La Valigia di Carta

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Titolo: Tra ieri e domani
Autore: Jennifer L. Armentrout
Editore: Nord (18 febbraio 2021)

Giudizio: 💗💗

Basta un istante per cambiare per sempre il corso della tua vita. Lo sa bene Lena Wise. Fino a poco tempo prima, Lena era un missile puntato sul futuro: per lei, esistevano solo gli esami di ammissione all'università, il campionato di pallavolo e Sebastian, il suo migliore amico, di cui è segretamente innamorata. Da quella notte, invece, non esiste più nulla. Non da quando un suo errore ha sconvolto per sempre l'esistenza delle persone a lei più care, facendola precipitare in un baratro di rimpianti. Adesso Lena non pensa più né al college né allo sport. Non vuole nemmeno vedere Sebastian. È convinta, infatti, di non meritare più il futuro per cui tanto lottava…
Sebastian ha sempre rimandato a domani. Credeva di avere tempo: per impegnarsi di più negli studi, per allenarsi di più, per conquistare la ragazza dei suoi sogni… Dopo quella terribile notte, invece, si rende conto che il domani non è scontato, è un dono. E lui vuole fare tutto il possibile per non sprecarlo. A cominciare da Lena: anche se ha paura di rovinare la loro amicizia, Sebastian deve trovare il coraggio di confessarle i suoi sentimenti. Prima, però, deve aiutarla a liberarsi dei sensi di colpa. Ma il suo amore sarà abbastanza forte da convincere Lena a riprendere il cammino verso il futuro o si lascerà schiacciare dal peso del passato?






Recensione

Cos’avrei fatto di diverso se avessi saputo che non ci sarebbe stato un domani? Tutto. Avrei fatto tutto in modo diverso.

 

 

Se Jennifer Armentrout scrive un nuovo libro, noi dobbiamo leggerlo. Anche se si tratta di un Young Adult… e, ahimè, questa categoria è quasi sempre una tragedia, anche per gli standard della Armentrout.

Dire infatti che la storia d’amore tra i due protagonisti, qui, è banale è dir poco. È scontata, noiosa, davvero deludente. E questi aggettivi non sono certo una novità per i romanzi di questa categoria, ma dalla Armentrout mi aspetto molto di più. In passato ci ha regalato libri davvero emozionanti e coinvolgenti, protagonisti appassionanti, momenti ironici e divertenti, ma anche tristi e riflessivi. I cliché non mancavano, certo, ma l’autrice riusciva ad inserire nella trama quel tocco di originalità che riusciva a catturarti fino alla fine del volume.

Tra ieri e domani ha questo tocco, anche se, a parer mio, trattato poco approfonditamente. Prima di arrivare a questo, però, facciamo un passo indietro e riprendiamo il discorso della storia d’amore. La nostra protagonista è Lena, una diciasettenne nerd che gioca a pallavolo, perdutamente innamorata del suo migliore amico Sebastian. Sebastian è, ovviamente, uno strafigo colossale, e i due sono vicini di casa e amici da quand’erano bambini.

Nonostante per quasi tutta la sua adolescenza (e pochi mesi prima dell’inizio della storia che leggiamo) il ragazzo sia stato fidanzato con la “più bella” della scuola, tra lui e Lena c’è quest’abitudine per cui Sebastian si intrufola quasi quotidianamente in camera sua, di sera, e stanno a “coccolarsi” e divertirsi. Vi prego, mi si stavano cariando i denti mentre leggevo queste scene!

Lena è sotto mille treni per lui, ma chissà come nessuno pare accorgersene. Sebastian sta messo pure peggio di lei, ma anche in questo caso tutti hanno i salami sugli occhi, in primis entrambi i protagonisti. Perché sia mai che la loro amicizia venga rovinata per un sentimento “non corrisposto”.

Fortunatamente il vero fulcro di questo romanzo, quello che divide la vita di Lena in “Ieri, oggi e domani” è un altro. Anche perché, se la trama si fosse poggiata solo e soltanto sulla storia d’amore, il libro sarebbe finito dopo il primo capitolo!

Ieri è la vita spensierata che Lena, da normale adolescente, conduceva. Andava a scuola, usciva con le amiche del cuore, andava alle feste. Il suo unico pensiero era per Sebastian, e le sue preoccupazioni per il college da scegliere.

