La Valigia di Carta

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Titolo: Sei di Corvi
Autore: Leigh Bardugo
Editore: Mondadori (24 settembre 2019)





Giudizio: 💗💗💗💗💗













A Ketterdam, vivace centro di scambi commerciali internazionali, non c'è niente che non possa essere comprato e nessuno lo sa meglio di Kaz Brekker, cresciuto nei vicoli bui e dannati del Barile, la zona più malfamata della città, un ricettacolo di sporcizia, vizi e violenza. Kaz, detto anche Manisporche, è un ladro spietato, bugiardo e senza un grammo di coscienza che si muove con disinvoltura tra bische clandestine, traffici illeciti e bordelli, con indosso gli immancabili guanti di pelle nera e un bastone decorato con una testa di corvo. Uno che, nonostante la giovane età, tutti hanno imparato a temere e rispettare.
Un giorno Brekker viene avvicinato da uno dei più ricchi e potenti mercanti della città e gli viene offerta una ricompensa esorbitante a patto che riesca a liberare lo scienziato Bo Yul-Bayur dalla leggendaria Corte di Ghiaccio, una fortezza considerata da tutti inespugnabile. Una missione impossibile che Kaz non è in grado di affrontare da solo. Assoldati i cinque compagni di avventura - un detenuto con sete di vendetta, un tiratore scelto col vizio del gioco, uno scappato di casa con un passato da privilegiato, una spia che tutti chiamano lo "Spettro", una ragazza dotata di poteri magici -, ladri e delinquenti con capacità fuori dal comune e così disperati da non tirarsi indietro nemmeno davanti alla possibilità concreta di non fare più ritorno a casa, Kaz è pronto a tentare l'ambizioso quanto azzardato colpo. Per riuscirci, però, lui e i suoi compagni dovranno imparare a lavorare in squadra e a fidarsi l'uno dell'altro, perché il loro potenziale può sì condurli a compiere grandi cose, ma anche provocare grossi danni...









Titolo: Il Regno Corrotto
Autore: Leigh Bardugo
Editore: Mondadori (29 ottobre 2019)





Giudizio: 💗💗💗💗💗













Jesper non smetteva un attimo di tamburellare le dita sulle cosce. «Qualcuno ha per caso notato che l'intera città ci cerca, ce l'ha con noi o vuole farci fuori?» «E allora?» disse Kaz. «Be', di solito è solo metà della città.» Kaz Brekker e la sua banda di disperati hanno appena portato a termine una missione dalla quale sembrava impossibile tornare sani e salvi. Ne avevano dubitato persino loro, a dirla proprio tutta. Ma rientrati a Ketterdam, non hanno il tempo di annoiarsi nemmeno un istante perché sono costretti a rimettere di nuovo tutto in discussione, e a giocarsi ogni cosa, vita compresa. Questa volta, però, traditi e indeboliti, dovranno prendere parte a una vera e propria guerra per le buie e tortuose strade della città contro un nemico potente, insidioso e dalle tante facce. A Ketterdam, infatti, si sono radunate vecchie e nuove conoscenze di Kaz e dei suoi, pronte a sfidare l'abilità di Manisporche e la lealtà dei compagni. Ma se i sei fuorilegge hanno una certezza è questa: dopo tutte le fughe rocambolesche, gli scampati pericoli, le sofferenze e le inevitabili batoste che hanno dovuto affrontare insieme, troveranno comunque il modo di rimanere in piedi. E forse di vincerla, in qualche modo, questa guerra, grazie alle rivoltelle di Jesper, al cervellone di Kaz, alla verve di Nina, all'abilità di Inej, al genio di Wylan e alla forza di Matthias. Una guerra che per loro significa una possibilità di vendetta e redenzione e che sarà decisiva per il destino del mondo Grisha.










Recensione



Quando un piano salta, ne fai uno nuovo. Quando ti mettono all’angolo, fai un buco nel tetto.





Non pensavo che questo momento sarebbe mai arrivato, e invece… eccomi qua. Non so spiegarvi bene il perché, le motivazioni per cui sono sempre stata diffidente con la serie Sei di Corvi, restìa a leggerla… Fatto sta che stavo per perdermi La serie dell’anno, una delle cose più meravigliose mai scritte nel panorama Young Adult (e non solo).
Leggendo un po’ in giro, in molti consigliano di leggere prima la trilogia di Grishaverse (che, correggetemi se sbaglio, in Italia è stata interrotta) e poi la duologia di Sei di Corvi, poiché l’autrice Leigh Bardugo, dando per scontato che il lettore che si affaccia su questa serie conosca già il mondo Grisha, non si perde molto in descrizioni iniziali. Da ignorante della trilogia (anche se ho letto, dopo, le recensioni, quindi a grandi linee conosco la trama, ora) posso rassicurarvi che Sei di Corvi si può tranquillamente leggere senza avere basi pregresse, anzi per un certo verso questo è uno dei punti che più mi ha fatto apprezzare questo libro. Il non avere quella tiritera di introduzioni descrittive iniziali che sembrano tanto i fogliettini illustrativi dei medicinali, ma quel venire subito trascinati nel mondo della Bardugo e capire pian piano tutto seguendo i vari personaggi… è stato quel tocco in più per rapire davvero la mia attenzione, per catapultarmi appieno nelle squallide strade di Ketterdam.
La vicenda, infatti, è ambientata a Ketterdam, una città che ha forti riferimenti ad Amsterdam. I nostri protagonisti fanno parte di una delle varie bande criminali che controllano la città, ladri, truffatori, proprietari di bische o case di piacere. Come già ho detto, Leigh Bardugo non perde tempo in descrizioni e fin dal primo capitolo ci mostra il fulcro, il problema, che sta per abbattersi sull’intero mondo Grisha, ovvero la jurda parem, una speciale droga capace di influenzare i poteri dei Grisha e renderli schiavi da questa dipendenza. Ma chi sono i Grisha? I Grisha sono persone con capacità “magiche”, divisi in varie “specialità”: c’è chi controlla l’acqua, chi i materiali come il ferro, chi è un guaritore. I Grisha, però, non sono la “popolazione dominante”, anzi, a Ketterdam sono ridotti alla stregua di schiavi, costretti a lavorare in bordelli o come persone a servizio di qualcuno, per potersi comprare il proprio contratto e guadagnarsi la libertà.
Lo sfondo in cui si svolge la storia, infatti, è pieno di intrighi politici, guerre civili e non, sotterfugi per arrivare al potere, oppressione ai Grisha… un casino di robe interessanti!
Uno dei principali protagonisti, e mio nuovo personaggio del cuore, è Kaz Brekker. Kaz, detto anche Manisporche, è a capo di una delle bande di Ketterdam, quella degli Scarti, ed è un ladro, un bugiardo, un truffatore, uno scassinatore, un assassino… e ha una mente pazzesca! Se infatti c’è un problema, Kaz ha già cinquecento piani per risolverlo ancor prima che il problema stesso si presenti! Mi è piaciuta molto anche la sua caratterizzazione fisica: non è il solito personaggio Young Adult bello e impossibile, ma ha un difetto alla gamba che lo rende “zoppo” e che gli necessita l’uso di un bastone. Bastone che, unito al suo vestiario da brav’uomo con giacca, cappello, cravatta, camicia… lo rendono assolutamente affascinante!






