Già
il sentirsi diverso fa parte dell’esserlo.
Un viaggio alla ricerca
di sè stessi s’incrocia con una lotta atavica tra razze diverse,
la verità genera una realtà impensabile e inaccettabile,
spingendo a compiere scelte e azioni contrarie a tutto i propri
principi.
Enea
è un ventenne abitante di Dolcicolli, un piccolo paesino di campagna. Da sempre
si sente “diverso” dai coetanei, non appagato dai loro hobby e dalle
loro abitudini, smanioso di altro, annoiato da un tran tran quotidiano che lo
spaventa. Corroso dai dubbi, ne parla alla madre, l’unica sua parente, ma lei
non sembra preoccuparsene.
Un giorno, sulla strada
per Ultimavia, dove si stava recando al mercato, Enea incontra un “mendicante”
che gli parla dei “Sognatori” e lo invita a seguirlo per trovare le risposte
che cerca. Curioso e desideroso di dare un senso al suo malessere, Enea accetta
e si ritrova in un bosco. Su consiglio della Vollupe Cami, che sceglie
di aiutarlo, si reca dall’”altra parte” dagli Erranti, un popolo nomade. Nel
loro accampamento apprende finalmente chi è in realtà e qual è il suo destino.
Ha
dato una risposta alle mie domande.
Sopraffatto
dall’enormità di quanto appreso, Enea decide di fuggire, ma Ginevra, una
ragazza Errante che ha il suo stesso dono, lo convince a non farlo, e ad
aiutarla a combattere contro i loro nemici: i Prosciugatori.
Se
si vuole sconfiggere un nemico, bisogna conoscerlo.
Una storia originale,
appassionante e coinvolgente, che dosa il “mistero” e l’”ignoto”
in maniera superba catturando e tenendo costantemente alta l’attenzione.
Una storia che mescola miti e leggende, animali fantastici,
esseri con poteri sovrannaturali, luoghi incantati e altri lugubri
in una narrazione fluida e altalenante. Una storia non banale,
che sceglie di seguire più filoni intrecciandoli infine in un disegno
che rende chiara ogni cosa.
Il
modo migliore per uccidere un mostro è quello di tagliargli la testa e bruciare
il corpo morto.
Un libro davvero molto interessante
e pieno di potenzialità che, secondo me, non sono state sfruttate
appieno. Dopo una prima parte dedicata ad Enea ed alle sue peripezie per
giungere a conoscere le sue origini, parte progettata e redatta stupendamente,
ho trovato poca meticolosità e troppa fretta nel concludere gli
eventi. E’ mancato quel “plus” che doveva essere il cuore della
vicenda, la lotta con i nemici si è conclusa in un battito di ciglia senza una
degna “azione”, senza scontri e faccia a faccia. Cosa assolutamente impossibile
considerata la loro ferocia e crudeltà, tanto idolatrata in
precedenza.
Sono
estremamente forti nonostante il loro aspetto ossuto: l’aver succhiato sogni
per una vita, li ha resi, in certi aspetti, molto simili ai Sognatori.
Un libro che poteva “fare
di più”, divenendo un piccolo gioiellino del genere, che, grazie al finale
aperto, permette anche la possibilità di un seguito.
Consigliato agli amanti
del fantasy e del mondo soprannaturale!
Con gli anni era anche quasi riuscito a dimenticare ciò che gli era successo e quello che aveva fatto; ma ora, le parole di Cami avevano reso tutto di nuovo tremendamente reale.