La Valigia di Carta

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Titolo: Il duca silenzioso - Il club del 1797 #4
Autore: Jess Michaels
Data di pubblicazione: (13 aprile 2021)

Giudizio: 💗💗💗💗💗


Nato muto, Ewan Hoffstead, Duca di Donburrow è stato maltrattato dal padre malvagio e dai suoi miserabili fratelli minori fino a quando non è intervenuto uno zio a salvare la situazione. Tuttavia, porta con sé le cicatrici del proprio passato, inclusa la terribile convinzione che forse una "persona come lui" non merita davvero il titolo che suo zio gli ha preservato combattendo duramente per lui.

Charlotte, rimasta vedova di recente, agli occhi della società è la virtuosa Contessa di Portsmith, ma quando è con Ewan, si sente ancora la ragazzina estasiata che lo ha incontrato decenni prima, quando suo fratello era il migliore amico di lui e di suo cugino.

Un viaggio programmato per trascorrere il Natale con le loro famiglie nella tenuta di Ewan riunisce i vecchi amici. Ma quando una tempesta impedisce agli altri di arrivare in tempo, Charlotte decide di smettere di vivere nella paura e di conquistare l’uomo che ha desiderato e amato per tutta la vita. Ewan non può resistere alla sua seduzione, ma teme di cedere al suo cuore. Soprattutto quando la famiglia che si era sbarazzata di lui ritorna e minaccia non solo la sua vita, ma quella della donna che ama.




Recensione


Tu sei importante!


Con Il duca silenzioso continua la saga romanzesca di Jess Michaels dedicata al Club del 1797, che comprende appunto dei giovani Duchi inglesi.

Il protagonista di questo volume è Ewan, Duca di Dunburrow, ragazzo bellissimo e impenetrabile, che sfugge la società preferendo la tranquillità del suo castello in campagna affacciato sull’oceano perché è….muto. Sì, Ewan non ha mai potuto pronunciare una parola da quando è nato, e questa “tara” è sempre stata motivo di vessazioni e accuse da parte del padre, che, alla fine, all’età di dieci anni, lo abbandona dagli zii, il Duca e la Duchessa di Tyndale, contrari al suo piano di mandarlo in manicomio. Qui Ewan riceve l’affetto che non ha mai avuto e l’amicizia fraterna del cugino Matthew, e di Baldwin e Charlotte, figli del Duca di Sheffield. Con Charlotte in particolare si viene a creare immediatamente un forte legame, che spinge la bambina a creare un linguaggio dei segni per comunicare con lui, al posto del solito taccuino su cui Ewan è costretto a scrivere. Divenuti adulti, Charlotte decide di confessare ad Ewan i suoi sentimenti, ma il giovane, convinto di fare il suo bene, malgrado la ami a sua volta, la respinge, portandola a sposarsi col conte di Portsmith.

Dopo cinque anni, Charlotte smette di portare il lutto per la morte del marito, e, complice l’invito a trascorrere le festività natalizie al castello di Dunborrow, decide di rischiare nuovamente con Ewan. Lo sedurrà, e proverà a fargli vedere la vita che potrebbero avere insieme. Una tempesta inaspettata li porterà a stare da soli senza gli altri invitati, e lì Charlotte sceglie di andare fino in fondo…



…lascia che ti ami. Corri il rischio di provare che l’amore non assomiglia a niente di ciò che hai vissuto in passato. Dammi il beneficio di riconoscere che posso essere meglio di così. Che possiamo essere meglio di così.



Ewan dal canto suo ama alla follia Charlotte sin da quando ne ha memoria. Ma le ingiurie fisiche e verbali del padre e dei fratelli, il suo abbandono, le chiacchiere della gente sulla sua intelligenza, il timore di trasmettere il suo difetto ai figli, lo portano a rintanarsi in se stesso e a credere di non meritare alcuna felicità, soprattutto quella che Charlotte gli offre.



Non sai come ci si sente quando tuo padre ti abbandona perché sei disabile e per il fatto stesso di esistere sei un insulto al suo onore. […] Come ci si sente a dover combattere contro i tuoi stessi fratelli e tua madre per quell’eredità, mentre ti sputano addosso ogni volta che ti vedono e ti chiamano animale.


 [..]Non mi sposerò Charlotte. Non avrò figli. Non rischierò di distruggere le loro vite.  O la tua, negandoti la possibilità di avere figli tuoi o facendoti assistere all’inferno che patirebbe qualsiasi bambino che concepissimo, come è successo a me.”