Quando tutti pensano che sei un mostro, non devi più perdere tempo a fare cose mostruose.






A causa della jurda parem, Kaz viene “assoldato” da un’influente mercante per recuperare, dalla Corte di Ghiaccio dove è detenuto,  lo scienziato che ha creato tale droga. Una missione totalmente suicida e pazza, che solamente uno come Kaz poteva accettare, in cambio ovviamente di un mucchio di soldi! È così che il ragazzo mette su una banda di scapestrati per affrontare tale missione: dal suo “ragno”, Inej, una ragazza dal passato da acrobata capace di muoversi tra i tetti come uno spettro, invisibile e silenzioso; Jesper che, insieme a Nina, una Grisha Spaccacuore, sono la parte “spensierata e allegra” del gruppo; Matthias, un ex cacciatore di Grisha; e Wyland, un ragazzo ricco che, per alcune vicende, si è ritrovato a vivere in una banda criminale.
I protagonisti sono una delle perle di questo libro. Ognuno di loro, infatti, si porta dietro un bagaglio di traumi e cicatrici non indifferenti, che li rendono le persone che sono oggi e che, dopo Sei di Corvi, nel  Il Regno Corrotto, dovranno affrontare e maturare.
Ci sono infatti molteplici temi che la Bardugo tocca: la schiavitù, la violenza, la dipendenza dal gioco o dalla droga, la discriminazione, le convinzioni religiose e non che vengono inculcate alle persone fin dalla nascita… Veramente, potrei stare fino a domani ad elencarle tutte! E la maestria di questa autrice, la sua eccellenza, è che ha parlato di tutte queste cose senza fare la morale, senza essere pesante e senza cadere nel banale o nell’eccessivo. Il suo stile, infatti, è di un eleganza spiazzante, di una fluidità da brividi, di una naturalezza così leggera… E al tempo stesso ogni singola parola, ogni frase è incastonata all’altra con una perfezione quasi matematica, ci sono frasi ad effetto che spiazzano il lettore in continuazione, e vorresti stare lì a sottolineare tutto!
La narrazione è frammentata in vari punti di vista (sempre in terza persona) tra tutti i personaggi, ma in qualche modo è come se seguissero tutti un unico filo che unisce tutta la vicenda in modo super scorrevole. A differenza di Aurora Rising, questa “spezzettazione” non toglie qualcosa alla profondità dei personaggi, anzi come ho detto riusciamo a capirli tutti, a comprendere il loro passato e di conseguenza il loro comportamento attuale, ed è interessante vedere le relazioni tra tutti loro incastrarsi in un complicato puzzle!
La parte romantica non manca, non temete! La nostra prima coppia è infatti formata da Nina e Matthias, una Grisha e il suo Cacciatore. La loro storia è svelata a poco a poco, il loro odio e la loro diffidenza che pian piano diventa qualcos’altro. Soprattutto è coinvolgente il cambiamento che avviene in Matthias, una lotta interiore contro i prìncipi che gli sono stati inculcati in testa, come radici profonde, dal suo stesso popolo,  che gli fanno vedere Nina come il “nemico”, una “strega immorale”, e il suo conoscere Nina per quello che ella è, una ragazza solare, gentile, premurosa, divertente, che gli tiene testa, che gli scombina tutte le convinzioni e cerca di ribaltare i suoi pensieri.
La seconda (che è ufficialmente la mia coppia preferita!) è quella tra Kaz e Inej. Qui le cose che apparentemente dovrebbero essere più semplici che tra Nina e Matthias, sono invece incasinatissime! Questo perché entrambi i protagonisti hanno traumi passati legati al contatto fisico, e quindi la loro relazione è più “silenziosa”, da interpretare quasi. Se infatti vi aspettate gesti romantici/sdolcinati o altro, non ne troverete ahimè. Anch’io ho sofferto questa cosa, ma purtroppo è super comprensibile, forse sarebbe stato stonato il contrario (e lo dico piangendo, sigh!). Ma, nonostante questa “mancanza”, il loro è uno dei rapporti più solidi e forti e profondi di cui ho mai letto. Una poesia stupenda.






Loro due erano fra i criminali più pericolosi che il Barile avesse da offrire e riuscivano a malapena a toccarsi l’un l’altra senza collassare.






