La Valigia di Carta

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Titolo: Come uccidono le brave ragazze
Autore: Holly Jackson
Editore: Rizzoli (26 gennaio 2021)
Giudizio: 💗💗💗💗💗

Little Kilton, aprile 2012: Andie Bell, una delle ragazze più popolari della scuola, viene uccisa. O meglio, scompare, e il suo corpo non verrà mai ritrovato. L'assassino è Sal Singh, compagno di scuola e amico della vittima: la polizia e tutti in città ne sono convinti. Il suo suicidio a qualche giorno di distanza ha cancellato tutti i dubbi. Ma Pippa Fitz-Amobi, che al tempo dei fatti aveva dodici anni e che ora si prepara a fare domanda per il college, non ne è per niente sicura. Quando sceglie di studiare il caso come tesina di fine anno, comincia a scoprire segreti che qualcuno in città vuole disperatamente che rimangano tali. E se l'assassino fosse davvero ancora là fuori?




Recensione

Qualcuno, in questa città, ha qualcosa da nascondere e ha paura perché io sono sulla pista giusta per individuarlo.

  

 

Per gli amanti del True Crime questo è il romanzo giusto da gustarsi tutto d’un fiato, immergendosi in un’atmosfera misteriosa e torbida, in una tranquilla cittadina dove tutti sembrano essere possibili sospettati di un terribile omicidio.

Grazie al punto di vista della protagonista, un’adolescente molto curiosa e molto caparbia, siamo catapultati in questo tunnel caotico e oscuro, in cui far luce è più complicato del previsto. L’autrice è riuscita infatti a intessere una trama davvero contorta e piena di avvenimenti, personaggi, sospetti… Scoprire il reale colpevole dell’omicidio irrisolto di Andie Bell non è per nulla scontato!

Cinque anni prima, a Little Kilton, la ragazza più popolare del liceo scompare nel nulla, Andie Bell, lasciandosi dietro soltanto la sua automobile con tracce del suo sangue nel bagagliaio. Ad essere accusato come suo assassino è il fidanzato Sal Singh, che a pochi giorni di distanza viene ritrovato nel bosco, morto. Apparentemente per suicidio… forse per senso di colpa per quello che aveva fatto ad Andie? La città di Little Kilton ne è convinta, tanto che il caso viene archiviato nonostante il mancato ritrovamento del corpo di Andie, e tutti proseguono tranquillamente con la loro vita. Tutti tranne Pippa Fitz-Amobi, che ha sempre nutrito forti dubbi sul caso e decide di approfondirli nello studio della tesina che deve consegnare a fine anno, prima di cominciare il college.

Il romanzo è strutturato tra parti narrative e spezzoni del diario investigativo di Pip, con pensieri suoi sul caso, trascrizioni di telefonate con i possibili “sospettati”, mail e fotografie, rendendo Come uccidono le brave ragazze davvero appassionante!

Il personaggio di Pip mi ha molto ricordato quello di Hilde Lisko nel telefilm Home Before Dark (che, nel caso non lo abbiate visto e amate questo genere, ve lo consiglio caldamente!), è soltanto un’adolescente ma è già un’investigatrice coi controfiocchi, capace di analizzare ogni possibile scenario con occhio critico e razionale, cogliendo tutti i più piccoli e, all’apparenza, insignificanti dettagli per costruire finalmente il quadro generale del delitto. Una ragazza davvero coraggiosa e determinata, che non si fa spaventare neppure dalle improvvise minacce anonime che cominciano ad arrivarle… Che qualcuno abbia paura che possa davvero scoprire qualche verità scomoda? Suo compagno d’avventura è Ravi… il fratello minore di Sal Singh! Nonostante il grave lutto e il grande peso che gravano sulle sue spalle da cinque anni, Ravi è un personaggio brillante, ironico, una spalla fidata per Pip, e che regala al romanzo quel piccolo tocco di romance che non guasta mai!

Grazie a Ravi (ma non solo) tocchiamo anche un altro argomento molto delicato, ovvero quello del razzismo, essendo lui un ragazzo indiano. Anzi, grazie alla miriade di personaggi inseriti, tocchiamo molti argomenti interessanti e delicati, quali la dipendenza da sostanze, lo stupro, il bullismo, i problemi psicologici… Un mix davvero affasciante, che fa riflettere e dona molta caratterizzazione a ciascun personaggio che troveremo pagina dopo pagina.

L’unica pecca che ho riscontrato è la narrazione “normale”, ovvero i capitoli dedicati alla vita familiare di Pip senza intromissioni con il caso in corso… Abbastanza banale, anche come dinamiche, tutto troppo da “mulino bianco, felici e contenti”.  Per fortuna, il vero protagonista è proprio il caso di Andie Bell, e per chi tra voi è molto curioso, molto intrigato dai misteri, dal fascino dei casi irrisolti, Come uccidono le brave ragazze è super consigliato, con le sue 400 e passa pagine che vi terranno impegnati per un bel po’ di tempo a scervellarvi assieme a Pip su chi sia il misterioso assassino e su che fine abbia fatto la mai-ritrovata-Andie-Bell!

