La Valigia di Carta

  • Home
  • Ultime recensioni
  • Libri consigliati
  • Libri TRASH
  • Citazioni
  • Consigli
  • Interviste
  • Ricette

 





Titolo: Il peggior amico di una ragazza
Autore: Tamara Balliana
Editore: Amazon Crossing (2 febbraio 2021)
Giudizio: 💗💗💗💗💗

Un anello con un diamante enorme sepolto nella sabbia di un parco giochi: Julia non crede ai propri occhi quando se lo ritrova tra le mani. Eppure finora il destino non le ha riservato granché: famiglia disastrata, precarietà lavorativa, ristrettezze economiche, instabilità sentimentale. Certo, Julia ha anche le sue fantastiche amiche che la aiutano e la sostengono, oltre a prenderla in giro durante le serate a base di pettegolezzi e margarita. E ha la pittura, la sua più grande passione, che la fa volare via lontano da ogni preoccupazione. Che questo anello sia finalmente un bel colpo di fortuna? Purtroppo pare proprio di no, perché al ritrovamento segue subito un’inattesa quantità di disavventure, capaci di mettere in crisi anche una ragazza sveglia e affascinante come lei. E per di più c’è quel tizio dal sorriso gentile e lo sguardo magnetico. Julia se lo ritrova sempre davanti: pare proprio che il destino abbia deciso di metterlo sulla sua strada... un po’ come è successo con l’anello.




Recensione


Fino a qualche giorno fa, se qualcuno mi avesse detto che un oggetto poteva avere una missione, come quella di unire due persone, gli avrei riso in faccia. Ma adesso…



Avevo già avuto il piacere di conoscere Tamara Balliana col primo volume della serie del Bay Village Uno strano colpo di fulmine, e devo dire che anche stavolta non mi ha deluso! Con una scrittura fluente, leggera e ironica, dà vita ad un’altra storia appassionante e divertente, incentrata sul…. “destino”! Sì, se ci credete e non pensate che esistano le cosiddette coincidenze, allora dovete assolutamente leggere questo libro!

Protagonisti sono Julia e Matt, pittrice bohèmienne e casinista sempre in bolletta lei, avvocato stacanovista e moderno “principe azzurro” lui, due individui agli antipodi che finiranno per incrociare le loro strade a causa di un… anello di fidanzamento con un grosso diamante rosa!

Matt ha deciso di chiedere la mano della sua ragazza Kathleen, figlia del suo capo Charles Becker, con la quale convive, ma la sera della proposta, tornando a casa la scopre a letto con… il giardiniere (un classico!). Sconvolto e arrabbiato, dopo aver affogato il dispiacere nell’alcool con l’amico Noah, si ritrova in un parco giochi, dove, complice una “scommessa”, perderà l’anello. Julia lo troverà in un pomeriggio passato a far da babysitter ai figli dell’amica Libby, e da quel momento le disgrazie la perseguiteranno. Convinta che l’unico modo per uscire dalla spirale negativa sia disfarsi dell’anello maledetto, con l’aiuto dell’amica Zoey, scoprirà il nome del proprietario. Quando si incontrano, i due capiscono di essersi già incrociati diverse volte, e forse quell’anello non porta sfortuna come credono…



“Pensa che l’anello porti sfortuna?”

“Proprio così”

“E vorrebbe che mi riprendessi un oggetto che porta male?”



Una storia originale, magari scontata, ma che l’autrice riesce a rendere davvero intrigante e coinvolgente, a colpi di equivoci e fatalità, di risate e momenti di tensione, con contorno di azioni degne di un investigatore privato e sorprese all’insegna del romanticismo più dolce. Un romanzo che prende sin da subito e mantiene alta la curiosità grazie al filo conduttore di un oggetto particolare che tutte le donne amano e di sicuro non riterrebbero portatore di sventura. Possiamo dire che questo libro sia una rivisitazione della favola di Cenerentola, dove la scarpetta viene sostituita da un gioiello che porterà la “principessa povera” a trovare il suo “principe”!



Quello che mi è piaciuto di te è che sei unica, sei te stessa e lo accetti completamente.



Julia e Matt appartengono a mondi diversi, eppure sono più simili di quanto pensino: entrambi sono brave persone, oneste, leali, pronte ad aiutare il prossimo e che danno un valore immenso all’amicizia.

A causa di un’infanzia solitaria e al fatto di dover sempre correre in soccorso dei familiari nei guai con la legge, Julia non riesce a fidarsi completamente di un uomo, per cui predilige relazione brevi e senza complicazioni. Matt al contrario, non è tipo da avventure e non ha paura di impegnarsi. Per questo, quando incontra Julia, nel suo cuore sa già che lei non potrebbe mai essere un semplice flirt.



Quando immagino il mio futuro, ho lei accanto.



Consigliato ai romantici più sfegatati e a chi ha voglia di immergersi in una “favola” contemporanea!.


