Recensione: Il duca silenzioso - Jess Michaels

 




Titolo: Il duca silenzioso - Il club del 1797 #4
Autore: Jess Michaels
Data di pubblicazione: (13 aprile 2021)

Giudizio: 💗💗💗💗💗


Nato muto, Ewan Hoffstead, Duca di Donburrow è stato maltrattato dal padre malvagio e dai suoi miserabili fratelli minori fino a quando non è intervenuto uno zio a salvare la situazione. Tuttavia, porta con sé le cicatrici del proprio passato, inclusa la terribile convinzione che forse una "persona come lui" non merita davvero il titolo che suo zio gli ha preservato combattendo duramente per lui.

Charlotte, rimasta vedova di recente, agli occhi della società è la virtuosa Contessa di Portsmith, ma quando è con Ewan, si sente ancora la ragazzina estasiata che lo ha incontrato decenni prima, quando suo fratello era il migliore amico di lui e di suo cugino.

Un viaggio programmato per trascorrere il Natale con le loro famiglie nella tenuta di Ewan riunisce i vecchi amici. Ma quando una tempesta impedisce agli altri di arrivare in tempo, Charlotte decide di smettere di vivere nella paura e di conquistare l’uomo che ha desiderato e amato per tutta la vita. Ewan non può resistere alla sua seduzione, ma teme di cedere al suo cuore. Soprattutto quando la famiglia che si era sbarazzata di lui ritorna e minaccia non solo la sua vita, ma quella della donna che ama.




Recensione


Tu sei importante!


Con Il duca silenzioso continua la saga romanzesca di Jess Michaels dedicata al Club del 1797, che comprende appunto dei giovani Duchi inglesi.

Il protagonista di questo volume è Ewan, Duca di Dunburrow, ragazzo bellissimo e impenetrabile, che sfugge la società preferendo la tranquillità del suo castello in campagna affacciato sull’oceano perché è….muto. Sì, Ewan non ha mai potuto pronunciare una parola da quando è nato, e questa “tara” è sempre stata motivo di vessazioni e accuse da parte del padre, che, alla fine, all’età di dieci anni, lo abbandona dagli zii, il Duca e la Duchessa di Tyndale, contrari al suo piano di mandarlo in manicomio. Qui Ewan riceve l’affetto che non ha mai avuto e l’amicizia fraterna del cugino Matthew, e di Baldwin e Charlotte, figli del Duca di Sheffield. Con Charlotte in particolare si viene a creare immediatamente un forte legame, che spinge la bambina a creare un linguaggio dei segni per comunicare con lui, al posto del solito taccuino su cui Ewan è costretto a scrivere. Divenuti adulti, Charlotte decide di confessare ad Ewan i suoi sentimenti, ma il giovane, convinto di fare il suo bene, malgrado la ami a sua volta, la respinge, portandola a sposarsi col conte di Portsmith.

Dopo cinque anni, Charlotte smette di portare il lutto per la morte del marito, e, complice l’invito a trascorrere le festività natalizie al castello di Dunborrow, decide di rischiare nuovamente con Ewan. Lo sedurrà, e proverà a fargli vedere la vita che potrebbero avere insieme. Una tempesta inaspettata li porterà a stare da soli senza gli altri invitati, e lì Charlotte sceglie di andare fino in fondo…



…lascia che ti ami. Corri il rischio di provare che l’amore non assomiglia a niente di ciò che hai vissuto in passato. Dammi il beneficio di riconoscere che posso essere meglio di così. Che possiamo essere meglio di così.



Ewan dal canto suo ama alla follia Charlotte sin da quando ne ha memoria. Ma le ingiurie fisiche e verbali del padre e dei fratelli, il suo abbandono, le chiacchiere della gente sulla sua intelligenza, il timore di trasmettere il suo difetto ai figli, lo portano a rintanarsi in se stesso e a credere di non meritare alcuna felicità, soprattutto quella che Charlotte gli offre.



Non sai come ci si sente quando tuo padre ti abbandona perché sei disabile e per il fatto stesso di esistere sei un insulto al suo onore. […] Come ci si sente a dover combattere contro i tuoi stessi fratelli e tua madre per quell’eredità, mentre ti sputano addosso ogni volta che ti vedono e ti chiamano animale.


 [..]Non mi sposerò Charlotte. Non avrò figli. Non rischierò di distruggere le loro vite.  O la tua, negandoti la possibilità di avere figli tuoi o facendoti assistere all’inferno che patirebbe qualsiasi bambino che concepissimo, come è successo a me.”



Un romanzo molto forte, che affronta le problematiche di un disagio fisico e le sue ripercussioni sulla vita di chi ce l’ha. Le sue paure, i suoi demoni, la sua convinzione di non essere all’altezza degli altri, la sua incapacità di accettare l’amore, perché gli è stato negato dalla sua stessa famiglia. Una storia triste, che assume contorni surreali sul finale, mettendo in luce come l’odio e il desiderio di vendetta possono condurre gli uomini a progettare e compiere azioni violente ed efferate.



Da quando la questione del titolo è stata risolta tre anni fa, Josiah ha .. continuato a complottare.[…] Ti ha ucciso una dozzina di volte nella sua fantasia….così il titolo passerebbe a lui. Tutto sarebbe risolto come pensava sarebbe dovuto finire anni fa.



Anche qui, come ne Il duca tradito , troviamo una “lei” determinata e caparbia, disposta a tutto per tentare di conquistare il cuore dell’uomo che ama da sempre, dopo che il destino le ha offerto una seconda chance. Una donna che non si lascia spaventare dal continuo negarsi di Ewan, che non vuole concederle altro che una relazione fugace. Convinta che standogli al fianco riuscirà a trarlo fuori dalle grinfie di un passato doloroso, fino all’ultimo combatte per la loro felicità, anche a costo di ferirlo, e spingersi davvero in basso! (qui si evince un chiaro parallelismo con una scena della serie Bridgeston).



“Perché lo hai fatto, Charlotte?”

“Ti amo”



Una storia non facile, spesso indigesta, dove troviamo abusi e violenze, solitudine e sofferenza, ma anche amicizia, affetto e amore. Una storia che simboleggia come un sentimento autentico e puro possa superare le ombre dell’odio e dell’ingiustizia, e perfino della morte. Una storia romantica eppure non priva di insidie, che sfida ogni limite in nome di un futuro che si immagina meraviglioso.



Se aver rischiato di perderci ti insegna qualcosa, spero che la lezione sia che dobbiamo prendere quello che possiamo quando possiamo.



Consigliato a chi ama le storie d’amore “imperfette”, ma indubbiamente le più belle!


Book trailer

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