Un romanzo molto forte, che affronta le problematiche di un disagio fisico e le sue ripercussioni sulla vita di chi ce l’ha. Le sue paure, i suoi demoni, la sua convinzione di non essere all’altezza degli altri, la sua incapacità di accettare l’amore, perché gli è stato negato dalla sua stessa famiglia. Una storia triste, che assume contorni surreali sul finale, mettendo in luce come l’odio e il desiderio di vendetta possono condurre gli uomini a progettare e compiere azioni violente ed efferate.



Da quando la questione del titolo è stata risolta tre anni fa, Josiah ha .. continuato a complottare.[…] Ti ha ucciso una dozzina di volte nella sua fantasia….così il titolo passerebbe a lui. Tutto sarebbe risolto come pensava sarebbe dovuto finire anni fa.



Anche qui, come ne Il duca tradito , troviamo una “lei” determinata e caparbia, disposta a tutto per tentare di conquistare il cuore dell’uomo che ama da sempre, dopo che il destino le ha offerto una seconda chance. Una donna che non si lascia spaventare dal continuo negarsi di Ewan, che non vuole concederle altro che una relazione fugace. Convinta che standogli al fianco riuscirà a trarlo fuori dalle grinfie di un passato doloroso, fino all’ultimo combatte per la loro felicità, anche a costo di ferirlo, e spingersi davvero in basso! (qui si evince un chiaro parallelismo con una scena della serie Bridgeston).



“Perché lo hai fatto, Charlotte?”

“Ti amo”



Una storia non facile, spesso indigesta, dove troviamo abusi e violenze, solitudine e sofferenza, ma anche amicizia, affetto e amore. Una storia che simboleggia come un sentimento autentico e puro possa superare le ombre dell’odio e dell’ingiustizia, e perfino della morte. Una storia romantica eppure non priva di insidie, che sfida ogni limite in nome di un futuro che si immagina meraviglioso.



Se aver rischiato di perderci ti insegna qualcosa, spero che la lezione sia che dobbiamo prendere quello che possiamo quando possiamo.



Consigliato a chi ama le storie d’amore “imperfette”, ma indubbiamente le più belle!


Book trailer ❤

 




Titolo: Rovina e Ascesa
Autore: Leigh Bardugo
Editore: Mondadori (30 marzo 2021)
Giudizio: 💗💗💗💗


Disprezza il tuo cuore." Era quello che volevo. Non volevo più essere in lutto, soffrire per qualche perdita o per i sensi di colpa, o per la preoccupazione. Volevo essere dura, calcolatrice. Volevo essere impavida. Fino a poco prima mi era sembrato possibile. Ora ne ero meno sicura. L'Oscuro ha ormai esteso il suo dominio su Ravka grazie al suo esercito di creature mostruose. Per completare i suoi piani, gli manca solo avere nuovamente al suo fianco Alina, la sua Evocaluce. La giovane Grisha, anche se indebolita e costretta ad accettare la protezione dell'Apparat e di fanatici che la venerano come una Santa, non ha perso però le speranze: non tutto è perduto, sempre che un certo principe, sfacciato e fuorilegge, sia sopravvissuto, e che lei riesca a trovare la leggendaria creatura alata di Morozova, la chiave per liberare l'unico potere in grado di sconfiggere l'Oscuro e distruggere la Faglia. Per riuscirci, la potente Grisha dovrà tessere nuove alleanze e mettere da parte le vecchie rivalità. Nel farlo, verrà a conoscenza di alcuni segreti del passato dell'Oscuro che getteranno finalmente luce sulla natura del legame che li unisce e del potere che l'uomo esercita su di lei. Con una nuova guerra alle porte, Alina si avvia verso il compimento del proprio destino, consapevole che opporsi all'ondata di crescente oscurità che lambisce il suo paese potrebbe costarle proprio quel futuro per cui combatte da sempre.





Recensione

Forse amare significava solo avere nostalgia di qualcosa di impassibilmente luminoso e per sempre inafferrabile.

 

 

È arrivata la resa dei conti nello scontro tra i nostri protagonisti e l’Oscuro. Alina ha finalmente chiaro quale sia il suo compito: smetterla di fuggire e prepararsi alla battaglia finale, trovando il terzo e ultimo amplificatore che potrebbe garantirle la vittoria.