 





Titolo: Crave
Autore: Tracy Wolff
Editore: Sperling & Kupfer (2 febbraio 2021)

Giudizio: 💗

In seguito alla morte improvvisa dei genitori, Grace è costretta a lasciare la sua amata San Diego e trasferirsi in Alaska, terra di cui non conosce praticamente nulla. Il primo impatto non è dei migliori: un atterraggio da panico su una pista ghiacciata e un viaggio rocambolesco a bordo di un gatto delle nevi, a temperature polari. Tuttavia, quando arriva alla Katmere Academy, la scuola esclusiva di cui suo zio è preside, la ragazza non può che rimanere a bocca aperta alla vista della sua nuova casa: un maestoso castello con le torri che svettano nel cielo nero. Ma l'incanto svanisce in fretta. Tempo un quarto d'ora e Jaxon Vega, il leader indiscusso della scuola, la minaccia e le intima di tornarsene da dove è venuta. Benché indignata e confusa dalle sue parole, Grace è affascinata da quel ragazzo misterioso, con il volto solcato da una cicatrice e gli occhi scuri che celano a stento una grande sofferenza. E decide di scoprirne ogni segreto. Più indaga, però, più si rende conto che Jaxon e i suoi compagni sono tutto fuorché comuni studenti e che alla Katmere Academy niente è come sembra. Quando il soprannaturale fa irruzione con prepotenza nella sua vita, Grace si aggrappa disperatamente all'unica cosa che considera reale: i sentimenti che prova per Jaxon. Saranno sufficienti a permetterle di sopravvivere in un mondo in cui i mostri esistono e non si nascondono sotto il letto?




Recensione

Finalmente, finalmente, finalmente! dopo tanta attesa… la Sperling & Kupfer ci regala un po’ di meritato trash per rallegrare questo 2021 abbastanza tetro!

Inizierei questa recensione con questa frase del libro: “Pensavi che i vampiri fossero bravi soltanto a mordere”? Perché ebbene sì, io ve lo dico, cari lettori, i vampiri sanno fare tante altre cose, ma proprio tante!  Preparate qualche snack, mettetevi comodi, che questa sarà una recensione stra-lunga, piena ma piena di spoiler e, per chi pensava di averle già lette di tutti i colori con la cara Kiera Cass… bhe, non è così!

Crave si presenta con una bella copertina alla Twilight, omaggio che sarà presente anche per buona parte del libro. La protagonista, infatti, è una ragazza californiana di nome Grace, a cui sono da poco morti i genitori in un terribile incidente d’auto e che si appresta a trasferirsi in Alaska, dal suo unico parente in vita: lo zio Finn, che gestisce una misteriosa e prestigiosa Accademia, la Katmere Academy. Talmente misteriosa che non compare neppure su Google Maps. Già prima di arrivare all’istituto, Grace inizia a soffrire la neve e il freddo (alias: Bella di Twilight che soffre la pioggia e il verde di Forks) e se ne lamenterà da pagina 1 a pagina 450.

Neanche il tempo di arrivare in Accademia, gentilmente accompagnata da sua cugina Macy, che Grace s’imbatte in Jaxon Vega: un pazzo che inizia a minacciarla dal niente di andarsene dall’Alaska (vi giuro, succede davvero così!) altrimenti sarebbe stata mangiata e  Grace, invece di prenderlo per uno svitato mentale, resta interdetta dalla sua bellezza mozzafiato, innamorandosene immediatamente. Così perdutamente che, invece di pensare alla recente perdita degli amati genitori, o sentirsi disorientata per la sua nuova “casa”, quella sera non riesce a dormire perché ossessionata dal ragazzo.

 

 

Non è l’Alaska a tenermi sveglia. È lui. Jaxon Vega.

 

 

Insomma, è già partita completamente con la brocca per lui dopo due minacce insensate che le ha fatto,  desiderosa soltanto di saltargli addosso alla prima occasione buona. Visto che proprio non riesce a prendere sonno, nonostante teoricamente “soffri il mal di montagna” e “non riesce neppure a respirare bene”, decide che sia un’ottima idea andare in giro a visitare il castello (perché ovviamente la Katmere Academy è un palazzone maestoso e oscuro), con l’unica illuminazione del suo telefonino. E volete che non si imbatta in due ragazzi che vogliono farle del male? E che non arrivi proprio il nostro eroe Jaxon Vega a salvarla? Il quale non perde occasione per ribadirle di andarsene via da lì e… succhiarle il pollice. Ebbene sì, perché non si sa come la cara Grace si è accidentalmente ferita, e il fatto che uno sconosciuto le succhi il dito sporco di sangue per aiutarla, non le pare per niente strano, anzi, ne impazzisce ancora di più!

 

 

È la cosa più sexy che abbia mai visto, e non so neppure perché. Cioè, non dovrebbe darmi i brividi?