Smetterò qui di parlarvi dei personaggi, perché altrimenti non la finiamo più, anche se ci sarebbero da dire, su ognuno di loro, tantissime cose!
Voglio invece parlarvi della differenza che troverete tra Sei di Corvi e Il Regno Corrotto. Se il primo libro è di un adrenalina pazzesca, in cui non c’è un momento in cui riuscirete a respirare, ma è un crescendo di accadimenti impossibili e sempre più folli; Il Regno Corrotto è molto meno dinamico, con una narrazione più lenta e più introspettiva, dove tutti i nodi stanno venendo al pettine e tutto ciò che è accaduto in Sei di Corvi va affrontato e risolto, dove i protagonisti dovranno finalmente fare i conti anche con loro stessi e dovranno capire chi vogliono essere.
Ho adorato Il Regno Corrotto, dove conosciamo in modo più approfondito molte storie e dinamiche che erano state accennate nel primo libro. Dove gli intrighi politici fanno da protagonisti, e Kaz e gli altri devono capire come uscirne fuori e ribaltare tutto.
Gli unici piccolissimi difetti di questa saga, su cui potete tranquillamente glissare e per questo ho lasciato alla fine, sono: l’età che la Bardugo attribuisce ai protagonisti (che vanno dai sedici ai diciotto anni) e che stonano totalmente con le loro persone, ma purtroppo è da comprendere in quanto questa è una saga Young Adult; e alcune soluzioni adottate in Il Regno Corrotto (almeno per me), come la morte di uno dei protagonisti che mi è sembrata un po’ no-sense, e l’introduzione di un nuovo personaggio, una specie di antagonista di Inej, che ho trovato abbastanza inutile e messa lì per fare un po’ di scena.
Detto ciò, che sono solamente granelli di sabbia al vento, non abbiate alcuna esitazione nel gettarvi a capofitto nel mondo di Sei di Corvi, dove ad attendervi non ci sono i classici eroi ma più degli anti-eroi, dei personaggi che sì, diciamo che sono buoni, ma non sono bianchi e puri. Compiono infatti azioni discutibili, orribili, sono dei criminali dei bassifondi, forgiati dalla stessa Ketterdam, ma che comprendiamo per le loro storie passate.
Una lettura avvincente, uno stile elegante che cattura e intriga, mai noiosa o pesante, piena di colpi di scena, di azione, astuzia e giochi di potere! Non leggevo qualcosa di tanto bello da Nevernight, e soprattutto non leggevo di personaggi tanto eccellenti da anni! Non vedo l’ora di rileggermelo tutto e di aspettare le nuove novità di Leigh Bardugo!






Quando il mondo non ti doveva niente, toccava a te pretendere qualcosa.
















Titolo: Il mio rischio sei tu 
Autore: Elle Kennedy
Editore: Newton Compton Editori (23 aprile 2020)





Giudizio: 💗💗💗💗💗













Brenna ha bisogno dell’aiuto di Jake per ottenere un tirocinio, ma lui è l’ultimo ragazzo al mondo che dovrebbe frequentare

Non sono mai stata una brava ragazza. Non mi lascio frenare da qualche stupida regola e non ho paura di ciò che la gente pensa di me. Questo non vuol dire che non abbia un mio personalissimo codice di condotta. Come ad esempio non tradire la fiducia di mio padre. Sarebbe un grosso scandalo se la figlia del coach della squadra universitaria cominciasse a frequentare un giocatore del college rivale... Jake Connelly è la personificazione del mio suicidio sociale: una star dell’hockey arrogante quanto insopportabile, affascinante in modo ridicolo. Il suo talento ha messo più volte la squadra di mio padre in difficoltà. E allora perché perdo tempo con lui? Perché Jake è la chiave per un tirocinio da sogno, anche se fa di tutto per rendermi le cose difficili. Ho bisogno che finga di essere il mio fidanzato. Ma per ogni finto appuntamento, pretende che gliene conceda uno vero. Questo significa che sono in guai molto seri.










Recensione
A volte rischiare è l'unica scelta


Dopo lo straordinario successo della serie The Campus, Elle Kennedy propone una nuova storia ambientata alla Briar University, con protagonista il mondo dell’hockey, mettendo in atto una sorta di “continuità narrativa”, testimoniata dalla presenza di molti personaggi già conosciuti e amati in precedenza (Hunter, Hollis, Fitz, Summer)
Il mio rischio sei tu è incentrato su Brenna, ragazza bellissima, impudente ed ambiziosa, giunta alla Briar per gli ultimi due anni universitari. Essendo figlia del coach Jensen e appassionata di hockey, Brenna lega subito coi ragazzi della squadra e con Summer, fidanzata di Fitz e sorella di Dean (giocatore protagonista di un libro della serie). Bazzicando l’ambiente dell’hockey, Brenna ha modo di conoscere anche i giocatori della squadra di Harvard, storica “rivale” della Briar e, in particolare, Jake Connelly, il capitano, che prende subito in antipatia.





Connelly è il capitano della squadra di hockey di Harvard, alias IL NEMICO. […] È  un gran figo e un giocatore fenomenale, ma fuori dal campo di hockey è un donnaiolo. […] Mio padre mi scuoierebbe viva se uscissi con IL NEMICO.





Antipatia che diventa vera e propria rabbia quando lui ordina al compagno di squadra McCarthy, con cui Brenna aveva allacciato un’ affettuosa amicizia, di scaricarla per non farsi “distrarre”! Ma una sera, in un bar di Boston, Jake la “salva” da un tipo un po’ inquietante che cerca di rimorchiarla e, nel farlo, la bacia. Da quel momento qualcosa cambia; Jake non smette di pensare a lei e, quando Brenna, per ottenere lo stage dei suoi sogni presso l’emittente Hockeynet, gli chiede di fingersi il suo ragazzo, lui ne approfitta per “costringerla” ad uscire con lui.





“Tu ottieni un finto appuntamento, io uno vero.”
“Scherzi? Vuoi che usciamo insieme?”
“Assurdo, no? Ci sono rimasto anch’io. Ma così è. […] Secondo me tra noi c’è qualcosa.”






