Recensione: Shadowhunters. La catena di ferro - Cassandra Clare

 




Titolo: Shadowhunters - La Catena di Ferro #2
Autore: Cassandra Clare
Editore: Mondadori (27 aprile 2021)

Giudizio: 💗💗💗

La speranza è una prigione. La verità la chiave che la apre. A osservarla da lontano, la vita di Cordelia Carstairs sembrerebbe perfetta. Che altro potrebbe desiderare infatti la giovane donna? È fidanzata con James Herondale, uno degli scapoli più ambiti di Londra, che oltretutto è proprio il ragazzo di cui da sempre è disperatamente innamorata. Ha iniziato una vita nuova ed eccitante a Londra, insieme alla sua migliore amica Lucie Herondale e agli affascinanti amici di James, gli Allegri Compagni. Per di più, sta per riunirsi con l'amato padre e ha con sé Cortana, la leggendaria spada che la sua famiglia si trasmette di generazione in generazione. Purtroppo, però, la realtà è ben diversa, e certo molto meno entusiasmante. Per prima cosa, il suo imminente matrimonio con James non è altro che una farsa, organizzato soltanto per salvare la reputazione di entrambi. James, poi, è innamorato della misteriosa Grace Blackthorn, sorella inconsolabile di Jesse, un ragazzo morto anni addietro a causa di un terribile incidente. Per non parlare di Cortana: ogni volta che cerca di utilizzarla, Cordelia si ritrova i palmi delle mani bruciati. Suo padre, inoltre, è molto diverso dall'uomo che conosceva, ora è molto più amareggiato e incattivito. Come se non bastasse, un assassino seriale sta prendendo di mira gli Shadowhunter di Londra. Complice l'oscurità, pugnala indisturbato le sue vittime e poi sparisce, senza lasciare traccia. Insieme agli Allegri Compagni, Cordelia, James e Lucie percorrono in lungo e in largo le strade più pericolose della città per seguire le orme dell'assassino. Ma i segreti che ciascuno custodisce gelosamente rischiano di vanificare tutti i loro sforzi...




Recensione

A volte, essere amati non è abbastanza.

  

 

So so che l’affascinante scrittura di Cassandra Clare nasconde taanti problemi, e purtroppo, ormai, anche io sono costretta a dover aprire gli occhi e parlare delle cose che cercavo di non notare. Così ho fatto per Regina dell’Aria e delle Tenebre, e anche per il primo volume di questa serie, La catena d’oro …ma con questo devo ahimè affrontare la dura realtà.

Per i neofiti del mondo Shadowhunters, è bene che sappiate che all’autrice piace, ma proprio impazzisce, a creare triangoli amorosi tra i protagonisti centrali, così da protrarre il “lieto fine” al limite dell’ultimo volume della trilogia. I suoi personaggi devono soffrire e superare ardue prove, incomprensioni, provare gelosia e soprattutto tanta amarezza prima di poter essere finalmente felici. Cosa anche abbastanza giusta, altrimenti come la si porta avanti un’intera saga? E infatti io, ma come penso moltissime persone, abbiamo amato le storie tormentate di Jace e  Clary, di Tessa e Will.

Ma qui, qui cari miei, la Clare non si dà limiti e oltre ai triangoli aggiunge quadrati, cerchi, l’intero albero delle forme geometriche!

La saga di The Last Hours ha ben poca trama, nel senso che c’è pochissima azione, niente di veramente adrenalinico e “cattivo”, ed è invece totalmente centrata sulle storie d’amore… di chiunque! Ovviamente abbiamo i nostri due “protagonisti centrali”, ma Cassandra Clare ha dedicato molti capitoli anche agli altri personaggi, ai loro drammi e i loro inciuci, e nessuno (e dico nessuno) ha un percorso felice e semplice.

Personalmente, tutta “questa roba” mi ha solo confuso e “deconcentrato”, l’ho trovata troppo dispersiva e che non apporta niente di concreto a quella che dovrebbe essere la trama principale. Parlando di tutti contemporaneamente, nessuno acquista un vero e proprio valore, nessuno suscita un vero coinvolgimento nel lettore ed è davvero difficile “appassionarsi” e fare il tifo per una qualche coppia.

Perfino per quella “centrale”, che non mi ha emozionato più di tanto e anzi, molte volte mi ha annoiato per la prevedibilità degli eventi e del famoso “triangolo amoroso”.

Ci sono anche tanti altri punti che, purtroppo, non mi sono piaciuti:

  •  La “smania” di Cassandra Clare di inserire quanti più personaggi LGBT possibili. Che è una cosa apprezzabilissima, attenzione, ma è palesemente una cosa fatta per “i fan” non per altro, tanto che molti personaggi risultano fuori contesto delle volte. Se pensiamo che nella trilogia iniziale di Shadowhunters (ambientata ai nostri tempi), fare coming out era fuori discussione, quasi un tabù, qui nella Catena di Ferro, che ci troviamo agli inizi del 900, dove la situazione dovrebbe essere ancora più complicata, al contrario pare una cosa tranquillissima, che tutti fanno e di cui quasi nessuno si crea il problema. Anzi, alcuni lo ostentano palesemente!
  •   La questione “rispettabilità” delle giovani donne nubili. Gli amanti dei romanzi storici sapranno che le donne, nelle epoche passate, dovevano rispettare molte restrizioni per non “compromettere” la propria reputazione e potersi, un giorno, sposare. Cassandra Clare “usa” questa cosa per far sì che i due protagonisti siano “costretti” a sposarsi, poiché Cordelia dichiara di essere stata da sola con James di notte, ed è vista dalla società come una cosa altamente scandalosa. Allo stesso tempo, però, tutte le ragazze Shadowhunters vanno in giro da sole, sia di notte che di giorno (basti pensare a Lucie); partecipano a feste senza accompagnatori; stanno da sole con i propri amici maschi anche senza un’altra donna nella stanza o carrozza. Dov’è la “coerenza storica”? Se le donne non sono “libere”, perché quando “conviene” alla narrazione, allora lo sono?
  •   L’evoluzione dei personaggi di Lucie e Matthew. Due dei miei potenziali preferiti che sono stati “abbandonati” ai fini della trama e degli intrecci amorosi che la Clare deve per forza fare, e che invece, da soli, potevano raccontare e dare tantissimo. Matthew ha molti drammi interiori, un serio problema d’alcool, è ironico e pungente, ma tutto ciò pare passare in secondo piano (se non proprio all’ultimo) per far sì che sia il “semplice disturbatore” nella coppia Cordelia-James, e che a mio parere non funziona neppure. Probabilmente l’autrice voleva ricreare una storia alla Will-Tessa-Jem, ma senza riuscirci. Lucie è frizzante, piena di vita e immaginazione, con un potere incredibile, con la sua intrigante storia col fantasma Jesse che poteva davvero far sognare i lettori… Se Cassandra Clare non avesse banalizzato e velocizzato anche questa parte!

La Catena di Ferro non ha molto della vera scintilla del mondo Shadowhunters a cui la Clare ci aveva abituati con le prime saghe, penso sia più una trilogia per gli “affezionati”, coloro a cui fa piacere vedere vecchi personaggi e conoscere le storie dei genitori dei genitori blabla.

Una lettura tutto sommato piacevole, ma non all’altezza dei suoi predecessori.


 

L’amore non sempre è un colpo di fulmine, no? A volte è un rampicante che s’insinua. Cresce lentamente finché, all’improvviso, è l’unica cosa che esiste al mondo.


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