Rovina e Ascesa somiglia un po’ al precedente Assedio e Tempesta, pieno di avventure adrenaliniche, trappole, ricerche, scontri. In questo volume Alina è più consapevole di sé e delle proprie potenzialità, dei propri doveri nei confronti del popolo, e delle responsabilità che le gravano sulle spalle: mette finalmente da parte la ragazzina ingenua e sognatrice, debole, e si trasforma in ghiaccio affiliato e tagliente, capace di reprimere i propri sentimenti verso Mal pur di fare la cosa giusta.

Come lei, anche Mal raggiunge una crescita e una maturità notevole. Se nei primi due libri, le sue azioni erano dettate esclusivamente dai propri stati d’animo, diventando ora possessivo e geloso, ora insicuro e vendicativo, adesso sembra essersi finalmente “calmato”, arrivando a patti con l’idea che la Alina con cui è cresciuto non c’è più e al suo posto c’è una potente Evocaluce, osannata dai popoli come “Santa”.

La storia d’amore diventa meno “fiabesca” e più “adulta”, ma a mio parere molto più intensa e sentita proprio perché, in nome dell’amore verso l’altra persona, si è in grado di rinunciare al proprio egoismo e “sacrificarsi” in nome di una causa più grande.

 

 

Io sarei sempre stata la prima persona a cui lui avrebbe pensato quando vedeva qualcosa di bello, e io avrei fatto la stessa cosa. Che fossi una Santa, una regina o la Grisha più potente che fosse mai vissuta, avrei sempre pensato a lui.

 

 

La figura dell’Oscuro, anche qui, non è centrale come nel primo romanzo. Sembra quasi una comparsa che appare qui e là per gettare un po’ di pepe e orrore, molto poco approfondita e quasi troppo “banale”.

Se questi erano i personaggi principali, molto “neutrali”, i veri gioiellini della Bardugo sono sicuramente i personaggi secondari! Personaggi che non fanno da semplice “contorno” alla trama, bensì ognuno di essi è caratterizzato alla perfezione, con una propria storia alle spalle, un carattere e delle scelte di vita ben precise e delineate, i propri errori e le proprie insicurezze. Uno fra tutti è sicuramente il principe Nicolai, di cui vi avevo parlato nella precedente recensione, che riusciva a mettere in ombra qualunque personaggio non appena entrava in scena, tanto che qui la Bardugo è stata “costretta” a toglierlo per un po’ di mezzo.

Zoya, che doveva essere un po’ la “bella ma stronza”, vuota e inconsistente, si rivela invece forte e ironica, una guerriera dall’armatura indistruttibile che nasconde invece un’anima buona e altruista, coraggiosa e pronta a sacrificarsi in nome del proprio popolo.

Anche Genya, la bellissima Grisha che aveva sempre usato il suo corpo come una sorta di “potere”, incappando in anni di violenze da parte dei reali e anni di sottovalutazione delle proprie altre capacità dagli altri Grisha, adesso si ritrova devastata e irriconoscibile dopo le torture inflittale dall’Oscuro, e deve imparare da ciò a trarne una nuova forza e una nuova identità.

La conquista del potere è un altro “protagonista” chiave: tutto gira attorno a questo. La stessa Alina deve venire a patti con la parte di sé che vuole questo potere, al di là del fatto che questo sia necessario nello scontro con l’Oscuro. L’Oscuro è ossessionato dal voler ottenere tutto, tanto da aver sacrificato la sua stessa esistenza e umanità pur di arrivarci. Addirittura Nicolai vuole il potere, seppur per ristabilire la pace nei propri territori.

L’universo Grishaverse creato dalla Bardugo è incredibile e vastissimo. L’autrice si è sicuramente ispirata ad ambientazioni già conosciute, come la Russia e i popoli dell’Est Europa, creando tanti schieramenti politici ognuno con le proprie tradizioni e le proprie credenze (non i mobili della cucina).

Venerdì 23 uscirà per Netflix la serie dedicata a questa bellissima trilogia (Tenebre e ossa - Shadow and Bone) , insieme anche alla duologia di Sei di Corvi: quali libri leggere per prepararsi alla serie tv (o approfondire dopo)? Io sono partita da Sei di Corvi e non ho avuto alcun problema a capire il mondo Grisha costruito dalla Bardugo, in quanto le due serie sono libri a sé, seppur in Sei di Corvi compare ogni tanto un personaggio o un richiamo alla Grishaverse. Quindi, forse per questo motivo, il mio consiglio è quello di partire da questa trilogia per poi arrivare a Sei di Corvi, così da avere un quadro più “ordinato” e chiaro di tutti i personaggi e gli avvenimenti politici.

