La Valigia di Carta

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Titolo: L'equilibrio
Autore: Martina Tasso
Editore: BookaBook (3 dicembre 2020)
Giudizio: 💗💗💗💗

Martha, ventiquattro anni, non ha mai perso la capacità che hanno i bambini di vedere le fate. Durante una vacanza incontra Mirko, un ragazzino enigmatico che la porta in un luogo fuori dal tempo: un'isola abitata da una tribù di indigeni, gli Wandut, dove Martha riscopre il gioco e la spensieratezza di quand'era bambina. Ma forse l'isola non è il paradiso che sembra e nemmeno lì si può sfuggire alle responsabilità e al dolore della vita "da grandi". L'omicidio improvviso di un bambino riaccende un conflitto che sembrava essersi spento da tempo, tra gli Wandut e gli Invasori Bianchi. Martha dovrà capire da che parte schierarsi, con l'inarrestabile Mirko o l'affascinante Capitano James. E l'indecifrabile Gabe vorrà affiancarla in questa faida?



Recensione

È questo loro rapporto che segna l’equilibrio. È  la linea tra amore e odio il filo su cui l’isola si erge.



Ciascuno di noi ha vissuto la sua infanzia all’insegna delle favole, narrate dalla voce dei genitori o viste in televisione sotto forma di cartoni animati. Oramai sono diventate un pezzo importante e propedeutico del mondo dei bambini, e, inutile nasconderlo, anche degli adulti. Malgrado il passare del tempo infatti, nell’animo si conserva quella voglia di spensieratezza e ingenuità che i problemi della vita tendono a far scomparire.

Martha Brook ha ventiquattro anni, va all’università e vive con la coinquilina Kate. Una ragazza come tante, che ha però un’amica speciale, Felì, una fatina che le sta accanto dalla tenera età e che nessun altro riesce a vedere. Per questo Martha evita di parlarne, consapevole che finirebbe additata come una pazza.

Poiché non ha potuto organizzarsi coi suoi amici, per le vacanze estive si aggrega a Kate e al suo gruppo che trascorreranno tre settimane in una baita all’interno di una pineta vicina alla spiaggia. Un posto meraviglioso e pieno di fate, il luogo ideale per staccare la spina, se non fosse per la …pessima compagnia! Infatti, i suoi compagni la emarginano sin da subito, considerandola strana e prendendola di mira per i loro scherzi.

Convintasi che saranno giorni tutt’altro che sereni, una sera Martha incontra Mirko, un bambino di circa dieci anni, che la conduce su un’isola, presso la tribù degli Wandut, dove vive. Qui Martha riscopre la sua vena infantile, la bellezza del gioco, e pian piano la realtà sfuma dai suoi pensieri. Forse è sempre vissuta lì, in fondo non potrebbe chiedere di meglio! Ma la sua felicità viene presto interrotta: tre pirati la rapiscono e la portano al cospetto di uno strano Capitano…..

Tra mille peripezie, pericoli e sorprese, Martha vivrà una meravigliosa avventura che le farà comprendere come il confine tra il mondo reale e quello delle fiabe non sia così netto….o è stato tutto un sogno?



Un capitano, un bambino; il Capitano che smania per avvicinarsi a lui, a Mirko, che non è il suo vero nome; l’odio che il bambino prova nei confronti dell’uomo. E poi gli indiani, la caverna a forma di teschio, persino il coccodrillo sul clavicembalo; tutto acquista un senso e mi chiedo come abbia fatto a non rendermene conto finora.



Un libro singolare, che parte dalla contemporaneità per tuffarsi nel luogo incantato della favola di Peter Pan, con fate, sirene, pirati, complotti e amicizie, un valzer di situazioni ed eventi fuori dall’ordinario per dare una pennellata di colore e bellezza ad un mondo che appare gretto e meschino.