Oggi è la vita di Lena dopo un terribile incidente: l’auto su cui viaggiava insieme ad alcuni dei suoi amici più cari è uscita fuori strada, e le conseguenze sono terribili. La ragazza dovrà affrontare il dolore, il lutto, la responsabilità che sente ricadere sulle sue spalle. Temi che un adolescente ritiene lontani anni luce dal proprio mondo e che tratta con leggerezza perché mai penserebbe che, appunto, possa succedere proprio a lui.

Domani è la forza che Lena deve trovare per andare avanti, grazie al sostegno della sua famiglia, a quello reciproco che deve scambiarsi con le sue amiche, e a quello dello psicologo che la aiuta nel difficile cammino dell’accettazione e superamento del trauma.

Quanto può cambiare la vita di una persona per una singola scelta sconsiderata? Quante volte noi stessi abbiamo corso rischi inutili prendendo alla leggera azioni che potevano generare conseguenze orribili?

Tra ieri e domani fa riflettere davvero tanto su questi temi, temi che spesso ignoriamo o fingiamo non siano pericolosi come in realtà potrebbero rivelarsi. Mi sarebbe piaciuto che la Armentrout li avesse approfonditi meglio, indagato più a fondo nel dolore che una persona può provare, marcato ancora di più l’accento sull’indifferenza della vita che va avanti nonostante la tua sia appena crollata in mille pezzi.

Nonostante ciò, capisco che trattandosi di uno Young Adult, rendere la lettura ancora più “pesante” avrebbe magari limitato il proprio pubblico, divenendo troppo angoscioso per dei lettori adolescenziali.

Ed essendo rivolto soprattutto a loro, il romanzo merita di essere letto per questa lezione di vita sacrosanta su cui ognuno di noi dovrebbe riflettere e assorbire dentro di sé, per essere più coscienziosi e giudiziosi in futuro.

I difetti del volume sono tanti, tantissimi: i personaggi poco caratterizzati, poco “empatici” per il lettore; la storia d’amore che… lasciamo stare!; i dialoghi romanzati, la protagonista che legge i libri di Sarah J. Maas… Ahah scherzo! Come ho detto, però, lo consiglio comunque come lettura, soprattutto ai più giovani (ecco, se dovete fare un regalo ad un adolescente e non sapete quale Young Adult prendergli, questo sarebbe una buona opzione!), ma anche ai più grandi che, se come me sono stufi dei cliché triti e ritriti, apprezzeranno sicuramente il tema principale trattato dall’autrice.

 

 

Saremmo cresciuti e con noi la distanza che ci separava. Era terrificante, ma per il momento, in quel preciso istante, avevamo ancora domani.


 





Titolo: Tutto a posto tranne l'amore.
Autore: Anna Premoli
Editore: Newton Compton Editori (8 febbraio 2021)
Giudizio: 💗💗💗💗💗

Ludovico Paravicini è decisamente prevenuto in fatto di donne, ma chi non lo sarebbe, al posto suo? L'epilogo del suo grande amore è stato infatti davvero infelice. In una parola: divorzio. E per giunta non è stato nemmeno amichevole: Ginevra, la sua ex moglie, anni fa ha fatto armi e bagagli e preteso da lui un lauto assegno di mantenimento, autorizzandolo a pensare il peggio di lei. E adesso Ludovico sarebbe ben lieto di continuare a nutrire questa convinzione. Ma all'improvviso Ginevra ricompare e sembra molto determinata a fargli cambiare idea. A volte capita che le persone che si pensa di conoscere meglio riservino delle sorprese assolutamente imprevedibili. E non è detto che queste sorprese siano negative...




Recensione

Il grande amore si vede alla fine, non all’inizio della corsa.



Ancora un capolavoro letterario uscito dalla penna irriverente e appassionante della Premoli ricalcato sullo schema amore/odio tra i protagonisti, con questa volta una marcia in più, una profondità e un’immersione psicologica in problematiche di coppia davvero ben strutturata e affrontata nella difficile situazione pandemica che ci siamo purtroppo ritrovati a vivere.

Ludovico e Ginevra sono divorziati da tre anni. Lei lo ha tradito e lui ha scelto di troncare ogni rapporto, a parte il versamento mensile di uno generoso assegno di mantenimento. Inaspettatamente, alla festa di Natale dell’azienda che gestisce coi due amici di sempre, Lorenzo ed Edoardo, Ludovico si ritrova di fronte l’ex moglie con una richiesta alquanto singolare: vuole la cancellazione dell’assegno e restituirgli anche tutto ciò che le ha versato fino a quel momento. Ginevra infatti ha usato quel denaro per diventare un’interior designer e avere finalmente una propria indipendenza economica.