Detto questo, non vedo l’ora di vedere la serie Netflix e soprattutto di vedere “in carne e ossa” questi splendidi personaggi che ci hanno fatto tanto sognare: voi ne avete già uno preferito?

Io ho le dita incrociate per Kaz e piango perché, almeno in questa prima stagione, non ci sarà Nicolai, sigh!

 

 




Titolo: Alle corde
Autore: Leandro Conti Celestini
Editore: Eroscultura Editore (23 aprile 2020)

Giudizio: 💗💗💗💗


Anno 1979, da qualche parte al confine tra Nevada e Oregon, fatto di strade deserte, montagne in lontananza, cieli sconfinati e il silenzio di un pomeriggio inquieto. Tristan è un giovane uomo con un sogno: entrare nel circuito del Professional Wrestling, ed è in viaggio per affrontare il primo incontro che potrebbe aprirgli le porte della nuova carriera. Inizierà così il suo percorso in locali da pochi soldi e match senza regole nelle periferie selvagge del nord America, nella speranza di venire notato dalle federazioni ufficiali ed entrare nel grande giro. Lontano dalla famiglia e dal mondo sicuro della sua piccola città dove mai niente accade, il viaggio lo farà crescere e mutare: dalla scoperta e accettazione della sua omosessualità, alle prime esperienze erotiche con altri uomini fino a rinsaldare il profondo rapporto con il suo Coach, da sempre figura paterna e fraterna al suo fianco. Incontrerà soddisfazioni e vittorie, piacere e godimento, ma anche dolore, incertezze e sconfitte, fino a incrociare la strada con un bellissimo ma pericoloso avversario, e un patto che lo lascerà ferito e solo. Sarà il match finale nella sfavillante città di Las Vegas che gli permetterà di riscattare la sua dignità e la direzione che sembrava aver smarrito? Per la presenza di scene erotiche gay e di cruenti combattimenti, se ne raccomanda la lettura a un pubblico adulto.




Recensione


Non ho niente da perdere, nessun posto dove andare e sento che questa è la mia strada.



Ero parecchio incerta circa questo romanzo fondato sul mondo del wrestling, uno sport che non mi è mai particolarmente interessato, ma, pian piano, voltando le pagine, ho scoperto un libro molto profondo e ben più articolato di quanto immaginassi.

Il protagonista è Tristan, un ragazzo di Perfection, cittadina poco distante da Las Vegas, in Nevada, che non è mai riuscito ad inserirsi tra i suoi coetanei, malgrado ci abbia provato. Colpa forse del suo aspetto, boccoli rossi e un mucchio di lentiggini, del suo essere omosessuale, o forse del fatto che è un sognatore, amante della lettura e del disegno, con un animo “troppo buono” ed un ardente desiderio di sfuggire alla monotonia delle sue giornate. L’occasione si presenta quando incontra il “Coach”, l’insegnate di educazione fisica ed allenatore della squadra di wrestling del liceo, che lo sprona a provare quella disciplina, facendogli scoprire il suo innato talento. La sua vita adesso sembra aver trovato uno scopo e, quando l’estate dopo la fine della scuola il Coach gli propone un vero incontro sul ring in Oregon, Tristan accetta senza esitazione. Qui i due incontrano Johnny, ex fidanzato del Coach, che diverrà parte del gruppo in qualità di manager. Successivamente ad una brillante vittoria, inizia ufficialmente la carriera di Tristan, ribattezzato “Cuore di Tigre”, parallelamente ad un percorso personale che lo porterà a maturare e a scoprire il mondo dell’eros.



Hai sognato questo momento per anni e ora finalmente potrebbe succedere.



Come testimoniato dall’immagine di copertina, il romanzo è una tela scura su cui risplende la figura di un giovane voglioso di realizzare i propri sogni, professionali e privati. Per farlo, però, comprende presto che il talento da solo non basta per avanzare, ma occorre scendere a squallidi compromessi che vedono la dignità morire sotto il sudiciume di individui che si reputano invincibili.



Ci sono delle regole di cui nessuno parla mai, ma esistono e l’ho capito subito.