Martha ne prende le distanze e questo la conduce a riscoprire la semplicità e il fascino dell’infanzia grazie a Mirko, ad assaporare il gusto dolceamaro dell’amore e la soffice quiete di un posto senza tempo. Purtroppo anche qui la violenza, l’odio, la gelosia e l’invidia arrivano a “sporcare” ogni cosa, e Martha si “risveglia” dal bellissimo idillio, tornando alla consapevolezza che il suo posto non è su quell’isola magica.



Domattina torno a casa. Saluterò tutti e me ne andrò.



Infanzia ed età adulta si mescolano in un impasto eterogeneo dove l’una non si stacca dall’altra, però, nonostante questo, c’è un tempo per ognuna. Concetto sottolineato dal fatto che crescendo si perde la capacità di vedere le fate e di credere alle favole…



Ogni volta che mio figlio parla di Peter Pan, lo fa con una tale precisione nei dettagli che ho quasi la sensazione che non si stia inventando nulla.



Un romanzo dalla superficie leggera che racchiude invece un cuore maggiormente complesso e di non facile comprensione, un racconto  che è insieme un viaggio nella fantasia e nel proprio intimo, un percorso di decrescita e rinascita che mette ben in evidenza i contrasti esistenziali del nostro tempo e del nostro animo.



Ero sull’Isola che non c’è e non lo sapevo nemmeno, quando ci sono arrivata. Mi rendo conto che ora sto per lasciarmela alle spalle per sempre.



Consigliato a chi non teme di riscoprire il proprio lato fanciullesco!


 




Titolo: Rabbia e Rovina #2
Autore: Jennifer L. Armentrout
Editore: Mondadori (15 aprile 2021)
Giudizio: 💗💗

Trinity e Zayne, il Guardiano gargoyle incaricato di proteggerla, stanno combattendo insieme ai demoni per salvare il mondo dall'apocalisse che minaccia di abbattersi sull'umanità, ma concentrarsi sulla missione non è affatto semplice, perché ciò che provano l'uno per l'altra, anche se la natura del loro legame lo proibisce, si sta inesorabilmente trasformando in amore. Così, cercando di tenere a bada il desiderio che cova sotto la cenere, ogni notte i due ragazzi pattugliano le strade cercando tracce del Messaggero, la misteriosa entità che nessuno ha mai visto e che sta uccidendo Guardiani e demoni senza distinzione... e soprattutto senza alcuna logica. Quando Trinity e Zayne si rendono conto che da soli non possono farcela, chiedono rinforzi a un alleato a dir poco particolare: Roth e la sua coorte. Poi, mentre il numero dei morti continua a salire, viene alla luce un sinistro complotto che coinvolge la scuola locale e una persona molto cara a Zayne, e Trinity si rende conto di essere stata ingannata e manipolata per un qualche oscuro fine. Allora la rabbia esplode, i sentimenti sfuggono al controllo... e questo potrebbe essere la rovina per tutti loro. 





Recensione


Alla fine ero comunque disabile. Sapevo però che non era quello a definirmi. Non rappresentava tutto ciò che ero, ma solo una parte. Tuttavia, restava una parola difficile da dire.



È ormai passato ben più di un anno dalla pubblicazione del primo capitolo di questa nuova saga fantasy, e se Tempesta e Furia mi aveva conquistato per il pezzetto di cuore che l’autrice vi aveva racchiuso dentro, Rabbia e Rovina mi ha invece molto delusa. Sarà che è passato tanto tempo tra i due libri, sarà che ho sviluppato una maturazione diversa nel frattempo, forse semplicemente è perché non ho più la mente di un’adolescente… Non lo so, ma quale che sia la motivazione, tutti i difetti di questo romanzo mi sono saltati agli occhi come fari di una macchina sparati in piena notte.


