Recensione: Dimmi chi sei. L'amore è una ricetta segreta - Emma Lord

 





Titolo: Dimmi che ci sei. L'amore è una ricetta segreta.
Autore: Emma Lord
Editore: Piemme (22 settembre 2020)





Giudizio: 💗💗💗













Pepper Evans è la classica ragazza in gamba: capitana della squadra di nuoto, in lizza per i migliori voti nella super competitiva scuola che frequenta, ha un blog di dolci molto creativi insieme alla sorella Paige. Come se non bastasse, poiché è anche il tipo ironico e spiritoso, è costretta dalla madre ad occuparsi della gestione del profilo Twitter dell'impresa di famiglia, un'enorme catena di fast food. Jack Campbell è carino e brillante (un po' troppo, per i gusti di Pepper). Ha creato un'app chat molto popolare a scuola (e proibita dai professori), è un atleta della squadra di tuffi, si occupa con successo dei social media del piccolo deli della famiglia insieme al gemello, Ethan eppure si sente sempre addosso la pressione del padre e la rivalità con il fratello. Pace armata fra i due, a scuola e in piscina, fino al momento in cui la famiglia Evans copia alla famiglia Campbell lo speciale della nonna al formaggio grigliato. E nonna Belly è ancora viva, vegeta e combattiva! Immediatamente fra Pepper e Jack si scatena una guerra a colpi di meme animati e tweet sarcastici. I social però hanno questo di buono (o di cattivo, dipende dai punti di vista): non sai mai davvero con chi stai chattando...







Recensione



Nessuno ci crederà… Ma sì, Dimmi chi sei è finalmente un romanzo young adult in cui il protagonista non è il classico bello e impossibile, lo stronzo irraggiungibile che usa le ragazze come tappetini per pulire la polvere dalla testata del suo letto, no! Stavo per commuovermi, leggendo di un ragazzo normalissimo, un po’ nerd, un po’ sfigato, che ama ridere, fare battute, amichevole… Un cigno bianco in un mare di fighetti-young-adult!

Ok, sono partita a razzo su questo punto non perché sono impazzita o innamorata di Jack, ma, a parte l’aver molto apprezzato la caratterizzazione del suo personaggio, davvero tanto, non ho trovato molto altro che brillasse altrettanto da poter lodare.

Sì, perché la trama di Dimmi chi sei è abbastanza scontata, niente di wow, niente che regali delle vere sorprese o colpi di scena e, ahimé, sì, anche la storia d’amore è molto tiepida. Non appassiona il lettore, non lo tiene incollato alle pagine, non emoziona come dovrebbe.

Però si fa leggere, seppur carente di novità non è fastidioso, ha un qualcosa di quotidiano che fa sentire il lettore tranquillo, confortevole come con una calda coperta addosso, con un dolce retrogusto ispirato ai tanti dolci che la protagonista ama creare. I problemi adolescenziali sono molto ben descritti, non sono i soliti drammi esagerati che si leggono spesso in questo tipo di romanzo, in cui i personaggi sono portati quasi all’estremo, con gesti e azioni che mai ti aspetteresti che un ragazzino potrebbe compiere. Qui è tutto molto bilanciato, anche i personaggi “di contorno” si adattano molto bene al loro ruolo, hanno comportamenti ed espressioni reali, non “recitate”, e aiutano a rendere l’idea dell’insieme di casa. Questo anche se ci troviamo a New York, in una scuola di ragazzi ricchi e viziati, quelli che frequenteranno poi le prestigiose università tipo Harvard o Yale.

Ecco, le descrizioni d’ambiente è un altro punto dolente. L’autrice non riesce mai a trasportarci in un qualche luogo, dalla scuola, alle case dei protagonisti, ad un semplice locale. Tanto che il posto che mi è rimasto più impresso è la piscina della scuola, ma solo perché, dai, è abbastanza semplice da figurarselo in testa da soli! Ahahah!