Provato dalla vergogna e dalla consapevolezza di aver sbagliato a deviare dal suo percorso, Tristan saprà alla fine trarre da tutto ciò una nuova forza che abbatterà ogni paura, lasciando al suo posto un uomo finalmente conscio del suo valore e delle sue possibilità, che guarda con speranza al futuro.



[..]Hai dimenticato la destinazione finale (o iniziale) che ti ha spinto ad iniziare il cammino, ma non importa, sai che la destinazione è diventata il viaggio stesso, la crescita interiore ed esteriore e, nonostante la moltitudine di Ombre, ostacoli e pericoli che ancora incontrerai sul tuo futuro cammino, tu viaggi volentieri.



Nella narrazione, fluida e dettagliata, s’intrecciano passato e presente, pagine di diario e scene di sesso spinto, buio e luce che si cedono il passo vicendevolmente come accade durante un combattimento sul ring. Attraverso questo sport Tristan riesce a trovare sè stesso e quegli amici che ha sempre agognato, portando al tempo stesso una ventata di umanità ed eleganza in un qualcosa maggiormente associato alla violenza ed alla crudeltà.



Solo adesso sento che sto iniziando a vivere, non avevo mai provato niente di tutto quello che ho vissuto in questi giorni e mi piace, lo adoro!



Un romanzo fuori dagli schemi, sicuramente non per tutti, a volte ai limiti della morale, dove i confini dell’amicizia sfumano in un “di più” non sempre ben accetto, dove abbiamo dinanzi un ambiente ad alto tasso di testosterone e spesso senza scrupoli, che però insegna a non arrendersi mai, a lottare con tenacia per i propri obiettivi, perché ognuno di noi ha diritto di realizzarli!



Sì, ho davvero paura, lo ammetto, ma ce la farò, voglio vincere!


 





Titolo: Aurora Burning
Autore: Amie Kaufman e Jay Kristoff
Editore: Mondadori (16 marzo 2021)

Giudizio: 💗💗💗


I nostri eroi sono tornati. (Più o meno). Ci sono due notizie, una buona e una cattiva. Quella cattiva è che una forza oscura e antica sta per essere liberata nella galassia minacciando la sopravvivenza di ogni razza senziente che vive al suo interno. Qual è la buona? Ty e gli altri membri della Squadra 312 sono pronti a intervenire nuovamente per salvare la situazione. Tutto bene, se non fosse che incappano in una serie di tante piccole distrazioni che minacciano di distoglierli dalla missione, tipo il branco di gremp che li sta inseguendo per catturarli e accaparrarsi così la taglia messa sulla loro testa. O il gruppo di agenti AIG con inquietanti fiori argento per pupille pronti a tutto pur di mettere le mani su Auri. O, ancora, la sorella di Kal, ricomparsa dopo una lunga assenza, che non pare esattamente felice di rivedere il fratellino e che per di più ha un esercito syldrathi dalla sua. Con metà della galassia sulle sue tracce, la Squadra 312 non si è mai sentita così tanto desiderata. Quando Ty e i suoi scoprono che l' Hadfield è stata recuperata, per loro è tempo di uscire allo scoperto. Duecento anni prima, la nave-colonia era svanita, lasciando Auri come unica sopravvissuta. E ora nella scatola nera del vascello potrebbero essere contenute informazioni fondamentali per la salvezza di tutti. Ma il tempo è tiranno e, se Auri non sarà in grado di imparare a gestire in fretta il suo potere, la squadra e tutti i suoi sostenitori rischieranno seriamente di ritrovarsi più morti del Grande Ultrasauro di Abraaxis IV. Preparatevi a leggere di rivelazioni scioccanti, colpi in banca impossibili, doni misteriosi, e un'epica battaglia finale che segnerà il destino degli eroi più improbabili (e indimenticabili) di tutta la Legione Aurora, e forse dell'intera galassia.





Recensione

Aurora Cycle ci aveva lasciati col fiato sospeso: la squadra 312 aveva appena perso una loro componente, Kat, in seguito ad uno scontro con una razza aliena che progetta di conquistare il mondo… da ben parecchi secoli! Questo “nemico”, molto potente e molto antico, dopo una vecchia battaglia col popolo degli Eshvaren, è rimasto nell’ombra in attesa di riprendere piene forze, infiltrandosi come Agenti Segreti negli schieramenti terrestri, da cui ora lancia all’Universo l’avviso che la Squadra 312 è ricercata per ALTO TRADIMENTO, e ordina a qualsiasi razza di catturali a vista in cambio di una promiscua ricompensa.