Prima di addentrarci nei meandri dei cliché e dei momenti imbarazzanti, partiamo dalle cose belle e positive che comunque ci sono state. Trinity è la nostra protagonista metà umana e metà angelo, a cui suo padre, un Arcangelo, ha dato il compito di uccidere il Messaggero, un’entità misteriosa che sta uccidendo sia i Guardiani (ossia i buoni) che i Demoni. Nonostante l’arduo compito, Trinity è solo una ragazzina che non è mai uscita dalla protezione del suo Istituto, non ha mai conosciuto alcun demone, né semplicemente qualcosa del resto del mondo. I suoi unici amici erano tutti Guardiani, e il suo miglior amico, il suo Guardiano Difensore, l’ha tradita nel peggiore dei modi, lasciandola sola e arrabbiata. Nonostante tutte queste situazioni che potrebbero dipingerla come molto ingenua e delicata, Trinity ha una forza interiore pazzesca, una corazza che ha costruito nel tempo per apparire sempre forte e invulnerabile, per nascondere la debolezza della sua malattia. Come la sua stessa creatrice, Jennifer Armentruot, Trinity soffre della RP, ovvero la retinite pigmentosa, che colpisce la vista e ne causa il progressivo peggioramento fino alla totale cecità.

Ho adorato questi punti del personaggio di Trinity, la rendono così fragile e umana e quindi più vicina a noi lettori, non è solo la tosta eroina che prende a calci qualunque mostro. Soprattutto mi è piaciuta questa contrapposizione della sua forza emotiva, questa sua chiusura,  e l’immagine che ne vedono gli altri dal di fuori, ovvero di una ragazza egoista e viziata e quindi l’ulteriore conflitto che ne consegue in cui Trinity deve dimostrare che la sua “freddezza” non è un capriccio infantile, ma nasconde tante debolezze e insicurezze.

Poi c’è Zayne e il resto della trama che… beh, che dire? Trovo così così così imbarazzante le continue e ripetute scene dove Trinity sbava sui suoi muscoli, così banale proprio il nocciolo della storia. Zayne e Trinity dovrebbero trovare il Messaggero… Andando a passeggio la sera per la città. Non so, cosa dovrebbero trovare, un’insegna luminosa con scritto “il cattivo è qui”, o il Messaggero che li aspetta seduto al pub a mangiare un hamburger? Non ha senso, soprattutto perché il Messaggero sa di Trinity, sa che è in città, e dovrebbe essere proprio scemo per farsi beccare nella sua stessa zona… Bho, per me tutta questa parte è stata davvero inutile, messa lì solo per parlare del rapporto Zayne-Trinity e la loro situazione in cui, adesso che Zayne è il suo difensore, non possono stare insieme. Che poi, perché? Nessuno ha mai spiegato la motivazione del perché quello tra Difensore e Autentica sia un rapporto proibito. Tanto che addirittura i personaggi a un certo punto si pongono la mia stessa domanda e infatti poi fanno di testa loro.

Poi, colpo di scena, dopo duemila pagine (scherzo) arriva finalmente questo cattivo, che riesce a intrappolare Trinity, colei che potrebbe potenzialmente ucciderlo… e la lascia andare. Addirittura dandole dei consigli. Veramente, io non ho parole!

Almeno sul finale c’è stata una bella e interessante svolta, anche se già sappiamo come andrà a finire nel prossimo e ultimo volume.

Sinceramente non sono molto invogliata e curiosa di leggere il continuo. Andrò controcorrente a tutte le fan di questa saga, ma il rapporto Zayne-Trinity non mi ha regalato niente di nuovo, non mi ha emozionato come avrebbe dovuto e ho anche un dilemma molto spoiler, quindi attenzione per chi non volesse rovinarsi la sorpresa eh… ma: se Zayne, trasformato in gargoyle, è di pietra, pietra proprio durissima, come fa Trinity ad avere un rapporto completo con lui in questa forma?

Mentre ci riflettete, aggiungete anche questo pensiero altrettanto shock: come fa Trinity a bere per colazione la CocaCola? La CocaCola??