Per rispedirla lontano da lui, Ludovico accetta, ma ben presto le loro strade, complici anche una ex suocera invadente ed un’anziana conoscente eccentrica e furba, si incrociano di nuovo a causa di un appartamento da arredare. L’arrivo della pandemia poi che costringe a restare soli in casa e a fare i conti con sé stessi, li induce a confessioni e a chiarimenti inaspettati che creano uno scenario molto diverso del passato…e adesso del futuro….



Forse l’amore destinato a durare non è tanto quello di chi ha osato salire più in alto di tutti, ma di quelli che hanno continuato a salire e scendere insieme.



Due persone che si sono amate intensamente ma hanno commesso degli errori legati alla giovane età, alla mancanza di comunicazione, alle personali insicurezze, al dare l’altro per scontato, al voler dare un’immagine di sé diversa dalla realtà perché convinti di non essere all’altezza: un coacervo di elementi che ha condotto al disastro e all’allontanamento. Spesso però basta solo fermarsi un attimo per riflettere a mente fredda sugli eventi e confrontarsi senza pregiudizi per scoprire la verità nascosta dietro atteggiamenti e parole mal interpretati.



La vera tomba dell’amore è l’illusione che nulla cambi. Invece cambia tutto, noi per primi, e bisogna avere l’intelligenza di riconoscerlo.



Ludovico è un uomo un po' “orso”, timido e riservato, stacanovista, che sceglie di non confidare i suoi problemi lavorativi alla moglie per non annoiarla, mentre lei interpreta il tutto come disinteresse e mancanza di stima. Alla fine, cerca in un altro quello che crede il marito non le dia e lui reagisce lasciandola. Una girandola d’incomprensioni che rispecchia appieno il rapporto di molte coppie sposate odierne, troppo prese dagli impegni e incapaci di affrontare di petto le cose, preferendo restare arroccate sulle loro convinzioni e trascinandosi inesorabilmente verso una distanza incolmabile.

Forse, se si desse maggior peso all’ascolto dei sentimenti invece che all’amor proprio e all’orgoglio, i problemi potrebbero risolversi e rafforzare un legame che in apparenza sembrava logoro, perché…



L’amore è un sentimento complesso, pieno di sfaccettature, oscillante ed in costante evoluzione.



Un libro che non è altro che una riconferma del talento della Premoli, capace di trattare anche temi tutt’altro che facili con ironia e leggerezza, regalandoci specchi verosimili e dettagliati della realtà contemporanea.

Consigliato a chi ama l’autrice e le storie “complicate”!



Non esiste amore più solido di quello che si nutre di rispetto.


 





Titolo: La guerra della Rosa Nera - Volume primo
Autore: Marco Olivieri
Editore: Myth Press (31 marzo 2021) link al preordine: https://bit.ly/bookmp-grnvol1
Giudizio: 💗💗💗💗💗

Torino, anno 1522. Nonostante il progresso tecnologico, artistico e scientifico, nella città imperversa la peste, i preti bruciano gli eretici nelle piazze pubbliche e popoli fantastici fanno di tutto pur di nascondersi agli occhi degli umani. In una situazione così determinatamente delicata, la piccola Irene osserva il volto di questa metropoli finora a lei sconosciuto. Mentre fuori la pioggia picchia forte sul tetto della reggia torinese, il burbero Custode nutre la curiosità della bambina, accompagnandola nelle vite di Nero, Rebecca, Jafar e Tessa, i quattro potenti e assurdi incantatori in fremente attesa fuori dai cancelli della magione dove la piccola si è da poco traferita. Un viaggio nel loro passato, presente e imminente futuro, che svelerà fatalmente perché il loro destino sia così indissolubilmente legato al suo. Cos’è la Loggia della Rosa Nera?


Recensione

La Rosa Nera non commette errori.


Questo primo volume della saga La Guerra della Rosa Nera è sicuramente un interessante preludio a quanto succederà nelle prossime pagine, un antipasto sfizioso e ricco che prepara alle tanto attese portate principali.

