Recensione: I giorni sospesi - Matteo Capelli

 




Titolo: I giorni sospesi
Autore: Matteo Capelli
Data di pubblicazione: 15 ottobre 2023
Giudizio: 💗💗💗💗💗

Sullo sfondo delle giornate di Timo e Luna c’è la piccola provincia italiana, tanto rassicurante quanto opprimente: tra il bisogno di creare solide basi per il futuro, il desiderio di fuggire da un presente scoraggiante, i problemi legati al lavoro e l’instabilità economica, i due finiscono per chiedersi se sia meglio difendere le piccole sicurezze del quotidiano o tentare la via del cambiamento con un salto nel vuoto. Per esempio un’esperienza all’estero, in mezzo alla natura, nella quale magari smarrirsi. Perché il viaggio può diventare un mezzo per ritrovare se stessi nelle difficoltà, uno strumento di conforto ed espiazione. Dopo la pandemia da Covid-19 e le limitazioni imposte dal lockdown, il sentimento di non poter più aspettare a realizzare i propri sogni esplode più forte di ogni paura, diventa sete di vita. E così i due partono. Impareranno presto che, anche se persi nella solitudine di campi verdi soleggiati e silenziosi, non potranno evitare di fare i conti con i sensi di colpa né con la necessità di perdonarsi certi errori. Dov’è allora la quiete, se non si riesce mai a essere in pace con se stessi? Le ombre del passato incombono sempre.







Recensione

Il destino mi sta chiamando, apro i miei occhi insaziabili.



Il racconto di un pezzo di vita tra passato e presente, tra sensi di colpa e voglia di pace, tra amore e dolore, tra coraggio e paura, intriso di riflessioni e massime dal taglio filosofico alternate a scene bucoliche magnetiche nella loro semplice ma sincera bellezza.



Respiro in un sogno.



Timo e Luna sono una giovane coppia che deve fare i conti con una quotidianità non facile, tra impieghi insoddisfacenti ed entrate risicate. Pian piano subentra l’idea di fuggire via, di ricominciare all’estero, in un contesto alternativo, a contatto con la natura. Si ritrovano così in Irlanda, manodopera in una farm insieme ad altre persone provenienti da diversi Paesi.



È bello stare qui, lo abbiamo scelto noi.



Un libro complesso e multi sfaccettato che abbraccia una vasta gamma di argomenti analizzandoli con arguzia e fornendo importanti punti su cui ragionare con mente e cuore. Un libro dalla struttura circolare, che, malgrado i salti temporali, riesce a mantenere un filo conduttore riallacciando la fine con l’inizio con un colpo di scena inaspettato eppure totalmente giusto. Un libro che sembra parlare di ognuno di noi, delle sue insicurezze ed imperfezioni, delle sue speranze e dei suoi errori, dei suoi rimpianti e delle sue gioie, in un mondo che invece preferisce fermarsi alla superficie a braccetto con falsi moralismi e vacui obblighi sociali. Un libro commovente ed emozionante che urla il disagio di una generazione frustrata ed incompresa unito ad uno dei drammi più tremendi degli ultimi anni, che va sotto il nome di Coronavirus.



L’intero pianeta è stato tenuto sotto scacco da un incubo.



Al centro della narrazione si pone il tema del viaggio inteso come mezzo di rinascita, di purificazione ed espiazione, di liberazione dalle zavorre di un’anima in pena attraverso l’immersione nell’abbraccio dell’universo rurale e dei suoi colori, suoni e sapori unitamente alla contemplazione del cielo e dei suoi elementi, sole, nuvole e pioggia. Un percorso statico in apparenza che, con la gratificazione data dalle piccole cose e dal confronto con gli altri, dona una leggerezza ed una visione nuova di sé e del futuro.



Non era ciò che cercavo fin dall’inizio del mio viaggio?



Uno stile unico ed affascinante bagna le pagine con pennellate di crudo realismo e di malinconica serietà, cui non mancano tocchi di sano divertimento e complicità e momenti al limite del comico. L’introspezione è spinta al massimo e scaturisce nel mezzo degli eventi, rendendoci spettatori e partecipi degli stravolgimenti in atto nell’animo del protagonista, che evidenziano verità inconfutabili.



La vita non può essere solo un elenco di problemi, né l’intervallo di benessere che sorge fra un ostacolo e il successivo.



Un testo d’effetto, semplice però incisivo, che evidenzia come il peso dei rimpianti possa logorare lo spirito e come il destino ci ponga dinanzi alla necessità di riappropriarci di noi stessi per andare avanti. Un testo che sembra rispondere ad un quesito primario: ci si può perdonare e riprendere il proprio cammino?



Le coincidenze sono un trucco della vita cui fatico a credere.



Consigliato a tutti!



L’obiettivo è perdersi per ritrovarsi.



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