 



 




Titolo: Una single in fuga
Autore: Beatrix Pezzati
Data pubblicazione: 30 novembre 2019

Giudizio: 💗💗💗💗💗


Emma è una ragazza che scappa da se stessa e dai continui fallimenti, mentre insegue l’amore e la realizzazione personale.
Tra cadute e colpi di fortuna capirà che solo cambiando se stessa potrà cambiare il suo destino e trovare l’ingrediente segreto della felicità.
Una single in fuga è un romanzo rosa di formazione nel quale amore, amicizia e famiglia sono i temi dominanti di una trama movimentata, ambientata a Londra e nell’isola di Maiorca e raccontata con il filtro dell’ironia.



Recensione

La felicità è dentro di noi, ma è sepolta dal peso delle nostre paure. Dobbiamo disfarcene, per farla emergere.



Una storia in apparenza “banale”, una ragazza combinaguai in cerca del successo professionale e personale stile “Bridget Jones”, che nasconde però un ripieno più corposo che emerge con prepotenza nell’ultima parte.

Emma Applewhite vive a Londra, dove lavora presso la Eden Green di proprietà del signor Benson, un tipo odioso che pensa solo al profitto; adora sfornare dolci; ha un modesto bilocale in affitto da cui vorrebbe andarsene presto per un appartamento più dignitoso, e tre amiche del cuore, Alisha, Mizuki e Kimberly. Il suo sogno più grande è quello di prendere la patente per scorrazzare lungo le strade con una bella 500, peccato che al volante sia una frana completa e all’esame pratico di guida provochi addirittura un incidente!

Sul fronte sentimentale ha da poco chiuso una relazione importante a causa di un doloroso tradimento, e non è facile donarsi di nuovo a qualcuno con il timore di uscirne devastata.

Decisa a riprendere in mano il suo destino, per una serie di sfortunate circostanze, si ritrova senza lavoro, senza casa e soldi, ma non ha il coraggio di rivelarlo alla famiglia e alle amiche, inventando balle su balle. Alla fine però, è costretta a prendersi le sue responsabilità e ad affrontare le conseguenze dei suoi errori.



Ho scritto due lettere, una a mamma e papà, l’altra alle mie amiche, nelle quali ho confessato i miei inganni.



Rimasta sola con sé stessa, finalmente Emma comprenderà cosa è davvero importante per lei, e che non bisogna vergognarsi di chiedere aiuto quando si è in difficoltà, perché chi ci vuole bene non ci giudicherà mai.



“Ora so di voler condividere la mia vita, nel bene e nel male, con le persone che amo.”

“Non puoi impedire alle persone che ti vogliono bene di aiutarti, facendo a meno di loro.”



La “Nuova Emma” che viene fuori dal baratro esistenziale è una ragazza più forte e determinata a non scegliere sempre la via più comoda per risollevarsi, ad abbandonarsi nelle braccia del passato per tentare di rischiarare il suo buio presente. Quando il suo ex ritorna alla carica, infatti, lei, pur avendo una struggente nostalgia della complicità che li univa, comprende che non basta per far tornare in piedi un amore ormai rovinato.



Abbiamo condiviso un tratto della nostra vita insieme, costellato di momenti felici, ma sono insufficienti per rimetterci insieme. Ho cercato di dimenticare il male che mi hai fatto, e adesso l’essere tornato da me per scusarti mi permetterà di farlo. Ma niente di più.



Un romanzo intenso, coinvolgente e dall’inaspettata profondità, che sui toni della leggerezza e dell’ironia riesce a narrare il percorso di crescita e maturazione di una ragazza un po' ingenua e svagata, ma con un cuore buono e generoso. Filo conduttore di tutta la vicenda è un ….libro antico di ricette di dolci per il “Conforto dell’animo”, che alla fine permetterà ad Emma di realizzare i suoi sogni e di raggiungere quella serenità tanto anelata.



La mia passione di cucinare dolci sarà il mio lavoro…Mi sento travolgere dalla felicità.



