Non
tutto ha una spiegazione. Soprattutto le cose che proviamo…e che non riusciamo
a controllare.
Una storia delicata
ed elegante come un thè inglese servito in una tazza di porcellana
finemente cesellata in una sala dai soffitti affrescati e dal mobilio antico e
prezioso. Una storia che regala una sensazione di benessere, attimi
spensierati rubati al frenetico tran tran quotidiano che consentono di
abbandonarsi ad un’atmosfera fiabesca e quasi irreale.
Angelica Bentivegna è
una ventisettenne milanese laureata in lingue e letterature straniere con
un’ossessione per i classici inglesi che, dopo una supplenza un po'
“traumatica”, sceglie di abbandonare la scuola per lavorare in un panificio,
essendo molto abile con i lievitati. La chiusura del locale, però, la obbliga a
cercare una nuova strada da percorrere. E se questa sboccasse in
Inghilterra, dove si reca per risolvere un mistero di famiglia?
In
questa pace avverto una sorta di dolce pigrizia che mi inebria. E anche se la
vera ragione per cui in teoria sarei qui non svela ancora i suoi segreti, penso
che rimanere valga sempre più la pena.
Un romanzo struggente
ed emozionante, che vede l’intraprendente protagonista capire finalmente
sè stessa mentre segue le tracce del suo bisnonno nel Regno Unito. La bellezza
della campagna inglese e la splendida cornice di Chaverton House sono lo sfondo
perfetto per questa ricerca delle proprie radici e per l’incontro tra due
persone apparentemente agli antipodi che finiscono per essere attratte l’una
dall’altra.
Non
mi sembra un tipo pieno di segreti, piuttosto poco propenso a parlare di sé.
[…] Però …. non vorrei che fosse un chiacchierone, desidero semplicemente
conoscerlo meglio.
Angelica, nel cercare
il suo posto nel mondo, non disdegna alcuna esperienza, traendo da ognuna
qualcosa di buono, e, a Chaverton House, non può fare a meno di lasciarsi
coinvolgere dall’Estate Manager Alessandro, un quarantenne apparentemente
imperturbabile che pare “fossilizzato” nel luogo, ormai rassegnato a restare lì
malgrado le sue ambizioni.
Io
non pretendo di conoscerti ma forse tu ti sei legato ad un mondo che….va avanti
anche senza di te. E magari non ti sei dato l’opportunità di cercare una strada
diversa.
Un romanzo scritto in
maniera fluente e con abbondanti dosi d’ironia che edulcorano la drammaticità e
la tristezza degli eventi narrati, dando alla vicenda un fascino intrinseco che
permane anche dopo l’ultima pagina. Molteplici i temi affrontati, dal
conflittuale rapporto coi familiari, alla precarietà del lavoro oggigiorno
spina nel fianco di molti laureati, al desiderio di conoscere la propria storia
e al coraggio di prendere tutto ciò che la vita ci offre.
Non
mi chiedo cosa ne sarà di me, non mi importa costruirmi mattone su mattone una
stanza tutta per me che alla fine si rivelerà una cella. Io sono una mina
vagante, rifiuto l’ordine come stile di vita e le imprimo la direzione seguendo
la scia di un dolce profumo.
Un libro che racconta
due storie, che mescola passato e presente, sogni e speranze, verità e bugie a
fin di bene, in un mélange dal gusto intenso e inebriante che rapisce cuore e
mente.
Consigliato a chi ama
gli autori inglesi e, contemporaneamente, le indagini alla Miss Marple!
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