 

 

Se un cattivo può essere creato, può anche essere smontato.



 





Titolo: Assedio e Tempesta
Autore: Leigh Bardugo
Editore: Mondadori (19 gennaio 2021)
Giudizio: 💗💗💗💗

"Non sarà sempre così" dissi a me stessa. "Più tempo passerai da libera, più diventerà facile." Un giorno mi sarei svegliata da un sonno senza incubi, avrei camminato per strada senza timore. Fino a quel momento, mi tenevo stretta il mio pugnale sottile, desiderando sentire il peso sicuro dell'acciaio Grisha nella mano. Ricercata per tutto il Mare Vero, perseguitata dal senso di colpa per le vite spezzate a causa sua nella Faglia d'Ombra, Alina, la potente Evocaluce, sta cercando di ricostruirsi una vita con Mal in una terra dove nessuno è a conoscenza della sua vera identità. Tuttavia, questo dovrebbe averlo imparato, non si può sfuggire al proprio passato. Né, soprattutto, ci si può sottrarre per sempre al proprio destino. L'Oscuro infatti, che non solo è sopravvissuto alla Faglia d'Ombra ma ha acquisito anche un terrificante nuovo potere, è più determinato che mai a reclamare per sé il controllo della Grisha ribelle e a usarla per impossessarsi del trono di Ravka. Non sapendo a chi altri rivolgersi, Alina accetta l'aiuto di un alleato imprevedibile. Insieme a lui e a Mal combatterà per difendere il suo paese che, in balia della Faglia d'Ombra, di un re debole e di tiranni rapaci, sta andando rapidamente in pezzi. Per riuscirci, però, l'Evocaluce dovrà scegliere tra l'esercizio del potere e l'amore che pensava sarebbe stato sempre il suo porto sicuro. Solo lei infatti può affrontare l'imminente tempesta che sta per abbattersi su Ravka e nessuna vittoria può essere guadagnata senza sacrificio. Finché l'Oscuro vivrà – questo Alina lo sa bene – non esisterà libertà per il suo paese. Né per lei. Forse, dopo tanti tentennamenti, è infine giunto il momento di smettere di scappare e di avere paura. Costi quel che costi.




Recensione

 

Non ti è mai venuto in mente che forse tu sei destinata a essere una regina e io sono destinato a essere un bel niente?

 

Eccoci con il secondo volume della saga dell’Evocaluce, iniziata qui con Tenebre e Ossa. Come vi precisavo in questa recensione, la storia di Alina è stata scritta dalla Bardugo prima della famosissima serie Sei di Corvi (che da Aprile sarà anche disponibile su Netflix, finalmente!), quindi la sua scrittura qui è ancora “acerba”, manca della sua eleganza e “originalità”.

Assedio e Tempesta riprende le vicende dalla vita fuggiasca di Alina e Mal, in fuga dall’Oscuro e dai suoi deliri malvagi. Purtroppo i loro piani per un nuovo inizio hanno vita breve: ben presto vengono infatti ritracciati dall’Oscuro e costretti a tornare a Ravka. Il viaggio è a bordo della nave di Stormhound, un pirata dalla lingua tagliente e sarcastica che sarà uno dei nuovi protagonisti di questa saga. 

Nonostante siano finalmente insieme, Alina e Mal non possono ancora vivere la loro storia d’amore: Alina è la nuova Santa del popolo, una vera e propria divinità che tutti venerano e in cui ripongono piena fiducia per il destino di Ravka e dei Grisha contro l’Oscuro. La ragazza è caricata del pesante fardello di dover guidare e vincere una battaglia contro l’uomo, che dall’ultima battaglia sembra esserne uscito ancora più forte. Per riuscire nel proprio intento, Alina dovrà rintracciare gli ultimi due amplificatori benché questi sembrano stiano cambiando non solo i suoi poteri, ma anche la sua personalità, rendendola smaniosa e ossessionata dall’ “averne sempre di più.”

Leigh Bardugo inizia a ingranare la marcia, qui, e Assedio e Tempesta è sicuramente molte spanne sopra al precedente volume. Appassionante, intrigante, ti cattura con i suoi colpi di scena e con Stormhound, la vera perla di questo libro. Un personaggio irriverente, doppiogiochista, ironico, dalla battuta sempre pronta, un po’ alla Kaz ma più “allegro”, carismatico e pieno di fascino! Impossibile non innamorarsi di lui!

Alina è un po’ il cliché delle protagoniste di questo genere di romanzi: contesa tra più uomini, in possesso dell’unico grande potere che può sconfiggere il “cattivo”, non brilla di capacità propriamente sue ma più di fortuna e aiuto esterno. Per movimentare la sua relazione con Mal, sia lei che lui compiono scelte abbastanza discutibili e anche un po’ incomprensibili, preferendo nascondere segreti piuttosto che aprirsi al dialogo.  

