Titolo: Promised (The Betrothed Series #1)
Autore: Kiera Cass
Editore: Sperling & Kupfer (26 maggio 2020)
Giudizio: 💗
Come tutte le ragazze che vivono nel castello di Keresken, Lady Hollis Brite sogna di fare innamorare di sé Jameson, l'affascinante re del regno di Coroa, che sposandola la renderebbe non solo regina, ma una vera e propria leggenda. Quando, inaspettatamente, il giovane regnante si accorge di lei e comincia a corteggiarla con doni stravaganti, Hollis è incredula e lusingata dalle sue attenzioni. Ben presto, però, si rende conto che essere la prescelta non è il sogno che immaginava, soprattutto nell'istante in cui incrocia i penetranti occhi azzurri di Silas, un ragazzo misterioso venuto da lontano, che comincia a farle battere il cuore e le scatena dentro una vera e propria tempesta. Mentre gli sguardi di tutta la corte sono puntati su di lei, Hollis si troverà costretta a scegliere tra la vita che ha sempre desiderato e una vita che non avrebbe mai e poi mai pensato di desiderare. Dopo "The Selection" torna in libreria Kiera Cass. "Promised" è il primo capitolo della saga.
Recensione
Avevo tutto. Eppure, sapevo che, quando Jameson mi avesse messo un
anello al dito e una corona sulla testa, avrei avuto la sensazione di aver perso
ogni cosa.
E fu così che Kiera Cass tornò in libreria, a riempire gli
scaffali con le sue sgargianti e invitanti copertine principesche… E mai detto
fu più vero di questo: ragazzi, non giudicate mai un libro dalla copertina.
Anzi! Non fidatevi mai della
copertina di un libro! Più è carino, pinkgirl, cuori&amore… e più è una
ciofeca. Non è tutto oro ciò che luccica (eheh,
in questo caso la frase calza proprio a pennello, non trovate l’ironia?).
Scherzi a parte, lo so che probabilmente questa sarà una
recensione impopolare, visto che quest’autrice è molto amata, tanto che il suo
primo (trash)libro sarà presto una serie su Netflix. Se quindi sei una/o
un fan della Cass, voglio che tu sappia che la mia intenzione non è offendere i
tuoi gusti letterari, o sminuire i tuoi personaggi preferiti. Ognuno è libero
al mondo di amare quel che vuole, o al contrario di non amare ciò che si vuole.
In questo caso, ahimé, Kiera Cass, almeno attualmente (chissà che in futuro non mi sconvolga al
punto da ribaltare il mio pensiero, mai dire mai!), non entrerà mai nella
mia classifica di autrici stimate, ma neppure in quelle da evitare come la
morte… Perché sì, ragazzi, il trash
nella vita è fondamentale tanto quanto leggere un libro di serie A, e come
regala trash Kiera Cass non c’è nessuno!
Devo ammettere che questo libro è un tantino migliorato da
ciò che ricordavo rispetto The Selection,
forse è perché, come la stessa Kiera Cass ha scritto nelle note finali, è stata
“aiutata” da altre persone? Non lo so, la cosa importante è che l’autrice non
ha perso il suo tocco e fin da subito ci immerge in una storia senza sprecarsi
in inutili (è ironico) descrizioni,
presentandoci come uno schiaffo in faccia la bellissima Lady Hollis Brite. Come
tutte le ragazze, lei vive a corte, nel castello del giovane e affascinante Re
Jameson. Vorrei sottolineare come io abbia appena scritto questa frase come se
fosse un’ovvietà , “come tutte le altre
ragazze, pure lei vive lì”, ma in realtà mi chiedo: perché tutte le ragazze del Regno dovrebbero vivere in casa del Re? A meno
che elle non facciano il mestiere più vecchio del mondo, non comprendo questa
politica, sinceramente, ma va bene così.
Questo è ciò che ci impone il Sacro Trash della Cass.
In effetti, le ragazze non si allontanano di moltissimo dall’idea
che uno si potrebbe fare di loro… Tutte cercano di entrare nelle attenzioni del
Re, e tutte sono consapevoli di avere scarsissime possibilità di diventare
Regine, ma si “accontentano” dei cinque minuti di affettuosità dell’uomo. La
stessa Hollis, la favorita del momento di Jameson, sa di non poter durare molto
al suo fianco, ma cerca in tutti i modi di ingraziarselo perché, come ce la
descrive Kiera Cass, è “innamorata”.
Jameson mi piaceva. E come poteva non essere così? Era bello, ricco e,
per amore del cielo, era il re! E poi danzava molto bene e, quando era di buon
umore, era davvero un’ottima compagnia.