Ma parliamo un attimo della trama. Pepper e Jack frequentano la stessa scuola d’elité; entrambi sono figli di proprietari di hamburgherie, con la differenza che quella di Pepper è famosa in tutta America, con molte sedi sparse per il Paese, e quella di Jack è piccola e a conduzione familiare. A causa di una ricetta rubata dall’azienda di Pepper, lei e Jack iniziano una guerra a colpi di tweet per difendere l’onore del proprio negozio. A tutto ciò, si aggiunge un altro social, ovvero un app creata proprio dal ragazzo, che somiglia molto a WhatsApp, con la differenza che in questa chat tutti gli iscritti (che sono soltanto i ragazzi della scuola) sono anonimi. Quindi, se da un lato i due protagonisti, si insultano, sull’altro si confidano e chiacchierano non conoscendo la vera identità della persona che si nasconde dietro lo schermo.

 

 

 

Parlare con Bluebird è stato come aggrapparmi a qualcosa al di fuori di me stesso, come se fossimo abbastanza vicini da comprenderci ma abbastanza lontani da non rendere la cosa troppo spaventosa.

 

 

 

Immaginate quindi che, detto ciò, la trama non è niente di così originale, ma da come la storia è stata portata avanti dall’autrice, sembra che lei sia consapevole che il lettore sappia tutto già dalle prime pagine, e non ha tentato di prenderci in giro. Non so come spiegarlo, ma più o meno in sintesi è così: il libro sa che  voi sapete tutto ancora prima di leggerlo, e sapendo ciò narra la storia in modo sincero. Senza arrivare al wow adesso c’è il colpo di scena con ripieni e ripieni di drammi, preparati!  No, fidatevi, è tutto molto tranquillo e svolto in modo realistico, aaaaanche se tirato troppo per le lunghe! Alcune parti, a mio parere, non erano indispensabili, e hanno molto “appesantito” quello che poteva essere un libro leggero e piacevole.

La prima parte del romanzo, poi, potreste trovarla molto irrealistica, come è successo a me, soprattutto per delle discutibili scelte prese dagli adulti, che sembrano essere fatte soltanto per riuscire a portare avanti la “storiella d’amore”. Diciamo che ciò è abbastanza giustificato nel finale, anche se ammetto che non sono ancora del tutto convinta, eheh.

Una lettura che piacerà ai giovani poiché parla un linguaggio ormai più che diffuso: quello dei social. Tramite social si conoscono persone nuove, nascono amicizie o storie d'amore, si condividono idee e passioni, si combattono battaglie... E, purtroppo, si corre il rischio di incappare nel cyberbullismo.

Dietro lo schermo, la persona che sembra tanto brillante e ironica, può essere in realtà insicura e piena di paure, come ci insegnano Pepper e Jack. Due adolescenti che cercano disperatamente di risolvere i propri blocchi, chi con le paranoie di perdersi in una grande città come NY, e chi di non riuscire a emergere dall'ombra del gemello.

Contornati da adulti pressanti, situazioni familiari discutibili e compagni di scuola "snob", l'ansia di scegliere la direzione per il proprio futuro, la strada per i due è molto in salita.

L'autrice, però, è riuscita a parlare di tutti questi argomenti con grande delicatezza (forse anche un po' troppo), rendendola una lettura young adult sicuramente consigliata, poiché si distingue dai suoi cugini con protagonisti violenti, maschilisti, sessuomani, dei scesi in terra, ragazze “di contorno” descritte come galline senza cervello e dignità, e chi ne ha più ne metta! Una lettura per adolescenti che potrebbe, oltre ad appassionarli alla parte romance, dar loro conforto e spunti di riflessione per le insicurezze che, specialmente in quell’età, appaiono come montagne insormontabili.

 


 

Non so come sia possibile volersi allontanate da qualcuno e nello stesso tempo seguirlo come se fosse una calamita.


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