L’Oscuro è poco presente, e la sua figura da “affascinante” è passata a “banale”, il classico fuori di melone che vuole il potere a ogni costo e non capisce più niente. Spero (ma non credo) che ci sia un’evoluzione del suo personaggio almeno nell’ultimo volume, qualche approfondimento che lo contraddistingui dagli altri cattivi di altrettanti altri romanzi.

Nonostante questi piccoli difetti, Assedio e Tempesta è riuscito finalmente a coinvolgermi e non vedo l’ora di leggere il prossimo volume, e soprattutto di leggere ancora di Stormhound!


 






Titolo: Come il sole all'improvviso
Autore: Paola Garbarino
Data di pubblicazione: 15 dicembre 2020

Giudizio: 💗💗💗💗💗

Poi era comparsa lei. Come il Sole all’improvviso aveva illuminato il mio buio, facendomi vedere la vastità di quella tenebra in cui mi stavo rintanando.Il teatrale Romeo muore con un bacio. Con un bacio, noi due stavamo rinascendo. Filippo sembra il classico bello e dannato, impressione confermata ogni volta che sul palco recita intensamente ruoli che sembrano scritti apposta per lui, in realtà è un ragazzo segnato nel profondo da un tragico evento che ha deviato il sereno rettilineo della sua infanzia. Iscritto all’università di Dublino grazie al Programma Erasmus, ottiene, a una recita accademica, il ruolo che fu di James Dean in Gioventù Bruciata e conosce Sun, una strana ragazza che si nasconde dietro a un look gotico. Filippo e Sun vivono ai poli opposti del pianeta ma, nonostante le evidenti differenze, cominciano a legare, giorno dopo giorno, fino a desiderare di più. L’attrazione e i sentimenti alla base della loro amicizia, impediscono a Filippo di sospettare che lei nasconda un immenso e sconcertante segreto. Per raggiungere Sun e risvegliare la ragazza di cui si è perdutamente innamorato, Filippo, come l’omonimo principe della Bella Addormentata, sarà costretto ad addentrarsi nei rovi della sofferenza e dei misteri.



Recensione

Ho trovato il mio principe, lui ha trovato me, e ci siamo salvati a vicenda.



Questo romanzo può essere a pieno titolo definito una rivisitazione della fiaba della Bella Addormentata nel Bosco, dove la principessa viene rapita da bambina e, per difendersi dall’orrore, “rimuove” la sua vita precedente, e il principe, malgrado la sua sparizione, non smette di cercarla e di pensare a lei.

Filippo Reali è un ventiduenne di Genova, bellissimo e con uno spiccato talento per la recitazione, ma dall’animo tormentato a causa della misteriosa scomparsa, sedici anni prima, della sua migliore amica d’infanzia Aurora. Erano solo dei bambini, tuttavia tra di loro si era instaurato da subito un legame forte e speciale. Filippo non riesce ancora a superare quel trauma, che lo condiziona e gl’impedisce di legarsi alle ragazze, accontentandosi di avventure mordi e fuggi. È consapevole che deve buttarsi tutto alle spalle, che probabilmente Aurora è morta, che deve smetterla di sentirsi in colpa e di punirsi per qualcosa di cui non è responsabile, sia per sé stesso che per i suoi genitori, brave persone che ha fatto tanto penare coi suoi atteggiamenti spesso al limite. Forse la partenza per Dublino col programma Erasmus dell’università può essere l’occasione per voltare finalmente pagina!

Al Trinity College s’imbatte in Sun Gallagher, una strana ragazza sempre vestita di nero con la passione per il cucito. Non è la classica “bellona” cui si approccia di solito, ma ha qualcosa che lo attrae e lo spinge a cercarla contro ogni buon senso. Anche Sun, che crede di non essere capace di legarsi a nessuno, sente nascere inspiegabilmente un sentimento profondo verso Filippo. A causa di un malinteso, iniziano a frequentarsi come semplici amici, pur desiderandosi ardentemente, finché trovano il coraggio di parlarsi apertamente e di cedere all’amore. Amore che dovrà ben presto fare i conti col passato…



Tu sei la concretizzazione di ogni mia preghiera, di ogni mio desiderio, di ogni mio sogno.



Una storia dolce e crudele, buia e luminosa, che vede il dolore e l’angoscia di un’esistenza intera lasciar spazio alla felicità grazie ad una fede incrollabile nonostante l’assaggio brutale della cattiveria umana. Un racconto di rinascita dopo l’attraversamento dell’oscuro “bosco” interiore, di vittoria della vita e della speranza sulle tenebre del male che si annida nel quotidiano.

Filippo e Sun hanno entrambi un pesante fardello sulle spalle di cui non riescono a liberarsi e che influisce negativamente sui loro comportamenti. Piano piano si apriranno l’uno all’altra ed insieme affronteranno i loro demoni, concedendosi di guardare con fiducia al futuro.



Eravamo due creature ferite che, però, unite erano più forti.