Sì, perché per chi si fosse perso il primo volume di questa serie, Amie Kaufman e Jay Kristoff ci tuffano in un’avventura ambientata nel futuro, più precisamente nello spazio, dove umani e razze aliene si mescolano e cooperano in amicizia, s’innamorano, studiano insieme, gestiscono mondi super tecnologici.

Aurora era una ragazza terrestre che doveva partecipare ad una colonizzazione di uno di questi nuovi mondi, ma la navicella su cui viaggiava aveva subito un misterioso incidente e tutti i suoi occupanti erano morti, tranne lei… che verrà ritrovata ben 220 anni dopo da Tyler Jones, il miglior allievo dell’Accademia Aurora, nonché neo-capo della squadra 312.

Ogni capitolo è scritto dal punto di vista di uno di questi protagonisti: Aurora, Tyler e sua sorella Scarlett, gli alieni Kal e Finian, e la cervellona Zila. Hanno il compito di proteggere Aurora, che dal suo risveglio pare avere poteri magici, donatele dall’estinto popolo degli Eshvaren, ed è l’unica in grado di poter sconfiggere questa forza aliena che minaccia l’intera galassia.

Lo stile degli autori è frizzante, incalzante, ironico e coinvolgente. Le scene d’azione sono emozionanti e adrenaliniche, e la trama molto ben sviluppata nei suoi intrecci e misteri. Ma. Ho continuato a trovare i protagonisti troppo stereotipati, troppo cliché, e in questo secondo volume anche molte scene mi sono sembrate “forzate” per poter stringere e arrivare al punto.

Non mi è piaciuta l’evoluzione della storia d’amore tra Aurora e Kal. Nel primo volume, i due sembravano aver deciso di andarci molto piano, in quanto non si conoscevano affatto, anche se Kal aveva avuto un “colpo di fulmine”. Qui invece il freno a mano è stato totalmente eliminato, e il piede premuto a tutto spiano sull’acceleratore. Ci sono cuoricini e amore ovunque, fino al colpo di scena che scombinerà tutto, e che mi ha fatto un po’ storcere il naso per la reazione dei protagonisti, in particolare di Aurora.

Purtroppo non riesco a entrare in sintonia con nessun personaggio, forse a causa dei troppi capitoli dedicati all’uno a all’altro che non aiutano a concentrarsi su qualcuno in particolare, e Aurora che dovrebbe risultare la nostra eroina… è abbastanza neutrale e “insipida”.

Nuova coppia, che ancora non è una coppia ma io lo spero tanto, è, sorpresa delle sorprese, Tyler con nientepopodimeno che la sorella cattiva e acida di Kal, che ci regala alti momenti di fierezza femminile!

Che altro dire… Nonostante queste pecche nei personaggi, la trama mi è molto piaciuta, mi ha molto incuriosita, e mi ha molto divertita. Tutti gli inseguimenti, le strategie, le scoperte, i sotterfugi, sono davvero interessanti e originali, movimentano la storia tanto che non sai mai cosa può succedere il capitolo dopo, e il finale aperto lascia il lettore con l’ansia di saperne di più col prossimo volume!

 

Nulla è più semplice e doloroso che fare la scelta giusta.


 





Titolo: Black Touch
Autore: Dalila Khbizy
Data pubblicazione: 27 marzo 2021

Giudizio: 💗💗💗💗💗

Megan Stonheaven non avrebbe mai voluto immischiarsi nelle faccende paranormali della sua bizzarra famiglia; chimere e fantasmi, streghe e biblioteche incantate, affascinanti esorcisti e pericolosi giochi di potere se li sarebbe aspettati solo in qualche fantasiosa trama cinematografica, non dal suo destino. Eppure, a seguito di una festa a cui non avrebbe nemmeno dovuto partecipare, la realtà la colpisce come uno schiaffo: lei è una Sensitiva. Quel mondo che ha sempre voluto evitare ora è il suo mondo, e le responsabilità della sua famiglia all'improvviso sono anche le sue. Non che Megan sia particolarmente interessata a diventare una Sensitiva modello: non quanto le interessino gli occhi azzurri del suo partner, Ash Grandville, o il legame unico con Loki Blackpool, molto più simile a lei di quanto creda.Presto, tuttavia, il pericolo busserà alla porta degli Stonheaven. E cercherà proprio lei.




Recensione

Riesco ad amare solo ciò che potrebbe uccidermi.