Siamo nell’anno 1522 D.C., nella città di Torino, e subito ci imbattiamo nella figura di Irene, ragazzina undicenne trasferitasi con la madre in una lussuosa magione situata nel cuore della città, dove ella ha trovato impiego dopo aver duramente lavorato per anni nei campi. Sveglia e curiosa, Irene comprende subito che in quella dimora, una sorta di albergo, c’è qualcosa di strano, a partire dal Custode, individuo freddo e imperscrutabile che detta ordini alla servitù e che nessuno osa contraddire. Le sue intuizioni trovano conferma negli “alcolici” racconti del vecchio Giulio, l’unico che ha accesso al campanile dell’edificio per occuparsi della campana in cima.



Ogni dieci anni su quel campanile combinano qualcosa di losco.



La prossima scadenza sarebbe stata di lì a poco, ed Irene decide di verificare le parole di Giulio. Riuscita ad entrare in possesso delle chiavi della torre, un paio d’ore prima della mezzanotte la ragazzina vi si intrufola, ma ben presto si accorge di non essere sola. Il Custode è lì e, apparentemente tranquillo, le mostra chi c’è dinanzi ai cancelli del Palazzo, quattro potenti maghi (Jafar, Nero, Rebecca e Tessa) giunti lì per contendersi il titolo di Gran Magister della Loggia della Rosa Nera. Irene è affascinata e terrorizzata da quello che vede…ma lei cosa c’entra in tutto questo?



Il tuo destino è legato a ciò che accadrà oggi.



Un fantasy davvero avvincente, intrigante ed incalzante, che mescola presente e passato per farci conoscere a fondo gli eventi che hanno condotto i quattro maghi a Torino quella fatidica notte. Apprendiamo della caparbietà e spesso avventatezza di Nero, insofferente allo studio teorico e smanioso di mettere in pratica le arti arcane, convinto di avere elevate potenzialità. Conosciamo Rebecca, costretta ad abbandonare la magia per salvare  la sua vita e quella della sorella, ingabbiata in un’esistenza placida ma insoddisfacente, finché la magia non la richiama tra le sue spire. Non mancano creature mitologiche, centauri e fauni, tra cui emerge Tessa, abile guerriera e potente maga decisa a vincere la Guerra della Rosa Nera. E poi l’arabo Jafar, che scende a patti con Selim, sovrano di Costantinopoli, per riuscire a trovare quello che gli serve per diventare Gran Magister. Quattro personaggi diversi uniti dalla sete di potere e dal desiderio di dimostrare il loro valore.



La Rosa Nera richiede ogni dieci anni l’elezione di un Alto Magister e quella che avverrà a breve, sarà la guerra che ne decreterà il prossimo.



Magia, oscurità, bene e male, intrighi e complotti, ma anche legami familiari, amicizie e amore: un connubio di sapori intenso e avvolgente che rende il libro un incipit perfetto per una serie che ha tutto per imporsi all’attenzione del lettore. Dall’Italia al deserto arabico, una storia che affonda le radici in un’arte antica e misteriosa che da sempre ammalia i profani e li conduce in un mondo bellissimo quanto terrificante.



Chi si cimenta nella magia ha solo due strade percorribili: il successo o la morte.

 

 





Titolo: Il duca tradito - Il club del 1797 #3
Autore: Jess Michaels
Data di pubblicazione: (16 febbraio 2021)
Giudizio: 💗💗💗💗💗

Adelaide Longford è la zitella intellettualoide meno considerata di Londra e a lei va bene così. Essere ignorata le dà la possibilità di uscire di casa di nascosto e assumere segretamente le vesti dell’attrice più famosa del momento, Lydia Ford. Recitare su un palcoscenico e sentire gli applausi di chi la guarda è l’esperienza più emozionante della sua vita.
Fino a quando non entra nella sua vita Graham Everly, Duca di Northfield. Il duca è un uomo distrutto dopo l’umiliante perdita della sua fidanzata di lunga data per colpa del suo presunto migliore amico e iniziano una relazione carnale che le accende la passione in corpo. Graham non capisce perché sia così attratto sia dall’occhialuta e salace Adelaide sia dall’appassionata Lydia, ma ben presto si ritrova emotivamente coinvolto con entrambe e indeciso su quale futuro perseguire.
Quando Graham scoprirà l’identità segreta di Adelaide, sarà in grado di accettare entrambe le parti della giovane donna? E riuscirà a salvarla da un pericolo in agguato che nessuno dei due avrebbe mai potuto prevedere?


