Recensione: Io, te e il caos - Joy Clare Madness

Puoi conoscere la persona perfetta, la tua “anima gemella” ma la vita può essere bizzarra e crudele tanto da incasinare tutto.

In queste poche parole può essere riassunto Io, te e il Caos, che narra la storia d’amore di Sara e Tommaso, una storia rocambolesca che cavalca il tempo e lo spazio non riuscendo mai ad avere il giusto lieto fine.

Dopo aver visto infrangersi il sogno di diventare ufficiale di Marina, a diciannove anni Sara lascia Terracina per trasferirsi a Siena e studiare Economia all’università. Qui incontra Tommaso, un ragazzo all’apparenza scontroso ed imperturbabile, che sconvolge tutte le sue certezze e i suoi piani di pensare esclusivamente a realizzarsi senza bisogno di un uomo al suo fianco. Trascorrono solo qualche giorno insieme, poi Tommaso va via, lasciandola, con sua amara sorpresa, col cuore e l’anima a brandelli. Con estrema fatica, Sara riprende in mano la sua vita, giurando a sé stessa che da allora in avanti si concentrerà sulla carriera, organizzando e pianificando ogni cosa, e guadagnandosi l’appellativo di “stronza” (grandissima!).

Passano gli anni, e ritroviamo Sara a Torino, dove si è stabilita dopo la laurea. Lavora per una grossa società e sta per ottenere un ruolo dirigenziale, frutto di grandi sacrifici. Il “generale” (come la chiamano i colleghi per il suo atteggiamento freddo ed inflessibile) dovrebbe essere al settimo cielo per aver raggiunto i suoi obiettivi di realizzazione professionale, ma c’è qualcosa che continua a mancarle, quel “mezzo numero in più” che farebbe della sua vita una “scarpa perfetta”!

Pur sentendomi pronta ed entusiasta per la mia nuova quotidianità […] ogni tanto mi sento come in bilico, come se avessi messo un paio di scarpe bellissime, che indosso divinamente, ma che se solo avessero quel mezzo numero in più, sarebbero perfette! Ecco… io continuo a sentire il bisogno di questo mezzo numero in più nella mia vita, anche in quella nuova.

E capisce cos’è quando, durante un convegno a Milano, conosce il nuovo vicepresidente della sua società, cioè… Tommaso! Rivederlo è una doccia gelata, fa riemergere una parte di sé che credeva ormai sepolta, e che la spinge di nuovo nel vortice dell’incertezza e della sofferenza. Tommaso, dal canto suo, non l’ha mai dimenticata ed è determinato a spiegarle il suo immaturo comportamento passato e a riaverla con lui!

Ma Sara, pur sapendo di amarlo, ha troppa paura di ripiombare nel baratro della disperazione e di non riemergere più, qualora dovesse fidarsi e lui la lasciasse di nuovo! Malgrado siano calamitati l’uno verso l’altra ogni volta che si incrociano, Sara, pur volendo, non trova il coraggio di rischiare. Soltanto quando Tommaso, stanco di rincorrerla, lascia Torino, la ragazza si “sveglia”, comprende che la sua vita è sì, quella che ha sempre inseguito, ma non ciò che la rende davvero felice. Grazie ai suoi amici troverà la sua vera strada, anche se manca sempre quel qualcosa in più…

Un romanzo forte, intenso e passionale, un viaggio nel mondo di ansie e sogni di una donna, la sua voglia di farcela, la sua paura di aprirsi all’Amore, il suo grande cuore e la sua capacità di reiventarsi. La sua esistenza ben pianificata viene stravolta dal tornando Tommaso, un “caos” che non è pronta ad affrontare.

Tommaso all’inizio appare come il classico playboy arrogante e pieno di sé, ma successivamente mostrerà la sua vera natura e capiremo che tiene sul serio a Sara e non si farà scoraggiare dai suoi continui rifiuti. Un uomo perseverante, pur essendo diretto e autoritario, che c’è sempre per lei, sia pur dietro le quinte, e , solo per questo, merita di avere una chance!

Una coppia anticonformista, che, in molti anni, condivide poco o niente, ma che è unita da un amore potente e innegabile, contro ogni logica e buon senso, i “perfetti sbagliati” che non riescono a trovare pace a causa di un’ingombrante passato che non vuole passare…

Purtroppo, a volte, i bagagli e gli sbagli diventano così pesanti che offuscano i sentimenti a tal punto che questi quasi non si scorgono più.

Occorre davvero, però, incontrarsi al momento giusto per poter far entrare l’amore nella propria vita? O al contrario è l’amore che ci rende finalmente noi stessi, lasciando cadere maschere e sovrastrutture che abbiamo creato per inseguire la felicità?

L’amore mi ha liberata da me stessa e ha arricchito il mio cuore.

L’amore non è una “complicazione”, una limitazione della nostra libertà, una “dipendenza”, ma un “di più”, un arricchimento del nostro essere, il pezzo mancante alla completa felicità e realizzazione, quel “caos” che scombina le carte per rimetterle nel giusto ordine.

Amore, siamo Io, te e il Caos.

Consigliato a chi crede a Raf, quando dice che “l’amore non è mai un errore”!