Ma, quando pensano di aver definitivamente accantonato paure ed ombre, un’incredibile scoperta darà un senso nuovo agli eventi, cosa che diviene facilmente intuibile dopo la metà della narrazione. Questo rende la vicenda banale e scontata? No, al contrario, le dona quel tocco di magia e tenera impalpabilità tipico delle favole, fa nascere nel lettore la voglia di credere che i miracoli siano concretamente possibili se si ha fede pure se la realtà insegna tutt’altro.



Avevo affermato di non aver mai assistito ad un miracolo, ma questo lo era.



Filippo attraverso Sun ritroverà se stesso superando il trauma infantile che lo perseguita, e Sun uscirà allo scoperto gettando via la nera maschera che usa per nascondersi e si concederà per la prima volta di sognare. E le sorprese non finiscono qui, perché quello che li unisce affonda le radici nel reciproco passato, chiudendo un cerchio ampio sedici anni…



Non sapevo perché avessimo dovuto restare separati tanto tempo, perché tutti avessimo dovuto soffrire così, ma desideravo credere che ci fosse un senso, un senso profondo, un piano infinito, laddove io, con la mia limitata vista mortale, non potevo vedere.



Assolutamente meravigliosa l’ambientazione in Irlanda, luogo “fiabesco” per eccellenza che incanta mente e cuore coi suoi paesaggi mozzafiato e le sue antiche leggende, sfondo azzeccatissimo per una storia che trae spunto da una splendida fiaba!

Consigliato a chi, malgrado tutto, non smette di sognare!


 




Titolo: Il discorso delle stelle
Autore: Antonio Rubino
Editore: Emersioni (1 agosto 2019)

Giudizio: 💗💗💗💗💗

Durante gli anni della guerra civile siriana e del terrorismo internazionale, prende forma l’amore tra un ragazzo italiano e una ragazza siriana, tra due esistenze con problemi molto diversi; tra chi è alle prese con il mondo produttivo del benessere, comodo e spietato, che ti spiazza continuamente perché corre troppo veloce, e chi si confronta quotidianamente con la violenza e la morte. È lo scontro tra due culture e visioni del mondo differenti, una storia di amicizia tra popoli, di guerra, che prende una piega del tutto inattesa in uno spettacolare finale. Le vite dei personaggi, movimentate e avventurose, traversate da continui pericoli, sono assimilate ai movimenti degli astri. È un romanzo unico e originale dove ogni capitolo è introdotto da un breve concetto astronomico che trova un parallelismo nelle storie dei personaggi. Personaggi che nell’arco della narrazione mutano le loro relazioni, le loro emozioni e i loro sentimenti alla ricerca di una crescita interiore.




Recensione


“Bisogna fare qualcosa”


Dall’Italia alla Siria, passando per la Francia, una vicenda in cui l’amore e la speranza compiono piccoli miracoli che rischiarano il buio della guerra e del dolore, come le stelle che da tempo immemore illuminano il cielo.Un romanzo commovente dove s’intrecciano i destini di persone apparentemente agli antipodi per creare una storia unica nella sua complessità e bellezza non convenzionale.

Paolo Basile, ingegnere pugliese trapiantato a Milano, presta servizio sulle piattaforme petrolifere e ama viaggiare per il mondo nei mesi di congedo. Durante un soggiorno in Mesopotamia, conosce Valentina Villa, rampolla di una ricca famiglia brianzola, colei che anni più tardi diverrà sua moglie. Passato a dirigere la filiale milanese di una importante azienda anglo-francese, in cui ha riunito alcuni amici conosciuti nel suo peregrinare lavorativo, la vita di Paolo assume una piega monotona e placida che mal si concilia col suo spirito avventuriero e riflessivo. Ben presto scivola in una cupa solitudine che lo allontana dalla moglie e dagli affetti.

Una mattina sull’autobus incontra Ewin (che lui chiamerà Leonore) ed i nipotini Awat e Keske, curdi in fuga dalla guerra civile siriana. Ewin è un’attivista del PYG e collabora con associazioni umanitarie per portare aiuti al suo popolo oppresso da più fronti. Paolo ne resta affascinato e fa di tutto per conquistarla. Malgrado le differenze culturali e d’età, tra i due nasce una meravigliosa storia d’amore che porta Paolo a ritrovare sé stesso. Ewin però deve tornare in Siria per compiere il suo dovere e Paolo decide di andare con lei. Dopo quel viaggio, niente sarà più come prima: vedere coi propri occhi l’orrore che dilaga in quella Terra lo cambierà per sempre…



Quello che ha visto è troppo. Non può accettare un mondo così..[..] Ha ragione Leonore, meglio morire per aver tentato di fare qualcosa che nascondersi dietro alibi e giustificazioni.



Un libro forte, indigesto, che attraverso personaggi di fantasia si aggancia a fatti reali, brutali ed efferati, all’acceso dibattito sul divario tra Paesi Ricchi e Paesi sfruttati, sulla globalizzazione ed i suoi effetti, sul terrorismo e le diversità religiose, sulla necessità che tutto questo dia la spinta ad ognuno per reagire e provare ad intervenire, per far prevalere la vita sulla morte.