Recensione


   Tu mi hai riportato in vita.



Sullo sfondo della Londra del 1810 il Duca di Northfield, Graham Everly, è deluso e amareggiato per il doppio tradimento del suo migliore amico Simon, Duca di Crestwood, e della sua fidanzata Meg, sorella del Duca di Abernathe. Un tradimento che lo vede anche allontanarsi dal “Club del 1797”, che riunisce i Duchi più importanti.

Una sera a teatro conosce l’attrice Lydia Ford, e se ne invaghisce, tornando finalmente ad una parvenza di normalità. Successivamente, ad un ballo, per evitare i pettegolezzi sul suo conto ed un imbarazzante incontro con Simon e Meg, invita a ballare la timida Lady Adelaide, figlia zitella del defunto conte di Longford, e resta sorpreso dal suo acume e dalla sua intelligenza, oltre che bellezza nascosta dietro pettinature strette, occhiali ed abiti castigati. In breve tempo, il Duca si ritrova a pensare costantemente ad entrambe le dame, rischiando di perdere il senno a furia di trovare una soluzione. Ma forse questa è proprio sotto i suoi occhi, basta soltanto guardare al di là delle apparenze….



L’idea di perdere una delle due donne era stata fisicamente dolorosa per lui.

Ora sapeva che non avrebbe dovuto perdere nessuna delle due.



Una storia interessante, appassionante, un po' diversa dai soliti scritti ambientati nell’800, perché dipinge la Lady non come la fanciulla bellissima e indifesa, ma come una ragazza forte e caparbia, decisa a prendersi ciò che vuole senza badare alle conseguenze, talmente audace e coraggiosa da “inventarsi” una nuova “lei” per acciuffare una felicità negatale nella realtà. Una ragazza che non esita a compromettere la sua reputazione per salvare l’uomo che ama e che è convinta non la ami a sua volta. Un’eroina intrepida e fiera, che ha sulle spalle un passato doloroso e dinanzi un presente per niente roseo, un bagaglio che non scalfisce però la sua empatia e la sua attenzione per gli altri, anche a discapito di sé stessa.



Avrebbe voluto allontanarsi dai loro giudizi e dal loro biasimo, ma non lo fece. Non poteva. Doveva continuare ad assicurarsi che Graham fosse protetto.



Il Duca dal canto suo incarna appieno lo stereotipo del “bello e tormentato”, un uomo in superficie riservato e solitario, ma dall’animo gentile e dal cuore d’oro, capace di perdonare in nome dell’amore e di superare le sue paure per accogliere il futuro.



Non pensare nemmeno per un momento che questa sensazione non mi spaventi tanto quanto terrorizza te. O che non temo che in qualche modo distruggerò qualunque cosa potremmo costruire. Lo temo. Ma ho più paura di allontanarmi da te.



Un romanzo forte, passionale e intenso, che vede il desiderio mescolarsi con la violenza, l’affetto con la crudeltà, la verità con le bugie, un frullato dal sapore deciso e un tantino acre, con una punta di piccante che rende il tutto intrigante e al tempo stesso tenero.

Il duca tradito invita a non arrendersi ad un’esistenza piatta e noiosa, prevedibile e insapore, ma a cercare la propria felicità, sbagliando anche, ma evitando di avere fastidiosi e incancellabili rimpianti. Nessuno è perfetto, ciascuno ha i suoi scheletri nell’armadio, i suoi demoni da combattere, ma se si trova la “persona giusta” affrontarli e sconfiggerli diventa più facile, per vivere davvero con serenità.



Se sono felice, se sono allegro, se sono in pace con il futuro…..questo, mia cara, è tutto grazie a te.



Consigliato a chi ama le storie d’amore complesse ma davvero avvincenti!

 


 





Titolo: Piranesi
Autore: Susanna Clarke
Editore: Fazi Editore (4 febbraio 2021)
Giudizio: 💗💗💗💗💗

