Recensione: Il giardino degli incontri segreti - Lucinda Riley

 




Titolo: Il giardino degli incontri segreti
Autore: Lucinda Riley
Editore: Giunti (7 maggio 2013)

Giudizio: 💗💗💗💗💗


Da bambina, Julia trascorreva molte ore felici nella incantevole tenuta di Wharton Park, dove suo nonno coltivava con passione le specie più rare ed esotiche di orchidee. Quando per un terribile colpo del destino la sua vita viene sconvolta, Julia – ormai un'affascinante e affermata pianista – torna istintivamente nei luoghi della sua infanzia. Spera con tutto il cuore che Wharton Park la aiuti a capire che direzione prendere, come è avvenuto in passato. Da poco, però, la tenuta è stata rilevata dal carismatico e ribelle Kit Crawford che, durante i lavori di ristrutturazione, ha trovato in villa un diario risalente al 1940, forse appartenuto proprio al nonno di Julia. E, mentre con l’avanzare dell’inverno l’attrazione tra Julia e Kit cresce di ora in ora, Julia sente la necessità di scoprire quale verità si nasconda dietro quelle pagine annotate. Ed è così che un terribile segreto sepolto per anni viene alla luce, un segreto potente, che ha quasi distrutto Wharton Park e che è destinato a cambiare per sempre anche il futuro di Julia. Un'appassionante storia d’amore dove passato e presente si intrecciano senza sosta. Un racconto epico e commovente che rapisce fino alla fine.




Recensione



Una tragica storia d’amore, inganno e sofferenza – una storia di cui io sembro essere il risultato finale.

 


Una meravigliosa tenuta nel Norfolk, la storia dei Lord proprietari che si intreccia con quella di una famiglia alle loro dipendenze, il senso del dovere che porta a  sacrificare l’amore vero, la morte ed il rancore che avvelenano intere esistenze, la chiusura di un cerchio dove finalmente tutto acquista un senso…

All’apparenza questo romanzo dona l’idea di una lettura rilassante e piacevole, ma già dopo le prime pagine si evince che “non si può giudicare un libro dalla copertina”!

Protagonista è Julia Forrester, pianista di successo, tornata dalla Francia nella natia Inghilterra in seguito ad un duplice lutto devastante. I suoi cari, in particolare sua sorella Alicia, cercano di aiutarla a risollevarsi, ma lei sembra iniziare a reagire solo dopo l’incontro con Kit Crawford, nuovo Lord di Wharton Park, dove era solita trascorrere le estati nel cottage dei nonni, rispettivamente giardiniere e cameriera dei vecchi proprietari, Harry e Olivia Crawford.

Non avendo questi ultimi avuto figli, la tenuta è passata al nipote, padre di Kit, ma  il suo disinteresse l’ha ridotta in rovina, per cui il ragazzo non può far altro che metterla in vendita, non avendo il denaro per riscattarla. Julia si sente inspiegabilmente legata a quel posto, non solo per i bei ricordi, per qualcosa di più profondo. Complice il ritrovamento di un antico diario di guerra appartenente ad Harry, Julia scoprirà la vera storia dei Crawford e di Wharton Park, che, in maniera del tutto scioccante, si intersecherà con la sua….




All’improvviso realizzo la cruda verità. Ma questo pensiero mi consola o mi spaventa? Wharton Park non appartiene ai Crawford. Siamo noi che le apparteniamo.




Un libro dalle mille sfaccettature, un caleidoscopio di emozioni che fa commuovere, un viaggio a ritroso nel tempo per ritrovare le proprie radici e decidere dove piantare quelle del futuro, un inno alla rinascita quando ogni ragione di vita ci è stata tolta. Perché a volte il destino sceglie di darci una seconda occasione per essere felici…




Il dolore può essere curato solo dall’amore.




Malgrado il mondo le sia crollato addosso, Julia sceglie di tornare a “vivere”, di suonare di nuovo quel piano che ha avvertito per tanto tempo come un nemico, di dare una possibilità a lei e a Kit, “due casi disperati messi insieme”, nella cornice fiabesca di Wharton Park. Ma il fato ha in serbo ancora altro per lei, e piano piano sgretola quel ritrovato equilibrio ponendola dinanzi all’inimmaginabile…




Il suo cervello si rifiutava di elaborare quello che i suoi occhi e le sue orecchie le stavano dicendo. Perché era…impossibile.




Una storia avvincente, piena di colpi di scena, di inganni e tradimenti, di menzogne e mezze verità, di dolore e rabbia, ma anche di amicizia e amore, di resilienza e coraggio, di bellezza e speranza. Una storia che spazia dall’Europa all’Oriente avendo come ambasciatore il fiore più prezioso: l’orchidea. Estremamente fragile e delicata in ambienti diversi dal proprio, troverà in sé la forza di adattarsi e di fiorire anche lì. Una splendida metafora dell’anima di chi ha sofferto, che sballottata dai venti avversi, non si lascia abbattere, ma si “reinventa” e continua il suo corso con maggior saggezza…




Attraverso il dolore e la gioia del viaggio ho intrapreso negli ultimi due anni ho imparato la lezione più importante che la vita possa offrire, e ne sono felice. L’istante è tutto ciò che abbiamo.




Consigliato a chi ama le storie complesse che si rivelano ricche di spunti di riflessione!


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