 


Il pollice, però, non è l’unica cosa che piace succhiare a Jaxon. Il giorno dopo, infatti, Macy organizza una festa di benvenuto per Grace (anche se nessuno la calcolerà minimamente) nella quale Jaxon la omaggia con una bella scenetta teatrale in cui si mette a mordere e giocare con una fragola, non sapendo che gli ormoni di Grace stanno già ballando la macarena per lui dal primo istante, senza bisogno di questi extra, e la ragazza ha la testa piena di “premere forte il mio corpo contro il suo”, “mi sembra quasi di sentirlo, di assaporarlo”.

E se Grace vi pare imbarazzante, aspettate la fine della recensione, perché Jaxon si rivelerà ancora più imbarazzante: ve lo assicuro, tenete bene a mente questa scena della fragola perché tra poco vi svelo un particolare SHOCK!

Come ci insegna il vecchio Twilight, in una buona storia d’amore non ci può essere solo un belloccio che gioca per il cuore della protagonista e quindi l’autrice ci introduce anche Flint, un tipo molto meno psicopatico e molto più amichevole di Jaxon, che la invita, il giorno dopo ancora, a partecipare ad una battaglia di palle di neve.

 

 

“Una battaglia di palle di neve? Non credo sia il caso.”

“Perché no?”

“Perché non so neppure come si fa una palla di neve, per non parlare poi di lanciarla.”

 

 

Strano che su Youtube non si trovi un tutorial su come fare una palla di neve, effettivamente, vero? Fortunatamente la nostra Grace riesce però a trovare su Google “come vestirsi in Alaska” e si lascia convincere da Macy e Flint ad andare alla battaglia. Cosa mai può andare storto? Bhe, il ramo su cui Grace si  arrampica per giocare si spezza e la ragazza si storce una caviglia cadendo. Immediatamente arriva Jaxon a portarla come una sposina in camera, premurandosi di metterla a letto e, la cugina Macy, che il giorno prima le aveva detto di stare alla larga da Jaxon perché “un tipo pericoloso”, condividendo lo stesso DNA di Grace, si scioglie come un budino anche lei di fronte al fascino irresistibile del ragazzo.

 

 

 

Lui le sorride in segno di ringraziamento. E lì lei si blocca. Si blocca a metà di un passo restando con un piede sollevato.

 

A quell’elogio, Macy si illumina tutta e io devo fare uno sforzo per non prenderla in giro.

 

 

Grace che “prende in giro” la cugina, quando lei stessa per prima non riesce neppure a respirare o aprire bocca senza sbavare, in presenza di Jaxon, si commenta da sola. Macy, almeno, ci aiuta a sottolineare il quadro generale della storia con molta precisione:

 

 

“E quale sarebbe di preciso il quadro complessivo?” le chiedo.

“Che i due ragazzi più popolari della scuola sono ossessionati da te”

 

 

Non potendo andare a lezione per via della caviglia, Grace è costretta a letto ma! a farle compagnia ci pensa Jaxon che le invia un messaggio sul telefono. E qui parte una conversazione non imbarazzante, di più, dove Grace inizia a scrivergli indovinelli tipo “Lo sai come si sposta un polpo al buio?” che direi di lasciar perdere… Il caro Jaxon, nonostante dovesse essere un personaggio duro e minaccioso, che, come lui stesso ci tiene più volte a sottolineare, non è affatto gentile, le fa recapitare in camera una colazione sorprendentemente grassa e calorica, regalandole addirittura una copia di Twilight stesso (stendiamo un velo pietoso) per sottolinearle la frase “Ho detto che sarebbe meglio che non diventassimo amici, non che non voglio”. Ci rendiamo conto che sono passati TRE GIORNI? In tre giorni questo tizio la minaccia, le dice di andarsene, poi le fa i regalini, la salva, le dice che vorrebbe frequentarla ma “sarebbe meglio che non diventassimo amici”. Almeno Edward in Twilight tutti questi complessi li ha elaborati in settimane, non dopo cinque secondi!

Come il buon Edward, dopo averle fatto avere questo messaggio enigmatico, la mattina dopo a mensa si siede al tavolo con lei per fare colazione (ovviamente sedendosi da vero duro tamarro, mica come una persona normale: “Prende una sedia e la gira in modo da sedersi con la spalliera davanti e un gomito appoggiato sopra con noncuranza.”) e la accompagna addirittura a lezione! La classe è ancora vuota quando arrivano, e in realtà lo resta in modo inquietante per parecchio tempo finché Grace non realizza che insegnante e compagni sono lì che aspettano fuori dalla porta mentre lei e Jaxon amoreggiano tra i bianchi.

 

 

“Stanno aspettando che mi sieda o me ne vada, Grace. Quando avrò fatto l’una o l’altra cosa, entreranno anche loro.”

 

 

E Grace secondo voi si fa due domande su questa cosa? No! Non si chiede perché un’insegnante dovrebbe aspettare i comodi di Jaxon Vega! No, lei pensa solo e soltanto:

 

 

Se mai le sue labbra dovessero sfiorare le mie, rischierei di scoppiare. Di bruciare lì dove mi trovo. All’improvviso, senza la possibilità di impedirlo. Soltanto un tocco della sua mano sulla mia e puf! sarei finita.