L’attrazione e l’affinità tra loro sono innegabili, ma Brenna ha paura del giudizio del padre e degli amici, e soprattutto ha paura di rimettere in gioco il suo cuore per un ragazzo. In passato, infatti, ha quasi rischiato di morire proprio a causa di un giocatore di hockey. Senza contare che tra qualche mese Jake si trasferirà in Canada per giocare in una squadra professionista, e una storia a distanza non funzionerebbe. Quindi, allontana a malincuore il ragazzo ma, quando le comunicano che non è stata scelta per lo stage, è da lui che si rifugia, triste e amareggiata, poiché “scartata” per la sua “vagina”!
Dopo alcuni giorni idilliaci, però, Jake inizia ad avvertire ansia e dubbi circa la loro frequentazione e, dopo aver ritardato ad un allenamento per stare con lei, decide che è meglio troncare per non mettere a rischio il suo futuro sportivo.





Al momento l’hockey dev’essere la mia priorità.





Siamo giunti alla parola fine? O l’amore riuscirà ad abbattere il muro degli alibi costruiti attorno ai sentimenti, magari grazie anche ad un braccialetto portafortuna?





“Sono stato uno scemo. E ora ti chiedo di perdonarmi. E ti chiedo di darmi un’altra possibilità.”
“E perché dovrei farlo?”
“Perché ti amo”





Un romanzo dolceamaro come la vita universitaria, tra feste, lezioni, esami, crisi, amicizie ed amori, scritto in maniera fluida e coinvolgente. La Kennedy riesce a tenere avvinto il lettore alla storia mediante una narrazione sapiente ricca di colpi di scena e battute ironiche, cucchiaiate di momenti dolci e teneri e un pizzico di asprezza. La confessione di Brenna fa emergere la fragilità e l’insicurezza nascoste dietro la sua facciata forte e imperturbabile, ed il suo dispiacere per il difficile rapporto col padre, dando vita ad un personaggio multisfaccettato in cui non è difficile indentificarsi.
La storia tra lei e Jake rientra nel novero di quelle definite “proibite”, in quanto frequentano università rivali e, in più, lei è la figlia dell’allenatore della squadra di hockey avversaria, perciò assolutamente INTRIGANTE!! Malgrado la realtà li veda agli antipodi, i due non potranno resistere a quello che provano l’uno per l’altra, pur sapendo che un futuro assieme è alquanto impossibile. Ma quando l’amore è vero forse vale la pena rischiare…





Lasciarla è stata la cosa più stupida che io abbia fatto. È stata una decisione dettata dalla paura, del tutto irrazionale, e mi si è ritorta contro, perché sono andato in tilt. […] Brenna non mi distraeva: lascarla mi ha distratto, cacchio!





Consigliato a chi adora le storie proibite e i drammi che vi si accompagnano!















Titolo: Vorrei solo averti qui
Autore: Kennedy Ryan
Editore: Newton Compton Editori (19 aprile 2020)





Giudizio: 💗💗💗💗💗













Iris è una giovane donna con grandi ambizioni che, dopo aver visto sua madre dipendere da uomini tutta la vita, è decisa a prendersi cura di se stessa in maniera completamente autonoma. La sua vita scorre secondo i suoi piani, finché un incontro casuale non le farà riconsiderare ciò che pensava di provare per Caleb, con cui ha una relazione da oltre un anno, e tutto ciò che pensava di sapere sull’amore. 
August sta per raggiungere l’Olimpo dei giocatori di basket. Entrare a far parte dell’NBA è un sogno ormai realizzato, eppure sente che nella sua vita manca ancora qualcosa di importante e il suo cuore non fa altro che suggerirgli che quel qualcosa sia in realtà un qualcuno. Iris. Il loro incontro di una sera lo ha segnato profondamente, ma il tempismo e il destino sembrano accanirsi contro di loro. 
Iris però non sta vivendo la vita da sogno che tutti credono spetti a una quasi-moglie trofeo di un celebre atleta. La sua quotidianità è tutt’altro che idilliaca e la sua vita ormai le scivola fra le dita. August è un miraggio, la sua stella polare, un inspiegabile punto di riferimento che la spinge a lottare per se stessa nella speranza che, prima o poi, lo possa raggiungere e cambiare le loro sorti. 











Recensione
Le nostre scelte spesso si rivoltano contro di noi, ci prendono per la gola e rendono una situazione pericolosa, ancora più pericolosa.




Non è stato facile leggere questo romanzo, ma credo che la Ryan abbia realizzato un lavoro encomiabile incentrandosi su di un tema troppe volte sottovalutato: la violenza sulle donne. Queste ultime sono infatti sottoposte spesso ad abusi feroci tra le pareti domestiche, cioè proprio dove dovrebbero sentirsi più al sicuro e non riescono a tirarsene fuori perché i loro carcerieri (mariti, fidanzati, compagni) le isolano dai parenti e amici, spogliandole della loro dignità ed indipendenza e trasformandole in marionette senz’anima. Una realtà che appare inconcepibile ai giorni nostri, ma che invece è più viva che mai e miete troppe vittime silenziose.
La protagonista del libro è Iris Dupree, studentessa universitaria dell’ultimo anno, vivace ed ambiziosa, con la bellezza eterogenea del miscuglio di etnie che le scorre nelle vene, esperta di sport, in particolare di basket, che sogna un futuro nel marketing sportivo. Vuole essere indipendente, libera di decidere della sua vita, al contrario di sua madre e di sua zia, che sfruttano la loro avvenenza per farsi mantenere dall’amante di turno.
Purtroppo, però, Iris rimane incinta e non è facile conciliare le sue ambizioni con la gravidanza. Il suo ragazzo Caleb, “Golden Boy” del basket universitario e promessa dell’NBA, è invece al settimo cielo, giacché premeva affinché lei lo sposasse e lo seguisse nella sua carriera, mettendo da parte i suoi propositi lavorativi.
Amareggiata e confusa, Iris è costretta ad “appoggiarsi” a Caleb, soprattutto dopo una minaccia d’aborto, anche se comincia a farsi strada in lei la consapevolezza di non amarlo. Consapevolezza che diventa certezza in seguito all’incontro in un bar con August, stella del basket e “nemico” storico di Caleb, con cui riesce ad aprirsi e a raccontargli cose di sé stessa che non ha mai confidato a nessuno. (August definisce quella conversazione, “la conversazione della vita”!) Da subito, avverte un legame forte con lui, malgrado lo conosca a malapena, e sa che lo stesso è per August.