È stupefacente la tendenza della vita ad infilarsi ovunque e comunque.



Una storia profonda, struggente e coinvolgente che abbraccia un vasto arco temporale, che intreccia indissolubilmente amicizia, amore, gelosia, insoddisfazione, senso di colpa, impotenza, famiglia, morte e rinascita per creare un progetto comune, che si fonda su di una serie concatenata di eventi il cui senso emerge nelle parole finali di Paolo. Può un singolo uomo lasciare concretamente un segno indelebile nella storia dell’umanità? Forse sì, forse no, l’importante è provarci per non dimenticare e soprattutto per evitare che i propri cari siano morti invano.

Ai più questo scritto potrà risultare un pochino amaro, ma in ciò risiede il suo fascino. La vita non è una favola, ma una lotta continua con sé stessi e col mondo, e quello che ci rende migliori è la capacità di non restare immobili spettatori, ma di agire. Se ciascuno ci riuscisse, magari il nostro pianeta sarebbe un posto migliore. Se tuti guardassimo con attenzione il cielo sopra di noi capiremmo la nostra insignificanza e ci sforzeremmo di vivere in pace gli uni con gli altri..



Tenete sempre a mente che c’è sempre qualcosa che va oltre, di più grande e bello rispetto a quello che potete toccare o vedere. Nel cielo come dentro di noi.



Brillante l’idea di utilizzare le nozioni astronomiche a mo’ di metafora dei vari eventi che dona una coerenza interna al racconto, congiungendosi al finale “Discorso delle Stelle” che racchiude in sé il messaggio dell’autore: guardare all’amore e non all’odio per trovare un terreno comune alle varie culture, solo così la pace potrà trionfare!



È praticamente impossibile pensare ad un legame tra le nostre azioni e quel che succede nel mondo, nel bene e nel male. Eppure c’è. Solo sentendoci parte dell’anima del mondo, dell’universo potremo sentire questo legame.


 





Titolo: Il ladro di baci
Autore: L. J. Shen
Editore: Always Publishing  (14 gennaio 2021)
Giudizio: 💗💗💗

Un bacio rubato a una principessa. Due re in cerca di vendetta. Tre vite intrecciate. Figlia di uno degli uomini più influenti di Chicago, a diciannove anni, Francesca ha sempre vissuto dentro una gabbia dorata con un futuro ben delineato davanti a sé: ciò che la aspetta non è il college, bensì un matrimonio organizzato. E lei è già certa dell'uomo che sceglierà tra i suoi pretendenti, il suo amore di infanzia. La sera della sua presentazione in società, Francesca è pronta a donare il suo primo bacio ad Angelo ma invece, complice il buio della notte nera di Chicago, la giovane si ritroverà con l'inganno tra le labbra del perfido senatore Wolfe Keaton. Il giovane senatore Wolfe ha ordito un piano di vendetta nei confronti del padre di Francesca: il suo primo passo sarà ricattarlo per avere la mano di sua figlia. Francesca si ritrova così costretta a sposare Wolfe, e il suo intero mondo crolla. Il senatore incarna tutto ciò che la giovane donna disprezza in un uomo: arrogante, spietato, ambizioso e donnaiolo, una persona senza scrupoli. Eppure la ragazza scoprirà ben presto che sotto la corazza di cinismo e antipatia che Wolfe Keaton si è costruito c'è molto, molto di più. L'unico desiderio di Francesca è tornare tra le braccia di Angelo, l'unico obiettivo di Wolfe è la vendetta. Ma forse entrambi hanno sottovalutato il potere dei sentimenti che provano l'uno per l'altra. 



Recensione
 

Tu sei un debito riscosso, una vendetta e, francamente, anche un trofeo niente male. Buonanotte, signorina Rossi.

  


Ladro di baci, dai primi capitoli, non mi aveva convinto. Talmente tanto che stavo addirittura pensando di abbandonare la lettura e passare ad altro!

Fortunatamente la noia ha avuto la meglio su di me e, in mancanza di altri romanzi, ho cercato di proseguire con questo.. e menomale!

La Shen ci presenta una storia banale, così banale da essere First reaction: Shock! La protagonista è Francesca, una diciannovenne figlia di un ricchissimo mafioso, da poco tornata di città dal prestigioso college che forma rispettose e ligie moglie d'élite, pronta per il mercato matrimoniale.

Nonostante i soldi e l'agio di cui ha sempre goduto, Francesca è una ragazza semplice, un po' bacchettona, con l'hobby per il giardinaggio e innamorata di Angelo, l'amico di famiglia con cui è cresciuta.