 

 

Tuttavia, e vi sottolineo che Crave è scritto in prima persona, Grace ci sorprende tutti con una teoria uscita fuori all’improvviso ma che lei assicura stava già pensando da parecchio (dove?) che possa spiegare tutti questi comportamenti ambigui di Jaxon.

 

 

“Sei un alieno?”

[…] “Bè, allora vediamo di ricapitolare. Visto che: uno, sono la persona più sexy del mondo” e lo dice sogghignando, “due, tutti si prostrano ai miei piedi… e tre, spesso non sento freddo, tu hai deciso che sono un alieno.”

 

 

Qualsiasi teoria però viene in fretta dimenticata, eclissata (come al solito) dalla bellezza del ragazzo.

 

 

Sono abbagliata, ipnotizzata, incantata. Non riesco a pensare che a lui. Non vedo altro che lui. Non sento altro che lui.

 

 

Grace, da vera protagonista di un romanzo Fantasy Young Adult, attira disgrazie come il miele con le api e, dopo un ennesimo incidente dove si ferisce al collo e finisce in infermeria, scopre due buchi sulla sua pelle che possono solo e soltanto essere un morso… di vampiro! Come direbbe Belen: OMMEODEOH! Chiede spiegazioni a sua cugina Macy che, tranquillamente, le rivela che sì, i vampiri esistono! Così come le streghe, i licantropi… e i draghi (draghi!) come Flint. E la prima domanda di Grace, quando appura che Jaxon è, quindi, un vampiro, è: “È  questo il motivo per cui può uscire senza giacca.” Eh già! Grace digerisce molto bene la notizia che al mondo esistano mostri, che il ragazzo per cui sbava è un essere mitologico, e non si chiede assolutamente niente: né come si nutre il ragazzo, né se è velenoso, né come ci creano vampiri.. Niente di tutto ciò. Tanto che quando suo zio la chiama nel suo ufficio per parlarne, lei riesce addirittura già a scherzare sulla cosa:

 

 

“Quello che voglio dire è che Jaxon è diverso da qualunque altro ragazzo tu abbia mai conosciuto.”

“Be’, è ovvio.” Mimo le zanne come ho già fatto con Macy, e anche lo zio si mette a ridere.

 

 

Poi ecco che lo zio sgancia la bomba: Jaxon è nato vampiro. I vampiri, qui in Crave, nascono. Come un qualsiasi umano. Però mica tutti i vampiri sono in grado di generare figli, non scherziamo! Soltanto sei famiglie vampiresche, quelle più potenti, possono farlo. Anche se ci possono essere delle rare eccezioni.

Durante quest’interessante conversazione, ecco che finalmente Grace si pone due domande importanti: quanti anni abbia Jaxon (e cito testualmente “Sono prontissima ad accettare la questione del vampiro, e allora perché l’idea che sia vecchio mi dà così i brividi?”) e se lui e gli altri vampiri vanno in giro ad ammazzare persone. Ma lo zio Finn non risponde a nessuna delle due domande, da bravo preside.

 

 

“Non è mia abitudine parlare di uno studente con un altro studente.”

 

 

Certo, meglio lasciare che tua nipote continui ad essere ignorante su queste cose e continui a frequentare in modo ingenuo un vampiro assetato di sangue.

Jaxon e Grace si vivono finalmente la loro storia d’amore (in neanche una settimana dal loro primo incontro), e il vampiro è libero di mostrarle finalmente tutti i suoi poteri (POTERI, avete letto bene! Ve l’avevo detto, questo è un romanzo zeppo di sorprese!): come far spuntare fiori dal nulla, volare come un uccellino, far scoppiare terribili terremoti,  la telecinesi. Che proprio Edward Cullen spostateh!

Purtroppo però, le sciagure di Grace non cessano di continuare. Gli attentati alla sua vita si susseguono, e Jaxon riesce a individuare uno dei “cattivi”, punendolo con un bel morso al collo, davanti ad una Grace che guarda tutto con la stessa passione di un bambino davanti ad un notiziario.

 

 

In fin dei conti è un vampiro. Mordere il collo della gente e berne il sangue è praticamente il suo mestiere, giusto?

 

 

Per aggiungere altro pepe alla trama, si scopre che Jaxon è un principe! e aveva un fratello, Hudson, che ha ucciso perché malvagio e voleva dichiarare guerra a tutte le altre specie. Più di cinquecento anni fa. CINQUECENTO ANNI! Quindi qualcuno mi spiega, gentilmente, perché un vampiro di più di cinquecento anni, nobile, dovrebbe frequentare un’Accademia? L’autrice ci sottolinea in più pagine che Jaxon segue normalmente le lezioni, fa le verifiche e i test d’algebra come un qualsiasi studente…  In Twilight c’era un senso nei vampiri che andavano a scuola, ed era quello che, la famiglia Cullen, spostandosi di città in città ogni tot d’anni era obbligata a mettere su una sorta di recita per non farsi scoprire dagli umani del posto. Qui no! Capite! Qui stiamo parlando di un’Accademia di mostri, dove di umano non c’è nessuno!