In lui ho scoperto una profondità sorprendente e vivificante. La sua vulnerabilità così inaspettata e in contrasto con la forza della sua immagine pubblica. Forse è proprio la sua vulnerabilità ad aumentare la sua forza.



Una ragazza così bella, divertente, intelligente e autentica… lei è tutti gli aggettivi che userei per descrivere la ragazza perfetta per me. Lei è persino le cose che non sapevo di volere.





Malgrado la reciproca attrazione, Iris non può permettersi di pensare ad August, perché ormai è “legata” a Caleb, che nel frattempo viene scelto dagli Stingers di Baltimora, la città natale di August (che ironia!), quindi la coppia lascia Atlanta.
Nasce una bellissima bambina, Sarai, ma Iris inizia a soffrire di depressione post-partum, che riesce a superare solo grazie al consiglio di August, rivisto per caso, in quanto lui si è trasferito a S. Diego, il quale la spinge a parlarne con uno specialista. Ripresasi, Iris decide di riprendere in mano i suoi sogni e di lasciare Caleb, provando finalmente a vivere come desiderava.
Ma Caleb non glielo permette, iniziando a mostrare il suo “vero” volto, il mostro nascosto sotto le fattezze di un angelo.





L’involucro è molto attraente: un metro e novantotto, muscoloso, abbronzato, biondo. È davvero un uomo d’oro. Per non parlare di quegli occhi azzurro-viola che ha passato a nostra figlia. Ma quando si arriva al cuore, quando si toglie il rivestimento dorato, non è altro che carne in putrefazione, brulicante di vermi.





Inizia così il calvario di Iris, tra pestaggi, stupri, insulti e segregazione, perché se lei provasse a scappare, Caleb le toglierebbe Sarai, facendola passare per una madre psicopatica, grazie al furto del suo diario (dove annotava i suoi stati d’animo cupi inerenti la gravidanza) e a denunce false ai servizi sociali. La ragazza non ha altra scelta che subire in silenzio, in quanto Caleb minaccia di fare del male anche a Lotus, sua cugina e migliore amica, e ad August, avendo capito che è innamorata di lui. E August di lei; non passa giorno senza che lui la pensi, nonostante non sia sua e nonostante la rottura di una gamba sul campo, da parte di Caleb, che lo tiene fuori dalla squadra, i San Diego Wones, per un anno. August è convinto che loro due siano destinati a stare insieme, prima o poi.





Lei è un tiro che non ha ancora lasciato le mie mani, ma io so già che sarà canestro.






Dopo l’ennesimo pestaggio e grazie alla complicità di Andrew, cugino di Caleb, anche lui ricattato, e all’intervento di Lotus, Iris riesce a scappare, rifugiandosi dalla bisnonna a New Orleans. Lì cerca di ricostruire la sua via e, un anno dopo, trova lavoro a San Diego nella società di cui August è socio “dietro le quinte”.
Ora che Iris è tornata da lui, August è deciso a non farla più andar via, rinunciando ad un contratto milionario e all’anello del campionato pur di restare accanto a lei.
Non sa, però, che Iris ha attraversato l’inferno ed è una sopravvissuta, che ha paura di fidarsi di nuovo di un uomo. Riuscirà August col suo amore e la sua dedizione a rimettere insieme i cocci del cuore di Iris convincendola che lui è “quello giusto”?
Una storia meravigliosa nella sua tragicità, perché a fare da contraltare alle brutture e agli orrori descritti, c’è questo tenero sentimento tra Iris e August, un legame in apparenza inconsistente ma capace di sopravvivere al tempo a alla distanza per dare il meritato lieto fine ai due, dopo tutto quello che hanno dovuto affrontare.
Una speranza che è un balsamo su ferite che non si cancelleranno mai, ma che almeno smetteranno di far male. L’amore vero che interviene a salvare dall’amore malato.





Il nostro è un amore che reinventa… tira via lo strato del cielo a mezzogiorno in cerca delle stelle, poi le raccoglie come conchiglie in un secchio. Facciamo il bagno nella polvere di stelle, beviamo dalla Via Lattea e danziamo sulla Luna. Trapassiamo il firmamento, scrutiamo l’infinito, e camminiamo nel tempo e nello spazio.





Questo libro lascia nel cuore un messaggio importante, che non bisogna mai dare per scontata la gentilezza, il sorriso, la comprensione, non bisogna mai dare per scontato cose “banali” come un abbraccio o un bacio, perché c’è chi ha conosciuto solo odio e violenza. Non bisogna mai dare per scontata la fortuna di aver trovare un compagno dolce e premuroso che ci ama davvero!





Non do per scontato la sua gentilezza, quando ho conosciuto fin troppo bene la crudeltà. Né la sua tenerezza, quando in passato mi hanno trattato male. Né il suo amore, quando sono stata considerata come un oggetto da possedere e maltrattare.





Un libro per pochi, per chi ha il coraggio d’immergersi nel mare nero dei più bassi istinti umani per riemergere più consapevole e forse più attento alla realtà che ci circonda! 















Titolo: Conseguenza - Blood & Roses (Per i primi capitolo: qui , qui e qui)
Autore: Callie Hart
Editore: Always Publishing (21 aprile 2020)





Giudizio: 💗💗💗💗💗













Sloane Romera ha preso una decisione che ha cambiato per sempre il corso della sua vita...