Piranesi vive nella Casa. Forse da sempre. Giorno dopo giorno ne esplora gli infiniti saloni, mentre nei suoi diari tiene traccia di tutte le meraviglie e i misteri che questo mondo labirintico custodisce. I corridoi abbandonati conducono in un vestibolo dopo l’altro, dove sono esposte migliaia di bellissime statue di marmo. Imponenti scalinate in rovina portano invece ai piani dove è troppo rischioso addentrarsi: fitte coltri di nubi nascondono allo sguardo il livello superiore, mentre delle maree imprevedibili che risalgono da chissà quali abissi sommergono i saloni inferiori.
Ogni martedì e venerdì Piranesi si incontra con l’Altro per raccontargli le sue ultime scoperte. Quest’uomo enigmatico è l’unica persona con cui parla, perché i pochi che sono stati nella Casa prima di lui sono ora soltanto scheletri che si confondono tra il marmo.
Improvvisamente appaiono dei messaggi misteriosi: qualcuno è arrivato nella Casa e sta cercando di mettersi in contatto proprio con Piranesi. Di chi si tratta? Lo studioso spera in un nuovo amico, mentre per l’Altro è solo una terribile minaccia. Piranesi legge e rilegge i suoi diari ma i ricordi non combaciano, il tempo sembra scorrere per conto proprio e l’Altro gli confonde solo le idee con le sue risposte sfuggenti. Piranesi adora la Casa, è la sua divinità protettrice e l’unica realtà di cui ha memoria. È disposto a tutto per proteggerla, ma il mondo che credeva di conoscere nasconde ancora troppi segreti e sta diventando, suo malgrado, pericoloso.




Recensione

Piranesi è un libro magico, affascinante. Un mare di parole che ti entra dentro a piccole onde, cullandoti e tenendoti al sicuro, mentre ti racconta una storia bellissima ma al tempo stesso triste.

So che molti trovano la copertina di questo libro stupenda, però ammetto che a me non ha conquistato, mi dava un po’ l’impressione di qualcosa di “barboso”, troppo altisonante per i miei gusti. Grazie alle recensioni entusiastiche che leggevo qua e là, invece, ho rischiato e… menomale! Com’è che si dice? Mai giudicare un libro dalla copertina. Quanta verità, nel mio caso!

Piranesi è un uomo che abita in una Casa suddivisa in infiniti Saloni, ognuno adorno di statue maestose. Non esiste un mondo al di fuori della Casa, perché è impossibile uscire dalla Casa. La Casa è enorme: suddivisa in tre livelli, ha tutto ciò che serve per poter “vivere”. C’è il mare, le nuvole, la pioggia, il sole, gli uccelli. Piranesi può pescare, usare le alghe essiccate per crearsi bende o fasce, confortarsi con le statue. Annota i suoi pensieri in dei diari, e si dedica anima e corpo a tenere la Casa in ordine, pulita, venerata. Piranesi ama la Casa, è assolutamente entusiasta di vivere tra quelle statue bellissime. Ed è assolutamente convinto che la Casa ami lui, per questo gli concede di poter mangiare pesci, gli fa trovare conchiglie meravigliose, gli fa ammirare le stelle.

Piranesi custodisce tutto ciò che c’è nella Casa con estrema venerazione, come, ad esempio, con i quattordici scheletri presenti nei Saloni. Porta loro delle offerte, gli parla, si assicura che non vengano mai intaccati da qualche marea capricciosa.

 

 

Sono convinto che il Mondo (o, se preferite, la Casa, dal momento che i due sono in definitiva la stessa cosa) desideri avere un Abitante perché sia testimone della sua Bellezza e beneficiario delle sue Benedizioni.

 

 

L’unico contatto vero che ha è con l’Altro, la seconda e sola persona viva che abita nella Casa oltre lui. L’Altro lo vede soltanto due volte a settimana, per un’ora precisa, in cui discutono di scienza e della ricerca della Conoscenza. L’Altro è ossessionato nel riuscire a trovare questa Conoscenza, qualcosa che possa consentire all’uomo di creare cose col solo proprio pensiero.

Un giorno, però, nella Casa arriva un intruso: una 16 persona! L’Altro sembra esserne spaventato, impazzito, mette in guardia Piranesi che però è incuriosito, affascinato. Ed è da qui che la storia inizia a cambiare, che Piranesi inizia a rendersi conto che alcune cose sono strane, non combaciano  con i suoi ricordi e anzi, sembra rendersi conto di non avere ricordi del passato.  Forse questa sedicesima persona non vuole far loro del male, ma piuttosto salvarlo… Ma da cosa? Com’è finito Piranesi in questa Casa? Chi è Piranesi? E l’Altro?

Preparatevi perché le risposte sono davvero scioccanti, tanto da ricordare molto una storia di true crime terrificante in versione “mondo magico”!