Con questo romanzo si apre un nuovo interessantissimo filone della narrativa dedicata al paranormale. Dopo i triti e ritriti temi dei vampiri, degli angeli e dei demoni, finalmente una ventata di originalità soffia su questo settore da sempre amato dai lettori.

Megan Stonehaven è la diciassettenne terzogenita del Casato Stonehaven, una delle famiglie di Sensitivi al servizio della Casa di Londra per la redenzione delle anime e la lotta alle chimere (anime non salvate). Per sua fortuna, solo i primi due figli hanno il dono, o meglio la maledizione, della “Percezione”, quindi lei può tranquillamente godersi la sua vita da Ignara. Almeno fino a quando non inizia a vedere e sentire cose che…non dovrebbe vedere e sentire!



Non erano mie allucinazioni. Non c’entrava alcun film, non era colpa delle ore di sonno perse. Tutti avevano la Percezione…me compresa.



A quel punto, sua madre non può più nascondere la verità, cioè che lei è una falsa terzogenita, per cui anche lei è una Sensitiva. Inizia così per Megan un duro allenamento per il futuro contratto con la Casa. Al suo fianco viene posto Asher Grandville, nipote della console degli Esorcisti (il “Capo” per intenderci!),  il partner di sua sorella Elise, un ragazzo tanto bello quanto misterioso, che un attimo prima flirta con lei e l’attimo dopo….vuole ucciderla!



“Tu mi fai paura”

“Tu fai paura a me”



Tra una ronda e una missione, Megan si ritroverà a dover fronteggiare la morte e, soprattutto, a cercare di far luce su “cosa” sia realmente.



Condividi il tuo corpo con un’entità che non vuole altro che continuare a vivere, dunque ambisce solo al tuo bene.



L’incontro con Loki, ex migliore amico di Ash, che ora odia a morte, l’aiuterà ad accettarsi e ad accettare la realtà che ha attorno e, alla fine, Megan dovrà scegliere da che parte stare.



Ogni volta che sei con lui rischi la vita.



Partendo col dire che il libro fa parte di una trilogia, quindi il finale è aperto, la storia, dopo un inizio un po' fiacco, è davvero avvincente, ti prende e ti trascina nei meandri di un mondo inimmaginabile e affascinante che si fatica a lasciare all’ultima pagina.

La protagonista femminile, Megan, non è la solita ragazza dolce e ingenua catapultata per caso nella dimensione soprannaturale, ma una tipa tosta e determinata, capace di tenere testa a chiunque e di dire sempre ciò che pensa. Malgrado d’improvviso divenga anche lei parte del “mestiere” di famiglia, di cui aveva scarne informazioni, affronta la situazione con coraggio, imparando da sola a dominare la propria “natura”.

Asher è un personaggio ambiguo, all’apparenza superficiale e arrogante, presuntuoso e vanesio, accecato dal prestigio e dalla venerazione degli altri in quanto futuro Console degli Esorcisti, ma con Megan si scopre che invece ha un grande cuore, cerca di fare ogni volta la “cosa giusta”, pur reputandosi un “mostro” che presto dovrà essere abbattuto. Il ragazzo infatti nasconde un segreto terribile, che pochi conoscono e che lo porta ad essere terrorizzato da Megan nonostante l’attrazione che prova per lei.



C’è qualcosa in te che continua a terrorizzarmi. E più ci penso, più rabbrividisco.



Insieme a Loki, altro “figo” ombroso e tormentato, abbiamo un bel triangolo (lui-lei- l’altro), rivisitato però in chiave meno fiabesca e più inquietante, dove l’amore fa da sfondo alla vicenda principale senza passare troppo in primo piano (almeno per ora), cosa che un tantino mi è dispiaciuta, in realtà!

In “Black Touch” non c’è una netta distinzione tra bene e male, tra amici e nemici; ciascuno dei personaggi sembra avere più di una personalità, è al tempo stesso un abominio e un eroe, da temere o no a seconda dei momenti. La stessa Meg dovrà fare i conti con quel “qualcosa” che alberga in lei e spesso prende il sopravvento.



Dovevo privarla del contatto col mondo esterno, rinchiuderla nella sua gabbia. Ma non era facile.



Un romanzo “scuro”, un mare in tempesta rabbioso e terrificante che fa paura eppure affascina al contempo, una canzone triste che entra in testa e resta lì. Una pungente ironia smorza un po' i toni “apocalittici” e dona una nota di brio e leggerezza, rendendo la narrazione ancora più catalizzante.