Scegliere di amare Zeth Mayfair è stato come lanciarsi su una strada a senso unico, ma la dottoressa Romera non permetterà più ad alcun dubbio di affacciarsi nel suo cuore. Zeth non le ha portato solo passione e scompiglio, ma anche una nuova famiglia di cui prendersi cura. E ora che Lacey è sparita, Sloane cercherà con tutte le sue forze di riportare a casa la sua nuova sorella acquisita e di godersi di un po' di pace. Costi quello che costi.

Per Zeth è giunta l'ora di affrontare a viso aperto il proprio passato e i propri demoni, personificati nell'uomo che una volta rappresentava la sua famiglia. Charlie Holsan e la DEA pretendono una resa dei conti e Zeth non si tirerà indietro, soprattutto se questo lo porterà a riabbracciare Lacey. Sloane gli è entrata dentro come nessuno mai aveva fatto, ma venire a patti con il passato lo aiuterà a fare spazio all'amore?

Rivelazioni, colpi di scena e la tanto attesa resa dei conti. Zeth e Sloane vi aspettano nella spettacolare conclusione della serie più adrenalinica dell'anno.









Recensione



“Non andare in cerca di guai” sussurro.
Mi rivolge il suo tipico sogghigno. Sapevo sin dall’inizio che quel sorrisetto sarebbe stato la mia rovina. “Mai” promette. “Ma sai come si dice, Sloane. I guai hanno il vizio di seguirmi.”
 




Finalmente (anche se molto, molto a malincuore!) ecco l’ultimo capitolo di Blood & Roses. Una storia che mi ha affascinato e rapito sin dalle prime pagine, per cui ho aspettato con impazienza e trepidazione l’uscita dei vari capitoli, di cui ho assaporato e sentito ogni singola parola. Una storia che fa correre le emozioni come su di una montagna russa, un altalenare di momenti “calmi” e altri con l’adrenalina schizzata a mille!
Callie Hart ci ha regalato dei personaggi assolutamente indimenticabili, di quelli che, quando chiudi il libro, ti rimangono impresse le parole a fuoco nella mente, che senti di conoscere perché li hai visti strisciare fuori dalla loro oscurità e conquistarsi a fatica la luce.
Ho adorato, adorato, adorato lo sviluppo e la crescita di questi personaggi. Soprattutto quella di Zeth, che non è stata banale del tipo “io sono innamorato di te, quindi questo basterà a risolvere tutti i miei problemi e i miei traumi”. No! Proprio perché innamorato, Zeth decide di affrontare una volta per tutte i suoi demoni del passato e farsi aiutare da chi può aiutarlo, da chi è specializzato in questo.
Il percorso è lento e difficile, ma la forza che, fino a poco prima di conoscere Sloane, Zeth la usava per sopravvivere, finalmente la concentra per vivere, e per vivere con la donna che gli ha fatto desiderare un futuro migliore.
Uno di quelli in cui non bisogna guardarsi continuamente le spalle, in cui poter andare a dormire la sera con la persona che si ama, poter baciare questa persona. Tutte cose scontate, per la maggior parte delle persone, ma che per uno come Zeth sono sempre state un miraggio lontanissimo.
E  se Sloane, al contrario, era disposta a rinunciare a tutte queste cose per lui, al tempo stesso sognava disperatamente di potergliele donare poiché è sempre stata conscia del vero uomo che Zeth nascondeva dietro sorrisi arroganti e battute pungenti.
Conseguenza è un capitolo eccezionale, che non ingrana la marcia, ma lascia al lettore ampio spazio per godersi questo meritato finale. Che fa piangere per la perdita di un’importante personaggio, che fa salire a galla tutte le verità che finora si erano nascoste nell’ombra.
Che fa compiere ai personaggi quell’ultimo importante scalino per ottenere la libertà di vivere le loro vite in pace e felicità.
Se la storia in Blood & Roses, per Zeth, è stata come una battaglia tutta in crescendo, per Sloane è stata come essere travolta da un’esplosione ed esserne uscita con tutti i pezzi rotti e da rimettere insieme. Tutte le certezze con cui, infatti, la donna era cresciuta, si rivelano bugie. La sorella che ha sempre ritenuto scomparsa forse non era così scomparsa, e venire a patti con tutto ciò non sarà per niente semplice.
L’incontro tra Lexi e Sloane è stato forse quello più atteso e sudato mai letto, e devo dire che è l’unica cosa in tutta l’intera storia che mi ha lasciato un pochino delusa. Mi sarebbe piaciuto conoscere più dettagli della storia di Lexi, ma spero che l’autrice non abbia approfondito perché ci regalerà qualche spin-off in futuro, incrociamo le dita!
I fuochi d’artificio tra Sloane e Zeth, non preoccupatevi, non mancheranno di certo! Non capisco la Hart come faccia a trovare qualcosa di nuovo e avvincente in ogni capitolo, ma il borsone nero di Zeth non ce lo dimenticheremo certo facilmente!
In conclusione, Blood & Roses è stata una delle letture più belle che abbia fatto nell’ultimo anno, che non delude mai e da cui non si riesce a staccarsi facilmente! Lo consiglio vivamente a chiunque, tranne forse alle ragazzine che non sono pronte per certe scene… un po’ troppo bollenti! Ma tra un paio d’anni, ricordatevi di leggerlo, eh!





Tutti gli eventi passati sono stati sangue e rose, dolore e sofferenza, ma anche bellezza e dolcezza.

















Titolo: Appuntamento in terrazzo
Autore: Felicia Kingsley
Editore: Newton Compton Editori (20 aprile 2020)





Giudizio: 💗💗💗💗💗













L’autrice devolverà in beneficenza i proventi derivanti dalla vendita dell’eBook di Appuntamento in terrazzo all’Ospedale Policlinico di Modena.