Un libro dolce con punte di amaro che rendono il gusto unico e indimenticabile, una lavorazione lunga e irta di contrattempi che al termine regala un risultato inimmaginabile, che rallegra il palato dei lettori con un sapore fresco e sorprendente!.

A volte basta soltanto mostrarsi umili e trarre gioia dalle piccole cose, non forzare la mano al fato, e la vita assume colori meravigliosi!



Ho imparato che l’unica cosa importante è fare la scelta giusta.


 




Titolo: The invisible eye #2
Autore: Omar Costenaro
Data di pubblicazione: (25 febbraio 2021)

Giudizio: 💗💗💗💗💗


I gemelli hanno lasciato in eredità un nuovo mondo, la fine della grande guerra ha dato il via alla Quarta Dinastia, una nuova epoca dove i maghi sono ormai estinti, braccati e tartassati da una società che non accetta di convivere con un potere così grande.

Max, giovane stregone, che vive alla giornata, dal misterioso passato.

Iviv, uno spettro nero esiliato dalla sua gente per la troppa bontà.

Lara, esperta guerriera proveniente dall’antica Roart.

Un trio di mercenari uniti nella più difficile e pericolosa avventura della loro vita: rapire la figlia di Adodak, l’inflessibile re di Euphium.

La magia non è più solo un’antica arte da salvare, è la chiave che rivelerà i segreti del passato, guiderà i guerrieri nel presente e scriverà le storie future.





Recensione


Devi sempre dare una speranza al tuo avversario, una flebile possibilità di salvezza. Questo è il segreto di ogni grande vittoria.



Se Gemini era stata una lettura avvincente e stimolante, il sequel è ancora più accattivante e appassionante!

A parte Ologold, l’allievo del mago Syter, che ritroviamo nel prologo alla ricerca della memoria perduta, abbiamo tre nuovi protagonisti: Max, il figlio di Beatrice e Magnus, l’ultimo Key in vita, un ragazzo estremamente abile nel combattimento e nella pratica delle arti magiche, mercenario alle dipendenze del Capo, che gli affida pericolose missioni, ed i suoi due amici e “colleghi”, Lara, una ragazza di Roart, con orecchie a punta e coda (tipiche degli abitanti di quella città), indomita guerriera amante dell’ordine e dell’organizzazione, e Iviv, uno spettro nero esiliato dal suo popolo per la troppa bontà, che sceglie di vivere ad Euphium, città dominata dal crudele re Adodak.

Tre personaggi diversi ma animati dallo stesso spirito avventuriero, derivante dalla vita in strada, coraggiosi e spesso incauti, in perenne conflitto con le autorità.

Questa volta, il Capo affida loro un compito molto arduo: un mese di tempo per trovare “l’occhio invisibile”, una pietra dai mirabili poteri curativi per salvare la regina Eveline, gravemente malata. Per farlo, devono però rapire la principessa Alysia, tenuta segregata e costantemente sorvegliata dal padre al Castello. Una sfida molto pericolosa, considerato che il maniero è pieno di telecamere, guardie e trappole a prova di intruso. Ma Max e i suoi elaborano un piano che dalle prigioni sotterranee li condurrà a perdersi nell’infido Continente Velato. Tra rocambolesche fughe e guerre in nome della libertà, il trio, con l’aggiunta della principessa Alysia, riuscirà a portare a termine l’incarico?

Un romanzo trascinante e mai stancante, con continui colpi di scena e capovolgimenti, una sapiente e riuscita ironia mescolata a spargimenti di sangue, l’amicizia e l’amore che fanno da contraltare all’orrore e alla violenza più efferata. Il presente, con la sua campagna anti-magia, si interseca col passato, con la Grande Guerra tra Syter e Key , e il futuro sembra rispecchiare incognite inquietanti.



Le parole di Zayer e in particolar modo del Maestro lo avevano fatto riflettere e ora avrebbe avuto le risposte che cercava direttamente dal Capo. Per troppo tempo lo aveva tenuto all’oscuro della verità.