La scrittura della Clarke è coinvolgente, un labirinto intricato di emozioni, poesia, maestosità, misteri da risolvere. Allontanarsi dal libro sarà molto difficile!

Il finale è un po’ “sfumato”. Abbiamo, sì, le risposte fondamentali che ci aspettavamo, però non tutto viene spiegato e approfondito in modo dettagliato. Questo da un lato crea un po’ di delusione, però dall’altro sembra essere giusto. Forse, se la Clarke ne avesse parlato troppo, il mondo della Casa avrebbe perso quell’alone magico e misterioso che tanto la rende affascinante…  E, soprattutto, la bellezza di Piranesi sta nel suo insieme: Piranesi è un viaggio insolito, delicato, con un protagonista molto tenero, ingenuo, a cui è impossibile non sentirsi legati e sperare che riesca a trovare il modo di potersi riscattare, di vivere con la sua amata Casa senza rinunciare alla sua vera vita. Il racconto di una storia d’amore per qualcosa di effimero e tangibile al tempo stesso, per un posto in cui non è possibile vivere ma che è impossibile da lasciar andare!

 

 

Forse stare insieme agli altri è proprio così. Forse anche le persone che ti piacciono e ammiri immensamente possono farti vedere il Mondo in modi che preferiresti non vedere.


 




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Buongiorno cari #readers , come state? Cosa state leggendo, o avete in programma di leggere? Siete indecisi se iniziare o meno un libro, o semplicemente volete confrontarvi su di un libro che avete da poco terminato? Noi, Mary e Vale, abbiamo deciso di aprire un piccolo spazio in cui, se vi va di regalarci un caffè (il santo graal dei lettori!), recensiremo un libro deciso da voi. Che sia vecchio, nuovo, in prossima uscita... Diteci voi!

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Titolo: House of Pain - American's Creed in love vol 2
Autore: Naike Ror
Data di pubblicazione: (26 gennaio 2021)
Giudizio: 💗💗💗💗💗

Mi chiamo Emery Scott e sono il Presidente degli American’s Creed, la più antica confraternita studentesca di Yale. Frequento il dottorato in legge, amo le feste selvagge, il football e i dolci al cioccolato. 
Ho due amici che considero fratelli: Cruz Sanders, che tutti credono sia un cinico manipolatore, e Tyson Rogers, reputato il professore più stravagante dell’università. 
Anche su di me la gente ha un’opinione precisa: crede che io sia il tipico ragazzo ricco, viziato, che ama le avventure di una notte.
Nessuno, però, ha idea di quanto in realtà io mi senta solo. 
Terribilmente solo. 
Se solo Hanna Foster, la ragazza che mi piace, potesse capirmi… anche lei appare per quello che non è, ne sono sicuro. 
Peccato solo che lei mi consideri un maniaco, e ogni volta che tento un approccio, fugge via come se avesse incontrato il diavolo in persona. Non ho proprio una possibilità con Hanna, me ne rendo conto, ma come posso spiegare al mio cuore che deve smetterla di palpitare ogni volta che incrocio i suoi occhi?




Recensione

Naike Ror è, ormai, una certezza! Ricordo ancora quando l’ho scoperta, col suo libro Tutto il blu cheparla di noi, e mi era piaciuta, sì, ma non così tanto. Poi è arrivato House of Love, e da lì è stato puro amore! La Ror ha raggiunto un livello di scrittura che, secondo me, è davvero eccezionale; con una cura e ricercatezza per ogni particolare davvero eccelsa, una maturità nello sviluppare i caratteri dei vari personaggi, nel portare avanti la trama, stupefacente!

Le sue storie sono affascinanti, coinvolgenti, ironiche, emozionanti: vere. E la realtà è sempre la carta vincente.

House of Pain è il seguito di House of Love, ma con protagonisti differenti. Se nel primo libro avevamo Essie e Cruz, qui ci sono i loro due migliori amici, Hanna e Emery. Ma non è la solita serie dove è già tutto scontato, si sa che i due finiranno insieme, la combriccola di amici sarà tutta finalmente in love e tanti saluti… O meglio, in parte sì. Però il bello, la parte davvero interessante (come per gli altri romanzi della Ror) è la storia che racchiude ogni personaggio a sé, il proprio vissuto, e vedere come questo s’intreccia con quello degli altri, come può funzionare e trasformarsi in una storia d’amore.