Ma le assurdità non finiscono, come le sciagure di Grace. La ragazza scopre infatti che i vampiri non possono entrare in una stanza senza invito e neanche guardarsi allo specchio.

 

 

“È vero che i vampiri non possono guardarsi allo specchio.”

“Sì, è vero.”

“Ma com’è possibile? Nel senso, come fate a sapere che aspetto avete?”

Solleva il cellulare. “Mai sentito parlare dei selfie?”

 

 

Quindi un vampiro non può specchiarsi, ma vedersi al telefono sì.

Passiamo ad un altro cattivone della storia: la vampira Lia, nonché ex di Hudson. Anche lei è un’allieva di quest’Accademia di Pazzi, e ha come piano quello di vendicare il suo amore, prendendosela giustamente con Jaxon, che l’ha fatto fuori. Lia inizialmente si finge amica di Grace, e anche Jaxon non sembra mai dubitare di lei, tanto che accetta la sua offerta di riconciliazione, ovvero un the che Lia prepara apposta per lui. Perché sì, i vampiri possono bere the in quanto possono bere acqua, ma nient’altro. E vi ricordate la scena della fragola?

 

 

Oh, be’, è stato solo per fare scena. Ho avuto mal di stomaco per il resto della notte.

 

 

Non voglio commentare…

Ritorniamo a Lia. Lei gli regala questo the, e Jaxon tutto contento lo prepara durante l’appuntamento con Grace. E udite! udite! il the era avvelenato! Jaxon impazzisce e si attacca al collo di Grace, rischiando di ucciderla. In un momento di lucidità si stacca e le intima di fuggire via. Cioè, questa poveraccia non riesce manco a reggersi in piedi, le restano giusto due grammi di sangue, e deve andarsene lei, mentre il potente vampiro che sa addirittura volare deve restarsene comodo nella stanza? Ma tutto bene?

 

 

Uso ogni briciolo di energia che ho per arrivare alle scale, ma ce la faccio. Scendi carponi, se devi, urla la voce dentro di me. Fai tutto quello che è necessario.

 

 

E chi trova sulla sua strada, Grace? Ma ovviamente Lia, che la stava giusto aspettando per trascinarla nelle segrete e sacrificarla in un rituale volto a riportare Hudson in vita.

Qui parte tutto un pippone in cui tutti iniziano a menarsele: Flint, versione drago, piomba in scena per fermare Lia e uccidere Grace (eh già, altro che grande amore) così che la ragazza non possa mai essere usata per richiamare Hudson. Poi arriva Jaxon… Una caciara infinita, che finisce con Lia morta e lo spirito nero di Hudson in giro per l’Accademia. E l’unica cosa degna di nota che vorrei sottolineare è la trasformazione in drago di Flint che, quando torna umano, ha ancora i vestiti addosso, tipo Sailor Moon, le Winx, e altre splendide eroine.

Ma il vero colpo di scena arriva alla fine, quando per salvare Jaxon da Hudson, Grace… si trasforma in un gargoyle!

 

Rendiamo un piccolo omaggio anche ai meravigliosi titoli che Tracy Wolff ha dedicato ad ogni capitolo, ve ne lascio giusto qualcuno:

  • -          Che cos’hanno in comune il rosa shocking e Harry Styles?
  • -          Niente dice “mi piaci” quanto una zanna alla gola.
  • -          Ho sempre saputo che tra noi c’era un fuoco, solo non sapevo che fosse il tuo respiro.
  • -          È un paletto di legno quello che hai in tasca o sei solo felice di vedermi?

 

 







Titolo: Ragazzo, uomo e nemo
Autore: Damiano Dario Ghiglino
Data di pubblicazione: 21 dicembre 2020

Giudizio: 💗💗💗💗💗

Un ragazzo cammina portando con sé una valigia lungo le strade innevate di una città tedesca. Non sa da dove viene, né dove sta andando. Sa solo che si è lasciato il passato alle spalle perché è gay, è diverso.
Sarà così che Eric intraprenderà un lungo viaggio alla scoperta di sé rivelando, tra incontri inaspettati e interrogativi senza risposta, l’essenza di una vita che è tutte le vite.
Un romanzo cosmopolita, visionario, oscuro ma anche luminoso, sulla ricerca dell’identità attraverso le molteplici tappe dell’esistenza umana.




Recensione

La sofferenza è ciò che ci rende diversi gli uni dagli altri.



Un ragazzo in viaggio alla scoperta di sé stesso che si ritroverà a vivere mille esperienze e al contempo a fare i conti con il passato.

