Recensione
Non
dovevo seguire nessuna guida, nessuna vita di altri per poter vivere la mia.
Per buona parte del
libro mi è sembrato di essere dinanzi ad un libro per adolescenti sulla
falsariga di “Amore 14” di Federico Moccia, ma proseguendo ho scoperto invece
che dietro la leggerezza e “frivolezza” della trama si cela la
trattazione di argomenti importanti che donano nuova luce a tutta la
narrazione.
Karol sta per iniziare
il liceo e, appassionata di fan fiction e romanzi rosa, crede che lì incontrerÃ
il suo “bad boy”, un ragazzo all’apparenza scontroso e duro, che si rivelerÃ
dolce e protettivo nei suoi confronti, amandola per sempre, come appunto accade
nei libri. Insieme all’amica Febe comincia ad ”immaginarsi” una relazione con
Delvin, studente imperscrutabile quanto bellissimo arrivato all’ultimo nella
sua classe col “semplice e colorato” Leo. Delvin sembra però non apprezzare
l’”invadenza” di Karol, arrivando a maltrattarla verbalmente per farla
smettere. Karol, ferita, comincia a rivalutare le sue convinzioni e i suoi
desideri, soprattutto dopo un bacio inaspettato con Leo…
Avevo
iniziato la mia avventura del liceo cercando il bad boy dei miei sogni; avevo
imparato che un vero cattivo ragazzo ti fa soffrire e che fa parte della sua
natura, ed avevo scoperto che forse, c’era qualcuno che avrebbe potuto amarmi
per quella che ero, riuscendo a farmi venire le farfalle nello stomaco con un
solo sguardo, senza il bisogno di grandi dimostrazioni plateali, e senza il
titolo di “bad boy della scuola”.
All’improvviso, però,
Delvin le si dichiara, ma qualcosa non torna. Giunta a casa sua per un
chiarimento, Karol scoprirà che spesso le apparenze nascondono realtà ben
diverse e che ognuno ha i suoi demoni da combattere.
La
nuova Karol si stava rendendo conto che tutte le persone che le stavano attorno
stavano combattendo guerre personali che lei non avrebbe mai potuto immaginare.
Chiunque le passasse accanto indossava una maschera per nascondere le proprie
sofferenze.
Una ragazza
che sogna il grande amore si affaccia alla vita vera, vita che purtroppo
è molto difforme dalle trame dei romanzi. Nella vita vera ci sono problemi da affrontare, paure da superare,
ostacoli da dribblare, ingiustizie che straziano il cuore. Nelle pagine del
libro emerge con crudezza il fenomeno del bullismo,
atto deprecabile e vigliacco, che il più delle volte spinge chi lo subisce a
cercare una via di fuga in qualcuno di totalmente differente dal proprio
essere, che viene accettato perché rispondente a stupidi dettami sociali
razzisti. Per fortuna che c’è sempre chi riesce a guardare oltre la
superficie e ad apprezzare quello che si trova sotto di essa!
La
migliore cura per una sofferenza è avere un amico che decida di supportare le
tue paure, abbracciarle insieme a te. Affrontare il buio in due lo rende un po'
più luminoso.
Aiutando gli altri poi,
capita che analizziamo anche noi stessi, accorgendoci che i nostri
comportamenti sono il risultato di ferite che nemmeno sapevamo di avere. Karol
riuscirà a comprendere la ragione della sua ossessione per i bad boy, a porla
nella giusta prospettiva e, in tal modo, ad aprirsi finalmente al vero amore.
Non
è questione di scegliere, ma di ascoltare il proprio cuore.
Un storia tenera, esuberante, a tratti quasi surreale,
ma con un ripieno estremamente forte che fa da collante a tutti i pezzi
del puzzle. Un giro sulle montagne russe, spensierato e liberatorio, che quando
finisce ci riporta a terra con lo stomaco in subbuglio. Perché dietro il
divertimento ci rendiamo conto che è solo un ammasso di ferro che incute un po'
timore…
Dietro i sorrisi di
ognuno c’è un intero mondo che si ignora, mondo che sovente è triste e
insopportabile, ma se si trova il modo di accettarlo, allora si potrà tentare
di farsi amare e di essere davvero felici.
L’amare
se stessi era il primo passo per poter poi
amare e farsi amare da qualcuno.
Consigliato a chi non
ha paura di scavare a fondo nel variegato
giardino dell’animo umano!
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