Non si sa perché, la Shen introduce un elemento che ho trovato da brividi per la sua young adultezza: Francesca, per dimostrare a sé stessa che Angelo è davvero l'amore della sua vita, ha a disposizione tre bigliettini scritti da sua madre, come da tradizione della sua famiglia da generazione a generazione, e conservati in uno scrigno che, se Angelo, senza leggerli, rispetta lettera per lettera, dissiperà qualsiasi dubbio e potranno convolare felicemente a nozze. Altrimenti… avanti il prossimo!

Mio Dio che trash.

Ad una festa in maschera, proprio la festa in cui, secondo il primo bigliettino, il vero amore le darà il suo primo bacio, incontra il senatore Wolfe, un uomo burbero e affascinante che pare disprezzarla.. almeno finché, con l'inganno, non la bacia. Non Angelo, ma lui.

Come se non bastasse, il giorno dopo Francesca viene “venduta” dal padre all’uomo per essere la sua futura first lady, e avrà a disposizione soltanto ventuno giorni per “accettare” il nuovo fidanzato o trovare una via di fuga. Wolfe, però, pare nascondere fini molto più grandi di quello che Francesca pensa, in cui il vero protagonista della sua fitta rete è proprio il padre mafioso della ragazza.

Come ho detto, nonostante l’inizio terribile, la Shen ci sorprende con due protagonisti ben delineati, che nonostante i mille cliché non cadono in “troppe” buche melense, riescono, almeno per una buona parte, a essere fedeli alle loro convinzioni e il loro rapporto evolve piano e con maturazione. Francesca non è la solita sciocca con la testa persa in castelli e baci di principi azzurri, nasconde un’anima da guerriera e una concretezza molto affascinante. Wolfe, per quanto rispecchi il cliché dell’uomo “non mi innamorerò mai e poi mai, ma poi ti vedo e cado come un asino”, riesce a tenere un punto abbastanza saldo, non si “accanisce” inutilmente sulla protagonista soltanto col fine di “apparire il classico duro e insensibile degli Young Adult”, ma noi lettori riusciamo a comprendere i suoi ragionamenti e le sue azioni.

Le scene hot sono molto, molto ben descritte! Niente scene Disney o alla Cinquanta Sfumature: poche ma buone, senza esagerazioni né volgarità né irrealismo.

Purtroppo la Shen cade in molti stereotipi banali sugli italiani. Italiani, sì, perché come avrete immaginato dal nome di Francesca, la sua famiglia è italo-americana. Vi prego, ma quando mai nel ventunesimo secolo, i novelli sposi devono ancora mostrare le lenzuola insanguinate?

Altro punto no no no, è stato il poco approfondimento sul mondo mafioso/politico. Francesca proviene dal primo, eppure viene dipinta come una protagonista angelica, dolce, generosa, altruista. Non è per niente toccata dalle azioni di suo padre, non lo giudica mai, non esprime mai un parere negativo o una dissociazione da questa realtà criminale.

Wolfe è un politico, molto contrario alla mafia, ma anche lui non parla o approfondisce mai del suo lavoro, dei suoi obiettivi come senatore, nada de nada. Addirittura, la festa di fidanzamento sua e di Francesca viene celebrata e paparazzata con uno stuolo di invitati criminali, scarti di galera… e la sua reputazione da politico resta intatta.

Ladro di baci è un romanzo che andava studiato molto di più, con ricerche del mondo mafioso, delle tradizioni italiane, e con una caratterizzazione più “concreta” dei protagonisti. Tutto sommato, comunque, è risultata una lettura scorrevole, avvincente, ben costruita, con colpi di scena un po’ traballanti, ma sicuramente consigliata a chi vuole perdersi per un momento in una bella storia d’amore, una fiaba che ricorda un po’ La Bella e la Bestia.

 

 

Trattenni il respiro. Per la prima volta comprendevo cosa eravamo. Una favola senza lieto fine su Nemesi e una Canaglia. Una favola in cui il principe non salvava la principessa. La torturava. E la bella non era addormentata. Era prigioniera. In un incubo.


 




Titolo: Amici del cappuccino
Autore: Marlyse J.
Editore: Genesis Publishing (26 luglio 2020)

Giudizio: 💗💗💗💗💗

Luke e Ayana sono grandi amici d’infanzia che nutrono dei forti sentimenti l'uno verso l'altra. Non hanno mai avuto il coraggio di aprire i loro cuori e farsi avanti, neanche dopo la partenza di Ayana per l’Australia.
La loro amicizia, nel tempo e nonostante la distanza, non ha mai perso solidità, ma si è rinforzata. E dopo dieci anni, Ayana e Luke, ormai adulti, con vite diverse alle spalle, riusciranno a rincontrarsi e, inevitabilmente, a guardarsi dentro. Capiranno che sono cresciuti e che sono cambiati. Luke non è più il ragazzino timido che Ayana conosceva, è un uomo che sa che cosa vuole e, soprattutto, chi vuole. E anche Ayana, a causa delle sue esperienze, è maturata tanto, non concentrandosi più solo su se stessa e sui suoi sfizi, ma anche sulle sue responsabilità.
I due si riscopriranno con occhi differenti, avvolti da sensazioni più impetuose. Si lasceranno tentare dalla passione e dal loro desiderio reciproco. Impareranno a conoscersi nuovamente, ad allontanare i loro timori, dichiarando ciò che realmente provano.
Amici del cappuccino - Tentazioni deliziose è un romanzo che parla di sentimenti, di attrazione, di famiglia, di amicizia. I due protagonisti, alla fine, riusciranno a vivere il loro amore?




