Recensione: Colibrì - Sara Fasciano

Mi lascerò guidare dalla luce nascosta nell’oscurità e troverò la forza di rinascere di nuovo e di nuovo ancora.

Un amore talmente forte ed indissolubile da sfidare il tempo e lo spazio, gli orrori della dittatura nazista ed il dolore più atroce. Un amore capace di riconoscersi con gli occhi dell’anima e la memoria di un cuore in pena.

Era disposto a fare qualsiasi cosa per riaverla nella sua vita.

Ryan Everhart è un veterinario di Brooklyn, New York, dove vive con la sua cagnolona Elis. Da quando era piccolo fa strani sogni in cui è con una ragazza bionda sconosciuta, che gli dona una sensazione di benessere e completezza, ragazza che poi gli viene brutalmente strappata via. Nel tentativo di sfuggire alla sofferenza causatagli da questi incubi, Ryan passa da una donna all’altra, senza, tuttavia, che le cose cambino.

Blake Farrel è un’insegnante di Torino, appassionata d’arte, musica e scrittura, che nel tempo libero adora boxare. Anche lei ha soltanto relazioni mordi e fuggi, perché sa di amare una persona che non c’è più, appartenente al passato.

Elisabeth Klein è la figlia diciottenne del proprietario di un giornale molto famoso a Berlino negli anni ’30. È stupenda, dentro e fuori, studentessa d’arte e pianista, ha una cotta per il vicino di casa Stephen Keller, collaboratore del giornale.

Stephen ammira molto Elisabeth per il suo fascino e la sua mente brillante. Ben presto comprende di provare per lei dei sentimenti forti, sentimenti che saranno un’oasi di pace in un mondo che scivola verso il baratro più profondo.

Per sempre e fino all’eternità.

Quattro personaggi principali, quattro storie che s’intersecano e danno origine ad una vicenda quasi surreale, magica e affascinante come poche. Il passato si mescola al presente e condiziona il futuro, la mente viaggia avanti ed indietro al ritmo di ricordi angosciosi e bellissimi, le identità si confondono e sfumano in un’entità sola che cerca risposte.

Forse quando la massima sopportazione giunge al suo limite, arriva l’ora della fine.

Un romanzo straordinario, così pregno di emozioni da rendere impossibile dire quale sia la prevalente perché tutte si uniscono per realizzare una trama avvincente ed inaspettata. Un romanzo crudele e commovente che, sulle ceneri di uno dei più grandi drammi dell’umanità, fa sorgere la speranza di un avvenire migliore colorato di gioia e condivisione. Un romanzo intenso, un quadro la cui avvenenza e attrattiva emerge pian piano dai particolari, una melodia triste e struggente dall’imprevisto finale, un mazzo di girasoli dal significato nascosto disvelato solo all’osservatore più attento.

Attraverso il vuoto dell’oblio, ho lottato e pianto. Con il cuore dilaniato, ho affrontato il tormento, ma ora, con te, tutto ha un senso.

Terrore, violenza, oppressione, angoscia e morte da un lato, amicizia, amore, coraggio, resilienza e fiducia dall’altro: un racconto toccante per non dimenticare eventi efferati e inumani, per imparare a godere degli istanti di un’esistenza spesso beffarda, per non smettere di credere in sé stessi e nelle proprie aspirazioni.

Meritava di conoscere la verità e di avere la possibilità di scegliere il proprio destino.

Un libro sorprendente, che alterna punti di vista e situazioni in un balletto vorticoso e trascinante, mantenendo alta la fame del lettore. Un libro dove temi difficili e indigesti vengono stemperati dall’ironia e da scenette tragicomiche ben congeniate, con un epilogo davvero inimmaginabile. Un libro notevole, peccato soltanto per lo stile spesso troppo prolisso e ripetitivo in alcuni punti, che fa perdere di mordente alla narrazione.

Complessivamente, comunque, uno scritto originale ed intrigante che consiglio a tutti!

Non dimenticare che dentro a ogni notte buia c’è l’attesa di un nuovo giorno.