Recensione: Enea e i ladri di sogni - Clelia Manfredi

 




Titolo: Enea e i ladri di sogni
Autore: Clelia Manfredi
Editore: Leucotea (5 maggio 2022)
Giudizio: 💗💗💗💗

A Dolcicolli nessuno sa cosa voglia dire sognare: tutti si adattano alla vita che il destino ha scelto per loro. Questo, però, a Enea non basta: lui vuole una vita diversa. Così, quando un vecchio mendicante gli svela dove può trovare quello che cerca, il ragazzo lo segue. Aiutato da Cami supererà dubbi e pericoli, conoscerà Spiriti centenari; arriverà al cospetto dello Sciamano, un uomo enigmatico che gli svelerà il suo passato e il suo triste destino. Ma nascosto nella notte, il capo dei Prosciugatori tesse un piano per catturare Enea e dar fine alla carestia che attanaglia il suo popolo da secoli. Perché il ragazzo è così importante? Cosa nascondono di speciale i suoi occhi color petrolio? Ben presto Enea dovrà capire cosa è disposto a perdere per salvare le persone che ama.





Recensione

Già il sentirsi diverso fa parte dell’esserlo.



Un viaggio alla ricerca di sè stessi s’incrocia con una lotta atavica tra razze diverse, la verità genera una realtà impensabile e inaccettabile, spingendo a compiere scelte e azioni contrarie a tutto i propri principi.

Enea è un ventenne abitante di Dolcicolli, un piccolo paesino di campagna. Da sempre si sente “diverso” dai coetanei, non appagato dai loro hobby e dalle loro abitudini, smanioso di altro, annoiato da un tran tran quotidiano che lo spaventa. Corroso dai dubbi, ne parla alla madre, l’unica sua parente, ma lei non sembra preoccuparsene.

Un giorno, sulla strada per Ultimavia, dove si stava recando al mercato, Enea incontra un “mendicante” che gli parla dei “Sognatori” e lo invita a seguirlo per trovare le risposte che cerca. Curioso e desideroso di dare un senso al suo malessere, Enea accetta e si ritrova in un bosco. Su consiglio della Vollupe Cami, che sceglie di aiutarlo, si reca dall’”altra parte” dagli Erranti, un popolo nomade. Nel loro accampamento apprende finalmente chi è in realtà e qual è il suo destino.



Ha dato una risposta alle mie domande.



Sopraffatto dall’enormità di quanto appreso, Enea decide di fuggire, ma Ginevra, una ragazza Errante che ha il suo stesso dono, lo convince a non farlo, e ad aiutarla a combattere contro i loro nemici: i Prosciugatori.



Se si vuole sconfiggere un nemico, bisogna conoscerlo.



Una storia originale, appassionante e coinvolgente, che dosa il “mistero” e l’”ignoto” in maniera superba catturando e tenendo costantemente alta l’attenzione. Una storia che mescola miti e leggende, animali fantastici, esseri con poteri sovrannaturali, luoghi incantati e altri lugubri in una narrazione fluida e altalenante. Una storia non banale, che sceglie di seguire più filoni intrecciandoli infine in un disegno che rende chiara ogni cosa.



Il modo migliore per uccidere un mostro è quello di tagliargli la testa e bruciare il corpo morto.



Un libro davvero molto interessante e pieno di potenzialità che, secondo me, non sono state sfruttate appieno. Dopo una prima parte dedicata ad Enea ed alle sue peripezie per giungere a conoscere le sue origini, parte progettata e redatta stupendamente, ho trovato poca meticolosità e troppa fretta nel concludere gli eventi. E’ mancato quel “plus” che doveva essere il cuore della vicenda, la lotta con i nemici si è conclusa in un battito di ciglia senza una degna “azione”, senza scontri e faccia a faccia. Cosa assolutamente impossibile considerata la loro ferocia e crudeltà, tanto idolatrata in precedenza.



Sono estremamente forti nonostante il loro aspetto ossuto: l’aver succhiato sogni per una vita, li ha resi, in certi aspetti, molto simili ai Sognatori.



Un libro che poteva “fare di più”, divenendo un piccolo gioiellino del genere, che, grazie al finale aperto, permette anche la possibilità di un seguito.

Consigliato agli amanti del fantasy e del mondo soprannaturale!



Con gli anni era anche quasi riuscito a dimenticare ciò che gli era successo e quello che aveva fatto; ma ora, le parole di Cami avevano reso tutto di nuovo tremendamente reale.


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