Hanna è una sopravvissuta: da bambina è stata rapita, abusata e tenuta rinchiusa fino all’adolescenza da una famiglia squilibrata (a dir poco) da cui è riuscita a scappare per pura fortuna. E non da sola! Hanna ha un  figlio, concepito a soli tredici anni! Destino vuole che a salvarla ci sia stata Essie, una ragazza molto ricca e molto buona, che l’aiuta nel suo percorso di riabilitazione e a entrare ad Harvard, per ottenere finalmente quel futuro brillante che le stavano rubando, e poter avere l’affidamento totale di suo figlio.

Hanna ha tantissimi problemi e traumi psicologici, ovviamente, ma non è una vittima. È una guerriera fatta e finita, che punta dritta all’obiettivo come un treno merci in corsa. Non si ferma per compatirsi, per piangere sul suo passato terribile. La sua mente è del tutto occupata dal futuro, tanto che tutti i suoi sforzi sono concentrati nel riuscire ad ottenere la laurea nel minor tempo possibile.

Ed è così, finché la sua amica Essie non si fidanza con Cruz, e con lui arrivano anche i suoi compagni. In particolare, Emery, uno studente di Yale con un luminoso futuro da avvocato davanti a sé, che pare prendersi una cotta per Hanna quasi all’istante.

La bellezza di Hanna è sempre stata la sua rovina: da bambina, sua madre la obbligava a partecipare ai concorsi di bellezza, trascinandola da una gara all’altra per l’intero Paese. Questo voleva dire vivere in grande ristrettezza, avere un sacco di debiti e puntare tutto solo sull’eventuale vincita di Hanna, che era quindi sottoposta ad una grandissima pressione psicologica. Non poteva andare a scuola, non poteva avere un’amica… Doveva soltanto concentrarsi per essere bella. Ed è a causa di uno di questi debiti, che sua mamma la abbandona con una famiglia all’apparenza da Mulino Bianco, ma che si riveleranno i peggiori dei mostri.

Ragion per cui, ora, Hanna odia la sua bellezza. Cerca di apparire del tutto inosservata, dietro i suoi grandi occhiali e gli abiti sformati. E il fatto che Emery continui a guardarla le crea tantissimi problemi.

Emery, dal canto suo, non capisce cosa stia facendo di male per farsi tanto odiare da quella ragazza che con tutti gli altri è adorabile… Con un inizio non dei migliori, nasce così la storia dei nostri personaggi, piano e con tante incomprensioni, con mille ostacoli da affrontare, muri da abbattere e pregiudizi da dissipare.

Emery sembra il principe azzurro perfetto: gentile, amorevole, buono, ricco sfondato. Eppure anche lui racchiude dentro di sé tanti problemi irrisolti. È una persona che ha bisogno di essere amato, e questo, a volte, lo rende cieco nello scegliere di chi fidarsi, rischiando di far riemergere le sue fragilità e rispingerlo nel tunnel dell’obesità. Soffre il mal d’abbandono, e ha bisogno di continue attenzioni e certezze.

E chi se lo sarebbe aspettato, in una storia dove c’era già un personaggio che doveva essere “debole”?! E invece, paradossalmente, è Hanna quella “forte”, quella che ha saputo trasformare il suo vissuto in una corda a cui aggrapparsi con le unghie e con i denti per raggiungere la vita e l’indipendenza, la libertà.

Nel romanzo abbiamo pochissime informazioni su questi anni che Hanna ha trascorso rinchiusa, abusata. Eppure, anche senza parole scritte, riusciamo ad avvertire il peso di quest’esperienza, la sofferenza e il dolore che la ragazza ha patito.

Una coppia dove nessuno è più dell’altro; entrambi sono la spalla e la roccia, il conforto e l’aiuto, la vittima e il salvatore.

Una favola moderna, dove abbandoniamo gli stereotipi di Principe e Principessa e ci ritroviamo invece due Eroi che, sotto l’armatura, hanno bisogno, come chiunque altro, di essere protetti a loro volta, di essere amati e accettati anche con tutti i loro difetti.

House of Pain poteva apparire come un romanzone drammatico e “pesante”, e invece risulta di una dolcezza disarmante, delicato, pieno d’amore, di risate, che emoziona e rapisce pagina dopo pagina, conquistando anche, sono certa, il cuore del più duro dei lettori!

 

 

Ti immagino accanto a me nel mio futuro, Hanna Foster; non importa dove, importa che ci sia tu.


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