Eric Paterniti, ormai conscio della sua omosessualità, a diciotto anni, lascia Casal Torrente, il suo paesello natale, per recarsi in Germania da Thorsten, venticinquenne conosciuto su Internet. Da lì prende inizio un lungo peregrinare attraverso l’Europa e fino in Ucraina, che lo porterà a contatto con persone diverse destinate a lasciargli qualcosa per riportarlo, più consapevole o forse più confuso di prima, al luogo d’origine.



Eric aveva scelto di andare via dodici anni prima. Si era svestito di casa, famiglia e villaggio e aveva indossato una seconda pelle. Chi era la persona che era tornata? Non lo sapeva neppure lui.



Un diario di un’anima in cerca del suo posto, di una stabilità che non trova, preda dell’inconscio desiderio di lasciare un’”impronta” di sé nelle pagine del Tempo. Per questo imprime le sue avventure e i suoi pensieri su di un taccuino.



Io sto scrivendo un libro. Non è la mia memoria, è un modo per dire che ci sono stato. Non mi rende più umano, mi rende me stesso.



Il personaggio di Eric pare ricalcare in chiave moderna lo stereotipo pirandelliano di “uno, nessuno e centomila”: esiste un solo “ragazzo” o più di uno, o non ne esiste alcuno?, un gioco delle identità che disorienta e colma d’insicurezze, in un valzer ininterrotto di interrogativi senza risposta che tinge d’angoscia gli spostamenti da un luogo all’altro.



L’itinerario è un continuo ritorno alle origini. Trovarsi. Lasciarsi andare e perdersi. Ritrovarsi.



Un libro pregno di tristezza, di amarezza e disincanto, la storia di una vita che ne racchiude molte di più, alla ricerca di una felicità inafferrabile ed illusoria, perché forse alla fine



[..]siamo fatti per provare dolore. Inferni intrappolati nelle proprie gabbie, gusci in ebollizione che si scontrano anziché incontrarsi.



Non solo coming out, dunque, ma il ritratto fedele della crisi d’identità di una generazione che non trova se stessa, peregrina in un mondo che non sa accoglierla e tantomeno accettarla, in cui non è niente di più di un soffio di vento che vola via senza lasciar traccia.



Forse essere uomini significa questo, imprimere un marchio a fuoco nella pelle di qualcuno che forse dimenticheremo, e che forse ci dimenticherà.



Consigliato a chi non ha paura di confrontarsi con libri “impegnativi” che invitano alla riflessione!


 





Titolo: Sussurralo a gran voce... !
Autore: Giulia Bini
Editore: Barkov (5 dicembre 2020)
Giudizio: 💗💗💗💗💗

"Sussurralo a gran voce..!" è un piccolo scrigno: una raccolta di short story a sfondo romantico. Racconti diversi tra loro, ma accomunati dallo stesso sentimento: l’amore. Che si tratti di un amore vero, corrisposto o non, utopico o combattuto… i protagonisti delle varie storie si lasciano trasportare all’interno di un vortice a cui solo un sentimento così potente può dar vita. L’idea del libro è quella di regalare attimi in cui staccare con la realtà e lasciarsi trasportare proprio al centro di quel vortice… o almeno questo è ciò in cui spera la scrittrice!




Recensione

È stato l’amore. A causa sua siamo tutti per sempre condannati.



L’amore visto nelle sue svariate sfumature, dall’innamoramento al tradimento, passando per il mondo del soprannaturale, una margherita sfogliata dei suoi candidi ma forti petali con sapiente abilità stilistica e delicata capacità di generare emozioni: questo in sintesi il contenuto dell’opuscolo “Sussurralo a gran voce..!”, una piccola chicca narrativa sottopostami dalla giovane autrice.

Tanti libri in un libro, poesie e miniracconti con una propria individualità esaltata da copertine originali e da una spiccata quanto         sensibile attenzione all’introspezione, che fa degli scritti meravigliose ed insolite gemme che affascinano chi legge.

Un viaggio in un sentimento universale, complesso e bellissimo, che può regalare una sconfinata felicità o al contrario un’intensa sofferenza, una consapevolezza che dirada le tenebre dell’incertezza o la condanna ad un destino crudele.



Ormai sapevo cosa stavo facendo e sapevo cosa volevo. Ma soprattutto sapevo cosa provavo. [..] non m’importava se fosse giusto o sbagliato.


Era questo che aspettava tutti noi: un’eternità sotto le sembianze di mostri.


E poi dicono che la magia non esiste. Se così non fosse come si spiegano queste emozioni?



Un libro che parla al cuore, facendo vivere sensazioni inebrianti, dolci e amare, profonde e vere, trasportando nell’universo di ciò che dà colore alla vita, nel bene e nel male. Perché il sogno di tutti non è altro che questo, amare ed essere amati…



Quando ti guardo negli occhi mi sembra che tu riesca a leggermi dentro e con te riesco a comunicare senza bisogno di pronunciare parole. Tu mi capisci e mi fai sentire desiderata.



Consigliato ai romantici e a chi per un attimo vuole estraniarsi dalla frenetica realtà!