Recensione


Devi essere tu, Ayana. La donna con cui vivrò per il resto della mia vita.



Una forte amicizia nata da bambini nasconde sentimenti ben più profondi, che la lontananza non fa che rafforzare. Ayana e Luke vivono in continenti diversi, fanno le loro esperienze, belle e brutte, ma i loro cuori continuano a cercarsi. Ora è giunto il momento di rincontrarsi: cosa succederà? Riusciranno finalmente ad abbandonare l’abbraccio della paura per aprirsi all’amore che provano l’uno per l’altra?



Ho aspettato questo momento per così tanto tempo. Mi berrò questo cappuccino piano piano, a piccole dosi, senza lasciare neanche una goccia.



Una storia semplice ma pregna d’intensità e argomenti importanti che la rendono speciale. Innanzitutto, Ayana e la sua famiglia hanno origini africane, che ogni tanto emergono nei discorsi, ma tale fattore non comporta razzismi o giudizi di sorta, anzi l’integrazione risulta perfetta nel pittoresco paesino belga di Blue Coeur. Qui, essendo vicini di casa, Ayana e Luke sono cresciuti insieme e le due famiglie sono rimaste legate anche dopo la partenza della ragazza e dei suoi per l’Australia. Un legame che tinge le pagine di fragrante tenerezza e rende la narrazione davvero dolce e cremosa come un buon …cappuccino!



I figli di Louiselle sono come i miei figli. Ero accanto a Louiselle quando Ayana è nata, quando tutti loro sono nati.



“Cappuccino” che sarà un po' il filo conduttore della  vicenda, avendo riguardo sia al differente colore della pelle dei protagonisti (Luke è “bianco”), sia alla comune passione per questa bevanda e sia, a parer mio, all’essenza dell’amore prepotente che li unisce.



“Ayana, sei il caffè che riaccende le mie mattine.”

“E tu, Luke sei…il latte che addolcisce le mie giornate.”



Altro tema presente è quello della “maternità single”, cioè l’avere un bambino senza un uomo al fianco, che sarà lo spartiacque tra la “vecchia” e la “nuova “Ayana. Ella troverà in se stessa un coraggio e una determinazione che non pensava di possedere e che la porteranno a diventare un’ottima madre.

I personaggi sono sapientemente strutturati e caratterizzati e, tra tutti, ho adorato Luke, ragazzo all’apparenza timido ed impacciato, ma estremamente passionale e deciso, che ha ben impresso nel cuore e nella mente quello che desidera e non esiterà a prenderselo accantonando dubbi ed incertezze. Nonostante la giovane età le responsabilità non lo spaventano, e quel modo di comportarsi da “gentleman” fa letteralmente sciogliere! Quello che organizzerà nell’ultima parte del libro, poi, conquista definitivamente, dandogli di diritto il titolo di romantico “principe azzurro”!



Voglio renderti una donna felice, voglio amarti per sempre.



Ayana invece è una ragazza un po' difficile da interpretare, che passa dalla spensieratezza alla maturità di colpo, diventando una donna assennata senza però perdere la sua bontà e la sua gioia di vivere. Dimostra anche di essere molto coraggiosa, lasciandosi alle spalle la sua soddisfacente vita in Australia per ritrasferirsi nel suo paesello natio.



Io…voglio essere felice. Lo voglio fare per me. Ne ho bisogno.



Una coppia meravigliosa, stupendamente amalgamata come il latte ed il caffè nel cappuccino, una rivisitazione dello struggente  Scrivimi Ancora dove il lieto fine arriva con anni d’anticipo dopo un rapporto a distanza costellato di storie con altre persone.

Un romanzo fresco, brioso, moderno, che mette al primo posto la famiglia insieme alla ricerca della felicità ed alle cose semplici che colorano d’arcobaleno la vita, come…i bignè alla banana!

Consigliato a chi ama le storie d’amore “fiabesche”!



Tu ti meriti il meglio, Ayana. Ti meriti il mondo. Ti meriti il cielo. E ti meriti le sue infinite stelle. Io…per ora…posso solo darti il mio infinito amore.