“Rimanete a casa, rimanete a casa”, si sente urlare dagli altoparlanti delle uniche auto che circolano per le strade deserte di Milano. La vita congelata nel momento del lockdown ha colto tutti impreparati. Ma alcuni di più.

È il caso di Alex che, nel momento in cui il Governo annuncia la quarantena nazionale, si ritrova in isolamento con quella che da poche ore è diventata la sua ex, l’ultima persona con cui vorrebbe condividere l’aria. A distanza di una parete, nell'appartamento accanto al suo, c'è Didi, tornata a casa dei suoi per una breve visita, rimasta ostaggio della sua chiassosa famiglia: una madre complottista dipendente dai social, un padre drogato di lavoro che ha trasformato la casa in un ufficio, una sorella diciottenne aspirante influencer con cui è costretta a dividere la camera e un nonno nostalgico. Per Alex e Didi la situazione è soffocante e, privati dei propri spazi, non resta loro che un posto per trovare un attimo di pace: il terrazzo. Le vite di Alex e Didi s'incrociano in un momento di emergenza e, quello che nasce come un incontro inaspettato, diventa un piacevole appuntamento quotidiano. È possibile che un'amicizia nata in una situazione ai limiti del reale possa trasformarsi in qualcosa di più? 










Recensione



“Se ci pensi, anche toccare una persona è qualcosa che diamo per scontato, ma che non è scontato affatto. È un privilegio.”
“Siamo obbligati a mettere il rapporto intellettuale davanti a tutto. Solo io, tu e le nostre parole.”




Ormai è da Marzo che noi italiani stiamo vivendo una situazione surreale, chiusi in casa per le drastiche misure adottate dal Governo per combattere la pandemia da Coronavirus. In tutto questo buio, Felicia Kingsley è riuscita a regalarci un piccolo spiraglio di luce, rendendo un punto di vista negativo in uno positivo, facendoci sognare anche in una situazione che pareva impossibile!
Appuntamento in terrazzo, infatti, è ambientato esattamente nella stessa situazione di emergenza in cui tutti noi ci troviamo, più esattamente in un condominio di Milano dove due persone che nella vita “reale” probabilmente non si sarebbero mai incontrate, grazie a questa situazione vedranno nascere qualcosa di bello e inaspettato, in un momento della loro vita dove ciò era il loro ultimissimo pensiero.
Alex, che viaggia spesso per lavoro, è bloccato a casa con la sua ormai ex-fidanzata Gaia, dopo aver appena scoperto i continui tradimenti della ragazza. Uscendo in terrazza, s’imbatte nella vicina di appartamento, Didi, anch’essa rifugiatasi lì per fuggire dalla sua “pazza famiglia”.
Didi non vive in Italia, ma a Berlino da cui è tornata per festeggiare il compleanno della sorella minore, ma è rimasta fregata dallo scoppio dell’emergenza sanitaria ed è obbligata a trascorrere la quarantena con i suoi familiari. C’è la mamma, poco esperta di social e quindi mooolto influenzabile da qualsiasi notizia le capiti di leggere, che è convinta che dietro ogni cosa si nascondi una qualche sorta di complotto; il padre, milanese doc malato di lavoro, che con i suoi Taac vi farà morire!; c’è il nonno, ripetitivo nelle sue storie passate, ma molto, molto saggio; e c’è la sorellina, adolescente malata di social e dai drammi delle sue cotte.
Quelle brevi conversazioni in terrazzo diventeranno ben presto un appuntamento fisso per i due, e una bella conoscenza nata per noia diventerà ben presto molto, molto di più.
Per quanto Appuntamento in terrazzo non sia un vero romanzo, ma una novella, Felicia è riuscita a caratterizzare ogni personaggio in maniera eccellente, tratteggiandoli con decisione e rendendoli così veri da riuscire a trasportarci senza alcuna difficoltà nelle loro vite, una storia “quotidiana e assolutamente normale” ma che riesce a far battere il cuore per questo amore che nasce pian piano.




Il modo in cui siamo riusciti a ritagliarci una dimensione solo nostra in un momento in cui sembra che non ci sia spazio per niente e per nessuno, in cui ogni giorno sembra uguale all’altro al punto che si arriva a dimenticare se sia mercoledì o sabato, mi fa sentire viva.




Ho apprezzato che la storia non si concentri esclusivamente sul rapporto tra Alex e Didi, ma anche sulle dinamiche Alex-ex, tra Didi e la sorellina; e soprattutto ho apprezzato il fatto di non “banalizzare” la situazione Coronavirus. Infatti entrambi i protagonisti hanno sempre presente questo grave problema, il rispetto per la distanza tra persone, le norme di igiene e sicurezza. E la malinconia di vedere una città attiva e veloce come Milano, cristallizzata e sopita.
Appuntamento in terrazzo non tratta solo di Coronavirus, ma tocca molti argomenti interessanti, come la fama di successo su Instagram, che è molto fumo e niente arrosto a lungo andare. La troppa fiducia che le persone ripongono in questi “influencer” senza conoscerli realmente, senza sapere se ciò che queste persone millantano sia davvero reale oppure no.
La determinazione di Didi di far rispettare le regole sulla raccolta differenziata, anche a costo di fare una bella ramanzina ad Alex!
Il romanticismo dei due nel riuscire a creare scenari originali in un posto “banale”, poi, è una grande ciliegina sulla torta!
Se proprio dovessi essere pignola, forse solo il finale non ha conquistato appieno i miei gusti, quel “un paio di mesi dopo” che esce fuori dalla bolla di parallelismo che stavamo vivendo tra la nostra attuale situazione e quella di Didi e Alex.
Però è sicuramente una novella che vale senza ombra di dubbio la pena di leggere, senza contare che i  proventi delle vendite andranno devoluti in beneficenza all’Ospedale Policlinico di Modena!
Fate una buona azione e in cambio godetevi questa straordinaria lettura!