 






Titolo: Come incastrare un rubacuori - serie Billionaire Bad Boy #2
Autore: Max Monroe
Editore: Always Publishing (28 gennaio 2021)
Giudizio: 💗💗💗💗

Cassie Phillips: bellissima, sarcastica e disinibita. Una donna che non si farà mai incastrare.
Thatch Kelly: attraente, milionario e drogato d’adrenalina. L’uomo a cui nessuna donna sa resistere.
Cassie è una fotografa di successo, con una carriera fiorente che le consente di viaggiare in tutto il mondo e scattare foto agli uomini più sexy del pianeta.
Thatcher è un consulente d’investimento dal talento infallibile, che gli ha permesso di guadagnare una fortuna e godersi appieno la vita.
Cos’hanno in comune? Cassie e Thatch sono due indomabili spiriti liberi, diventati amici dopo essere stati costretti a badare insieme al gatto molto scontroso di proprietà dei loro migliori amici.
Da allora, hanno stretto spontaneamente una folle amicizia a base di allusioni sessuali e frecciatine spietate. Il problema è che entrambi sono dei tipi estremamente competitivi, che amano giocarsi scherzi a vicenda e per nulla al mondo accetterebbero una sconfitta.
Nella loro gara costante a chi farà le scarpe all’altro, un giorno Cassie e Thatch si ritrovano a diventare coinquilini, come sempre per gioco.
Ed è l’inizio di una vera e propria reazione a catena a cui nessuno dei due potrà sottrarsi: i loro scherzi esilaranti vanno fuori controllo, l’attrazione sopita esplode, e Thatch e Cassie cominciano a provare sentimenti reali l’uno per l’altra.
I due amici si rendono conto che forse, contro ogni probabilità, si stanno innamorando. Ma saranno in grado di mettere fine alla loro sfida e, per una volta, arrendersi l’uno all’altra per confessare ciò che sentono veramente?



Recensione


Non mi interessa nient’altro che te.


Premetto che io amo il romance, è il mio genere letterario preferito! E questo libro ne è un degno rappresentante, anche se non ho molto apprezzato lo stile eccessivamente…volgare! Eh sì, ci sono parolacce e battutacce sconce ogni due per tre, pure in situazioni pubbliche davvero imbarazzanti e, dopo un’iniziale e naturale ilarità, finiscono solo col generare un certo disagio! Comprendo il desiderio di voler usare l’ironia spinta per rendere le cose più interessanti, ma così è decisamente troppo secondo me!

Detto ciò, la storia di Tatch e Cassie mi è piaciuta tanto, due caratteri forti e audaci che cercano di prevaricarsi l’un l’altra a suon di scherzi e prese in giro che definire folli è un mero eufemismo!



“Sorpresa! Ti ho preso un maiale!”

“Tu…Cosa?”

“Ti ho comprato questo piccolino. Volevo fare qualcosa di premuroso per te.”

“Io ti ho portato i nachos e tu mi hai preso un maiale?”



Tatch è un ricco consulente finanziario, un “gigante” figo e bonaccione, l’amico sempre pronto alla battuta, un “tombeur de femme” che sogna la donna giusta per legarsi. Cassie è una fotografa di successo, bella e fiera, indipendente e sfacciata, incapace di avere una relazione seria perché non trova nessuno capace di destare il suo interesse per più di qualche appuntamento.

Dopo il matrimonio dei rispettivi migliori amici, si ritrovano a doversi occupare insieme del loro gatto, e da lì scatta un’attrazione esplosiva, che si concretizzerà quando Cassie sarà costretta a “salvare” Tatch di prigione e trascorrerà la notte nel suo appartamento. Ed è allora che comincia il bello: determinata a prendersi gioco di lui, la donna fingerà di volersi trasferire da lui per spingerlo a cacciarla. Ma Tatch capirà il suo gioco e farà invece di tutto per compiacerla. Lo sfida di resistenza tra i due pian piano assumerà una piega inaspettata, piega che non avevano assolutamente messo in conto…



Quello che era iniziato come un gioco di scherzi e un costante scontro di volontà si era trasformato in qualcosa che non mi sembrava per nulla superficiale. A un certo punto, il copione per me era cambiato.



Dio, era un figlio di puttana davvero creativo. E così dannatamente divertente. Non riuscivo a ricordare l’ultima volta che mi era piaciuto così tanto stare con qualcuno da non averne mai abbastanza: con lui volevo sempre di più!



Un racconto fresco, brioso, esilarante e imprevedibile, ricco di scene hot al limite della decenza, dove però l’eros e vena comica si mescolano a sentimenti reali ed a problemi personali e insicurezze che rendono la “pazza” coppia più…”umana”! Tatch, a causa di un trauma giovanile, dà un valore enorme alla fiducia nei rapporti, e questo lo porta ad aver paura ad un certo punto di impelagarsi a lungo termine con una selvaggia e un po' egoista Cassie. Quest’ultima a sua volta è volubile in tutto, meno che nel suo lavoro, e non è pronta a fronteggiare quello che prova per l’”Allegro Gigante Verde”.