 





Titolo: L'usurpatore
Autore: Emanuele Rizzardi
Data di pubblicazione: (5 marzo 2020)

Giudizio: 💗💗💗💗💗


Gli ultimi anni del ‘200 sono durissimi per il già provato Impero Bizantino, recentemente ricostituitosi a Costantinopoli, sotto la spregiudicata e agguerrita famiglia dei Paleologi.
Quel che rimane delle ricche province d'Asia Minore è caduto nell’anarchia. Bande di razziatori turchi, avide di bottino e terre, saccheggiano ripetutamente le campagne, costringendo i cittadini dell’impero a tentare una disperata fuga verso la costa o ad arroccarsi dietro alle mura di antiche e solide fortezze.
Nel frattempo Karman Bey, signore musulmano di Mileto, aumenta il suo potere a dismisura e raduna un esercito abbastanza grande da convincere la corte di Costantinopoli a rispondere con ogni mezzo a sua disposizione. Il sogno turco di conquistare la “regina delle città” sembra poter diventare una triste realtà.
il Basileus Andronico II ripone le sue speranze nel giovane nipote Alessio Filantropeno, incaricandolo di porre definitivamente fine alla pressione nemica e conservare quanto rimasto, prima che sia troppo tardi. Alessio, euforico all'idea di mettere in mostra le proprie qualità come comandante militare, scoprirà che gli intrighi, i giochi di potere e la guerra hanno sempre un prezzo da pagare, e le sue illusioni giovanili andranno incontro ad una realtà amara.



Recensione


Io sono la prova vivente dell’inettitudine, miopia e stupidità del nostro sovrano Andronico II Paleologo.



 È  la mia “prima volta” con un romanzo storico incentrato su imprese militari, ma debbo dire che mi ha conquistato da subito!

L’usurpatore narra la storia del romano Alessio Filantropeno, nipote del basileus Andronico e fiero condottiero, che nel 1293 fu nominato doux  d’Asia per “salvare il salvabile” dalle incursioni turche.

Alessio è un uomo intelligente, furbo e riflessivo, un abile soldato e comandante che, sia pur col misero esercito fornitogli dal basileus, riesce a riconquistare molte città cadute in mano ai nemici, scegliendo di allearsi coi Turchi di Osman sulla base della comune minaccia mongola. Grazie al loro aiuto, unito a quello della Compagnia di mercenari di Teodoro e ai saggi consigli di Michele l’Armeno, un profugo filosofo conosciuto a Dardanellia, riesce a pacificare le terre d’Asia e a ripopolarle.

Purtroppo però, le cose precipitano rapidamente a causa delle esose tasse e della legge sul latifondo imposta da Andronico. Alessio tenta di negoziare, ma il basileus è irremovibile e finisce per sostituirlo. A quel punto, il doux deve scegliere tra la fedeltà all’imperatore e quella alla “sua”gente.



Come potevo difendere Andronico, se io per primo ero contrario alle sue idee?



Un racconto appassionante e coinvolgente, crudo e intenso che, attraverso gli occhi e  le gesta di un grande uomo, mette in evidenza i problemi e le crepe di quello che fino a poco tempo prima era il “Regno dei regni”, un impero ora in balia dei Turchi ed in declino per le decisioni non oculate di chi lo governa. Corruzione, codardia ed egoismo dominano incontrastate associate a risorse difensive esigue e malpagate.

In questo scenario l’impresa di Alessio emerge come acqua nel deserto. Coraggioso, leale, spesso eccessivamente fiducioso nel prossimo, riesce a compiere, malgrado i numerosi sbagli ed errori di valutazione, quello che nessuno, nemmeno lui stesso, immaginava. Il suo valore e la sua rettitudine gli sono riconosciuti anche dagli avversari, ma non dal basileus, che anzi deciderà di toglierselo dai piedi. Un errore madornale che si ripercuoterà in maniera campale sulle sorti dell’impero.

Un libro ben scritto e strutturato, con presente e passato che si fondono nei ricordi, dove i personaggi sono ben costruiti e caratterizzati, dando largo spazio ai rapporti familiari  e all’amicizia. Non mancano scene cruente, spettacoli di morte e distruzione che disgustano e intristiscono, ma che fanno vivere appieno la dura realtà di quegli eventi.

L’autore regala, in sintesi, un affresco vivido delle difficili decisioni che chi è al comando deve prendere, del combattimento interiore tra desiderio di giustizia e fallibilità degli uomini, dell’importanza dei legami unita alla loro labilità, dell’onore e del dovere mescolati al tradimento e all’inganno.



Gli uomini cambiano volto con il tempo, ma i loro caratteri e pensieri restano sempre uguali, tramandandosi come un’eredità alle generazioni future.



Un romanzo celebrativo, un tributo ad un’importante figura storica, ma anche il perfetto ritratto delle inquietudini e paure di un semplice uomo, della lotta tra ciò che è giusto e l’obbedienza incondizionata, tra la fedeltà a sé stessi e ad un tiranno.



Non è la vita stessa, un continuo ed unico paradosso? Non siamo forse noi il risultato di azioni volute da altri che spesso combattono con la nostra coscienza interiore?



Sullo sfondo di guerre e sangue, nasce la Speranza ed unisce sotto di essa, sia pur per breve tempo, popoli diversi ma animati dallo stesso sogno: la pace.

Consigliato a chi ama la Storia e i suoi insegnamenti!

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