In definitiva, un piccolo gioiellino destinato a prendersi il suo spazio nel panorama letterario, che induce ad anelare con ansia il seguito!



Era tutto già deciso, uno scopo lo avevi fin dall’inizio.


 





Titolo: Nel tempo tutto resta
Autore: Josuele Di Grazia
Editore: New Book (2 marzo 2021)
Giudizio: 💗💗💗💗💗

La vita di Marco non è mai stata facile, ha cicatrici sul cuore enormi che sembra lo condannino a restare per sempre nell'ombra, così come si è abituato a chiamarla. È un ragazzo semplice, non ha molti amici, ma ha dei piccoli sogni, e deve portare il peso di una vita che lo ha ferito, togliendogli quello che aveva di più bello: la sua infanzia. Ma per capire la storia di Marco, è importante conoscere anche la storia di Elisa, la sua mamma. Solo così riuscirà a rinascere.



Recensione

Non sei il solo a vivere nell’ombra, per quanto tu sia convinto del contrario. In questa vita, tutti prima o poi ci vivono, chi per più e chi per meno tempo. Però poi alla fine ci si stanca di vivere nell’ombra e si esce fuori, riuscendo a realizzare i propri sogni, inseguendo le proprie passioni e amori.



Queste poche frasi racchiudono tutta l’essenza di questo libro, un libro forte, difficile, un pugno allo stomaco che apre gli occhi sulla realtà di coloro che stanno “ai margini”, intrappolati in una gabbia di rancore e solitudine da cui pare impossibile uscire. Un racconto crudo, intriso di sofferenza ed ingiustizia, in mezzo alle quali inaspettatamente germoglia il delicato fiore della speranza, che crepa il grigio cemento di un cammino che pareva già segnato.



Forse questa volta la luce non si sarebbe spenta.



Marco è un ragazzo di Certaldo, piccolo paesino della Toscana, insoddisfatto e stanco di quella che è la sua quotidianità. Lavora in una fabbrica di tubi per un misero stipendio e abita da solo in un monolocale quasi spoglio. Ha lasciato la scuola a diciassette anni per emanciparsi da una madre che, dopo la tragica perdita di suo padre,  ha preso ad isolarsi da tutti coloro che le volevano bene e ad odiarlo, poiché il suo viso le rammentava ogni istante ciò che aveva perso. Un incontro inaspettato gli farà capire che anche lui può aspirare ad innalzarsi al di sopra “dello schifo che ha intorno”, che bisogna “vivere” e non solo sopravvivere…



Marco, tu vivrai nella luce! Basterà che mostri quello che hai dentro e vedrai che verrai apprezzato!



Ciascuno di noi è condizionato dal proprio passato, dalle esperienze positive e negative che ha avuto, e, che ci piaccia o no, ci hanno reso ciò che siamo ora. Spesso si resta ancorati ai ricordi, soprattutto a quelli dolorosi che hanno lasciato segni indelebili nell’anima, e non si riesce a vedere il bello che la vita ci pone davanti, convinti che essa non sia altro che mera sofferenza.



[..]non esiste solo la sofferenza come credi tu. Esiste l’amore, esistono le donne, le poesie, esiste bere fino all’alba con gli amici, esiste ballare sotto la pioggia, esiste quel caffè preso alla mattina dentro a un bar, mentre una bella donna ti passa accanto e ti guarda sorridendo.



Una storia che è insieme la cronaca di un’esistenza vuota e monotona ed un invito a non lasciarsi inghiottire dal baratro dell’arrendevolezza verso un destino che pare inevitabile. Se riusciamo a trovare dentro di noi la forza di sperare, di lottare per i nostri sogni e desideri, allora tutto cambierà colore. Perché…”niente, ripeto niente, ti dà il diritto di buttare via la tua vita.”

Non sappiamo quanto tempo ci sarà concesso, per cui assaporiamone appieno ogni attimo, abbandonando lungo la strada le zavorre che ci appesantiscono e ci impediscono di cogliere la straordinarietà dell’esistenza!



Cosa vuoi di più, se qui c’è già tutto?


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Benvenuti sul blog "La Valigia di Carta" di Mary e Vale, in cui ci occupiamo di recensire libri! Siamo due bionde sorelle con la passione per i libri e la scrittura, i dolci e le serie tv.

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