Al centro della vicenda spicca la figura di Max, stregone giovane e carino, apparentemente superficiale e burlone, ma in realtà sempre all’erta, saggio e pronto a tutto per difendere coloro a cui tiene. Suscita un’infinita tenerezza la sua iniziale goffaggine e poi passionalità verso Alysia, giovane forte e determinata che non esita a gettarsi a capofitto nell’impresa dei tre amici per salvare sua madre, trovando anche qualcosa di inatteso, che dà una tinta rosa alla narrazione.



“Sei diverso da chiunque io abbia mai visto, sei in grado di sentire i pensieri degli altri, sei più potente dei tuoi compagni, sei un capo saggio, e, per quanto mi secchi dirlo, anche giusto, gentile e buono, sei coraggioso, sei….”

“Sono?”

“Speciale…”



Una lettura adrenalinica e stuzzicante, che tiene incollati alla pagina fino alla fine…..che fine non è! Perché molti interrogativi restano senza risposta e poi, dov’è Syter? Sicuramente l’autore ci sorprenderà ancora nel terzo volume!



Aveva il cuore a pezzi, ma sapeva di avere un futuro tutto da scrivere.

 




Titolo: Il duca silenzioso - Il club del 1797 #4
Autore: Jess Michaels
Data di pubblicazione: (13 aprile 2021)

Giudizio: 💗💗💗💗💗


Nato muto, Ewan Hoffstead, Duca di Donburrow è stato maltrattato dal padre malvagio e dai suoi miserabili fratelli minori fino a quando non è intervenuto uno zio a salvare la situazione. Tuttavia, porta con sé le cicatrici del proprio passato, inclusa la terribile convinzione che forse una "persona come lui" non merita davvero il titolo che suo zio gli ha preservato combattendo duramente per lui.

Charlotte, rimasta vedova di recente, agli occhi della società è la virtuosa Contessa di Portsmith, ma quando è con Ewan, si sente ancora la ragazzina estasiata che lo ha incontrato decenni prima, quando suo fratello era il migliore amico di lui e di suo cugino.

Un viaggio programmato per trascorrere il Natale con le loro famiglie nella tenuta di Ewan riunisce i vecchi amici. Ma quando una tempesta impedisce agli altri di arrivare in tempo, Charlotte decide di smettere di vivere nella paura e di conquistare l’uomo che ha desiderato e amato per tutta la vita. Ewan non può resistere alla sua seduzione, ma teme di cedere al suo cuore. Soprattutto quando la famiglia che si era sbarazzata di lui ritorna e minaccia non solo la sua vita, ma quella della donna che ama.




Recensione


Tu sei importante!


Con Il duca silenzioso continua la saga romanzesca di Jess Michaels dedicata al Club del 1797, che comprende appunto dei giovani Duchi inglesi.

Il protagonista di questo volume è Ewan, Duca di Dunburrow, ragazzo bellissimo e impenetrabile, che sfugge la società preferendo la tranquillità del suo castello in campagna affacciato sull’oceano perché è….muto. Sì, Ewan non ha mai potuto pronunciare una parola da quando è nato, e questa “tara” è sempre stata motivo di vessazioni e accuse da parte del padre, che, alla fine, all’età di dieci anni, lo abbandona dagli zii, il Duca e la Duchessa di Tyndale, contrari al suo piano di mandarlo in manicomio. Qui Ewan riceve l’affetto che non ha mai avuto e l’amicizia fraterna del cugino Matthew, e di Baldwin e Charlotte, figli del Duca di Sheffield. Con Charlotte in particolare si viene a creare immediatamente un forte legame, che spinge la bambina a creare un linguaggio dei segni per comunicare con lui, al posto del solito taccuino su cui Ewan è costretto a scrivere. Divenuti adulti, Charlotte decide di confessare ad Ewan i suoi sentimenti, ma il giovane, convinto di fare il suo bene, malgrado la ami a sua volta, la respinge, portandola a sposarsi col conte di Portsmith.

