Recensione: Finchè ci sono stelle da contare - Maria Martinez

 



Titolo: Finché ci sono stelle da contare
Autore: Maria Martinez
Editore: Corbaccio (9 gennaio 2024)
Giudizio: 💗💗💗💗💗


Fin da bambina Maya si è sacrificata anima e corpo per il balletto. È una giovane promessa della Compañía Nacional de Danza di Madrid e gli impresari più prestigiosi hanno scommesso su di lei. Ma un incidente mette bruscamente fine ai suoi sogni: Maya non potrà mai più ballare. Il suo compagno, nel lavoro e nella vita, la tradisce. Il mondo le crolla addosso: la nonna Olga, che sulla nipote proietta tutte le ambizioni frustrate che non ha visto realizzarsi nella figlia, la caccia di casa ritenendola responsabile della sua disgrazia. E così Maya, senza più una prospettiva certa e lontana dalla madre, che si è separata e si è rifatta una famiglia in un'altra città, decide di andare alla ricerca di suo padre, che non ha mai conosciuto. L'unico indizio per trovarlo: una foto. Un luogo: Sorrento. Maya parte per un lungo viaggio di scoperta, di ricordi, di orizzonti inaspettati.






Recensione

La vita è così, aleatoria, imprevedibile, impossibile da pianificare. Piena di esperienze ed insegnamenti che ci accompagnano fino all’ultimo giorno. Fino alla fine.



Una storia di sofferenza e abbandono, di rabbia e solitudine, di voglia di amore e libertà, di bugie ed incognite, di salti nel vuoto e di desiderio di scoprire il proprio posto nel mondo. Una storia difficile, amara e crudele, che trova il suo riscatto in un meraviglioso paesino costiero ed in una “famiglia” anticonvenzionale. Una storia fatta di coincidenze, fatalità e decisioni impulsive che cambiano la rotta preimpostata e spingono a capire chi si è davvero e ciò di cui si ha realmente bisogno.



Se vedi un segnale, non ignorarlo e seguilo. […] Sono fili che tesse il destino per guidarci.



Maya Rivet è una ballerina solista della Compaňìa Nacional de Danza di Madrid. Ha sgobbato tantissimo per arrivare in alto ma, a causa di un incidente d’auto, non potrà più ballare a livello professionistico.

La sua carriera è ormai finita, e deve trovare un’altra strada da intraprendere, cosa non facile con una nonna che non le ha mai mostrato affetto, soprattutto ora che ha infranto il suo sogno di vederla brillare sul palcoscenico, una madre assente e un padre sconosciuto.

Quando si ritrova anche senza una casa, non ci pensa due volte, e sceglie di inseguire un indizio che la porta in Italia, a Sorrento, dove conosce Lucas e altre persone che l’accolgono tra loro senza chiederle nulla.



La famiglia non è il sangue, è il sentimento.



Un romanzo intenso, profondo e trascinante come un’onda del mare che si abbatte sulla spiaggia, lasciandosi un’ombra bagnata dietro. Un romanzo che profuma di vita, di speranza, di coraggio uniti a paure, dubbi, scelte ed imprevisti che obbligano a riscrivere le giornate. Un romanzo commovente ed emozionante che racconta l’amore nelle sue diverse forme ed il suo modo di salvarci, anche da noi stessi.



L’amore non giustifica sempre tutto e amare non sempre è sufficiente. […] A volte amare significa lasciare andare l’altro prima di farsi male sul serio. Amare è mettere distanza e scegliere sé stessi prima di tutto il resto. Anche se fa male.



Un viaggio alla ricerca delle proprie origini che diventa un viaggio interiore per conoscersi sul serio e per combattere i demoni che impediscono di volare. Tra Spagna e Italia Maya corre alla scoperta della verità e della sua identità, del suo presente e del suo futuro.



Guardarsi dentro a volte è viaggiare per l’universo intero.



Un libro che parla di rinascita, di perdono, di nuovi inizi, di capacità di lasciarsi andare e di godere delle piccole cose, di abbracciare i cambiamenti e di non temerli, di vivere come si vuole e come ci si sente bene rispetto a come gli altri vorrebbero. Un libro che invita a non abbattersi, a lottare per ciò che si ritiene giusto e per coloro a cui si tiene, ad allontanarsi da chi è tossico, e ad inseguire la propria felicità.



Nessuno è al mondo per completare o rendere felice il prossimo.



Una narrazione brillante, dallo stile incisivo e pieno di riflessioni interessanti e perle di saggezza che avvince ed affascina, con una trama stupenda e ben sviluppata. L’ambientazione in quel di Sorrento dà un tocco paradisiaco che fa dà contraltare alla cappa grigia che si respira a Madrid, creando un superbo parallelismo con gli stati d’animo dei personaggi e gli eventi.



Ormai in quel posto non c’era più niente di me.



Consigliato a tutti, perché ciascuno di noi si pone domande e cerca risposte!



Non importa il cammino che scegliamo. Non importa se quel cammino non porta da nessuna parte. Alla fine, l’ultima fermata sarà sempre quella giusta.

 


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