Recensione: Piranesi - Susanna Clarke

 





Titolo: Piranesi
Autore: Susanna Clarke
Editore: Fazi Editore (4 febbraio 2021)
Giudizio: 💗💗💗💗💗

Piranesi vive nella Casa. Forse da sempre. Giorno dopo giorno ne esplora gli infiniti saloni, mentre nei suoi diari tiene traccia di tutte le meraviglie e i misteri che questo mondo labirintico custodisce. I corridoi abbandonati conducono in un vestibolo dopo l’altro, dove sono esposte migliaia di bellissime statue di marmo. Imponenti scalinate in rovina portano invece ai piani dove è troppo rischioso addentrarsi: fitte coltri di nubi nascondono allo sguardo il livello superiore, mentre delle maree imprevedibili che risalgono da chissà quali abissi sommergono i saloni inferiori.
Ogni martedì e venerdì Piranesi si incontra con l’Altro per raccontargli le sue ultime scoperte. Quest’uomo enigmatico è l’unica persona con cui parla, perché i pochi che sono stati nella Casa prima di lui sono ora soltanto scheletri che si confondono tra il marmo.
Improvvisamente appaiono dei messaggi misteriosi: qualcuno è arrivato nella Casa e sta cercando di mettersi in contatto proprio con Piranesi. Di chi si tratta? Lo studioso spera in un nuovo amico, mentre per l’Altro è solo una terribile minaccia. Piranesi legge e rilegge i suoi diari ma i ricordi non combaciano, il tempo sembra scorrere per conto proprio e l’Altro gli confonde solo le idee con le sue risposte sfuggenti. Piranesi adora la Casa, è la sua divinità protettrice e l’unica realtà di cui ha memoria. È disposto a tutto per proteggerla, ma il mondo che credeva di conoscere nasconde ancora troppi segreti e sta diventando, suo malgrado, pericoloso.




Recensione

Piranesi è un libro magico, affascinante. Un mare di parole che ti entra dentro a piccole onde, cullandoti e tenendoti al sicuro, mentre ti racconta una storia bellissima ma al tempo stesso triste.

So che molti trovano la copertina di questo libro stupenda, però ammetto che a me non ha conquistato, mi dava un po’ l’impressione di qualcosa di “barboso”, troppo altisonante per i miei gusti. Grazie alle recensioni entusiastiche che leggevo qua e là, invece, ho rischiato e… menomale! Com’è che si dice? Mai giudicare un libro dalla copertina. Quanta verità, nel mio caso!

Piranesi è un uomo che abita in una Casa suddivisa in infiniti Saloni, ognuno adorno di statue maestose. Non esiste un mondo al di fuori della Casa, perché è impossibile uscire dalla Casa. La Casa è enorme: suddivisa in tre livelli, ha tutto ciò che serve per poter “vivere”. C’è il mare, le nuvole, la pioggia, il sole, gli uccelli. Piranesi può pescare, usare le alghe essiccate per crearsi bende o fasce, confortarsi con le statue. Annota i suoi pensieri in dei diari, e si dedica anima e corpo a tenere la Casa in ordine, pulita, venerata. Piranesi ama la Casa, è assolutamente entusiasta di vivere tra quelle statue bellissime. Ed è assolutamente convinto che la Casa ami lui, per questo gli concede di poter mangiare pesci, gli fa trovare conchiglie meravigliose, gli fa ammirare le stelle.

Piranesi custodisce tutto ciò che c’è nella Casa con estrema venerazione, come, ad esempio, con i quattordici scheletri presenti nei Saloni. Porta loro delle offerte, gli parla, si assicura che non vengano mai intaccati da qualche marea capricciosa.

 

 

Sono convinto che il Mondo (o, se preferite, la Casa, dal momento che i due sono in definitiva la stessa cosa) desideri avere un Abitante perché sia testimone della sua Bellezza e beneficiario delle sue Benedizioni.

 

 

L’unico contatto vero che ha è con l’Altro, la seconda e sola persona viva che abita nella Casa oltre lui. L’Altro lo vede soltanto due volte a settimana, per un’ora precisa, in cui discutono di scienza e della ricerca della Conoscenza. L’Altro è ossessionato nel riuscire a trovare questa Conoscenza, qualcosa che possa consentire all’uomo di creare cose col solo proprio pensiero.

Un giorno, però, nella Casa arriva un intruso: una 16 persona! L’Altro sembra esserne spaventato, impazzito, mette in guardia Piranesi che però è incuriosito, affascinato. Ed è da qui che la storia inizia a cambiare, che Piranesi inizia a rendersi conto che alcune cose sono strane, non combaciano  con i suoi ricordi e anzi, sembra rendersi conto di non avere ricordi del passato.  Forse questa sedicesima persona non vuole far loro del male, ma piuttosto salvarlo… Ma da cosa? Com’è finito Piranesi in questa Casa? Chi è Piranesi? E l’Altro?

Preparatevi perché le risposte sono davvero scioccanti, tanto da ricordare molto una storia di true crime terrificante in versione “mondo magico”!

La scrittura della Clarke è coinvolgente, un labirinto intricato di emozioni, poesia, maestosità, misteri da risolvere. Allontanarsi dal libro sarà molto difficile!

Il finale è un po’ “sfumato”. Abbiamo, sì, le risposte fondamentali che ci aspettavamo, però non tutto viene spiegato e approfondito in modo dettagliato. Questo da un lato crea un po’ di delusione, però dall’altro sembra essere giusto. Forse, se la Clarke ne avesse parlato troppo, il mondo della Casa avrebbe perso quell’alone magico e misterioso che tanto la rende affascinante…  E, soprattutto, la bellezza di Piranesi sta nel suo insieme: Piranesi è un viaggio insolito, delicato, con un protagonista molto tenero, ingenuo, a cui è impossibile non sentirsi legati e sperare che riesca a trovare il modo di potersi riscattare, di vivere con la sua amata Casa senza rinunciare alla sua vera vita. Il racconto di una storia d’amore per qualcosa di effimero e tangibile al tempo stesso, per un posto in cui non è possibile vivere ma che è impossibile da lasciar andare!

 

 

Forse stare insieme agli altri è proprio così. Forse anche le persone che ti piacciono e ammiri immensamente possono farti vedere il Mondo in modi che preferiresti non vedere.


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