“Dobbiamo ancora vedere l’alba insieme. Magari domani sarà un giorno migliore e se non domani, dopodomani ancora. Ma insieme, arriverà prima”
















Titolo: L'amore tra noi
Autore: Jen McLaughlin
Editore: Newton Compton Editori (3 aprile 2020)





Giudizio: 💗💗💗💗💗













Mackenzie è una star della musica country e ha passato la vita a costruirsi la fama di brava ragazza per sfuggire alle attenzioni dei giornali di gossip. Adesso però ne ha avuto abbastanza: vuole trascorrere le vacanze in compagnia delle sue migliori amiche, a caccia di sole e ragazzi. Ragazzi come Austin: bello, tatuato e tenebroso, un tipo a cui è molto difficile resistere. Ma il passato di Austin è tutt’altro che innocente, e mentre la nuova, dirompente relazione con Mackenzie lo fa sentire finalmente vivo, lui non riesce a non pensare che lei scapperebbe a gambe levate, se solo scoprisse i suoi segreti…










Recensione
Ancor prima di conoscerti ti stavo già aspettando



Se state cercando un romanzo brillante e intriso di romanticismo, beh, l’avete trovato! L’amore tra noi è come una tazza di cioccolata calda in un pomeriggio freddo e piovoso, ovvero quello che ci vuole per scaldare l’anima e farla sognare mentre intorno scorre inesorabile la realtà.
La storia narrata è una sorta di fiaba di Cenerentola dei giorni nostri, dove è “lui” ad essere bellissimo e povero, mentre “lei” è ricca e famosa. Mackenzie Forbes è, infatti, la stella della musica country statunitense, ha fama e soldi, oltre ad essere stupenda e dolce, ma ha un passato travagliato e un presente sotto l’occhio costante dei riflettori. Per una settimana, però, ha deciso di regalarsi una vacanza  da “ragazza normale” con le sue amiche Quinn e Cassie a Key West, in Florida, dove spera di poter finalmente perdere la sua… verginità! Sì, perché Mac è ancora vergine, e non per mancanza di occasioni,  ma perché tutti quelli con cui è uscita (non molti in verità!) hanno pensato bene di vendere la storia ai giornali ricavandone soldi e notorietà, e facendola passare per una poco di buono.
Per questo Mac ha tinto i capelli e indossa costantemente cappello e occhialoni, pregando che questo basti a non farla riconoscere!
Una sera al bar il suo sguardo cade su Austin, un supersexy autoctono con tatuaggi in bella vista, e lì resta. Ha deciso che la sua “prima volta” sarà con lui!





Sì, il tipo al bar era l’uomo giusto per i miei piani. Me lo sento nelle ossa, la stessa sensazione che provavo quando beccavo l’accordo ideale o ascoltavo una canzone che dovevo cantare. Era perfetto!





Austin non riesce a credere che la famosa cantante voglia proprio lui, un barista (e occasionalmente cantante) squattrinato e con una vita incasinata ma, dopo mille dubbi, accetta di passare con lei il suo tempo libero fino alla fine della settimana.
Quello che però doveva essere semplice divertimento senza impegno si trasforma presto in qualcosa di più che spaventa entrambi poiché consci che il loro legame ha una data di scadenza.





Mi sarei volentieri perso in Mackenzie, in un viaggio di sola andata.  Ma lei non me lo avrebbe mai permesso.



…io volevo una cosa tranquilla. Spensierata. Un’avventura primaverile. E invece, mi ritrovavo a fare i conti con il disperato bisogno di rivederlo.





Austin in particolare sa che non può aspirare ad una come Mac, col suo passato ed il suo ingombrante presente, così, quando lei lo accusa ingiustamente di averla venduta ai giornali, coglie la palla al balzo per dirle addio prima del tempo.
Ma può davvero lasciar andare chi gli è entrato dentro e ha ormai cambiato ogni cosa?





Al diavolo tutto e tutti. Non volevo lasciarla andare.





Questo meraviglioso romanzo ci fa volare con la mente in un universo dove l’amore unisce due persone completamente diverse, con spirito e bagaglio di vita però affine. Amore che li porterà a stravolgere le proprie certezze e a pensare ad un futuro che non immaginavano per loro. Perché l’amore se ne frega delle differenze sociali, della distanza e delle mille paranoie che si fanno gli esseri umani.





Mi aveva costretto ad aprire il mio cuore. A essere sincero sul mio passato. Mi aveva dato una speranza per il futuro. Ma era sufficiente a superare tutte le difficoltà che avremmo dovuto affrontare?





Mac e Austin dovranno infatti superare differenze e pregiudizi, affrontare paure e lottare contro loro stessi, se vogliono sul serio darsi una chance. Poiché quello che sta nascendo è qualcosa di unico, speciale, quello che Mac canta nelle sue canzoni, ma che non credeva esistesse davvero.





Il modo in cui mi faceva sentire, io… lo canto da anni. Ma non ho mai creduto che fosse davvero così. Non ci ho mai creduto. […] Ora ci credo, grazie a te.





Una storia profondamente bella, dolce e amara, che pone l’accento sull’esistenza del “colpo di fulmine” e sulle problematiche di una relazione tra persone apparentemente opposte (non solo geograficamente), e che affronta con abile leggerezza temi scottanti come il suicidio, la droga, l’abbandono, l’assedio della stampa.
Un libro delicato ma forte, una favola moderna per “bimbi” adulti! Perché non si smette mai di sognare…
Consigliato a chi crede nell’amore che supera ogni ostacolo!





Lui era mio, ed io ero sua. Finché le cose fossero rimaste così, avremmo affrontato il mondo intero senza paura. E sapevo nel profondo della mia anima che lui sarebbe stato il mio lieto fine. Il finale che ogni bambina sogna quando sente raccontare una fiaba.



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