È solo che non sono mai stata brava a impegnarmi veramente in qualcosa.



Tutto ciò che voglio è qualcuno che si fidi di me abbastanza da capire che chiedo solo rispetto e fiducia.



Un romanzo “moderno”, passionale e spumeggiante, che vede due persone dalla vita “perfetta”, convinte di avere il controllo di ogni cosa e di essere felici, alle prese con l’imprevisto che scombussolerà ogni loro piano: l’Amore. E quando questo succede a chi ha un carattere intrepido e caparbio, non possono che nascerne scintille!

Consigliato a chi adora le storie d’amore fuori dagli schemi!



Da quando ho memoria, ho sempre odiato non avere il controllo delle mie scelte. […] Ma poi ho incontrato te. […] E io mi fido di te per tutto, perché so che tu ti fidi di me.



Post più recenti Post più vecchi Home page

Benvenuti sul blog "La Valigia di Carta" di Mary e Vale, in cui ci occupiamo di recensire libri! Siamo due bionde sorelle con la passione per i libri e la scrittura, i dolci e le serie tv.

Seguici su Instagram ❤



Lettori fissi

Archivio

  • agosto 2024 (3)
  • luglio 2024 (4)
  • giugno 2024 (4)
  • maggio 2024 (4)
  • aprile 2024 (5)
  • marzo 2024 (4)
  • febbraio 2024 (4)
  • gennaio 2024 (5)
  • dicembre 2023 (4)
  • novembre 2023 (4)
  • ottobre 2023 (5)
  • settembre 2023 (4)
  • agosto 2023 (5)
  • luglio 2023 (4)
  • giugno 2023 (4)
  • maggio 2023 (5)
  • aprile 2023 (4)
  • marzo 2023 (4)
  • febbraio 2023 (3)
  • gennaio 2023 (5)
  • dicembre 2022 (4)
  • novembre 2022 (5)
  • ottobre 2022 (2)
  • settembre 2022 (4)
  • agosto 2022 (5)
  • luglio 2022 (4)
  • giugno 2022 (4)
  • maggio 2022 (5)
  • aprile 2022 (4)
  • marzo 2022 (5)
  • febbraio 2022 (4)
  • gennaio 2022 (4)
  • dicembre 2021 (5)
  • novembre 2021 (6)
  • ottobre 2021 (8)
  • settembre 2021 (4)
  • agosto 2021 (5)
  • luglio 2021 (11)
  • giugno 2021 (13)
  • maggio 2021 (10)
  • aprile 2021 (8)
  • marzo 2021 (12)
  • febbraio 2021 (10)
  • gennaio 2021 (6)
  • dicembre 2020 (6)
  • novembre 2020 (10)
  • ottobre 2020 (13)
  • settembre 2020 (9)
  • agosto 2020 (8)
  • luglio 2020 (11)
  • giugno 2020 (11)
  • maggio 2020 (11)
  • aprile 2020 (17)
  • marzo 2020 (24)
  • febbraio 2020 (19)
  • gennaio 2020 (8)
  • dicembre 2019 (16)
  • novembre 2019 (10)

Post Popolari

  • Recensione: Echi in tempesta - Christelle Dabos
  • Recensione: Quando t'innamorerai - Tania Paxia
  • Intervista con l'autrice: Naike Ror

Categorie

1 cuoricino Adult Amore proibito Angst Autobiografia Autoconclusivo Autrice Avventura Azione Bad boy Biker Biografie Bondage Bully Romance cake Chick lit Citazioni College College Romance Comedy Commedy Consigli Contemporary Contemporary Romance Crime Romance Dark fantasy Dark romance Depressione Dipendenza Distopico Disturbo dell'attenzione Divertente Drag Queen Drama Duologia epoca regency Equivoci Erotic Angst Erotic Romance Fake Marriage Fantascienza Fantasy Fiabe Fumetti Giallo Gothic Gotich High School Historical Urban Fantasy history History Romance Horror Illustrazioni Intervista Letteratura Erotica LGBT Libri Natalizi Libri straconsigliati Lockdown Mafia Mafia Romance Ministorie Mistery Mitologia Music Romance Narrativa Narrativa contemporanea Narrativa femminile Narrativa per bambini New Adult New Adult Fantasy novella Odio/Amore Paranormal Romance Perdita Poesia Racconti Reality Show Recensioni Retelling Reverse Harem ricette Romance Romanzo Storico Romanzo Western Royal Rubrica Scambi di opinioni Schizofrenia Second chance Segnalazione Series Sirene Spicy sport romance Storie vere Suggerimenti Thriller Trash Triangolo amoroso Trilogia True Crime Urban fantasy Vampiri Young Adult Young Adult Fantasy

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *

Powered by Blogger.

Designed by OddThemes | Distributed by Gooyaabi Templates