Tuttavia, essendo Hollis la protagonista, pur non possedendo
un titolo valido per poter occupare la posizione da futura Regina, vede il suo
sogno quasi realizzato quando Re Jameson le fa intendere che chiederà a breve
la sua mano, concedendole doni e onori che mai aveva concesso a nessuna.
Ma… ecco che arriva l’ancora più bello (ma povero) Silas, un
ragazzo artigiano fuggito con la sua famiglia dal regno di Isolte dove pare
regnare un Re Orribile, che chiede ospitalità a Jameson, che li accoglie nel
suo palazzo. Palazzo che ormai è un bed&breakfast, un hotel… ma quanto cacchio è grande sto palazzo?!
Dall’arrivo di Silas, Jameson che inizialmente veniva
descritto come gentile e premuroso, inizia a diventare egoista e vanesio,
giustificando così l’interessamento di Hollis verso l’artigiano. Lasciando
perdere tutti i “complicati compiti” che la povera ragazza deve affrontare per
dimostrare al proprio regno, Coroa, di avere la stoffa di diventare Regina (come intrattenere per qualche ora la moglie del Re Orribile -sì, verranno pure loro a Palazzo, ve l'ho detto che è enorme!- che in realtà è
una ragazza semplicissima e alla mano, arduo
compito! O scegliere il vestito da indossare, o seguire il consiglio di
qualcun altro… ) ella parlerà sì e no tre/quattro volte con Silas (visto che lo
trova casualmente in giro per il palazzo dove tutti vivono ma solo
loro si incrociano) e questo basterà a farle capire che il ragazzo
è l’amore della sua vita, al punto che fuggirà con lui per sposarlo.
Soffermiamoci un attimo sulla coppia: allora, io capisco che
il trash impone di sorvolare su tutte le sciocchezze superflue come il
conoscere una persona prima di dichiararle il proprio amore… D'altronde, basta
guardare due occhi blu come il mare per sentire quella corda che lega due cuori
per sempre, senza perdere altro tempo. Però, anche per la Cass ho trovato troppo esagerato ingigantire una storia
sul niente più totale. A fine libro, vi sembrerà di conoscere Silas meno nel vostro
salumiere, e un paio di giorni dopo vi chiederete: ma Silas chi? Chi è? Dovrei conoscerlo?
Vien da sé che l’approfondimento
personaggi in Promised è pari al zero
più grande e grosso della storia! Tipo come le descrizioni.
La chicca più bella di sempre, però, ancora deve arrivare! Ebbene
sì, perché che storia trash sarebbe senza un cattivone? E tenetevi pronti, la
Cass ha tirato fuori l’artiglieria pesante e ha posato sul piatto della
bilancia… I Cavalieri Oscuri!
“E chi sono i Cavalieri Oscuri?”
“Non lo sappiamo. C’è chi dice che siano nobili, e chi dice che siano zingari. Qualcuno è convinto che siano membri della guardia reale, ma nessuno lo sa con certezza. Le loro identità sono tutelate con cura, il che è indispensabile, perché quando arrivano, la distruzione è totale.”
“Non lo sappiamo. C’è chi dice che siano nobili, e chi dice che siano zingari. Qualcuno è convinto che siano membri della guardia reale, ma nessuno lo sa con certezza. Le loro identità sono tutelate con cura, il che è indispensabile, perché quando arrivano, la distruzione è totale.”
Sì, sì ragazzi! Avete capito bene! I Cavalieri Oscuri sono
persone a caso che uccidono gente a caso seminando il terrore a Isolte, e sono la ragione che hanno spinto Silas e la sua famiglia a fuggire a Coroa, ma guarda caso,
appena Hollis e Silas si sposano tac!
che arrivano loro (puntualità perfetta) a uccidere tutti pure in questo regno! Così a caso! E poi se ne rivanno!
Però la Cass, furba, ha fatto in modo che Hollis fosse
nascosta all’arrivo dei Cavalieri, così che non abbia visto assolutamente nulla
di quanto accaduto e, quando cerca Silas, non trova alcun corpo, visto che è
tutto bruciato. Ma, grande spoiler!,
a un certo punto, in un giorno imprecisato a fare niente, mentre la ragazza-giovin
vedova naviga nel suo infinito e
doloroso lutto (sempre ironico, eh! Ho
visto gente più emozionata tagliando una cipolla!) sente la famosa corda
che le tira il cuore e capisce che deve andare a Isolte a cercare Silas,
probabilmente (ma va!) ancora vivo…
Diceva che gli piaceva il mio modo di pensare. E aveva ragione, avevo
moltissime buone idee.
Si conclude così il primo capitolo di una saga, un romanzo(fanfiction) bellissimo nel suo trash ma davvero troppo lungo. Sì al trash, ma
delle giuste dimensioni, Kiera!
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