Dopo cinque anni, Charlotte smette di portare il lutto per la morte del marito, e, complice l’invito a trascorrere le festività natalizie al castello di Dunborrow, decide di rischiare nuovamente con Ewan. Lo sedurrà, e proverà a fargli vedere la vita che potrebbero avere insieme. Una tempesta inaspettata li porterà a stare da soli senza gli altri invitati, e lì Charlotte sceglie di andare fino in fondo…



…lascia che ti ami. Corri il rischio di provare che l’amore non assomiglia a niente di ciò che hai vissuto in passato. Dammi il beneficio di riconoscere che posso essere meglio di così. Che possiamo essere meglio di così.



Ewan dal canto suo ama alla follia Charlotte sin da quando ne ha memoria. Ma le ingiurie fisiche e verbali del padre e dei fratelli, il suo abbandono, le chiacchiere della gente sulla sua intelligenza, il timore di trasmettere il suo difetto ai figli, lo portano a rintanarsi in se stesso e a credere di non meritare alcuna felicità, soprattutto quella che Charlotte gli offre.



Non sai come ci si sente quando tuo padre ti abbandona perché sei disabile e per il fatto stesso di esistere sei un insulto al suo onore. […] Come ci si sente a dover combattere contro i tuoi stessi fratelli e tua madre per quell’eredità, mentre ti sputano addosso ogni volta che ti vedono e ti chiamano animale.


 [..]Non mi sposerò Charlotte. Non avrò figli. Non rischierò di distruggere le loro vite.  O la tua, negandoti la possibilità di avere figli tuoi o facendoti assistere all’inferno che patirebbe qualsiasi bambino che concepissimo, come è successo a me.”



Un romanzo molto forte, che affronta le problematiche di un disagio fisico e le sue ripercussioni sulla vita di chi ce l’ha. Le sue paure, i suoi demoni, la sua convinzione di non essere all’altezza degli altri, la sua incapacità di accettare l’amore, perché gli è stato negato dalla sua stessa famiglia. Una storia triste, che assume contorni surreali sul finale, mettendo in luce come l’odio e il desiderio di vendetta possono condurre gli uomini a progettare e compiere azioni violente ed efferate.



Da quando la questione del titolo è stata risolta tre anni fa, Josiah ha .. continuato a complottare.[…] Ti ha ucciso una dozzina di volte nella sua fantasia….così il titolo passerebbe a lui. Tutto sarebbe risolto come pensava sarebbe dovuto finire anni fa.



Anche qui, come ne Il duca tradito , troviamo una “lei” determinata e caparbia, disposta a tutto per tentare di conquistare il cuore dell’uomo che ama da sempre, dopo che il destino le ha offerto una seconda chance. Una donna che non si lascia spaventare dal continuo negarsi di Ewan, che non vuole concederle altro che una relazione fugace. Convinta che standogli al fianco riuscirà a trarlo fuori dalle grinfie di un passato doloroso, fino all’ultimo combatte per la loro felicità, anche a costo di ferirlo, e spingersi davvero in basso! (qui si evince un chiaro parallelismo con una scena della serie Bridgeston).



“Perché lo hai fatto, Charlotte?”

“Ti amo”



Una storia non facile, spesso indigesta, dove troviamo abusi e violenze, solitudine e sofferenza, ma anche amicizia, affetto e amore. Una storia che simboleggia come un sentimento autentico e puro possa superare le ombre dell’odio e dell’ingiustizia, e perfino della morte. Una storia romantica eppure non priva di insidie, che sfida ogni limite in nome di un futuro che si immagina meraviglioso.



Se aver rischiato di perderci ti insegna qualcosa, spero che la lezione sia che dobbiamo prendere quello che possiamo quando possiamo.



Consigliato a chi ama le storie d’amore “imperfette”, ma indubbiamente le più belle!


Book trailer ❤

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