io ho lentamente superato la mia prima cotta, anche se non ho mai smesso di desiderare il giorno in cui ci saremmo incontrati di nuovo. Non potevo sapere, quando ho trovato lavoro come babysitter, che avrei badato ai suoi figli.
Recensione
Il lato positivo della morte è che non può portarti via i ricordi. Quelli vivono per sempre.
Inizio col dire che questo romanzo non è per tutti,
assolutamente. Per poterlo affrontare e per poterne cogliere appieno la
bellezza occorre aver provato sulla propria pelle il dolore profondo di una
perdita importante.
Il libro si incentra, infatti, sulla morte di due donne
meravigliose, due madri straordinarie, che lascia dietro di sé una scia di
macerie devastanti, conduce allo sbando famiglie unite e felici e tinge il
futuro coi colori della tristezza e del buio. Elaborare un lutto è sempre
difficile, quasi impossibile nel caso delle persone a noi più care: anche
respirare appare un’impresa titanica, figuriamoci sopravvivere ed avere a che
fare con gli altri. E allora? Come si fa ad andare avanti?
Bisogna trovare in sé stessi la forza di reagire, di non
lasciarsi sopraffare dalla morsa della sofferenza, di non affogare nell’oceano
della disperazione. Ma come si trova questa forza? Attraverso l’amore di chi ci
vuole bene, attraverso la comprensione che i nostri cari sono andati via solo
fisicamente, mentre il loro spirito è ancora con noi. È in tutto ciò che ci
circonda, nel vento, nel mare, nel sole, nei tramonti, e più di ogni cosa,
dentro di noi, nei nostri occhi, nel nostro cuore, nelle nostre risate, nei
nostri ricordi.
Pian piano la gratitudine si sostituisce alla tristezza. In
qualche modo sei riconoscente per i ricordi. Diventa più facile respirare
quando al posto del dolore c’è un ringraziamento.
Come pioggia su di me vuole essere questo, un messaggio di
speranza per chi sta lottando dopo un lutto, un raggio di sole per cambiare
prospettiva e guardare alla presenza costante accanto a noi di chi abbiamo
perso, non alla sua assenza.
Quello che ho imparato col tempo, però, è che mia madre è
ancora intorno a me. La vedo in ogni cosa. Ogni volta che c’è bellezza, è lì
che esiste mia madre. So che non è mai andata via e non importa quanto la
realtà cerchi di dirmi il contrario, perché il mio cuore è intagliato nel suo
amore e, finché batterà , lei vivrà .
Speranza che viene sapientemente rappresentata dall’autrice
tramite la storia di Eleanor e Greyson, due adolescenti che si avvicinano in un
momento delicato della loro vita (lui ha appena perso il nonno, l’unico in
famiglia ad interessarsi al suo benessere; lei sta per perdere la madre a causa
di un cancro), e si aiutano l’un l’altro a “restare a galla”.
Lei era lei, io ero io ed insieme eravamo noi. Non c’era un’etichetta.
Eravamo solo due persone che si aiutavano a vicenda a respirare.
Malgrado l’amore sbocciato tra loro, le strade di Eleanor e
Greyson si dividono per sedici anni, quando il destino riporta lei come tata a
casa di lui. Adesso, infatti, Greyson, che ha preso il posto del padre come CEO
della distilleria di famiglia, ha due figlie, Lorelai di cinque anni e Karla di
quattordici, ed è rimasto solo dopo aver perso la moglie Nicole in un incidente
d’auto, che ha anche sfigurato e reso zoppa Karla!
Una situazione tutt’altro che rosea, anche perché Greyson si
è chiuso in sé stesso e non lascia avvicinare nessuno, neanche le figlie. Pensa
solo al lavoro e al restare a casa il meno possibile. Eleanor vorrebbe aiutarlo
come lui aveva fatto con lei tempo addietro, ma non è facile dare una mano a
chi non riesce ad ammettere di averne bisogno. In più, Greyson mantiene le
distanze, non vuole aprirsi, e spesso l’”aggredisce” verbalmente.
Eppure Eleanor è convinta che sia il dolore a schiacciarlo e
a tormentarlo, ed è fermamente intenzionata a “riportare” in superficie il vero
Greyson, costi quel costi, deve farlo anche per le sue figlie, che ne soffrono
terribilmente la mancanza proprio ora che ne hanno più bisogno.
Avevo l’obbligo di restare perché glielo dovevo. Glielo
dovevo per essere stato al mio fianco durante i miei giorni più bui, tanti anni
prima. Glielo dovevo perché quando andavo alla deriva, mi aveva riportato a
terra.
Con pazienza e perseveranza, a rischio di essere cacciata,
Eleanor passo dopo passo spinge Greyson ad affrontare la sua perdita, e lo
aiuterà prima a ritrovare sé stesso, e poi le sue figlie. Nel mentre, però, la
ragazza si accorge di non aver mai smesso di amarlo, e anche per lui è lo
stesso. Tuttavia non è ancora il momento di poter stare insieme: il processo di
guarigione è lungo, ma lei l’ha aspettato per anni e sa che lo aspetterà per
sempre…
Un romanzo forte, intenso, carico di dolore e angoscia,
dalle tinte grigie e nebbiose che quasi fanno mancare l’aria al lettore; alla
fine, però, l’anima ne esce risollevata perché dona la certezza di un domani in
cui il cuore ricomincerà a battere il ritmo della vita. E, dalla propria “rinascita”,
come un effetto domino, “rinasceranno” le persone intorno a noi, creando un
circolo d’amore incondizionato che condurrà ad una nuova “normalità ”.
Siamo una squadra, ci saremo l’uno per l’altro in ogni
momento. Nel bene e nel male. Se cadiamo, cadiamo insieme. Se ci spezziamo, lo
faremo come una cosa sola. Perché questo siamo noi.
Normalità in cui è anche ammesso parlare con chi non c’è più…
“Dovreste provare anche a parlare con lei.”
“Come si fa, Loreali? Come fai a parlarle e sapere che ti
ascolta?”
“Basta crederci:”
“Basta crederci:”
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